ROCCHINA MAITILASSO 1 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica 1. Caratteristiche e disciplina legislativa in Italia delle Società di Gestione del Risparmio. Le società di gestione del risparmio sono disciplinate dal Titolo III, art. 33 e ss. del Testo Unico della Finanza1, del quale costituiscono una delle principali novità, in quanto sostituiscono le precedenti società di gestione dei fondi comuni (ora iscritte nell’albo delle SGR), che ora possono svolgere anche il servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi2. Alle SGR, quindi, competono anche le attività prima riservate esclusivamente alle Sim e alle banche3. La Banca d’Italia, sentita la Consob, ha facoltà di autorizzare la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio: attività riservata che si realizza attraverso: - la promozione, l’istituzione e l’organizzazione di fondi comuni di investimento e l’amministrazione dei rapporti con i partecipanti (società “promotrice”); - la gestione del patrimonio di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR), di propria o altrui istituzione, mediante l’investimento di strumenti finanziari, crediti o altri beni mobili e immobili (“gestore”). 1 Il Testo Unico delle disposizioni in materia di mercati finanziari (D. Lgs. 24 Febbraio 1998, n. 58), dedica il Titolo III, Parte II alla gestione collettiva del risparmio, unificando e armonizzando le disposizioni relative ai vari fondi comuni di investimento e superando le leggi precedentemente in vigore, in particolare la L. 23/03/83 n.77. L’opera di normazione in attuazione del d. lgs. 58/98 ha visto una tappa fondamentale il 1 luglio 1998 con l’emanazione del Regolamento Consob n. 11522, che dedica il libro III alla prestazione dei servizi di investimento e del servizio di gestione collettiva, e del regolamento della Banca d’Italia in materia di società del risparmio, fondi comuni di investimento e Sicav. Per approfondimenti si veda anche BELLI F., MAZZINI F., TEDESCHI R., Il Testo Unico della Finanza, IlSole24OreLibri, Milano, 1999. 2 Il processo di aggiornamento legislativo si completa con i D. M.T. 26 marzo 1999 n. 139 e 24 maggio 1999 n. 228 e dal Provv. Banca d’Italia del 20 settembre 1999, grazie ai quali cessa definitivamente l’applicazione della precedente disciplina, in vigore durante il periodo transitorio. 3 Le società di gestione del risparmio possono prestare il servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi; istituire e gestire fondi pensione; svolgere le attività connesse o strumentali stabilite dalla Banca d’Italia, sentita la Consob. ROCCHINA MAITILASSO 2 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica L’autorizzazione allo svolgimento dell’attività (lettera a) art. 33), è rilasciata quando ricorrono le condizioni di: a) forma giuridica di società per azioni; b) sede legale e direzione generale della società nel territorio della Repubblica; c) capitale sociale versato di ammontare non inferiore a quello determinato in via generale dalla Banca d’Italia; d) i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo abbiano i requisiti di professionalità e onorabilità indicati dall’articolo 13; e) i partecipanti al capitale abbiano i requisiti di onorabilità indicati dall’articolo 14; f) la struttura del gruppo di cui è parte la società non sia tale da pregiudicare l’effettivo esercizio della vigilanza sulla società stessa e siano fornite almeno le informazioni richieste ai sensi dell’articolo 15, comma 5; g) venga presentato, unitamente all’atto costitutivo e allo statuto, un programma concernente l’attività iniziale, nonché una relazione sulla struttura organizzativa; h) la denominazione sociale contenga le parole “società di gestione del risparmio”. Quando dalla verifica delle condizioni4 non è garantita la sana e prudente gestione tale autorizzazione è negata. Le società autorizzate alla gestione dei fondi comuni di investimento e le Sicav, iscritte in appositi albi tenuti dalla Banca d’Italia, devono: La Banca d’Italia, sentita la Consob, disciplina la procedura di autorizzazione e le ipotesi di decadenza dall’autorizzazione quando la società di gestione del risparmio non abbia iniziato o abbia interrotto lo svolgimento dei servizi autorizzati. Inoltre, sentita la Consob, la Banca D’Italia autorizza le operazioni di fusione o di scissione delle società di gestione del risparmio. 4 ROCCHINA MAITILASSO 3 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica - operare con diligenza, correttezza e trasparenza nell’interesse dei partecipanti ai fondi; - ridurre al minimo il rischio di conflitti di interesse anche tra i patrimoni gestiti; - adottare misure idonee a salvaguardare i diritti dei partecipanti ai fondi. La SGR, nell’interesse dei partecipanti, esercita i diritti di voto inerenti agli strumenti finanziari5, in cui i fondi sono investiti. Nella gestione dei fondi, però, non è consentito: - concedere prestiti in forme diverse da quelle previste in materia di operazioni a termine su strumenti finanziari; nei fondi chiusi che investono in immobili, i beni stessi possono essere concessi in locazione con facoltà di acquisto per il locatario; - vendere strumenti finanziari allo scoperto, cioè non ancora posseduti; - investire in strumenti finanziari emessi dalle SGR; - acquistare metalli o pietre preziose o certificati rappresentativi dei medesimi nella gestione dei fondi aperti; - investire in strumenti finanziari non quotati emessi da società del gruppo al quale appartiene la SGR; - svolgere attività diretta di costruzione di beni immobili. Il patrimonio del fondo non può essere investito in beni direttamente e indirettamente ceduti da un socio, amministratore, direttore generale o sindaco della SGR, o da una società del gruppo, né possono essere ceduti ai medesimi soggetti. La Banca d’Italia, sentita la Consob, ha definito, con Provv. 20 settembre 1999, le regole applicabili agli OICR, che stabiliscono: a) i criteri e i divieti relativi all’attività di investimento; b) le norme prudenziali di contenimento e frazionamento del rischio. 5 ROCCHINA MAITILASSO 4 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica R I S P A R M I A T O R I BANCHE sportelli di tutte le dipendenze versamento sottoscrizioni SOCIETA’ DI GESTIONE DEL RISPARMIO MERCATO MOBILIARE ITALIANO Titoli di stato, azioni, obbligazioni investimenti netti liquidazione dei riscatti investimenti netti versamento sottoscr. FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE MERCATI MOBILIARI ESTERI Azioni,obbligazioni straniere RETI di promotori finanziari di Sim o banche CONSOB organi di vigilanza BANCA D’ITALIA Ad oggi sono molte le società di gestione del risparmio che hanno deciso di operare anche nel campo dei fondi comuni di investimento etici. I fondi comuni di investimento etici6 (denominati “socially responsible investment” negli Usa o “ethical investment” nel Regno Unito7) sono ricchezze collettive di denaro, mirate ad investimenti in azioni e obbligazioni secondo principi etici, di risparmiatori aventi fini ritenuti meritevoli di sostegno finanziario. Sottoscritto il contratto, la Società di Gestione del Risparmio (SGR) provvede a emettere le quote di partecipazione al fondo stesso (detratte le commissioni di sottoscrizione e altri oneri); i risparmi finiscono in un "fondo comune" a tutti i risparmiatori e che “I fondi comuni di investimento sono patrimoni indivisi di una pluralità di partecipanti, ciascuno dei quali possiede una quota proporzionale all’importo che va versato” (Cfr. GABRIELLI M.E., DE BRUNO S., Capire la finanza, Il Sole24Ore Libri, Milano, 1999), è un grosso "salvadanaio" a cui partecipano i risparmiatori versando i propri soldi e acquistando delle quote (= parti) di partecipazione. Il risparmio di ogni singolo soggetto confluisce in questa gestione comune, pur continuando a rimanere di proprietà del singolo, e questo diritto è rappresentato dal certificato, stampato o meno; non è necessaria l'apertura di una custodia o deposito titoli, perché i certificati sono immessi in una rubrica titoli gratuita, presso la Banca depositaria a nome del nome del cliente. L'apertura di un deposito titoli (polizza titoli) comporta solo costi aggiuntivi per il cliente. 7 Cfr. G. TAGLIAVINI, Gli investimenti etici, in Bancaria n. 9, 1996, disponibile anche sul sito internet:http://www.citinv.it/equo/corsi/gliinv.htm. 6 ROCCHINA MAITILASSO 5 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica ovviamente il gestore del fondo utilizza per acquistare e/o vendere (trading) titoli (azioni, obbligazioni, titoli di Stato, ecc.), nel rispetto delle politiche (= scelte) di investimento regolate dal prospetto informativo, parte integrante del contratto di sottoscrizione consegnato al cliente. Il valore dell'investimento, e quindi il guadagno o la perdita che ne deriva, è una variabile dipendente dalle scelte del gestore e dall'andamento dei mercati di riferimento. I fondi comuni etici sono strumenti che adottano delle scelte particolari di investimento che privilegiano titoli di società che non hanno rapporti con settori finanziari o produttivi legati ad armi, tabacco, alcoolici, biotecnologie dannose all'umanità, società quindi che mantengono un comportamento "etico", tanto nelle finalità di quello che costituisce il loro "core business", quanto nei modi e negli strumenti che utilizzano per realizzarlo. 2. La Banca Popolare Etica In Italia8 l’esperienza della finanza etica è cominciata grazie alle Mutue 8 di Autogestione (MAG) caratterizzate dal principio Il precedente più eclatante nel settore della finanza etica è la Grameen Bank (Banca Rurale) fondata nel 1976 da Muhammad Yunus, docente di economia, con lo scopo di farne la banca dei poveri. La Grameen Bank concede prestiti solo alla popolazione rurale, con un sistema di garanzie originale: i potenziali fruitori dei prestiti vengono riuniti in gruppi di persone appartenenti al medesimo villaggio; in ognuno di questi vengono scelte due persone in base alla maggiore necessità di risorse finanziarie; gli altri membri del gruppo possono accedere ai crediti solo a condizione che i primi due incomincino a restituire le prime rate del prestito. Questo meccanismo responsabilizza i debitori, infatti la Grameen Bank ha una percentuale di crediti inesigibili invidiabile (meno del 3%); oggi è la quarta banca del paese e, grazie alla sua politica di microcredito a tassi bonificati, centinaia di migliaia di persone (circa il 10% della popolazione del Bangladesh), si sono affrancate dall’usura e hanno gradualmente allargato la loro base economica. Nel solo 1995 la banca ha concesso prestiti per 380 milioni di dollari a 3 milioni e mezzo di persone e il 97% dei prestiti è stato regolarmente rimborsato alla scadenza. Significativi due dati: il 92% del capitale della banca è in mano ai suoi stessi clienti e il 94% di questi è costituito da donne. Cfr. VOLPI F., Il denaro della speranza. Spirito, metodi e risultati della Grameen Bank, EMI, Bologna, 1999 e anche YUNUS M., Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, Milano, 1999. In Europa, la prima banca alternativa nasce nel 1980 in Olanda, ed è la Triodos Bank, per sostenere la produzione eco- compatibile di imprese agricole e industriali e la ricerca di fonti energetiche ROCCHINA MAITILASSO 6 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica dell’autogestione9 (cioè partecipazione diretta dei soci), orientamento verso progetti collettivi (di cooperative o associazioni senza scopo di lucro nei settori della solidarietà sociale, inserimento di svantaggiati e di disabili nel mondo del lavoro, reinserimento dei disoccupati, ricerca di alloggi per i meno abbienti, commercio equo e solidale) e da garanzie basate sulle persone e sui progetti e non sul patrimonio10. Le profonde finanziario rivoluzioni negli anni legislative 90 che impongono investono anche alle il mondo Mag di riorganizzarsi; molte Mag scompaiono, altre si accorpano e decidono di dar vita alla Banca Etica Popolare (BE): il 24 dicembre del 1994 si costituisce l’Associazione “Verso la Banca Etica” per definire le tappe della costituzione della Banca Etica e predisporre, con l’ausilio di una società di consulenza, la McKinsey & Company, uno studio sulla sua fattibilità, per analizzare le reali opportunità e rinnovabili. Nella seconda metà degli anni ‘80 altre banche sono nate in Europa, come la Okobank (Banca Verde) in Germania e la BAS (Banca Alternativa Svizzera) in Svizzera, la cui attività è rivolta principalmente alle organizzazioni del terzo mondo, all’ambiente e alle aziende che perseguono uno sviluppo tecnologico a misura d’uomo e condizioni di lavoro dignitose. In soli 13 anni di attività la banca ha raggiunto dimensioni dell’ordine di 140 miliardi, 3000 azionisti e oltre 10.000 clienti, tanto da aprire una filiale in Belgio e una in Gran Bretagna. 9 La prima di queste nasce a Verona nel 1978 dalle necessità finanziarie di un gruppo di giovani che, avendo occupato delle terre abbandonate al fine di recuperarle grazie al loro lavoro, decidono di utilizzare la forma della società di mutuo soccorso per far fronte al problema economico. La notizia comincia timidamente a circolare giungendo nel 1980 in Sicilia, nella provincia di Palermo, e a Milano. 10 La Mag conduce due istruttorie: una etica e una economica. L’istruttoria etica è molto ampia e va oltre la semplice non distribuzione degli utili, propria degli enti non profit, la non produzione delle armi, il rispetto dell’ambiente: essa è rivolta ad accertare l’eticità del finanziamento che deve essere rivolto a imprese con determinate caratteristiche relative alla struttura giuridica, allo scopo sociale (definito dal lato della solidarietà e dal lato del commercio equo e solidale), all’organizzazione e gestione interna. Altro elemento importante è la conoscenza personale dei responsabili dell’organizzazione, la solidità delle persone e del gruppo dirigente; la valutazione del progetto da finanziare dal punto di vista dell’impatto sociale, ambientale, nonché la capacità di far crescere e sviluppare l’organizzazione: ciò è particolarmente importante, perché in molti casi la Mag offre anche un’assistenza tecnica e gestionale, seguendo il progetto dall’inizio fino alla sua realizzazione completa. Parallelamente viene condotta un’istruttoria economica che, oltre ad analizzare la situazione economico- patrimoniale consuntiva e preventiva, tiene conto delle capacità dell’organizzazione di camminare con le proprie forze e quindi di autofinanziarsi. Il sistema delle istruttorie può apparire “anomalo”, eppure proprio questo metodo garantisce alla Mag un tasso di non recupero dei prestiti dell’1%, migliore di quelle di tante altre banche. ROCCHINA MAITILASSO 7 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica le modalità di realizzazione della Banca Etica11: la prima banca specializzata nel credito al settore non profit in Italia, come società cooperativa per azioni a responsabilità limitata, diventa operativa l’8 marzo del 1999, con l’apertura del primo sportello a Padova. Nata con 13.000 soci (11.000 persone fisiche e 2.000 persone giuridiche), un capitale sottoscritto e/o versato di 16 miliardi, la Banca Etica è chiamata ad affrontare una serie di problemi. Il primo di essi riguarda la forma giuridica12, perché si rivolge solo ad una nicchia di mercato, per cui dopo attente valutazioni decide di assumere la veste di banca popolare13. L’art.4 dello Statuto della Cooperativa, alla lettera d), prevede la “predisposizione di un piano imprenditoriale di fattibilità e lo svolgimento del lavoro preparatorio, d’intesa con le Autorità Monetarie, per l’avvio in Italia di una Banca Etica secondo orientamenti e necessità della propria compagine sociale”. 12 La Banca d’Italia concede l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria solo alle banche di credito cooperativo (ex- casse rurali) con dimensioni locali, banche popolari (anch’essa banca cooperativa ma con limiti nella raccolta del capitale e che può agire sull’intero territorio nazionale), la s.p.a. classica. 13 Inizialmente la banca nasce come associazione, per attivare il processo culturale, necessario alla presa di coscienza di questa realtà; poi si decide di costituire una cooperativa, essendo l’associazione un po’ troppo complicata. Gli ostacoli da affrontare riguardano la territorialità (art.34, comma 2°, TU), riguardo alla quale la Banca d’Italia, nelle istruzioni emanate il 15 giugno 1994, ha stabilito che “la zona di competenza territoriale comprende i comuni ove la banca ha la sede legale e le proprie succursali, nonché i comuni ad essi limitrofi…”. Per ampliare la competenza territoriale, la Banca D’Italia ha concesso la possibilità di avere sedi distaccate, insediate in comuni non rientranti nella sfera di competenza territoriale, ma la nascitura banca non poteva soddisfare queste condizioni, almeno inizialmente. L’operatività stessa di Banca Etica devia in parte da quella propria delle banche di credito cooperativo che, secondo l’art.35, “esercitano il credito prevalentemente a favore dei soci” e per svolgere attività per soggetti diversi dai soci, come nel caso della Banca Etica, devono richiedere espressa autorizzazione alla Banca D’Italia solo per periodi determinati e qualora ci siano ragioni di stabilità. Disciplinate dagli art.29 e ss. del TU, le banche di credito cooperativo si costituiscono in forma di s. c. r. l., si caratterizzano per la presenza del principio “una testa, un voto” (ogni socio può esercitare un unico voto, indipendentemente dal numero di azioni possedute); gli utili non possono essere distribuiti tra i soci, ma devono essere investiti nell’azienda a dimostrazione che l’obiettivo fondamentale non è l’utile, ma l’esistenza di una cooperativa. Le banche popolari sono esonerate dalle disposizioni del decreto legislativo 14 dicembre 1947 n. 1577; ci sono anche similitudini con le spa, perché l’art.30 TU prevede che non si possano detenere azioni in misura maggiore dello 0,50% del capitale sociale; inoltre, l'art.32 TU prevede che solo il 10% degli utili netti annuali siano destinati a riserva legale (per le spa il limite è del 5%), il capitale sociale minimo è di 12,5 miliardi (come per le altre banche costituite come spa). 11 ROCCHINA MAITILASSO 8 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica La raccolta etica14 è definita dall’art.4 dello Statuto della Banca Popolare Etica, come l’attività che “ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito”; attività basata sui principi di: Partecipazione del cliente nella scelta del settore a cui indirizzare il proprio risparmio, di cui la banca deve tener conto nell’allocare i fondi. Autodeterminazione del tasso di interesse da applicare al proprio deposito, nei limiti indicati dalla banca, contribuendo così direttamente alla definizione di politica dei tassi sugli impieghi15. Nominatività del rapporto: non ci sono strumenti di risparmio al portatore Eticità degli impieghi finanziati, salvo impieghi di liquidità temporanei o obbligatori. Trasparenza: una continua e risparmiatori sull’allocazione dei puntuale informazione ai fondi impiegati, con un rapporto periodico che indica i beneficiari e gli importi dei finanziamenti in essere. I prodotti a disposizione del risparmiatore etico sono: 1) Certificato di deposito etico: indirizzano il risparmio verso settori contrassegnati da diversi colori16; l’emissione è nominativa, il 14 In base allo Statuto della Banca Popolare Etica "la Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito, anche con non soci, ai sensi del D.Lgs 1° settembre 1993 n. 385, con l’intento precipuo di perseguire le finalità di cui al successivo art.5”. 15 Il vantaggio in questo caso non è economico, ma permette al risparmiatore una maggiore adesione e partecipazione nei progetti finanziati. Il tasso di interesse è, infatti, collegato alla scadenza del titolo e non all’importo versato e i rendimenti sono indicizzati al tasso di inflazione (indice ISTAT) e non ai rendimenti di mercato, spesso influenzati da speculazioni. 16 Giallo (Cooperazione sociale e volontariato organizzato, assistenza, inserimento lavorativo degli emarginati), Verde (Associazioni ambientaliste, agricoltura biologica), Rosso (Cooperazione allo sviluppo del sud del mondo, commercio equo e solidale), Azzurro (Iniziative culturali, ricreative e sportive), Bianco (Nessuna preferenza). ROCCHINA MAITILASSO 9 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica pagamento degli interessi è annuale, possibilità di rimborso anticipato, dietro pagamento di una penale17. 2) Conto risparmio di solidarietà: (o conto Salvadanaio), è adatto a coloro che vogliono sia depositare i propri risparmi in forma continuativa, sia garantirsi un rendimento minimo che preservi il valore del denaro e consenta la copertura dei costi relativi alle imposte. 4) Obbligazioni: esse possono essere acquistate solo in concomitanza del lancio del prestito da parte dell’emittente (la Banca Etica). Sono titoli nominativi, senza cedola (gli interessi sono dati dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di rimborso), la durata è triennale. C’è anche la possibilità di indicare il settore verso il quale, preferibilmente, la Banca Etica indirizzerà i fondi e se il soggetto, beneficiario del finanziamento stesso, faccia parte o meno delle O.n.l.u.s. Sono di recente attuazione: Conto Pro = per le organizzazioni che raccolgono fondi da destinare ad interventi umanitari e sociali18. Conto incontro = permette una gestione della liquidità adeguata alle esigenze che il singolo e la famiglia hanno quotidianamente19; è inoltre possibile usarlo come appoggio ad eventuali investimenti di Banca Etica. Le somme depositate sono disponibili a vista. 17 I certificati di deposito sono offerti dalla struttura delle organizzazioni locali (GIT), mentre il loro rinnovo avviene di regola in modo tacito, per lo stesso importo e la stessa durata, al tasso in vigore alla data di scadenza; i tagli disponibili variano da 1 milione a 20 milioni di lire. I tassi di interesse sui certificati di depositi si collocano al di sotto dei tassi di mercato di circa 4 punti percentuali (si assume che il tasso medio etico sia pari al 5%). Non sono previste altri tipi di commissioni, salvo una penale in caso di rimborso anticipato. 18 L’imposta di bollo è pari a L. 108.000 (le Onlus e le associazioni di volontariato iscritte negli appositi registri sono esenti dall’imposta di bollo, purché autocertifichino il loro status all’atto dell’accensione del conto); L. 50.000 una tantum per l’attivazione di Internet Banking. 19 Il tasso di interesse a credito è dell’1% lordo (0,73% netto) per saldi superiori ai 5 milioni di lire; il tasso a debito è dato dal prime rate ABI + 2,5%. I servizi aggiuntivi offerti sono: bancomat, carta di credito, carta di credito electron e Internet banking, ma non sono previsti assegni. ROCCHINA MAITILASSO 10 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica Conto Agile = è uno strumento pensato per soddisfare le esigenze che le organizzazioni hanno nella loro gestione quotidiana20. Certificati di deposito emissione speciale “Per il Sud del mondo” = sono nominativi e al momento della sottoscrizione non è richiesta l’apertura di una custodia titoli; l’emissione avviene in modo continuo a semplice richiesta21. Il settore degli impieghi riveste un’importanza fondamentale, in quanto una loro buona gestione consente sia lo sviluppo della banca, in termini quantitativi, sia la salvaguardia della sua credibilità e affidabilità nei confronti dei risparmiatori. Banca Etica concede finanziamenti a tassi più bassi di quelli rinvenibili dalle associazioni non profit sul libero mercato e l’ente beneficiario deve garantire la trasparenza sulla sua situazione economica e sulle sue finalità e comunicare tutte le informazioni rilevanti ai fini di un’analisi di affidabilità e per seguire l’andamento dei rimborsi. I rendimenti sono indicizzati al tasso di inflazione (indice ISTAT) e non a rendimenti di mercato, spesso frutto di speculazione. Le opzioni di finanziamento sono: 1) finanziamento a fronte di crediti con enti pubblici, per molte organizzazioni non profit convenzionate con enti pubblici, ma pagate solo a consuntivo; è un finanziamento temporaneo erogato su presentazione di una delibera approvata dall’ente pubblico, unita a garanzie personali del cliente22. Il tasso di interesse a credito è dell’1% lordo (0,73 % netto) per saldi superiori ai 20 milioni di lire, mentre il tasso a debito è dato dal prime rate ABI (per scoperti non autorizzati ABI + 2,5%). 21 Il tasso di interesse fissato dalla banca Etica è il tasso massimo (il 2% annuo lordo, fisso per tutta la durata del titolo); il sottoscrittore può autodeterminare il tasso tra il massimo e il tasso zero, non c’è rimborso anticipato del certificato. La durata è di 2 anni, con un taglio minimo di 5.000. 22 Il tasso di interesse è a livello del prime rate della Banca Etica, indicizzato al tasso di inflazione, con un rischio molto basso, in quanto i contributi pubblici vengono sicuramente pagati, anche se in ritardo. L’interesse è trimestrale e il capitale è restituito in un’unica soluzione, la scadenza è fissata all’arrivo del finanziamento pubblico, e con il pagamento di una penale per l’uso oltre il limite stabilito. 20 ROCCHINA MAITILASSO 11 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica 2) Mutuo: sono crediti a medio e lungo termine, che finanziano progetti di investimento; l’erogazione avviene dopo la valutazione del piano dettagliato del progetto, accompagnato da garanzie personali (fidejussione). Il rischio è molto basso per la presenza di garanzie reali e il tasso è di poco superiore al prime rate della Banca Etica, indicizzato su base annua al tasso di inflazione. Infine il rimborso del capitale e degli interessi avviene con rate costanti, mensili o trimestrali. 3) Finanziamenti di liquidità: sono prestiti di tesoreria erogati per esigenze momentanee di liquidità e sono caratterizzati da una scadenza a breve termine; essi sono subordinati a garanzie personali (fidejussione), il tasso di interesse è maggiore del prime rate, indicizzato su base annua al tasso di inflazione; gli interessi sono pagati trimestralmente e il capitale è restituito in un’unica soluzione a scadenza, salvo proroga. Questo tipo di investimento può presentare un rischio molto elevato. 4) Crediti di firma: si tratta della prestazione di garanzie (fidejussioni IVA, performance bonds…), a enti non profit che ne hanno bisogno per svolgere la loro attività. La prestazione di garanzie prevederà una commissione per la banca pari all’1% del valore dell’impegno preso. Il rischio è variabile. I tassi sugli impieghi sono inferiori ai tassi che i clienti trovano sul mercato e sono pari ad una media del 10,5%. I quattro “settori etici” di finanziamento sono: 1. Cooperazione sociale: reinserimento sociale e lavorativo di soggetti bisognosi, ospitalità, cura e prevenzione del disagio, produzione di servizi alla persona; attività associative; reintegrazione razziale23. 23 Cfr. il sito www.bancaetica.com. La maggior parte di queste realtà sono costituite sotto forma di cooperative sociali e sono regolate dalla legge 381/91. ROCCHINA MAITILASSO 12 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica 2. Ambiente: economiche promozione svolte nel della cultura rispetto ecologica, dell’ambiente; attività ricerca e sperimentazione di fonti energetiche alternative e tecniche contro l’inquinamento; servizi di smaltimento ecologico dei rifiuti; servizi di trasporto pubblico ecologici; uso di processi produttivi e distributivi con impatto positivo sull’ambiente naturale ed umano; gestione del patrimonio naturale e nello sviluppo dell’agricoltura biologica. 3. Cooperazione internazionale: attività di solidarietà e di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. 4. Cultura e società civile: miglioramento della qualità della vita, partecipazione alla crescita culturale come momento di aggregazione e condivisione di un patrimonio comune, lo sviluppo psicofisico. Banca Etica nasce come banca monosportello, con un’unica sede a Padova, ma opera sull’intero territorio nazionale attraverso i PRESIDI TERRITORIALI, che mantengono i contatti con i clienti, diffondono e promuovono i prodotti e l’attività della banca stessa24. L’organizzazione territoriale dei soci permette alla banca di avere un contatto reale e immediato con il territorio, di sensibilizzare l'opinione pubblica sul risparmio etico, di garantire l'informazione e la promozione a livello locale della banca e, infine, di verificare costantemente quanto le attività di Banca Etica incontrino il consenso delle persone25. 24 I trasferimenti di fondi, invece, avvengono direttamente dai clienti alla banca, per via elettronica o postale, e la banca provvederà poi alla formazione del personale dei presidi. 25 La struttura organizzativa della banca è basata su circoscrizioni locali (una provincia, con una base sociale di almeno 200 soci). Se questo requisito non è più soddisfatto, più province vengono accorpate, garantendo sempre alle realtà più piccole un’adeguata presenza all’interno del Coordinamento locale (persone fisiche e giuridiche, con domicilio nei comuni che fanno parte del territorio di competenza), che si dotano di coordinamento locale (detto GIT, dura in carica 3 anni, composto da un minimo di tre a un massimo di 11 soci), di un- a coordinatore- trice (scelto all’interno del coordinamento) e di un coordinamento di area (composto da un- a coordinatoretrice delle circoscrizioni locali dell’area di competenza con funzioni di coordinamento delle ROCCHINA MAITILASSO 13 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica “La funzione consultiva e propositiva, affinché la banca si sviluppi nei criteri di eticità” (art.48 dello Statuto), è affidata ad un organismo interno alla banca, nominato dai soci e dotato dell’autonomia necessaria, ossia il COMITATO ETICO: organo caratterizzante di Banca Etica, essendo l’unica banca che l’ha istituito al suo interno , a garanzia dell’eticità del proprio operato; è composto da un minimo di cinque ad un massimo di sette membri, scelti tra donne ed uomini di elevato riconoscimento etico e morale. I suoi membri durano in carica tre anni e sono rieleggibili, per un massimo di tre mandati consecutivi26. Il Comitato Etico elegge tra i suoi componenti un Presidente ed un Vicepresidente27. Al Comitato vengono attribuiti diversi compiti: 1. sviluppare ed aggiornare il Codice Etico della banca, verificando il corretto utilizzo degli strumenti che danno attuazione al codice stesso (ad es. i criteri utilizzati per l’istruttoria etica dei soggetti finanziati, la formazione di chi si occupa di tali certificazioni, i criteri di redazione del bilancio sociale, i regolamenti legati alla vita associativa, la promozione di una sensibilità “etica” tra tutti gli operatori della banca); 2. l’orientamento e l’indirizzo, in quanto nel Comitato Etico siedono persone provenienti da ambienti diversi (e che hanno attività. E’ possibile derogare alla soglia stabilita, previa autorizzazione da parte del consiglio di amministrazione. 26 Non possono essere nominati membri del Comitato Etico coloro che hanno rapporti di lavoro anche autonomo, collaborazioni e consulenze, con la società stessa; coloro che hanno subito condanne o procedimenti penali pendenti a proprio carico, che amministrano imprese od organizzazioni che, anche in modo indiretto, ostacolano lo sviluppo umano o contribuiscono a violare i diritti fondamentali della persona, e coloro che si trovano comunque nelle condizioni ostative previste dal Codice Etico della Società. 27 Le deliberazioni del Comitato sono valide se assunte dalla maggioranza assoluta dei membri presenti alla votazione ed il Comitato è validamente costituito quando è presente la maggioranza assoluta dei componenti. Il Comitato è sciolto se viene meno la maggioranza dei membri o c’è impossibilità di funzionamento. La prima Assemblea utile provvede allo scioglimento del vecchio Comitato e all’elezione di quello nuovo. Il Comitato Etico, in quanto organismo di garanzia e di ROCCHINA MAITILASSO 14 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica acquisito, grazie alla loro azione, credibilità ed autorevolezza), per cui è opportuno valorizzare la loro esperienza chiedendo che supportino, con indicazioni e suggerimenti, il Consiglio di Amministrazione nell’elaborazione delle politiche e delle strategie operative dell’istituto. 3. Compiti di consulenza per il Consiglio di Amministrazione ma, per poter esprimere il proprio parere il Comitato Etico deve essere messo nelle condizioni di poter disporre di tutte le informazioni necessarie; compito del Consiglio di Amministrazione e della direzione della banca è quello di favorire l’espletamento di questa esigenza28. Inoltre, la sua relazione dovrebbe accompagnare la presentazione del bilancio della società, in modo tale da evidenziare come, a fianco di un’attività economica, siano stati realizzati anche gli obiettivi sociali. 3. Una SGR a servizio della banca del non profit. In questi ultimi anni, grazie allo sviluppo dei fondi etici esteri e soprattutto grazie ad un’azione di promozione della finanza etica, alcune banche e società finanziarie hanno cominciato ad offrire ai risparmiatori dei prodotti di investimento eticamente orientati. Anche se siamo ancora in presenza dei primi passi, va rilevato come non esistano ancora strumenti efficaci di analisi e di rappresentanza etica, vigila affinché ogni atto della società sia rispondente a quanto previsto dal Codice Etico ed alle indicazioni di carattere generale fornite dall’Assemblea dei soci. 28 Esso, però, non può essere considerato l’unico garante dell’eticità della banca, altrimenti si riduce la fiducia nei confronti degli altri organi della società. Inoltre, per legge, al Comitato Etico non possono spettare funzioni di controllo della società. Esso, non avendo una responsabilità diretta di gestione, non può condizionare le scelte del Consiglio di Amministrazione, unico vero responsabile della banca nei confronti dei terzi. Anche nella Banca Etica, come in qualsiasi banca, sono presenti organi con specifiche funzioni di controllo (Assemblea dei soci, Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Comitato dei Probiviri, Direzione Generale), disciplinati dagli artt. 32 e ss. dello Statuto. ROCCHINA MAITILASSO 15 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica valutazione che aiutino il risparmiatore nella scelta delle varie proposte. Banca Etica, consapevole della “responsabilità” di essere un punto di riferimento per molte persone che si sono avvicinate alla finanza etica e che si pongono questi interrogativi, da tempo riflette su un fondo etico “originale”, coerente con le sue finalità e, soprattutto memore che il vero valore dell’investimento sta nel favorire lo sviluppo umano e nel creare le condizioni di un futuro dignitoso. Data la problematicità insita in questa attività e i rischi “etici”, sono state stabilite le tappe da seguire per la realizzazione di questo obiettivo: 1. realizzazione di uno strumento tecnico (una società di gestione del risparmio, o SGR) per la gestione dei fondi 2. definizione dei criteri etici di investimento. L’attività fondamentale di Banca Etica era e rimane quella dell’esercizio del credito; ciò significa che il risparmio depositato in Banca Etica viene utilizzato per concedere credito alle iniziative socio economiche che si ispirano ai principi di uno sviluppo umano e sociale sostenibile. L’opportunità di accedere ai fondi di investimento, attraverso la società di gestione del risparmio, non metterà in discussione le finalità di Banca Etica, né tantomeno graverà sullo staff operativo della banca; sarà un servizio accessorio, con una propria operatività, che risponderà essenzialmente alle esigenze di: - offrire un’opportunità di investimento etico ai risparmiatori (in particolare enti non profit) che lo richiedono esplicitamente (da non dimenticare inoltre la necessità, espressa dagli stessi sindacati, della creazione di un fondo pensione integrativo eticamente orientato); ROCCHINA MAITILASSO 16 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica - una gestione più corretta della liquidità di Banca Etica: dall’apertura (l’8 Marzo 1999) al 31.12.2000 i risparmiatori hanno depositato circa 145 miliardi di lire, di cui 90 in forma vincolata (obbligazioni e certificati di deposito) e 55 in forma libera (conti correnti). E’ un buon risultato, in linea con gli obiettivi iniziali e confrontabili con quelli di una banca di credito cooperativo di medie /piccole dimensioni. I finanziamenti deliberati ammontano a L. 90 milioni e più del 62% della raccolta complessiva è destinata a sostenere l’economia sociale, mentre la parte rimanente è gestita tenendo conto di due obiettivi fondamentali: 1. il mantenimento delle condizioni di equilibrio tra entrate e uscite nel breve e brevissimo periodo 2. il perseguimento nel medio termine di una combinazione ottimale rischio/rendimento. Il primo di questi obiettivi è affidato alla tesoreria di Banca Etica, che deve garantire un ammontare di riserve liquide (fondi cioè da tenere sempre a disposizione per un eventuale utilizzo immediato), per far fronte al: - vincolo di legge: è obbligatorio costituire presso la Banca d’Italia un deposito commisurato all’incremento mensile della raccolta. Tale riserva, introdotta originariamente come istituto per la tutela del risparmio, si caratterizza attualmente come strumento di politica monetaria a disposizione della Banca centrale. A fine dicembre 2000 tale deposito era di 1,8 miliardi di lire - esigenze di tutti coloro che sono stati affidati dalla banca: tali soggetti, una volta soddisfatte le condizioni per l’ottenimento dei finanziamenti, decidono autonomamente i tempi e l’ammontare dei fondi da prendere a prestito dalla banca entro i ROCCHINA MAITILASSO 17 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica limiti di credito loro concessi. A fine dicembre la differenza tra i finanziamenti deliberati (90 miliardi) e utilizzati (70 miliardi, di cui 62 in crediti e 8 in garanzie) è pari a 20 miliardi. Poiché questa somma è a disposizione del cliente, che può richiederla in qualsiasi momento, la banca deve mantenere condizioni di liquidità tali da consentirle di fronteggiare le eventuali richieste, per cui deve essere investita in liquidità di cassa o in titoli immediatamente vendibili (titoli di stato o a breve termine). - la necessità di fondi per rimborsare prontamente i certificati di deposito o le obbligazioni in scadenza o per soddisfare le richieste dei correntisti: pur cercando di prevedere e, quindi, programmare, i fabbisogni di liquidità che originano dall’attività di intermediazione, la banca è giornalmente esposta al rischio di liquidità, in presenza di un gap tra entrate e uscite previste e quelle effettive. E’ un rischio di estrema rilevanza, relativo al rapporto di fiducia tra banca e depositanti, i quali affidano i propri soldi alla banca, fiduciosi delle capacità di restituzione della banca stessa, immediatamente o alla scadenza del vincolo. E’ quindi necessario mantenere un’adeguata scorta di fondi, anche in questo caso, sotto forma di liquidità di cassa o di investimento in titoli immediatamente vendibili; l’ammontare di tali disponibilità per Banca Etica è di L. 65 miliardi di cui 1,8 miliardi in riserva obbligatoria, 23,6 miliardi in liquidità di cassa e 39,6 miliardi in Bot e Cct. Si sta cercando di formare un sistema di tesoreria tra le banche etiche europee, alla quale destinare una parte della liquidità. Per quanto riguarda l’obiettivo della combinazione ottimale rischio/rendimento, è necessario valutare e ponderare i rischi che ROCCHINA MAITILASSO 18 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica la banca nella sua attività complessiva ritiene di poter sostenere e dei rendimenti che si aspetta di conseguire. Un utilizzo dei fondi depositati solo per fare finanziamenti consente di conseguire da un lato un più alto rendimento, nell’ambito della gestione complessiva, e dall’altro aumenta il rischio di non restituzione del prestito, quindi, la salvaguardia del denaro dei risparmiatori. Per ridurre il rischio, la banca deve destinare in titoli una parte dei fondi raccolti, anche se il rendimento sarà inferiore; la parte di raccolta destinata a tale scopo è di L. 19,5 miliardi, ossia esclusivamente titoli di stato o garantiti dallo stato; scelta, questa, dettata sia da fattori contingenti (la fase di avvio della banca, che induce a prestare la massima attenzione agli investimenti), sia dalla mancanza sul “Mercato” di prodotti che rispondano totalmente ai criteri etici. La nascita della società di gestione del risparmio potrà essere l’occasione per consentire una maggiore diversificazione e, quindi, una maggiore aderenza ai principi e ai valori anche nella gestione di quella parte della raccolta che non viene direttamente utilizzata per concedere finanziamenti, valorizzare le iniziative economiche (quotate in borsa) che si caratterizzano per una maggiore attenzione alle problematiche sociali ed ecologiche. Per la realizzazione della società di gestione del risparmio si è resa necessaria l’individuazione di uno o più partners del mondo economico e l’accordo è stato siglato tra Banca Etica e Banca Popolare di Milano, già socia dell’istituto padovano e unica a rendersi disponibile ad accettare che i criteri etici e le scelte strategiche siano in sintonia con gli orientamenti espressi dalla Banca Etica. I fondi proposti sono: uno monetario, con investimenti prevalentemente in titoli di stato e commissioni bassissime, un ROCCHINA MAITILASSO 19 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica obbligazionario misto con un massimo del 20% investito in azioni e infine un fondo bilanciato con investimenti fino al 70% in azioni. L’aspetto critico è costituito dal fatto che i fondi comuni aperti sono obbligati ad investire in Borsa dove prevale la logica speculativa degli investimenti a brevissimo tempo, ma in effetti l’obiettivo che la Banca Popolare Etica si pone è quello di riuscire a gestire dei fondi chiusi che, essendo strumenti di sviluppo economico, sono più adatti alla finanza etica. Per il momento però questa strada non può essere seguita, perché occorre un minimo di capitale sociale di 7 miliardi; inoltre, Banca etica dovrà cercare di sfruttare la Borsa nei momenti di finanziamento dell’economia, ossia gli aumenti di capitale sociale e le emissioni di obbligazioni delle società socialmente meritevoli. E’ sempre più evidente che i fondi etici rendono, che lo scoppio della bolla speculativa di Internet inevitabilmente comporta la ricerca di altri impieghi, che i fondi etici, rivelandosi strumenti efficaci di marketing e ciò spinge molti gestori a crearne uno in quanto il mercato premia sempre di più la trasparenza e spesso anche la responsabilità sociale. numero dei soci di Banca Etica 20000 15000 10000 5000 0 io gg Ma ‘98 00 ‘99 ‘99 arre rzo b m a M em Dic 0 v-0 no 1 -00 o-0 dic ag ROCCHINA MAITILASSO 20 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica Il capitale sociale della Banca popolare etica Periodo Capitale sociale Dicembre ‘96 Marzo ‘97 Gennaio ’98 Aprile ‘98 Giugno ‘99 Marzo ‘99 Dicembre ‘99 Marzo 2000 Novembre 2000 Dicembre 2000 Agosto 2001 4,5 miliardi 5,5 miliardi 9 miliardi 12, 5 miliardi 14,5 miliardi 15 miliardi 17,4 miliardi 18 miliardi 18,8 miliardi 19,09 miliardi 20,598 miliardi 4. L’andamento dei fondi comuni di investimento etici In America gli investitori etici hanno raggiunto risultati fortemente positivi puntando decisamente su fondi di investimento etici e titoli di aziende socialmente responsabili. L'Europa, partita con qualche ritardo sta recuperando il terreno perduto con una novità al giorno e ormai i suoi fondi etici sono 175. Nella sola Gran Bretagna, paese leader nel vecchio Continente, la massa investita nel settore supera il 6% del totale. Da ottobre, poi, è finalmente nato anche l'Ethical Index Euro ed è recentissimo anche il lancio a Bruxelles, da parte del network di imprese europee socialmente responsabili (European business for social cohesion-Ebnsc), della "Campagna 2005 per uno sviluppo sostenibile ed il progresso umano". Un'iniziativa che si propone di fare in cinque anni dell'Europa l'area economica più competitiva e coesa del mondo e che allo scopo ritaglia un ruolo di primo piano al coinvolgimento del settore finanziario affinché si riveli sempre più in grado di rispondere alle richieste degli investitori orientati verso titoli di aziende eticamente corrette. ROCCHINA MAITILASSO 21 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica I numeri dicono che siamo solo all'inizio: 0,8% sul totale investito. Autorevoli osservatori, sostengono che la parte del mondo finanziario italiano attenta questi temi è "deplorevolmente minima". Gli italiani che dichiarano di non essere per nulla informati sui fondi di investimento etici sono ancora troppi: 57,8% (secondo una recente indagine di Format ricerche). Intanto, ai fondi etici già esistenti, se ne sono aggiunti ultimamente altri quattro: - Pioneer Investments Ethical & Environmental fund, fondo azionario del gruppo Unicredit che esclude dai suoi investimenti società attive nei settori delle armi, alcool, tabacco, energia nucleare, gioco d'azzardo; - Nexum, fondo chiuso messo a punto da E. Capital Partners e investe secondo parametri di eticità in aziende della new economy; - European ethical, comparto etico del fondo Geo di Intesa asset management (affidato in gestione al Sanpaolo-Imi), primo esempio di fondo multicomparto-multigestore in Italia dedicato alle esigenze di gestione finanziaria di fondazioni bancarie, enti di natura complementare e obbligatoria, organizzazioni non profit, banche italiane e straniere; - Bnl per Telethon, fondo obbligazionario misto di Bnl Gestioni Sgr che, oltre ad ispirarsi a criteri etici nella selezione degli investimenti, devolve la metà delle commissioni di gestione a favore della Fondazione Telethon, per sostenere la sua attività di ricerca medico-scientifica. Sul fronte della devoluzione va poi ricordata l'opzione offerta dal Gruppo Dival Ras ai sottoscrittori di tutti e 28 i suoi fondi, di destinare parte del capitale o dei rendimenti a sostegno di enti non profit di importanza nazionale. ROCCHINA MAITILASSO 22 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica E’ di recentissimo debutto Investietico, il primo fondo chiuso immobiliare etico italiano, proposto dalla Banca popolare di Milano attraverso Bippiemme real estate Sgr, i cui investimenti saranno indirizzati verso immobili adibiti ad uso sociale (ospedali, case di cura, ricoveri sanitari assistiti) e qualora dovessero essere acquistati immobili commerciali, verranno evitati affittuari che operano in settori "critici" come quello dell'alcool, del tabacco, della prostituzione, ecc. Sempre la Bpm, inoltre, stavolta in partnership con Banca Popolare Etica, ha chiesto l'autorizzazione alla Banca d'Italia per la costituzione di una Sgr per la gestione di fondi etici di investimento, a conferma del fatto che l'approvvigionamento di risorse per finanziare la nascita di iniziative imprenditoriali senza fine di lucro passa non solo attraverso la raccolta tradizionale ma anche tramite il ricorso a strumenti finanziari ben più sofisticati. Si moltiplicano, oltre ai fondi etici, anche iniziative finanziarie che consentono la devoluzione o la facilitazione dell'accesso al credito. Tra le novità più significative: il piano adozioni delle banche di credito cooperativo; il prestito obbligazionario di Banca Intesa per costruire alloggi per anziani; il Piano etico della Banca popolare di Bergamo. Un incremento notevole, quindi, nelle opportunità finanziarie etiche che fa supporre, vista l'autorevolezza degli attori, l'esistenza di mercati e investitori socialmente responsabili29. 29 Secondo le stime di una recente indagine dell'istituto internazionale di ricerca Mori (Market & Opinion research institute) sembrerebbe proprio di si: ben il 70% dei cittadini europei, infatti, ha dichiarato di ritenere la responsabilità sociale d'impresa, l'altra faccia della finanza etica, un elemento molto importante e decisivo nelle proprie scelte d'acquisto e di investimento. Varie sono state anche le società che hanno svolto indagini, studi e analisi finanziarie di investimenti etici, in Italia e non; tra le più importanti ricordiamo il DJSGI (è un apposito indice, creato all’interno dell’indice generale della Borsa di New York, con l’obiettivo di fornire un indice generale, flessibile, scientifico per monitorare le performance di investimenti e fondi orientati verso società sostenibili), la KLD della Kinder, Lydenberg e Domini (nasce con lo scopo di produrre analisi finanziarie per investitori e di migliorare la qualità e il rendimento dei prodotti per coloro che investono in finanza etica). Tali analisi risultano fondamentali per definire gli standard per il Socially Responsible Investing (SRI), cioè indicatori che servono a coloro che cercano delle possibilità di investimento in società o fondi affini ai propri valori etici (chiese, fondazioni, ROCCHINA MAITILASSO 23 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica Si devono, infatti, registrare le ottime performance del fondo Gestnord ambiente (del gruppo Banca Sella), ma il rendimento in assoluto più elevato è stato garantito dal fondo obbligazionario misto Fondicrì Roma Caput Mundi della Bipielle Fondicrì SGR (5.19%). In generale si può affermare come i fondi obbligazionari, complice la dinamica non troppo favorevole delle borse internazionali, stanno garantendo le performance migliori rispetto ai fondi azionari etici. Per quanto attiene ai fondi GEO European Ethical e BNL per Telethon, non ci sono indicazioni sul loro andamento su una base temporale sufficientemente ampia, ma entrambi hanno sovraperformato il benchmark di riferimento. Ultimo dei fondi etici nati è quello messo a punto dai Giovani imprenditori di Confindustria con Banca Advantage30 (Advantage Ethical Enterprise): è un fondo total return, ossia investe sia in azioni che in obbligazioni. Il fondo punta ad investire in titoli di aziende che aderiscono a standard di certificazione di qualità come le Iso 14000, legate alla sostenibilità ambientale, e SA8000, per una gestione socialmente responsabile. E’ inoltre previsto un comitato etico a cui spetterà il compito di sovraintendere alla corretta applicazione nei criteri di screening nella selezione degli investimenti e di decidere la migliore destinazione del 25% dei capital gain che andranno a sostenere le organizzazioni di solidarietà attive in America centrale, SudAmerica e Africa. Altri fondi di prossima attivazione sono: 1. SAM- Index & Pioneer Fund: è un fondo azionario che contiene sia l’Index Fund, che investe in titoli leader della sostenibilità, sia il Pioneer Fund, che investe in aziende a capitalizzazione associazioni), di valutare se la proposta è consona dal punto di vista etico alla propria mission. Si veda, per approfondimenti, www.axia.org e www.soldionline.it. ROCCHINA MAITILASSO 24 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica medio-bassa, spesso quotate da poco tempo, che si orientano verso settori altamente sostenibili (energie rinnovabili, la salute, l’industria alimentare) 2. PALLADIO: è un fondo chiuso, quindi poco propenso alla speculazione, e investe in società non quotate 3. MELLON ETHICAL INDEX EURO: è un fondo azionario che investe secondo criteri negativi e positivi stabiliti dall’osservatorio Finetica e ricalcano fedelmente l’andamento del benchmark di riferimento, ossia l’Ethical Index Euro 4. STIMULUS FUND: composto da 10 comparti etici (7 azionari e 3 bilanciati) e investe solo in titoli di aziende giudicate dall’agenzia belga di rating etico Ethibel ad “alta sostenibilita”. E’ un fondo cosiddetto di quarta generazione e il benchmark di riferimento è costituito dal MSCI (di diverse aree del mondo) e Stimulus Balanced (70,50,30). 30 Banca Advantage è un istituto bancario italo-statunitense attivo prevalentemente nel corporate istitutional e private banking. ROCCHINA MAITILASSO 25 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica FONDI Indice ITALIANI eticità Euromobiliare Indice Performance31 annuo Prime da inizio anno di Tipo 17.05.01 Rend.% Alto AAE 24312 -0.22 (*) -23.44% -7, 03% Medio OMI 12847 3.45% (*) 2.38% 2,23% Roma Basso OMI 17947 5.19% (*) 2.38% 0,67% Alto AAS 18042 -26.99% (#) -19.59% Medio OAS 11906 4.26% (*) 3.53% 3,74% Alto OAS 10220 5.00% (*) 3.53% 2,76% Basso AAS 15564 3.36% (*) -19.59% Nordfondo etico medio/basso OMI 10485 4.40% (*) 2.38% 0,82% Ras cedola medio/basso OAS 12183 N.D. 3.53% 2,88% 9201 N.D. N.D. OMI 9786 N.D. 2.38% green equity Azimut solidity Fondicrì Caput Mundi Sanpaolo-IMI azion. -18,30% Intern. Etico Sanpaolo-IMI obbl. Intern. Etico Sanpaolo-IMI obbl. euro etico Gestnord -0,10% Ambiente GEO European Alto BBI 10,09% Ethical BNL per Alto 0,74% Telethon Legenda: AAE Azionario Area Euro; AAS Azionario Altre Specializzazioni; OMI Obbligazionario Misti; OAS Obbligazionario Altre specializzazioni; BBI Bilanciati internazionali; (#) Fondi sottoperformanti; (*) Fondi sovraperformanti Cfr. Etica & Finanza, La prima guida all’investimento responsabile, inserto a cura di Vita, Non profit magazine, settembre 2001, n. 3. 31 ROCCHINA MAITILASSO 26 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica BIBLIOGRAFIA AA.VV., Etica, finanza e valore d’impresa, Osservatorio Finetica, EGEA, Milano, 2001. BELLI F., MAZZINI F., TEDESCHI R., Il Testo Unico della Finanza, IlSole24OreLibri, Milano, 1999. CALVI M., Sorella Banca. Passato, presente e futuro della Banca Popolare Etica, Editrice Monti, Saronno (VA), 2000. D. Lgs. 24 Febbraio 1998, n. 58, Titolo III, Parte II D. M.T. 26 marzo 1999 n. 139 D.M.T. 24 maggio 1999 n. 228 Etica & Finanza, La prima guida all’investimento responsabile, inserto di Vita, Non profit magazine, settembre 2001, n. 3 GABRIELLI M.E., DE BRUNO S., Capire la finanza, Il Sole24Ore Libri, Milano, 1999 GARAVINI E., Quel fondo fa discutere, in AltrEconomia n° 16, aprile 2001 PETTINATO S. (a cura di: ), Gestire il no profit, Il Sole24Ore Libri, Milano, 1997 ROCCHINA MAITILASSO 27 Una società di gestione del risparmio per la Banca Popolare Etica PRENDICK E., Fondi etici. Oggetti (non ancora) identificati, in Valori. Economia solidale, finanza etica e ambiente, anno 1 n°. 0, giugno 2001 Provv. Banca d’Italia del 20 settembre 1999 TAGLIAVINI G., Gli investimenti etici, in Bancaria n. 9, 1996 VOLPI F., Il denaro della speranza. Spirito, metodi e risultati della Grameen Bank, EMI, Bologna, 1999 YUNUS M., Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, Milano, 1999. Sitografia: www.arpnet.it www.axia.org www.bancaetica.com www.citinv.it www.finanza-etica.org www.microfinanza.it www.soldionline.it www.vita.it