una societa` di gestione del risparmio per banca etica

ROCCHINA MAITILASSO 1
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
1. Caratteristiche e disciplina legislativa in Italia delle
Società di Gestione del Risparmio.
Le società di gestione del risparmio sono disciplinate dal Titolo III,
art. 33 e ss. del Testo Unico della Finanza1, del quale costituiscono
una delle principali novità, in quanto sostituiscono le precedenti
società di gestione dei fondi comuni (ora iscritte nell’albo delle
SGR), che ora possono svolgere anche il servizio di gestione su base
individuale di portafogli di investimento per conto terzi2. Alle SGR,
quindi, competono anche le attività prima riservate esclusivamente
alle Sim e alle banche3.
La Banca d’Italia, sentita la Consob, ha facoltà di autorizzare la
prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio: attività
riservata che si realizza attraverso:
-
la promozione, l’istituzione e l’organizzazione di fondi comuni di
investimento e l’amministrazione dei rapporti con i partecipanti
(società “promotrice”);
-
la gestione del patrimonio di organismi di investimento collettivo
del risparmio (OICR), di propria o altrui istituzione, mediante
l’investimento di strumenti finanziari, crediti o altri beni mobili
e immobili (“gestore”).
1
Il Testo Unico delle disposizioni in materia di mercati finanziari (D. Lgs. 24 Febbraio 1998, n.
58), dedica il Titolo III, Parte II alla gestione collettiva del risparmio, unificando e armonizzando
le disposizioni relative ai vari fondi comuni di investimento e superando le leggi precedentemente
in vigore, in particolare la L. 23/03/83 n.77. L’opera di normazione in attuazione del d. lgs. 58/98
ha visto una tappa fondamentale il 1 luglio 1998 con l’emanazione del Regolamento Consob n.
11522, che dedica il libro III alla prestazione dei servizi di investimento e del servizio di gestione
collettiva, e del regolamento della Banca d’Italia in materia di società del risparmio, fondi comuni
di investimento e Sicav. Per approfondimenti si veda anche BELLI F., MAZZINI F., TEDESCHI
R., Il Testo Unico della Finanza, IlSole24OreLibri, Milano, 1999.
2
Il processo di aggiornamento legislativo si completa con i D. M.T. 26 marzo 1999 n. 139 e 24
maggio 1999 n. 228 e dal Provv. Banca d’Italia del 20 settembre 1999, grazie ai quali cessa
definitivamente l’applicazione della precedente disciplina, in vigore durante il periodo transitorio.
3
Le società di gestione del risparmio possono prestare il servizio di gestione su base individuale di
portafogli di investimento per conto terzi; istituire e gestire fondi pensione; svolgere le attività
connesse o strumentali stabilite dalla Banca d’Italia, sentita la Consob.
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Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
L’autorizzazione allo svolgimento dell’attività (lettera a) art. 33), è
rilasciata quando ricorrono le condizioni di:
a) forma giuridica di società per azioni;
b) sede legale e direzione generale della società nel territorio della
Repubblica;
c) capitale sociale versato di ammontare non inferiore a quello
determinato in via generale dalla Banca d’Italia;
d) i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e
controllo abbiano i requisiti di professionalità e onorabilità
indicati dall’articolo 13;
e) i partecipanti al capitale abbiano i requisiti di onorabilità
indicati dall’articolo 14;
f) la struttura del gruppo di cui è parte la società non sia tale da
pregiudicare l’effettivo esercizio della vigilanza sulla società
stessa e siano fornite almeno le informazioni richieste ai sensi
dell’articolo 15, comma 5;
g) venga presentato, unitamente all’atto costitutivo e allo statuto,
un programma concernente l’attività iniziale, nonché una
relazione sulla struttura organizzativa;
h) la denominazione sociale contenga le parole “società di gestione
del risparmio”.
Quando dalla verifica delle condizioni4 non è garantita la sana e
prudente gestione tale autorizzazione è negata.
Le
società
autorizzate
alla
gestione
dei
fondi
comuni
di
investimento e le Sicav, iscritte in appositi albi tenuti dalla Banca
d’Italia, devono:
La Banca d’Italia, sentita la Consob, disciplina la procedura di autorizzazione e le ipotesi di
decadenza dall’autorizzazione quando la società di gestione del risparmio non abbia iniziato o
abbia interrotto lo svolgimento dei servizi autorizzati. Inoltre, sentita la Consob, la Banca D’Italia
autorizza le operazioni di fusione o di scissione delle società di gestione del risparmio.
4
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Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
-
operare con diligenza, correttezza e trasparenza nell’interesse
dei partecipanti ai fondi;
-
ridurre al minimo il rischio di conflitti di interesse anche tra i
patrimoni gestiti;
-
adottare misure idonee a salvaguardare i diritti dei partecipanti
ai fondi.
La SGR, nell’interesse dei partecipanti, esercita i diritti di voto
inerenti agli strumenti finanziari5, in cui i fondi sono investiti. Nella
gestione dei fondi, però, non è consentito:
-
concedere prestiti in forme diverse da quelle previste in materia
di operazioni a termine su strumenti finanziari; nei fondi chiusi
che investono in immobili, i beni stessi possono essere concessi
in locazione con facoltà di acquisto per il locatario;
-
vendere strumenti finanziari allo scoperto, cioè non ancora
posseduti;
-
investire in strumenti finanziari emessi dalle SGR;
-
acquistare metalli o pietre preziose o certificati rappresentativi
dei medesimi nella gestione dei fondi aperti;
-
investire in strumenti finanziari non quotati emessi da società
del gruppo al quale appartiene la SGR;
-
svolgere attività diretta di costruzione di beni immobili.
Il patrimonio del fondo non può essere investito in beni
direttamente e indirettamente ceduti da un socio, amministratore,
direttore generale o sindaco della SGR, o da una società del
gruppo, né possono essere ceduti ai medesimi soggetti.
La Banca d’Italia, sentita la Consob, ha definito, con Provv. 20 settembre 1999, le regole
applicabili agli OICR, che stabiliscono: a) i criteri e i divieti relativi all’attività di investimento; b)
le norme prudenziali di contenimento e frazionamento del rischio.
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Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
R
I
S
P
A
R
M
I
A
T
O
R
I
BANCHE
sportelli
di tutte le
dipendenze
versamento
sottoscrizioni
SOCIETA’
DI GESTIONE
DEL RISPARMIO
MERCATO
MOBILIARE
ITALIANO
Titoli di
stato, azioni,
obbligazioni
investimenti
netti
liquidazione dei riscatti
investimenti
netti
versamento
sottoscr.
FONDO
COMUNE DI
INVESTIMENTO
MOBILIARE
MERCATI
MOBILIARI
ESTERI
Azioni,obbligazioni
straniere
RETI di promotori
finanziari di Sim
o banche
CONSOB
organi di vigilanza
BANCA D’ITALIA
Ad oggi sono molte le società di gestione del risparmio che hanno
deciso
di
operare
anche
nel
campo
dei
fondi
comuni
di
investimento etici.
I
fondi
comuni
di
investimento
etici6
(denominati
“socially
responsible investment” negli Usa o “ethical investment” nel Regno
Unito7) sono ricchezze collettive di denaro, mirate ad investimenti
in azioni e obbligazioni secondo principi etici, di risparmiatori
aventi fini ritenuti meritevoli di sostegno finanziario.
Sottoscritto il contratto, la Società di Gestione del Risparmio (SGR)
provvede a emettere le quote di partecipazione al fondo stesso
(detratte le commissioni di sottoscrizione e altri oneri); i risparmi
finiscono in un "fondo comune" a tutti i risparmiatori e che
“I fondi comuni di investimento sono patrimoni indivisi di una pluralità di partecipanti, ciascuno
dei quali possiede una quota proporzionale all’importo che va versato” (Cfr. GABRIELLI M.E.,
DE BRUNO S., Capire la finanza, Il Sole24Ore Libri, Milano, 1999), è un grosso "salvadanaio" a
cui partecipano i risparmiatori versando i propri soldi e acquistando delle quote (= parti) di
partecipazione. Il risparmio di ogni singolo soggetto confluisce in questa gestione comune, pur
continuando a rimanere di proprietà del singolo, e questo diritto è rappresentato dal certificato,
stampato o meno; non è necessaria l'apertura di una custodia o deposito titoli, perché i certificati
sono immessi in una rubrica titoli gratuita, presso la Banca depositaria a nome del nome del
cliente. L'apertura di un deposito titoli (polizza titoli) comporta solo costi aggiuntivi per il cliente.
7
Cfr. G. TAGLIAVINI, Gli investimenti etici, in Bancaria n. 9, 1996, disponibile anche sul sito
internet:http://www.citinv.it/equo/corsi/gliinv.htm.
6
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Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
ovviamente il gestore del fondo utilizza per acquistare e/o vendere
(trading) titoli (azioni, obbligazioni, titoli di Stato, ecc.), nel rispetto
delle politiche (= scelte) di investimento regolate dal prospetto
informativo,
parte
integrante
del
contratto
di
sottoscrizione
consegnato al cliente.
Il valore dell'investimento, e quindi il guadagno o la perdita che ne
deriva, è una variabile dipendente dalle scelte del gestore e
dall'andamento dei mercati di riferimento.
I fondi comuni etici sono strumenti che adottano delle scelte
particolari di investimento che privilegiano titoli di società che non
hanno rapporti con settori finanziari o produttivi legati ad armi,
tabacco,
alcoolici,
biotecnologie
dannose
all'umanità,
società
quindi che mantengono un comportamento "etico", tanto nelle
finalità di quello che costituisce il loro "core business", quanto nei
modi e negli strumenti che utilizzano per realizzarlo.
2. La Banca Popolare Etica
In Italia8 l’esperienza della finanza etica è cominciata grazie alle
Mutue
8
di
Autogestione
(MAG)
caratterizzate
dal
principio
Il precedente più eclatante nel settore della finanza etica è la Grameen Bank (Banca Rurale)
fondata nel 1976 da Muhammad Yunus, docente di economia, con lo scopo di farne la banca dei
poveri. La Grameen Bank concede prestiti solo alla popolazione rurale, con un sistema di garanzie
originale: i potenziali fruitori dei prestiti vengono riuniti in gruppi di persone appartenenti al
medesimo villaggio; in ognuno di questi vengono scelte due persone in base alla maggiore
necessità di risorse finanziarie; gli altri membri del gruppo possono accedere ai crediti solo a
condizione che i primi due incomincino a restituire le prime rate del prestito. Questo meccanismo
responsabilizza i debitori, infatti la Grameen Bank ha una percentuale di crediti inesigibili
invidiabile (meno del 3%); oggi è la quarta banca del paese e, grazie alla sua politica di
microcredito a tassi bonificati, centinaia di migliaia di persone (circa il 10% della popolazione del
Bangladesh), si sono affrancate dall’usura e hanno gradualmente allargato la loro base economica.
Nel solo 1995 la banca ha concesso prestiti per 380 milioni di dollari a 3 milioni e mezzo di
persone e il 97% dei prestiti è stato regolarmente rimborsato alla scadenza. Significativi due dati: il
92% del capitale della banca è in mano ai suoi stessi clienti e il 94% di questi è costituito da
donne. Cfr. VOLPI F., Il denaro della speranza. Spirito, metodi e risultati della Grameen Bank,
EMI, Bologna, 1999 e anche YUNUS M., Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, Milano, 1999. In
Europa, la prima banca alternativa nasce nel 1980 in Olanda, ed è la Triodos Bank, per sostenere la
produzione eco- compatibile di imprese agricole e industriali e la ricerca di fonti energetiche
ROCCHINA MAITILASSO 6
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
dell’autogestione9
(cioè
partecipazione
diretta
dei
soci),
orientamento verso progetti collettivi (di cooperative o associazioni
senza
scopo
di
lucro
nei
settori
della
solidarietà
sociale,
inserimento di svantaggiati e di disabili nel mondo del lavoro,
reinserimento dei disoccupati, ricerca di alloggi per i meno
abbienti, commercio equo e solidale) e da garanzie basate sulle
persone e sui progetti e non sul patrimonio10.
Le
profonde
finanziario
rivoluzioni
negli
anni
legislative
90
che
impongono
investono
anche
alle
il
mondo
Mag
di
riorganizzarsi; molte Mag scompaiono, altre si accorpano e
decidono di dar vita alla Banca Etica Popolare (BE): il 24 dicembre
del 1994 si costituisce l’Associazione “Verso la Banca Etica” per
definire le tappe della costituzione della Banca Etica e predisporre,
con l’ausilio di una società di consulenza, la McKinsey & Company,
uno studio sulla sua fattibilità, per analizzare le reali opportunità e
rinnovabili. Nella seconda metà degli anni ‘80 altre banche sono nate in Europa, come la Okobank
(Banca Verde) in Germania e la BAS (Banca Alternativa Svizzera) in Svizzera, la cui attività è
rivolta principalmente alle organizzazioni del terzo mondo, all’ambiente e alle aziende che
perseguono uno sviluppo tecnologico a misura d’uomo e condizioni di lavoro dignitose. In soli 13
anni di attività la banca ha raggiunto dimensioni dell’ordine di 140 miliardi, 3000 azionisti e oltre
10.000 clienti, tanto da aprire una filiale in Belgio e una in Gran Bretagna.
9
La prima di queste nasce a Verona nel 1978 dalle necessità finanziarie di un gruppo di giovani
che, avendo occupato delle terre abbandonate al fine di recuperarle grazie al loro lavoro, decidono
di utilizzare la forma della società di mutuo soccorso per far fronte al problema economico. La
notizia comincia timidamente a circolare giungendo nel 1980 in Sicilia, nella provincia di
Palermo, e a Milano.
10
La Mag conduce due istruttorie: una etica e una economica. L’istruttoria etica è molto ampia e
va oltre la semplice non distribuzione degli utili, propria degli enti non profit, la non produzione
delle armi, il rispetto dell’ambiente: essa è rivolta ad accertare l’eticità del finanziamento che deve
essere rivolto a imprese con determinate caratteristiche relative alla struttura giuridica, allo scopo
sociale (definito dal lato della solidarietà e dal lato del commercio equo e solidale),
all’organizzazione e gestione interna. Altro elemento importante è la conoscenza personale dei
responsabili dell’organizzazione, la solidità delle persone e del gruppo dirigente; la valutazione del
progetto da finanziare dal punto di vista dell’impatto sociale, ambientale, nonché la capacità di far
crescere e sviluppare l’organizzazione: ciò è particolarmente importante, perché in molti casi la
Mag offre anche un’assistenza tecnica e gestionale, seguendo il progetto dall’inizio fino alla sua
realizzazione completa. Parallelamente viene condotta un’istruttoria economica che, oltre ad
analizzare la situazione economico- patrimoniale consuntiva e preventiva, tiene conto delle
capacità dell’organizzazione di camminare con le proprie forze e quindi di autofinanziarsi. Il
sistema delle istruttorie può apparire “anomalo”, eppure proprio questo metodo garantisce alla
Mag un tasso di non recupero dei prestiti dell’1%, migliore di quelle di tante altre banche.
ROCCHINA MAITILASSO 7
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
le modalità di realizzazione della Banca Etica11: la prima banca
specializzata nel credito al settore non profit in Italia, come società
cooperativa per azioni a responsabilità limitata, diventa operativa
l’8 marzo del 1999, con l’apertura del primo sportello a Padova.
Nata con 13.000 soci (11.000 persone fisiche e 2.000 persone
giuridiche), un capitale sottoscritto e/o versato di 16 miliardi, la
Banca Etica è chiamata ad affrontare una serie di problemi.
Il primo di essi riguarda la forma giuridica12, perché si rivolge solo
ad una nicchia di mercato, per cui dopo attente valutazioni decide
di assumere la veste di banca popolare13.
L’art.4 dello Statuto della Cooperativa, alla lettera d), prevede la “predisposizione di un piano
imprenditoriale di fattibilità e lo svolgimento del lavoro preparatorio, d’intesa con le Autorità
Monetarie, per l’avvio in Italia di una Banca Etica secondo orientamenti e necessità della propria
compagine sociale”.
12
La Banca d’Italia concede l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria solo alle
banche di credito cooperativo (ex- casse rurali) con dimensioni locali, banche popolari (anch’essa
banca cooperativa ma con limiti nella raccolta del capitale e che può agire sull’intero territorio
nazionale), la s.p.a. classica.
13
Inizialmente la banca nasce come associazione, per attivare il processo culturale, necessario alla
presa di coscienza di questa realtà; poi si decide di costituire una cooperativa, essendo
l’associazione un po’ troppo complicata. Gli ostacoli da affrontare riguardano la territorialità
(art.34, comma 2°, TU), riguardo alla quale la Banca d’Italia, nelle istruzioni emanate il 15 giugno
1994, ha stabilito che “la zona di competenza territoriale comprende i comuni ove la banca ha la
sede legale e le proprie succursali, nonché i comuni ad essi limitrofi…”. Per ampliare la
competenza territoriale, la Banca D’Italia ha concesso la possibilità di avere sedi distaccate,
insediate in comuni non rientranti nella sfera di competenza territoriale, ma la nascitura banca non
poteva soddisfare queste condizioni, almeno inizialmente. L’operatività stessa di Banca Etica
devia in parte da quella propria delle banche di credito cooperativo che, secondo l’art.35,
“esercitano il credito prevalentemente a favore dei soci” e per svolgere attività per soggetti diversi
dai soci, come nel caso della Banca Etica, devono richiedere espressa autorizzazione alla Banca
D’Italia solo per periodi determinati e qualora ci siano ragioni di stabilità. Disciplinate dagli art.29
e ss. del TU, le banche di credito cooperativo si costituiscono in forma di s. c. r. l., si
caratterizzano per la presenza del principio “una testa, un voto” (ogni socio può esercitare un unico
voto, indipendentemente dal numero di azioni possedute); gli utili non possono essere distribuiti
tra i soci, ma devono essere investiti nell’azienda a dimostrazione che l’obiettivo fondamentale
non è l’utile, ma l’esistenza di una cooperativa. Le banche popolari sono esonerate dalle
disposizioni del decreto legislativo 14 dicembre 1947 n. 1577; ci sono anche similitudini con le
spa, perché l’art.30 TU prevede che non si possano detenere azioni in misura maggiore dello
0,50% del capitale sociale; inoltre, l'art.32 TU prevede che solo il 10% degli utili netti annuali
siano destinati a riserva legale (per le spa il limite è del 5%), il capitale sociale minimo è di 12,5
miliardi (come per le altre banche costituite come spa).
11
ROCCHINA MAITILASSO 8
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
La raccolta etica14 è definita dall’art.4 dello Statuto della Banca
Popolare Etica, come l’attività che “ha per oggetto la raccolta del
risparmio e l’esercizio del credito”; attività basata sui principi di:

Partecipazione del cliente nella scelta del settore a cui
indirizzare il proprio risparmio, di cui la banca deve tener conto
nell’allocare i fondi.

Autodeterminazione del tasso di interesse da applicare al
proprio deposito, nei limiti indicati dalla banca, contribuendo
così direttamente alla definizione di politica dei tassi sugli
impieghi15.

Nominatività del rapporto: non ci sono strumenti di risparmio
al portatore

Eticità degli impieghi finanziati, salvo impieghi di liquidità
temporanei o obbligatori.

Trasparenza:
una
continua
e
risparmiatori sull’allocazione dei
puntuale
informazione
ai
fondi impiegati, con un
rapporto periodico che indica i beneficiari e gli importi dei
finanziamenti in essere.
I prodotti a disposizione del risparmiatore etico sono:
1) Certificato di deposito etico: indirizzano il risparmio verso settori
contrassegnati da diversi colori16; l’emissione è nominativa, il
14
In base allo Statuto della Banca Popolare Etica "la Società ha per oggetto la raccolta del
risparmio e l’esercizio del credito, anche con non soci, ai sensi del D.Lgs 1° settembre 1993 n.
385, con l’intento precipuo di perseguire le finalità di cui al successivo art.5”.
15
Il vantaggio in questo caso non è economico, ma permette al risparmiatore una maggiore
adesione e partecipazione nei progetti finanziati. Il tasso di interesse è, infatti, collegato alla
scadenza del titolo e non all’importo versato e i rendimenti sono indicizzati al tasso di inflazione
(indice ISTAT) e non ai rendimenti di mercato, spesso influenzati da speculazioni.
16
Giallo (Cooperazione sociale e volontariato organizzato, assistenza, inserimento lavorativo degli
emarginati), Verde (Associazioni ambientaliste, agricoltura biologica), Rosso (Cooperazione allo
sviluppo del sud del mondo, commercio equo e solidale), Azzurro (Iniziative culturali, ricreative e
sportive), Bianco (Nessuna preferenza).
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Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
pagamento degli interessi è annuale, possibilità di rimborso
anticipato, dietro pagamento di una penale17.
2) Conto risparmio di solidarietà: (o conto Salvadanaio), è adatto a
coloro che vogliono sia depositare i propri risparmi in forma
continuativa, sia garantirsi un rendimento minimo che preservi il
valore del denaro e consenta la copertura dei costi relativi alle
imposte.
4)
Obbligazioni:
esse
possono
essere
acquistate
solo
in
concomitanza del lancio del prestito da parte dell’emittente (la
Banca Etica). Sono titoli nominativi, senza cedola (gli interessi sono
dati dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di
rimborso), la durata è triennale. C’è anche la possibilità di indicare
il settore verso il quale, preferibilmente, la Banca Etica indirizzerà i
fondi e se il soggetto, beneficiario del finanziamento stesso, faccia
parte o meno delle O.n.l.u.s.
Sono di recente attuazione:

Conto Pro = per le organizzazioni che raccolgono fondi da
destinare ad interventi umanitari e sociali18.

Conto incontro = permette una gestione della liquidità adeguata
alle
esigenze
che
il
singolo
e
la
famiglia
hanno
quotidianamente19; è inoltre possibile usarlo come appoggio ad
eventuali investimenti di Banca Etica. Le somme depositate
sono disponibili a vista.
17
I certificati di deposito sono offerti dalla struttura delle organizzazioni locali (GIT), mentre il
loro rinnovo avviene di regola in modo tacito, per lo stesso importo e la stessa durata, al tasso in
vigore alla data di scadenza; i tagli disponibili variano da 1 milione a 20 milioni di lire. I tassi di
interesse sui certificati di depositi si collocano al di sotto dei tassi di mercato di circa 4 punti
percentuali (si assume che il tasso medio etico sia pari al 5%). Non sono previste altri tipi di
commissioni, salvo una penale in caso di rimborso anticipato.
18
L’imposta di bollo è pari a L. 108.000 (le Onlus e le associazioni di volontariato iscritte negli
appositi registri sono esenti dall’imposta di bollo, purché autocertifichino il loro status all’atto
dell’accensione del conto); L. 50.000 una tantum per l’attivazione di Internet Banking.
19
Il tasso di interesse a credito è dell’1% lordo (0,73% netto) per saldi superiori ai 5 milioni di
lire; il tasso a debito è dato dal prime rate ABI + 2,5%. I servizi aggiuntivi offerti sono: bancomat,
carta di credito, carta di credito electron e Internet banking, ma non sono previsti assegni.
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Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica

Conto Agile = è uno strumento pensato per soddisfare le
esigenze che le organizzazioni hanno nella loro gestione
quotidiana20.

Certificati di deposito emissione speciale “Per il Sud del mondo” =
sono nominativi e al momento della sottoscrizione non è
richiesta l’apertura di una custodia titoli; l’emissione avviene in
modo continuo a semplice richiesta21.
Il settore degli impieghi riveste un’importanza fondamentale, in
quanto una loro buona gestione consente sia lo sviluppo della
banca, in termini quantitativi, sia la salvaguardia della sua
credibilità e affidabilità nei confronti dei risparmiatori.
Banca Etica concede finanziamenti a tassi più bassi di quelli
rinvenibili dalle associazioni non profit sul libero mercato e l’ente
beneficiario deve garantire la trasparenza sulla sua situazione
economica e sulle sue finalità e comunicare tutte le informazioni
rilevanti
ai
fini
di
un’analisi
di
affidabilità
e
per
seguire
l’andamento dei rimborsi. I rendimenti sono indicizzati al tasso di
inflazione (indice ISTAT) e non a rendimenti di mercato, spesso
frutto di speculazione. Le opzioni di finanziamento sono:
1) finanziamento a fronte di crediti con enti pubblici, per molte
organizzazioni non profit convenzionate con enti pubblici, ma
pagate solo a consuntivo; è un finanziamento temporaneo
erogato su
presentazione di una delibera approvata dall’ente
pubblico, unita a garanzie personali del cliente22.
Il tasso di interesse a credito è dell’1% lordo (0,73 % netto) per saldi superiori ai 20 milioni di
lire, mentre il tasso a debito è dato dal prime rate ABI (per scoperti non autorizzati ABI + 2,5%).
21
Il tasso di interesse fissato dalla banca Etica è il tasso massimo (il 2% annuo lordo, fisso per
tutta la durata del titolo); il sottoscrittore può autodeterminare il tasso tra il massimo e il tasso zero,
non c’è rimborso anticipato del certificato. La durata è di 2 anni, con un taglio minimo di 5.000.
22
Il tasso di interesse è a livello del prime rate della Banca Etica, indicizzato al tasso di inflazione,
con un rischio molto basso, in quanto i contributi pubblici vengono sicuramente pagati, anche se in
ritardo. L’interesse è trimestrale e il capitale è restituito in un’unica soluzione, la scadenza è fissata
all’arrivo del finanziamento pubblico, e con il pagamento di una penale per l’uso oltre il limite
stabilito.
20
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Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
2) Mutuo: sono crediti a medio e lungo termine, che finanziano
progetti
di
investimento;
l’erogazione
avviene
dopo
la
valutazione del piano dettagliato del progetto, accompagnato da
garanzie personali (fidejussione). Il rischio è molto basso per la
presenza di garanzie reali e il tasso è di poco superiore al prime
rate della Banca Etica, indicizzato su base annua al tasso di
inflazione. Infine il rimborso del capitale e degli interessi avviene
con rate costanti, mensili o trimestrali.
3) Finanziamenti di liquidità: sono prestiti di tesoreria erogati per
esigenze momentanee di liquidità e sono caratterizzati da una
scadenza a breve termine; essi sono subordinati a garanzie
personali (fidejussione), il tasso di interesse è maggiore del
prime rate, indicizzato su base annua al tasso di inflazione; gli
interessi sono pagati trimestralmente e il capitale è restituito in
un’unica soluzione a scadenza, salvo proroga. Questo tipo di
investimento può presentare un rischio molto elevato.
4) Crediti di firma: si tratta della prestazione di garanzie
(fidejussioni IVA, performance bonds…), a enti non profit che ne
hanno bisogno per svolgere la loro attività. La prestazione di
garanzie prevederà una commissione per la banca pari all’1%
del valore dell’impegno preso. Il rischio è variabile.
I tassi sugli impieghi sono inferiori ai tassi che i clienti trovano sul
mercato e sono pari ad una media del 10,5%.
I quattro “settori etici” di finanziamento sono:
1. Cooperazione sociale: reinserimento sociale e lavorativo di
soggetti bisognosi, ospitalità, cura e prevenzione del disagio,
produzione
di
servizi
alla
persona;
attività
associative;
reintegrazione razziale23.
23
Cfr. il sito www.bancaetica.com. La maggior parte di queste realtà sono costituite sotto forma di
cooperative sociali e sono regolate dalla legge 381/91.
ROCCHINA MAITILASSO 12
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
2. Ambiente:
economiche
promozione
svolte
nel
della
cultura
rispetto
ecologica,
dell’ambiente;
attività
ricerca
e
sperimentazione di fonti energetiche alternative e tecniche
contro l’inquinamento; servizi di smaltimento ecologico dei
rifiuti; servizi di trasporto pubblico ecologici; uso di processi
produttivi e distributivi con impatto positivo sull’ambiente
naturale ed umano; gestione del patrimonio naturale e nello
sviluppo dell’agricoltura biologica.
3. Cooperazione internazionale: attività di solidarietà e di
cooperazione con i Paesi in via di sviluppo.
4. Cultura e società civile: miglioramento della qualità della vita,
partecipazione
alla
crescita
culturale
come
momento
di
aggregazione e condivisione di un patrimonio comune, lo
sviluppo psicofisico.
Banca Etica nasce come banca monosportello, con un’unica sede a
Padova, ma opera sull’intero territorio nazionale attraverso i
PRESIDI TERRITORIALI, che mantengono i contatti con i clienti,
diffondono e promuovono i prodotti e l’attività della banca stessa24.
L’organizzazione territoriale dei soci permette alla banca di avere
un contatto reale e immediato con il territorio, di sensibilizzare
l'opinione pubblica sul risparmio etico, di garantire l'informazione e
la promozione a livello locale della banca e, infine, di verificare
costantemente quanto le attività di Banca Etica incontrino il
consenso delle persone25.
24
I trasferimenti di fondi, invece, avvengono direttamente dai clienti alla banca, per via elettronica
o postale, e la banca provvederà poi alla formazione del personale dei presidi.
25
La struttura organizzativa della banca è basata su circoscrizioni locali (una provincia, con una
base sociale di almeno 200 soci). Se questo requisito non è più soddisfatto, più province vengono
accorpate, garantendo sempre alle realtà più piccole un’adeguata presenza all’interno del
Coordinamento locale (persone fisiche e giuridiche, con domicilio nei comuni che fanno parte del
territorio di competenza), che si dotano di coordinamento locale (detto GIT, dura in carica 3 anni,
composto da un minimo di tre a un massimo di 11 soci), di un- a coordinatore- trice (scelto
all’interno del coordinamento) e di un coordinamento di area (composto da un- a coordinatoretrice delle circoscrizioni locali dell’area di competenza con funzioni di coordinamento delle
ROCCHINA MAITILASSO 13
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
“La funzione consultiva e propositiva, affinché la banca si sviluppi
nei criteri di eticità” (art.48 dello Statuto), è affidata ad un
organismo interno alla banca, nominato dai soci e dotato
dell’autonomia necessaria, ossia il COMITATO ETICO: organo
caratterizzante di Banca Etica, essendo l’unica banca che l’ha
istituito al suo interno , a garanzia dell’eticità del proprio operato; è
composto da un minimo di cinque ad un massimo di sette membri,
scelti tra donne ed uomini di elevato riconoscimento etico e morale.
I suoi membri durano in carica tre anni e sono rieleggibili, per un
massimo di tre mandati consecutivi26.
Il Comitato Etico elegge tra i suoi componenti un Presidente ed un
Vicepresidente27.
Al Comitato vengono attribuiti diversi compiti:
1. sviluppare ed aggiornare il Codice Etico della banca, verificando
il corretto utilizzo degli strumenti che danno attuazione al
codice stesso (ad es. i criteri utilizzati per l’istruttoria etica dei
soggetti finanziati, la formazione di chi si occupa di tali
certificazioni, i criteri di redazione del bilancio sociale, i
regolamenti legati alla vita associativa, la promozione di una
sensibilità “etica” tra tutti gli operatori della banca);
2. l’orientamento e l’indirizzo, in quanto nel Comitato Etico
siedono persone provenienti da ambienti diversi (e che hanno
attività. E’ possibile derogare alla soglia stabilita, previa autorizzazione da parte del consiglio di
amministrazione.
26
Non possono essere nominati membri del Comitato Etico coloro che hanno rapporti di lavoro
anche autonomo, collaborazioni e consulenze, con la società stessa; coloro che hanno subito
condanne o procedimenti penali pendenti a proprio carico, che amministrano imprese od
organizzazioni che, anche in modo indiretto, ostacolano lo sviluppo umano o contribuiscono a
violare i diritti fondamentali della persona, e coloro che si trovano comunque nelle condizioni
ostative previste dal Codice Etico della Società.
27
Le deliberazioni del Comitato sono valide se assunte dalla maggioranza assoluta dei membri
presenti alla votazione ed il Comitato è validamente costituito quando è presente la maggioranza
assoluta dei componenti. Il Comitato è sciolto se viene meno la maggioranza dei membri o c’è
impossibilità di funzionamento. La prima Assemblea utile provvede allo scioglimento del vecchio
Comitato e all’elezione di quello nuovo. Il Comitato Etico, in quanto organismo di garanzia e di
ROCCHINA MAITILASSO 14
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
acquisito, grazie alla loro azione, credibilità ed autorevolezza),
per cui è opportuno valorizzare la loro esperienza chiedendo che
supportino, con indicazioni e suggerimenti, il Consiglio di
Amministrazione
nell’elaborazione
delle
politiche
e
delle
strategie operative dell’istituto.
3. Compiti di consulenza per il Consiglio di Amministrazione ma,
per poter esprimere il proprio parere il Comitato Etico deve
essere messo nelle condizioni di poter disporre di tutte le
informazioni
necessarie;
compito
del
Consiglio
di
Amministrazione e della direzione della banca è quello di
favorire l’espletamento di questa esigenza28. Inoltre, la sua
relazione dovrebbe accompagnare la presentazione del bilancio
della società, in modo tale da evidenziare come, a fianco di
un’attività economica, siano stati realizzati anche gli obiettivi
sociali.
3. Una SGR a servizio della banca del non profit.
In questi ultimi anni, grazie allo sviluppo dei fondi etici esteri e
soprattutto grazie ad un’azione di promozione della finanza etica,
alcune banche e società finanziarie hanno cominciato ad offrire ai
risparmiatori dei prodotti di investimento eticamente orientati.
Anche se siamo ancora in presenza dei primi passi, va rilevato
come non esistano ancora strumenti efficaci di analisi e di
rappresentanza etica, vigila affinché ogni atto della società sia rispondente a quanto previsto dal
Codice Etico ed alle indicazioni di carattere generale fornite dall’Assemblea dei soci.
28
Esso, però, non può essere considerato l’unico garante dell’eticità della banca, altrimenti si
riduce la fiducia nei confronti degli altri organi della società. Inoltre, per legge, al Comitato Etico
non possono spettare funzioni di controllo della società. Esso, non avendo una responsabilità
diretta di gestione, non può condizionare le scelte del Consiglio di Amministrazione, unico vero
responsabile della banca nei confronti dei terzi. Anche nella Banca Etica, come in qualsiasi banca,
sono presenti organi con specifiche funzioni di controllo (Assemblea dei soci, Consiglio di
Amministrazione, Collegio Sindacale, Comitato dei Probiviri, Direzione Generale), disciplinati
dagli artt. 32 e ss. dello Statuto.
ROCCHINA MAITILASSO 15
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
valutazione che aiutino il risparmiatore nella scelta delle varie
proposte.
Banca Etica, consapevole della “responsabilità” di essere un punto
di riferimento per molte persone che si sono avvicinate alla finanza
etica e che si pongono questi interrogativi, da tempo riflette su un
fondo etico “originale”, coerente con le sue finalità e, soprattutto
memore che il vero valore dell’investimento sta nel favorire lo
sviluppo umano e nel creare le condizioni di un futuro dignitoso.
Data la problematicità insita in questa attività e i rischi “etici”,
sono state stabilite le tappe da seguire per la realizzazione di
questo obiettivo:
1. realizzazione di uno strumento tecnico (una società di gestione
del risparmio, o SGR) per la gestione dei fondi
2. definizione dei criteri etici di investimento.
L’attività fondamentale di Banca Etica era e rimane quella
dell’esercizio del credito; ciò significa che il risparmio depositato in
Banca Etica viene utilizzato per concedere credito alle iniziative
socio economiche che si ispirano ai principi di uno sviluppo umano
e sociale sostenibile.
L’opportunità di accedere ai fondi di investimento, attraverso la
società di gestione del risparmio, non metterà in discussione le
finalità di Banca Etica, né tantomeno graverà sullo staff operativo
della banca; sarà un servizio accessorio, con una propria
operatività, che risponderà essenzialmente alle esigenze di:
-
offrire un’opportunità di investimento etico ai risparmiatori (in
particolare enti non profit) che lo richiedono esplicitamente (da
non dimenticare inoltre la necessità, espressa dagli stessi
sindacati, della creazione di un fondo pensione integrativo
eticamente orientato);
ROCCHINA MAITILASSO 16
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
-
una gestione più corretta della liquidità di Banca Etica:
dall’apertura (l’8 Marzo 1999) al 31.12.2000 i risparmiatori
hanno depositato circa 145 miliardi di lire, di cui 90 in forma
vincolata (obbligazioni e certificati di deposito) e 55 in forma
libera (conti correnti). E’ un buon risultato, in linea con gli
obiettivi iniziali e confrontabili con quelli di una banca di credito
cooperativo di medie /piccole dimensioni.
I finanziamenti deliberati ammontano a L. 90 milioni e più del
62%
della
raccolta
complessiva
è destinata
a
sostenere
l’economia sociale, mentre la parte rimanente è gestita tenendo
conto di due obiettivi fondamentali:
1. il mantenimento delle condizioni di equilibrio tra entrate e
uscite nel breve e brevissimo periodo
2. il perseguimento nel medio termine di una combinazione
ottimale rischio/rendimento.
Il primo di questi obiettivi è affidato alla tesoreria di Banca
Etica, che deve garantire un ammontare di riserve liquide (fondi
cioè da tenere sempre a disposizione per un eventuale utilizzo
immediato), per far fronte al:
-
vincolo di legge: è obbligatorio costituire presso la Banca
d’Italia un deposito commisurato all’incremento mensile della
raccolta. Tale riserva, introdotta originariamente come istituto
per la tutela del risparmio, si caratterizza attualmente come
strumento di politica monetaria a disposizione della Banca
centrale. A fine dicembre 2000 tale deposito era di 1,8 miliardi
di lire
-
esigenze di tutti coloro che sono stati affidati dalla banca:
tali soggetti, una volta soddisfatte le condizioni per l’ottenimento
dei
finanziamenti,
decidono
autonomamente
i
tempi
e
l’ammontare dei fondi da prendere a prestito dalla banca entro i
ROCCHINA MAITILASSO 17
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
limiti di credito loro concessi. A fine dicembre la differenza tra i
finanziamenti deliberati (90 miliardi) e utilizzati (70 miliardi, di
cui 62 in crediti e 8 in garanzie) è pari a 20 miliardi. Poiché
questa somma è a disposizione del cliente, che può richiederla
in qualsiasi momento, la banca deve mantenere condizioni di
liquidità tali da consentirle di fronteggiare le eventuali richieste,
per cui deve essere investita in liquidità di cassa o in titoli
immediatamente vendibili (titoli di stato o a breve termine).
-
la
necessità
di
fondi
per
rimborsare
prontamente
i
certificati di deposito o le obbligazioni in scadenza o per
soddisfare le richieste dei correntisti: pur cercando di
prevedere e, quindi, programmare, i fabbisogni di liquidità che
originano
dall’attività
di
intermediazione,
la
banca
è
giornalmente esposta al rischio di liquidità, in presenza di un
gap tra entrate e uscite previste e quelle effettive.
E’ un rischio di estrema rilevanza, relativo al rapporto di fiducia
tra banca
e depositanti, i quali affidano i propri soldi alla
banca, fiduciosi delle capacità di restituzione della banca
stessa, immediatamente o alla scadenza del vincolo. E’ quindi
necessario mantenere un’adeguata scorta di fondi, anche in
questo caso, sotto forma di liquidità di cassa o di investimento
in
titoli
immediatamente
vendibili;
l’ammontare
di
tali
disponibilità per Banca Etica è di L. 65 miliardi di cui 1,8
miliardi in riserva obbligatoria, 23,6 miliardi in liquidità di
cassa e 39,6 miliardi in Bot e Cct. Si sta cercando di formare un
sistema di tesoreria tra le banche etiche europee, alla quale
destinare una parte della liquidità.
Per
quanto
riguarda
l’obiettivo
della
combinazione
ottimale
rischio/rendimento, è necessario valutare e ponderare i rischi che
ROCCHINA MAITILASSO 18
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
la banca nella sua attività complessiva ritiene di poter sostenere e
dei rendimenti che si aspetta di conseguire.
Un utilizzo dei fondi depositati solo per fare finanziamenti consente
di conseguire da un lato un più alto rendimento, nell’ambito della
gestione complessiva, e dall’altro aumenta il rischio di non
restituzione del prestito, quindi, la salvaguardia del denaro dei
risparmiatori. Per ridurre il rischio, la banca deve destinare in titoli
una parte dei fondi raccolti, anche se il rendimento sarà inferiore;
la parte di raccolta destinata a tale scopo è di L. 19,5 miliardi,
ossia esclusivamente titoli di stato o garantiti dallo stato; scelta,
questa, dettata sia da fattori contingenti (la fase di avvio della
banca,
che
induce
a
prestare
la
massima
attenzione
agli
investimenti), sia dalla mancanza sul “Mercato” di prodotti che
rispondano totalmente ai criteri etici.
La nascita della società di gestione del risparmio potrà essere
l’occasione per consentire una maggiore diversificazione e, quindi,
una maggiore aderenza ai principi e ai valori anche nella gestione
di quella parte della raccolta che non viene direttamente utilizzata
per concedere finanziamenti, valorizzare le iniziative economiche
(quotate in borsa) che si caratterizzano per una maggiore
attenzione alle problematiche sociali ed ecologiche.
Per la realizzazione della società di gestione del risparmio si è resa
necessaria l’individuazione di uno o più partners del mondo
economico e l’accordo è stato siglato tra Banca Etica e Banca
Popolare di Milano, già socia dell’istituto padovano e unica a
rendersi disponibile ad accettare che i criteri etici e le scelte
strategiche siano in sintonia con gli orientamenti espressi dalla
Banca Etica.
I
fondi
proposti
sono:
uno
monetario,
con
investimenti
prevalentemente in titoli di stato e commissioni bassissime, un
ROCCHINA MAITILASSO 19
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
obbligazionario misto con un massimo del 20% investito in azioni e
infine un fondo bilanciato con investimenti fino al 70% in azioni.
L’aspetto critico è costituito dal fatto che i fondi comuni aperti sono
obbligati ad investire in Borsa dove prevale la logica speculativa
degli investimenti a brevissimo tempo, ma in effetti l’obiettivo che
la Banca Popolare Etica si pone è quello di riuscire a gestire dei
fondi chiusi che, essendo strumenti di sviluppo economico, sono
più adatti alla finanza etica. Per il momento però questa strada non
può essere seguita, perché occorre un minimo di capitale sociale di
7 miliardi; inoltre, Banca etica dovrà cercare di sfruttare la Borsa
nei momenti di finanziamento dell’economia, ossia gli aumenti di
capitale sociale e le emissioni di obbligazioni delle società
socialmente meritevoli.
E’ sempre più evidente che i fondi etici rendono, che lo scoppio
della bolla speculativa di Internet inevitabilmente comporta la
ricerca di altri impieghi, che i fondi etici, rivelandosi strumenti
efficaci di marketing e ciò spinge molti gestori a crearne uno in
quanto il mercato premia sempre di più la trasparenza e spesso
anche la responsabilità sociale.
numero dei soci di Banca Etica
20000
15000
10000
5000
0
io
gg
Ma
‘98
00
‘99
‘99
arre
rzo
b
m
a
M
em
Dic
0
v-0
no
1
-00
o-0
dic
ag
ROCCHINA MAITILASSO 20
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
Il capitale sociale della Banca popolare etica
Periodo
Capitale sociale
Dicembre ‘96
Marzo ‘97
Gennaio ’98
Aprile ‘98
Giugno ‘99
Marzo ‘99
Dicembre ‘99
Marzo 2000
Novembre 2000
Dicembre 2000
Agosto 2001
4,5 miliardi
5,5 miliardi
9 miliardi
12, 5 miliardi
14,5 miliardi
15 miliardi
17,4 miliardi
18 miliardi
18,8 miliardi
19,09 miliardi
20,598 miliardi
4. L’andamento dei fondi comuni di investimento etici
In America gli investitori etici hanno raggiunto risultati fortemente
positivi puntando decisamente su fondi di investimento etici e titoli
di aziende socialmente responsabili.
L'Europa, partita con qualche ritardo sta recuperando il terreno
perduto con una novità al giorno e ormai i suoi fondi etici sono
175.
Nella
sola
Gran
Bretagna,
paese
leader
nel
vecchio
Continente, la massa investita nel settore supera il 6% del totale.
Da ottobre, poi, è finalmente nato anche l'Ethical Index Euro ed è
recentissimo anche il lancio a Bruxelles, da parte del network di
imprese europee socialmente responsabili (European business for
social cohesion-Ebnsc), della "Campagna 2005 per uno sviluppo
sostenibile ed il progresso umano". Un'iniziativa che si propone di
fare in cinque anni dell'Europa l'area economica più competitiva e
coesa del mondo e che allo scopo ritaglia un ruolo di primo piano al
coinvolgimento del settore finanziario affinché si riveli sempre più
in grado di rispondere alle richieste degli investitori orientati verso
titoli di aziende eticamente corrette.
ROCCHINA MAITILASSO 21
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
I numeri dicono che siamo solo all'inizio: 0,8% sul totale investito.
Autorevoli
osservatori,
sostengono
che
la
parte
del
mondo
finanziario italiano attenta questi temi è "deplorevolmente minima".
Gli italiani che dichiarano di non essere per nulla informati sui
fondi di investimento etici sono ancora troppi: 57,8% (secondo una
recente indagine di Format ricerche).
Intanto, ai fondi etici già esistenti, se ne sono aggiunti ultimamente
altri quattro:
-
Pioneer Investments Ethical & Environmental fund, fondo
azionario del gruppo Unicredit che esclude dai suoi investimenti
società attive nei settori delle armi, alcool, tabacco, energia
nucleare, gioco d'azzardo;
-
Nexum, fondo chiuso messo a punto da E. Capital Partners e
investe secondo parametri di eticità in aziende della new
economy;
-
European ethical, comparto etico del fondo Geo di Intesa asset
management (affidato in gestione al Sanpaolo-Imi), primo
esempio di fondo multicomparto-multigestore in Italia dedicato
alle esigenze di gestione finanziaria di fondazioni bancarie, enti
di natura complementare e obbligatoria, organizzazioni non
profit, banche italiane e straniere;
-
Bnl per Telethon, fondo obbligazionario misto di Bnl Gestioni
Sgr che, oltre ad ispirarsi a criteri etici nella selezione degli
investimenti, devolve la metà delle commissioni di gestione a
favore della Fondazione Telethon, per sostenere la sua attività di
ricerca medico-scientifica.
Sul fronte della devoluzione va poi ricordata l'opzione offerta dal
Gruppo Dival Ras ai sottoscrittori di tutti e 28 i suoi fondi, di
destinare parte del capitale o dei rendimenti a sostegno di enti non
profit di importanza nazionale.
ROCCHINA MAITILASSO 22
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
E’ di recentissimo debutto Investietico, il primo fondo chiuso
immobiliare etico italiano, proposto dalla Banca popolare di Milano
attraverso Bippiemme real estate Sgr, i cui investimenti saranno
indirizzati verso immobili adibiti ad uso sociale (ospedali, case di
cura, ricoveri sanitari assistiti) e qualora dovessero essere
acquistati immobili commerciali, verranno evitati affittuari che
operano in settori "critici" come quello dell'alcool, del tabacco, della
prostituzione, ecc. Sempre la Bpm, inoltre, stavolta in partnership
con Banca Popolare Etica, ha chiesto l'autorizzazione alla Banca
d'Italia per la costituzione di una Sgr per la gestione di fondi etici di
investimento, a conferma del fatto che l'approvvigionamento di
risorse per finanziare la nascita di iniziative imprenditoriali senza
fine di lucro passa non solo attraverso la raccolta tradizionale ma
anche tramite il ricorso a strumenti finanziari ben più sofisticati.
Si moltiplicano, oltre ai fondi etici, anche iniziative finanziarie che
consentono la devoluzione o la facilitazione dell'accesso al credito.
Tra le novità più significative: il piano adozioni delle banche di
credito cooperativo; il prestito obbligazionario di Banca Intesa per
costruire alloggi per anziani; il Piano etico della Banca popolare di
Bergamo. Un incremento notevole, quindi, nelle opportunità
finanziarie etiche che fa supporre, vista l'autorevolezza degli attori,
l'esistenza di mercati e investitori socialmente responsabili29.
29
Secondo le stime di una recente indagine dell'istituto internazionale di ricerca Mori (Market &
Opinion research institute) sembrerebbe proprio di si: ben il 70% dei cittadini europei, infatti, ha
dichiarato di ritenere la responsabilità sociale d'impresa, l'altra faccia della finanza etica, un
elemento molto importante e decisivo nelle proprie scelte d'acquisto e di investimento. Varie sono
state anche le società che hanno svolto indagini, studi e analisi finanziarie di investimenti etici, in
Italia e non; tra le più importanti ricordiamo il DJSGI (è un apposito indice, creato all’interno
dell’indice generale della Borsa di New York, con l’obiettivo di fornire un indice generale,
flessibile, scientifico per monitorare le performance di investimenti e fondi orientati verso società
sostenibili), la KLD della Kinder, Lydenberg e Domini (nasce con lo scopo di produrre analisi
finanziarie per investitori e di migliorare la qualità e il rendimento dei prodotti per coloro che
investono in finanza etica). Tali analisi risultano fondamentali per definire gli standard per il
Socially Responsible Investing (SRI), cioè indicatori che servono a coloro che cercano delle
possibilità di investimento in società o fondi affini ai propri valori etici (chiese, fondazioni,
ROCCHINA MAITILASSO 23
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
Si devono, infatti, registrare le ottime performance del fondo
Gestnord ambiente (del gruppo Banca Sella), ma il rendimento in
assoluto più elevato è stato garantito dal fondo obbligazionario
misto Fondicrì Roma Caput Mundi della Bipielle Fondicrì SGR
(5.19%). In generale si può affermare come i fondi obbligazionari,
complice
la
dinamica
non
troppo
favorevole
delle
borse
internazionali, stanno garantendo le performance migliori rispetto
ai fondi azionari etici.
Per quanto attiene ai fondi GEO European Ethical e BNL per
Telethon, non ci sono indicazioni sul loro andamento su una base
temporale
sufficientemente
ampia,
ma
entrambi
hanno
sovraperformato il benchmark di riferimento.
Ultimo dei fondi etici nati è quello messo a punto dai Giovani
imprenditori di Confindustria con Banca Advantage30 (Advantage
Ethical Enterprise): è un fondo total return, ossia investe sia in
azioni che in obbligazioni. Il fondo punta ad investire in titoli di
aziende che aderiscono a standard di certificazione di qualità come
le Iso 14000, legate alla sostenibilità ambientale, e SA8000, per
una gestione socialmente responsabile. E’ inoltre previsto un
comitato etico a cui spetterà il compito di sovraintendere alla
corretta applicazione nei criteri di screening nella selezione degli
investimenti e di decidere la migliore destinazione del 25% dei
capital gain che andranno a sostenere le organizzazioni di
solidarietà attive in America centrale, SudAmerica e Africa.
Altri fondi di prossima attivazione sono:
1. SAM- Index & Pioneer Fund: è un fondo azionario che contiene
sia l’Index Fund, che investe in titoli leader della sostenibilità,
sia il Pioneer Fund, che investe in aziende a capitalizzazione
associazioni), di valutare se la proposta è consona dal punto di vista etico alla propria mission. Si
veda, per approfondimenti, www.axia.org e www.soldionline.it.
ROCCHINA MAITILASSO 24
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
medio-bassa, spesso quotate da poco tempo, che si orientano
verso settori altamente sostenibili (energie rinnovabili, la salute,
l’industria alimentare)
2. PALLADIO: è un fondo chiuso, quindi poco propenso alla
speculazione, e investe in società non quotate
3. MELLON ETHICAL INDEX EURO: è un fondo azionario che
investe
secondo
criteri
negativi
e
positivi
stabiliti
dall’osservatorio Finetica e ricalcano fedelmente l’andamento del
benchmark di riferimento, ossia l’Ethical Index Euro
4. STIMULUS FUND: composto da 10 comparti etici (7 azionari e 3
bilanciati) e investe solo in titoli di aziende giudicate dall’agenzia
belga di rating etico Ethibel ad “alta sostenibilita”. E’ un fondo
cosiddetto di quarta generazione e il benchmark di riferimento è
costituito dal MSCI (di diverse aree del mondo) e Stimulus
Balanced (70,50,30).
30
Banca Advantage è un istituto bancario italo-statunitense attivo prevalentemente nel corporate
istitutional e private banking.
ROCCHINA MAITILASSO 25
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
FONDI
Indice
ITALIANI
eticità
Euromobiliare
Indice
Performance31
annuo
Prime
da inizio anno
di Tipo 17.05.01 Rend.%
Alto
AAE 24312
-0.22 (*)
-23.44%
-7, 03%
Medio
OMI 12847
3.45% (*)
2.38%
2,23%
Roma Basso
OMI 17947
5.19% (*)
2.38%
0,67%
Alto
AAS 18042
-26.99% (#) -19.59%
Medio
OAS 11906
4.26% (*)
3.53%
3,74%
Alto
OAS 10220
5.00% (*)
3.53%
2,76%
Basso
AAS 15564
3.36% (*)
-19.59%
Nordfondo etico
medio/basso OMI 10485
4.40% (*)
2.38%
0,82%
Ras cedola
medio/basso OAS 12183
N.D.
3.53%
2,88%
9201
N.D.
N.D.
OMI 9786
N.D.
2.38%
green equity
Azimut solidity
Fondicrì
Caput Mundi
Sanpaolo-IMI
azion.
-18,30%
Intern.
Etico
Sanpaolo-IMI
obbl.
Intern.
Etico
Sanpaolo-IMI
obbl. euro etico
Gestnord
-0,10%
Ambiente
GEO
European Alto
BBI
10,09%
Ethical
BNL
per Alto
0,74%
Telethon
Legenda: AAE Azionario Area Euro; AAS Azionario Altre Specializzazioni; OMI
Obbligazionario Misti; OAS Obbligazionario Altre specializzazioni; BBI Bilanciati internazionali;
(#) Fondi sottoperformanti; (*) Fondi sovraperformanti
Cfr. Etica & Finanza, La prima guida all’investimento responsabile, inserto a cura di Vita, Non
profit magazine, settembre 2001, n. 3.
31
ROCCHINA MAITILASSO 26
Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica
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TAGLIAVINI G., Gli investimenti etici, in Bancaria n. 9, 1996
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