Domande Esame 2
 Quali sono i fattori che cambiano il sistema economico in modo radicale?
 Produzione su larga scala.
 Presenza settore pubblico.
 Divisione specializzazione lavoro anche su scala internazionale che ha creato la specializzazione
professionale del lavoro.
 Cos’è l’economia di scala? L’economia di scala è la diminuzione dei costi medi alla crescita della
quantità prodotta  creazione delle grandi organizzazioni.
 Come si fa a scegliere tra mercato e organizzazione? Qual è l’efficienza relativa dei mercati e delle
organizzazioni? La possibilità di produrre e raccogliere i prodotti su larga scala è molto efficiente e
comodo.
 Le organizzazioni nascono come una possibile soluzione ai costi di transazione e ai problemi legati
all’informazione e all’incertezza.
 Perché gli outlet hanno grande successo? Perché nell’outlet (surplus del consumatore) si paga meno,
più surplus  più godimento.
 Surplus del consumatore? (surplus del produttore = profitto  produttore gode) Noi godiamo perché
c’è questo surplus, per acquistare noi guardiamo il prezzo (i prezzi vanno esposti, lo stabilisce lo stato),
perché bisogna consentire al consumatore di fare le sue considerazioni personali. È la differenza tra
prezzo di riserva e prezzo di mercato (prezzo del vestito). Se la differenza è positiva il consumatore
gode per questo surplus. Prezzo di riserva = valore che ciascun consumatore attribuisce
individualmente al prodotto che sia accinge a comprare; questo prezzo dipende dall’utilità che il
consumatore riceve da quel prodotto. Prima valuto se il prodotto che sto comprare vale la candela, in
secondo luogo verifico se effettivamente posso comprarlo.
 Perché Catalano va nell’outlet sotto casa? (L’amore, come tutto il resto, ha rendimenti marginali
decrescenti).
 La teoria dei costi di transazione: per realizzare uno scambio vi sono due costi:
 Costo monetario dello scambio.
 Costo necessario per effettuare lo scambio. Può avere un peso relativamente diverso (Esempio
catalano con il suo commerciante: lui ha poco tempo ma è disposto a pagare un alto costo
monetario).
 La teoria economica dell’informazione: i soggetti economici operano in condizione di informazione
limitata e quindi di incertezza. Le organizzazioni nascono come una possibile soluzione ai costi di
transazione e ai problemi legati all’informazione e all’incertezza.
 La teoria dei diritti di proprietà: sono il sistema dei diritti e dei doveri che i membri dell’organizzazione
hanno e devono sottostare.
 Il principio della delega: alla delega è associata l’asimmetria informativa. Bisogna avere adeguate
strutture di controllo oppure adeguati incentivi.
 Contratto incompleto che significa? I contratti devono prevedere tutti i possibili stati del mondo, è
completo se sono disciplinati tutti i possibili stati del mondo ossia tutti gli eventi che si possono
verificare. È quindi impossibile che un contratto sia completo  sviluppo delle cause di diritto civile
basate sulla interpretazione delle regole.
 Perché esiste l’organizzazione? Le organizzazioni nascono come una possibile soluzione ai costi di
transazione e ai problemi legati all’informazione e all’incertezza. Se bisogna assumere una persona
quasi a tempo pieno è meglio rivolgersi ad un’organizzazione e non al mercato che interna lizza le
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transazioni. Nella scelta tra mercato e organizzazione è fondamentale la minimizzazione dei costi: sia di
produzione che di transazione (i costi di definizione, stipula ed esecuzione dei contratti)  la scelta
avviene sulla base della convenzione economica. All’interno dell’organizzazione non si stipulano
contratti complessi.
Da cosa dipendono i costi di transazione?
 Asimmetria informativa dipende da 2 caratteri:
 Specificità della transazione  se uno compra una cosa specifica bisogna avere un costo di
transazione alto per portare in pari questa asimmetria.
 La sua frequenza  la frequenza riduce i costi di transazione e anche l’asimmetria informativa.
Quali sono le diverse teorie economiche dell’impresa? Ciascuna di queste idee non cogliono l’intera
essenza dell’impresa ma colgono diversi aspetti.
 Microeconomia tradizionale: l’impresa è una funzione di produzione. È una sorta di organismo
vivente nei quali si combinano i diversi fattori economici per avere come risultato un prodotto.
Visione classica dell’impresa. L’impresa tende a minimizzare i costi di produzione, solitamente il
costo del prodotto è “dato”, l’impresa non può imporlo e quindi per guadagnare si riducono i costi
di produzione.
 L’impresa è strumentale da consentire all’imprenditore di assumersi il rischio.
 L’impresa è uno strumento dell’innovazione, fa decollare le idee innovative.
 L’impresa nasce per risolvere il problema dell’incentivazione all’interno di un lavoro di squadra
(Alchian e Demsetz). Ci sono problemi di free riding  L’impresa con la sua natura organizzata e
gerarchica è un modo per ovviare questo problema. In un’impresa è necessaria una struttura di
controllo per analizzare la redditività di ciascun lavoratore. Ma chi controlla? L’ingegnere gestionale
ma soprattutto l’imprenditore. L’imprenditore viene remunerato perché svolge anche una funzione
di controllo. “L’impresa esiste per ridurre la tendenza degli uomini a mal fare”.
 Spiegazione neomarxista: l’impresa esiste per consentire al capitalista di sfruttare i lavoratori.
Un’impresa gestita dai lavoratori potrebbe essere più efficiente di quella gestita da un capitalista
perché minori sarebbero gli incentivi a ridurre lo sforzo lavorativo. Nell’impresa c’è un problema di
distribuzione del reddito  c’è una lotta nella distribuzione del surplus. Un clima di pace sociale
all’interno dell’impresa è utile per l’impresa stessa.
 L’impresa come risposta ai costi di transazione: l’impresa nasce solo per risolvere questo problema,
per sostituire al rapporto di mercato contrattualizzato un rapporto di autorità  l’impresa è un
contratto incompleto per definizione perché è un rapporto di autorità: un contratto prevede in
modo specifico i vari rapporti tra le varie persone mentre in un impresa c’è il rapporto di autorità
(esempio la ragazza che va a comprare il biglietto del Milan). Quando una persona viene assunta il
contratto non prevede tutte le cose lecite e non  contratto incompleto. Una parte ha il diritto di
verificare le prestazioni dell’altra se si verificano eventualità impreviste la’ltra esegue le direttive in
cambio di una remunerazione.
Chi è l’imprenditore? È colui che è capace di rischiare, ha capacità di assumersi il rischio. L’impresa è
nata per chi capacità di rischiare, è uno strumento per consentire l’assunzione del rischio. Il talento non
è ereditario, in America c’è la tassa di successione. L’imprenditore poche volte è un grande tecnologo,
ha poche capacità manuali, ma sa avere idee e sa rischiare.
Quali sono gli strumenti dei mercati che utilizzano per rispondere alla proliferarsi
dell’organizzazione?
 I contratti condizionati
 La reputazione
 I sistemi di segnalazione
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 Che cos’è uno scambio di mercato (pagina 26 Dispensa7)?
 Siamo di fronte ad uno scambio di mercato quando lo scambio di un bene o di un servizio è
regolato in modo completo dal sistema dei prezzi. Tutti coloro che partecipano allo scambio sono
reciprocamente soddisfatti.
 Uno scambio è di mercato se una volta concluso non lascia nessun obbligo tra le parti. Siccome lo
scambio non lascia obblighi, bisogna stare particolarmente accorti perché dopo non si può più
reclamare perché è una scelta irrevocabile. Lo scambio di mercato perché è uno scambio che non
ha obblighi residui tra le parti e possono esserci comportamenti opportunistici fondati
sull’asimmetria informativa.
 Garanzia lascia l’obbligo tra le parti, modifica il primo sunto. Perché se uno non ha garanzie ha
paura a scambiare  smette di scambiare  uccide il mercato.
 La risposta al mercato all’asimmetria informativa è… l’organizzazione. Se voglio che un avvocato non
mi freghi lo devo assumere se è mio dipendente non mi può fregare perché il nostro rapporto non si
esaurisce alla fine dello scambio. Il mercato crea degli strumenti post-contratto per valutare lo scambio.
 Contratto condizionato al risultato. È un contratto formale ed è scritto prima dello scambio
(Catalano non paga l’architetto se il comune non gli dà l’autorizzazione a costruire, così è sicuro che
l’architetto abbia fatto tutti bene in regola).
 La reputazione: è una tipologia di contratto implicito non scritto, un contratto che non contiene
prestazioni specificate che abbiano valore legale, ma solo dichiarazioni di utenti. La reputazione di
un venditore è la valutazione della qualità del prodotto attuale di un’impresa che i consumatori
fanno sulla base della qualità osservata in passato. La reputazione ha dei costi, come il contratto
condizionato. La reputazione si misura giorno dopo giorno. È un meccanismo fondamentale del
mercato per difendersi dall’organizzazione. La reputazione si crea con grandissima fatica e si
distrugge in pochissimo tempo. Il meccanismo reputazionale è informale.
 Segnalazione: altro meccanismo che il mercato ha per difendersi da se stesso. Non è informale
perché è formalizzato come i contratti condizionati. La segnalazione è formalizzata da un soggetto
terzo alle parti e non tra le due parti come il contratto condizionato (Esempio i controlli qualità 
DOP, DOC, ISEEE ecc.). La laurea è un meccanismo di segnalazione. Un meccanismo di segnalazione
deve avere un accurato sistema di verifica.
 Qual è la differenza tra reputazione e segnalazione? La reputazione è quella che qualcuno si guadagna.
La segnalazione è un elemento fornito da un soggetto terzo in maniera più o meno istituzionale. Nella
reputazione entrano in gioco molti fattori soggettivi.
 Perché è indispensabile comprendere le caratteristiche del mercato in cui opera un impresa?
 Un’impresa deve capire in che forma di mercato opera, bisogna adattarsi. (Esempio persona e
clima).
 L’impresa che lavora in monopolio ha numerosi privilegi e può permettersi un ampio settore di
ricerca e sviluppo senza avere dei ritorni economici immediati.
 Politecnico di Milano ha il monopolio locale: a Milano non ci sono grandi alternative per seguire
gli stessi corsi di studio.
 La forma di mercato cambia radicalmente la vita di un impresa e dei propri dipendenti
 Che cos’è la concorrenza amministrata? Più aziende su una stessa infrastruttura. Esempio: Trenitalia e
NTV (Nuovo Trasporti Viaggiatori). Esempio ospedale: lo stato paga un tot di giorni per ogni tipo di
patologia, se si sforano questi giorni lo stato non paga anche se l’ospedale è pubblico.
 L’azienda può influenzare il mercato? Di solito no e non potrebbe. Di solito subisce il mercato, nel caso
delle telecomunicazioni le imprese possono tentare di condizionare il mercato  può avere qualche
effetto positivo. Non è vero che la concorrenza fa sempre bene al mercato. Non bisogna solo verificare
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l’effetto statico di una scelta ma l’effetto dinamico  esempio la XELT (TIM LAB) era uno “spreco”, ma
poteva creare degli effetti sul lungo periodo perché investivano sulla ricerca e sviluppo.
La concorrenza fa sempre bene al funzionamento del sistema economico? Sempre no.
Che cos’è il mercato? È il contesto in cui opera l’impresa per realizzare il proprio obiettivo: la creazione
di valore.
L’impresa ha un piano strategico in testa. Se un’impresa vive la giornata non va avanti. Ci sono più
strategie in un mercato concorrenziale. Le strategie su basano:
 Sulla condizione di mercato, perchè ci da vincoli e opportunità.
 Capacità, punti di forza e di debolezza.
Quali sono le caratteristiche della domanda individuale? Perché la curva è decrescente rispetto alla
quantità? La domanda individuale è strettamente legata all’utilità che un bene ci dà. È decrescente
rispetto alla quantità (più ne hai e meno ti serve e quindi sei meno disposto a pagare).
Quali fattori rilevanti incidono sulla domanda individuale?
 Il reddito  La curva della domanda si alza.
Come si determina la domanda di mercato? La domanda di mercato è determinata dalla somma delle
domande individuali. La formula della domanda di mercato viene stilizzata in una forma lineare
decrescente P = P(Q, Y), le variabili indipendenti sono la quantità Q e il reddito Y. (La formula del 3x2 al
mercato).
Illustrare il concetto di elasticità della domanda: la prima curva di domanda che è poco inclinata è
molto elastica(macchina) (a una piccola variazione del prezzo si ha una grande variazione della
quantità). La seconda è anelastica e molto inclinata (Unità X / Prezzo Y) (benzina)  di fronte ad un
cambiamento del prezzo il consumatore cambia poco il suo comportamento. Dipende dalla necessità
percepita o effettiva del bene.
 L’impresa cerca di cambiare la curva di domanda attraverso:
 La pubblicità / promozione.
 Differenziazione del prodotto: nuovi prodotti per clienti specifici.
 Scelta di portafoglio prodotti: l’offerta di prodotti complementari.
 La curva di domanda è fortemente condizionata dalle decisioni di un’impresa.
Cos’è un’impresa price-taker? È un impresa che non è in grado di determinare il prezzo del mercato, e
quindi subisce tale prezzo. Il prezzo diventa un fattore esogeno. Essa avrà una sua curva di mercato.
Con il monopolio è in grado di determinare il prezzo oppure di condizionare tale prezzo (oligopolio):
l’impresa monopolistica influenza la curva di mercato.
Qual è la determinante della curva dell’offerta?
 Dipende da quali sono gli obiettivi dell’impresa.
 Dipende dai costi di produzione.
 La conoscenza dei costi è determinante per definire le strategie di un’impresa.
Da cosa dipende la forma della curva di offerta?
 Dai costi di produzione.
 Dalla tecnologia di produzione  dalle modalità di combinazione dei fattori produttivi. Le curve di
costo sono strettamente legate alle caratteristiche della tecnologie di produzione.
Qual è la determinante della curva della domanda?
 La sua utilità.
Quali sono le tipologie dei costi che l’impresa deve sostenere?
 Costi variabili: dipendono dalla quantità prodotta. Si muovono in relazione al fatto che cresce la
quantità prodotta.
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 Costi fissi: non dipendono dalla quantità prodotta. Le immobilizzazioni non cambiano in base alla
produzione.
 Costi set up o indivisibili: costi che permangono anche nel lungo periodo.
 Il costo del capitale (fisso): la remunerazione del capitale fisso è la media ponderata tra il capitale del
debito e il capitale conferito dalla proprietà.
 D

E
 i
 r K con:
D  E
D  E 
 WACC  


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
 D = Capitale del debito. I = tasso di interesse, variabile esogena.
 E = equity. R = attesa di remunerazione del capitale da parte dell’impresa.
 K = valore delle immobilizzazioni.
Quali sono le determinanti del costo del capitale del debito?
 i = tasso di interesse o costo del debito.
Quali sono le determinanti del costo del capitale dell’impresa?
 r che dipende da:
 Costo opportunità: quando si trova una ragazza si accetta di perdere tutte le altre opportunità.
La decisione dell’impresa di investire in un’attività dipende dal costo di opportunità. Dipende a
quali opportunità perdiamo facendo un investimento. Quando facciamo una scelta c’è sia il
costo della scelta e il costo di cui stiamo rinunciando come alternativa.
Cos’è il concetto di economia di diversificazione o di scopo (scope economy)? Si hanno economie
nella misura in cui noi abbiamo la produzione congiunta di due prodotti. Nella stessa impresa se
abbiamo due tipologie di prodotti abbiamo una diminuzione dei costi di produzione rispetto a due
imprese diversificate e distinte.
Cos’è il concetto di economia di scala? Al crescere della quantità prodotta diminuisce il costo di
produzione.
Cos’è il concetto di economia di agglomerazione? Abbiamo sia economie di scala e di diversificazione.
Tipologie di costo:
 Costo medio: il costo totale / quantità prodotta.
 Costo marginale: costo necessario per produrre un’unità in più di prodotto (ecco perché marginale).
È la derivata prima della curva del costo totale.
Cos’è un’economia pecuniaria? Si ha quando i costi dei fattori produttivi diminuiscono per l’intero
settore del mercato (ossia a tutte le imprese). Esempio il costo del silicio nel corso degli ultimi anni.
Per massimizzare i profitti bisogna minimizzare i costi. Nella concorrenza perfetta le imprese
combattono una lotta continua per minimizzare i costi.
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