Università Sapienza: a Neurologia si studia un nuovo metodo di diagnosi posturale che lavora con luce normale Lombalgia, cervicalgia o più in generale mal di schiena. Chi non ha mai avuto a che fare con questi problemi? Spesso essi sono il risultato di difetti di postura. Ma cos’è la postura? Risponde il prof. Giuseppe Amabile, professore ordinario e primario di Neurologia, dell’Università Sapienza di Roma. “La postura è l’assetto che assume l’organismo, nelle sue diverse parti, all’interno dello spazio, in funzione della situazione gravitaria. È il risultato di molteplici fattori: stimoli esterni, posizione e funzionalità di muscoli, legamenti, articolazioni, ma anche organi di senso quali vista e udito, e non bisogna dimenticare l’aspetto psicologico”. La postura è un fenomeno complesso, sia statico che dinamico. “L’approccio terapeutico e riabilitativo ai problemi posturali deve essere olistico, ossia deve tenere conto non solo del sintomo, ma deve andare a cercare tutti i possibili fattori alla base di essi, e per arrivare a questo risultato – prosegue il prof. Amabile – è fondamentale un lavoro di equipe tra i vari specialisti”. Per ricercare le cause di un qualsiasi problema alla colonna, ma non solo, vengono effettuati alcuni esami di routine come la radiografia, la tac e la risonanza magnetica. Ma, afferma il professore: “Sebbene essi siano utili, forniscono immagini statiche di un fenomeno che è dinamico e, oltretutto, costringono il soggetto esaminato ad assumere, durante l’esame stesso, una posizione innaturale al fine diagnostico”. Al fine di agevolare il lavoro dello staff medico, è di recente introduzione anche alla U.O.C C del D.A.I di Neurologia e Psichiatria diretta dal prof. Amabile, un nuovo strumento di diagnosi e monitoraggio, la spinometria formetric. Cosa permette di fare e cosa distingue questa metodica dalle altre tecniche di diagnosi per immagini? “È uno strumento pratico, semplice da usare e decisamente sano, poiché utilizza la proiezione di normali bande di luce alogena sul dorso del paziente e non i raggi X”. In pochi secondi permette di avere l’immagine tridimensionale sia in statica che in dinamica del dorso, ricostruendone il modello della colonna. Ciò è rilevante dal momento che il paziente rimane nella propria posizione naturale. Uno strumento come questo è importante non solo per individuare problemi al tronco, eterometrie degli arti inferiori, deficit muscolari, ma è importante anche in campo neurologico. “Tutta la prospettiva dell’approccio riabilitativo passa inevitabilmente anche attraverso il sistema nervoso; in numerose patologie del sistema nervoso si hanno delle alterazioni posturali; la possibilità di valutare quantitativamente tali alterazioni è di fondamentale importanza per favorire possibili interventi volti a ridurre l’ effetto di tali squilibri sul paziente. Quali possono essere i vantaggi ottenibili dall’introduzione di una simile metodica? La spinometria non sostituisce la radiografia perché, lavorando con luce normalissima, non consente di mostrare la morfologia ossea. Però questa metodica permette di ottenere una tempestiva diagnosi: è rapida, sicura, tridimensionale, ripetibile. Permette di verificare l’effetto di qualsiasi ortesi, quali occhiali, bite o plantari, e “perfino di effettuare studi di verifica sulle mutazioni della postura prima e dopo la somministrazione di un determinato farmaco neurologico”. Il prof. Amabile si è sempre interessato di Riabilitazione; non a caso è stato il primo Presidente del Corso di Laurea in Fisioterapia in Italia e continua in questa veste ad organizzare seminari e Masters: da oltre 10 anni organizza all’ Università Sapienza di Roma, un Master di Posturologia e più recentemente un Master in Valutazione e Rieducazione delle Disfunzioni Visuo-posturali per gli specialisti del settore. Conclude il professore: “Una corretta postura è il presupposto di un buon funzionamento di tutto il sistema corporeo”.