lombrichi descrizione CIAPPELLI - istituto comprensivo g. garibaldi

Insegnante CRISTINA CIAPPELLI
Tel 055848005
Cell 3470832260
e-mail [email protected]
tel scuola
CRED di riferimento SCANDICCI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARBERINO DI MUGELLO
SCUOLA DELL’INFANZIA “DON LORENZO MILANI”
SEZIONE 5 anni - a.s. 2003/04
Argomento OSSERVAZIONE DEI LOMBRICHI
DESCRIZIONE ESSENZIALE DELL’ESPERIENZA: LE SUE FASI, IL SUO “PRIMA” E
IL SUO “DOPO” (SUO INSERIMENTO IN UN PERCORSO)
L’esperienza ha avuto come oggetto l’osservazione dei lombrichi raccolti nel prato
della scuola. Da questa si sono sviluppate attività legate ai vari campi d’esperienza: le
cose, il tempo e la natura, i discorsi e le parole, messaggi, forme e media, il corpo e il
movimento, lo spazio, l’ordine e la misura.
L’esperienza con i lombrichi è stata solo una piccola parte di un percorso di
esplorazione del giardino della scuola, durato tutti e tre gli anni; negli anni precedenti
erano già state svolte osservazioni di animali (pesce, criceto, pappagallo a tre anni,
lumaca, formica e ragno a quattro anni; le dimensioni degli animali sono significative in
relazione all’età dei bambini).
PREREQUISITI
Il prerequisito fondamentale è di tipo metodologico: negli anni precedenti si era messa
in atto una didattica costruttiva dove è il soggetto attivo che costruisce le proprie
conoscenze. Per tutto il triennio sono state proposte attività scientifiche che hanno
portato i bambini a saper formulare ipotesi, ad indagare e dare risposte alle domande
poste.
L’attività degli anni precedenti su animali di dimensioni maggiori ha fornito ai bambini
gli strumenti necessari per questa attività con animali così piccoli.
OBIETTIVI DELL’ESPERIENZA
Osservare i lombrichi deposti all’interno di una teca, preparata per questo scopo
insieme ai bambini, ha permesso di formulare e verificare ipotesi sul comportamento
dei lombrichi, riuscendo a ricavare informazioni più complesse di quelle ottenibili da
un’osservazione non sistematica. Infatti, non si tratta più soltanto di descrivere
quanto osservato ma di cercare e trovare relazioni, nessi, sequenze temporali e
spaziali, spiegazioni di eventi e processi.
OBIETTIVI DI CONCETTUALIZZAZIONE
L’obiettivo generale del progetto è stato quello di favorire il passaggio da una
conoscenza inconsapevole, risultato principalmente di processi percettivi, ad una
conoscenza più sistematica, volta alla costruzione di concetti, al loro sviluppo e
collegamento.
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
La prima attività è stata la ricerca dei lombrichi nel giardino della scuola e la loro
“raccolta” con paletta e secchiello. Si è proceduto poi alla preparazione della teca,
secondo le indicazioni riportate in un testo letto e mostrato dall’insegnante ai bambini.
In questa fase non era chiaro il motivo per cui la teca doveva essere preparata
proprio seguendo quei criteri; si è capito successivamente, ad esempio, perché è
necessario mettere tre strati di terra di diverso colore. La teca è stata ricoperta con
un panno scuro. Ogni bambino ha partecipato alla preparazione della teca e ha saputo
rappresentare l’esperienza fatta, attraverso il disegno della teca stessa. I lombrichi,
dunque, sono stati inseriti nella teca; alcuni bambini avevano anche raccolto erba, aghi
di pino e foglie secche come nutrimento per i lombrichi.
Nelle due settimane successive a queste operazioni, è stata svolta un’attività di
osservazione dei lombrichi e descrizione dei lombrichi; dapprima i bambini sono stati
invitati, individualmente, a rispondere alla domanda COME E’ IL LOMBRICO? Grazie al
lavoro svolto negli anni precedenti, i bambini hanno risposto indicando dimensioni,
colore, aspetto… I bambini hanno utilizzato una simbologia da loro scelta per indicare
le proprietà individuate; a questo tipo di rappresentazione simbolica erano stati
abituati già nell’anno scolastico precedente. Gli elaborati individuali sono stati
socializzati e condivisi nel gruppo realizzando un cartellone collettivo che riportasse il
contributo di tutti i bambini. Questa modalità di lavoro, prima individuale e poi
collettiva, consente ad ogni bambino di attingere dapprima alle proprie personali
conoscenze e successivamente, nel momento della condivisione, di recuperare e
interiorizzare informazioni che non conosceva.
Le domande successive sono state: COSA HA IL LOMBRICO?, COSA FA IL
LOMBRICO? e DOVE VIVE IL LOMBRICO? Si è proceduto con la stessa metodologia
utilizzata e sopra descritta per il COME E’?
Alcune delle informazioni necessarie per rispondere a queste domande sono state
ricavate dalla lettura e osservazione di libri presentati dall’insegnante in tante
occasioni, anche precedenti, di lavoro sugli animali (per esempio, tra le azioni,
l’affermazione che il lombrico mangia viene fatta dai bambini generalizzando un
comportamento ben noto per tutti gli animali). Altre informazioni, ad esempio su dove
vivono i lombrichi, sono state fornite sulla base dell’esperienza dei bambini (molti
hanno il giardino o l’orto)
Conclusa questa fase, si è potuta iniziare un’attività di gioco con le frasi; sono stati
utilizzati simboli condivisi da tutti, trascritti su tessere predisposte (cerchio-nome,
ovale-attributo, quadrato-azione, triangolo-complemento di luogo).
Dopo una prima fase svolta sotto la guida dell’insegnante, il cartellone è rimasto
appeso nell’aula, accessibile ai bambini che vi potevano giocare per mantenere memoria
dell’esperienza fatta.
Trascorsi 15 giorni dalla preparazione della teca è stato chiesto ai bambini di
formulare, individualmente, delle ipotesi su ciò che avrebbero potuto osservare
scoprendola. Una volta scoperta, i bambini hanno osservato con entusiasmo la presenza
di gallerie e ciascun bambino è stato invitato a registrare su un foglio trasparente
(carta all’acetato), accostato al vetro della teca, le porzioni delle gallerie a contatto
col vetro.
L’osservazione della teca è stata ripetuta ancora a distanza di un mese e di due mesi
dalla preparazione. Sullo stesso foglio all’acetato della prima osservazione sono stati
annotati con colori differenti i diversi rilievi fatti. In questa maniera i bambini hanno
potuto osservare l’attività dei lombrichi osservando il rimescolamento degli orizzonti.
Le conclusioni formulate dai bambini dopo le successive osservazioni della teca sono
state le seguenti:
- I lombrichi hanno mischiato la terra;
- Il livello della terra è diminuito;
- Hanno mangiato le foglie e il fieno;
- La terra è piena di buchi e gallerie.
Sono state poi svolte altre attività legate ai lombrichi:
- realizzazione di un lombrico con la plastilina;
- invenzione di storie fantastiche che avessero come protagonisti i lombrichi;
- schede predisposte dall’insegnante legate ai numeri e all’insiemistica.
L’esperienza sui lombrichi si è conclusa con due giochi.
Per il primo gioco sono stati realizzati un diagramma ad albero sul pavimento del
salone della scuola, figurine (una per ciascun bambino) che rappresentassero animali
striscianti e non, e sei cartelli attaccati a piedistalli recanti alcuni indicatori.
Prima di iniziare a giocare si è chiesto ai bambini di leggere i cartelli posti lungo la
stradina: i primi due cartelli dicevano STRISCIA - NON STRISCIA. Continuando il
percorso i bambini trovavano altre discriminanti: da una parte VIVE SOTTO TERRA –
NON VIVE SOTTO TERRA, dall’altra HA DUE ZAMPE – NON HA DUE ZAMPE.
Ricevuta una figurina, al proprio turno, ciascun bambino dichiarava l’animale ricevuto e
andava a collocarsi nella giusta tana. Dopo aver giocato più volte si è chiesto ai bambini
di rappresentare graficamente il percorso fatto dal proprio animale.
Per il secondo gioco si è utilizzato un cartoncino rigido piuttosto grande con 10
finestre, a ciascuna delle quali si affacciava una figura di animale. A corredo del gioco
è stato predisposto un mazzo di 10 carte, con le 10 figure poste alle finestre.
Lo scopo del gioco era quello di individuare con il minor numero di domande la carta
scelta dal mazzo. I bambini, a turno, cercavano di individuare la carta pescata,
facendo opportune domande a cui il capo-gioco poteva rispondere soltanto “si” oppure
“no”. In base alle risposte date si escludevano sulla tavola di gioco, abbassando una
tendina sulla finestra corrispondente, gli animali che non presentavano l’attributo
considerato nella domanda. Al termine del gioco doveva restare alzata la tendina di
una sola finestra, cioè un solo animale corrispondente a quello della carta.
FREQUENZA E DURATA NEL TEMPO DELL’ESPERIENZA
Si è lavorato a questa esperienza per tre o quattro mattine la settimana, per tre
settimane, nella fase iniziale; poi, per ogni fase di osservazione della teca, è stata
necessaria un’intera giornata.
COME L’ESPERIENZA È LEGATA AD ATTIVITÀ ESTERNE ED ESPERIENZE DI
VITA QUOTIDIANA
L’attività si è svolta tutta all’interno della scuola.
A tutti i bambini era già capitato di vedere dei lombrichi.
QUALI STRUMENTI DI VERIFICA E CONSOLIDAMENTO VENGONO PROPOSTI
Le verifiche delle competenze acquisite e degli atteggiamenti maturati sono state
condotte attraverso:
- osservazioni sistematiche
- giochi individuali e collettivi con materiale strutturato e non
- attività grafiche pittoriche
- uso della verbalizzazione
- formulazione di domande
- elaborati individuali dei bambini
- costruzione di cartelloni.
Non sono state necessarie attività di consolidamento, proprio a motivo della
metodologia utilizzata, sperimentata ampiamente negli anni precedenti.
LABORATORI, FATTORI STRUTTURALI ORGANIZZATIVI E MATERIALI
NECESSARI, MODIFICAZIONE DI CALENDARIO (FLESSIBILITÀ ORARIA,
CLASSI APERTE, COMPRESENZA, ECC)
L’insegnante ha lavorato da sola a questa esperienza, in quanto la collega della sezione,
assente spesso nell’arco della settimana per motivi di studio, veniva sostituita ogni
volta da una diversa supplente.
Tra i materiali utilizzati: macchina fotografica e registratore, una teca, lenti
d’ingrandimento, il computer e altro materiale ordinario.
TRASVERSALITÀ DEI CONTENUTI DIDATTICI TOCCATI E DELLE ABILITÀ
MESSE IN GIOCO
La trasversalità dei contenuti si evince già dalla descrizione dell’esperienza, che si è
concretizzata in attività legate ai diversi campi d’esperienza.
PERCORSO FORMATIVO PREGRESSO DELL’INSEGNANTE (SE INFLUENTE
RISPETTO ALLA ESPERIENZA IN QUESTIONE)
L’insegnante ha partecipato al corso svoltosi presso l’Istituto sul tema del Curricolo
verticale di Scienze e fa parte del gruppo di ricerca e riflessione sulla didattica delle
discipline scientifiche del CIDI di Firenze.
QUANTO E COME VIENE SVILUPPATO L’ASPETTO LINGUISTICO
L’aspetto linguistico è stato sviluppato nella costruzione di frasi e nell’elaborazione di
storie; meno rilevante la parte di ampliamento del lessico.
I MOTIVI DELLA SCELTA
Occuparsi degli animali è molto coinvolgente per i bambini, anche per quelli che hanno
problemi. La scelta è legata, comunque, a quella più generale di lavorare sul giardino
della scuola; le insegnanti della scuola sono convinte che il giardino sia un “materiale”
particolarmente ricco, che offre molti spunti di lavoro.
INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI PUNTI DI “CRISI” IN ITINERE, SULLA BASE
DELL’AUTOVALUTAZIONE DATA DALL’INSEGNANTE E MODIFICHE APPORTATE
Durante la preparazione della teca i lombrichi sono stati inseriti dentro senza
contarli. Al termine del lavoro, alcuni bambini hanno osservato che i lombrichi
sembravano più numerosi; purtroppo non è stato possibile verificare se ciò era
accaduto.
RAPPORTI DELLA SCUOLA, IN CUI SI È TENUTA L’ESPERIENZA, CON GLI ENTI
LOCALI E SUPPORTO DI QUESTI AI PROGETTI DI EDUCAZIONE SCIENTIFICA.
Non presente.