Problematiche Posturali e Artroreumatiche

LA POSTURA
Gli studi sulla postura stanno suscitando, negli ultimi anni, un sempre crescente
interesse, coinvolgendo un numero sempre maggiore di professionisti; infatti la
Posturologia è una scienza multidisciplinare, poiché riesce ad interessare in un unico
linguaggio, diversi specialisti medici (ortopedici, otorini, fisiatri, oto-neurologi, oculisti,
dentisti, psichiatri) e non medici (osteopati, chiroprati, massofisioterapisti, ortottisti,
odontotecnici, naturopati).
Essa studia il corretto allineamento verticale del corpo umano in rapporto
all’Ecosistema Socio-Ambientale in cui vive ed in relazione alle leggi che lo regolano,
prima fra tutte la Forza di Gravità e la Pressione Atmosferica.
La Posizione Ortostatica o Postura è una caratteristica della specie umana ed è
funzione indispensabile alla sopravvivenza, tanto che è stata annoverata fra le
funzioni egemoniche dell’Uomo insieme a quella Respiratoria, Alimentare, Sessuale;
l’uomo si erge in piedi quasi non accorgendosi dell’attivazione di muscoli, tendini,
articolazioni e della miriade di impulsi nervosi che arrivano o partono dal nostro
cervello per permettere il movimento o la posizione ortostatica.
Essa è il risultato di numerosi fattori che cominciano a far sentire la loro influenza fin
dalla nascita; rappresenta la modalità più economica possibile che il Sistema NeuroMuscolare-Scheletrico utilizza per contrastare la forza di gravità e mantenere
l’equilibrio statico e dinamico; se questo sistema di stabilizzazione verticale
antigravitazionale non funziona regolarmente, ci sarà un disordine nella distribuzione
del tono e delle tensioni muscolari lungo tutto il corpo, con comparsa di posture
scorrette, di alterazioni funzionali e morfologiche che possiamo elencare come:
cefalee, problemi oculari, vertigini, problemi di masticazione e dentari,
deviazioni della colonna, brachialgie, dolori alle anche, al ginocchio, artrosi,
tendinopatie, discopatie, meniscopatie, lombalgie, pubalgie, sciatalgie,
cellulite, insufficienza circolatoria alle gambe, edemi alle caviglie, disturbi
neuro-vegetativi, etc.
I dolori muscolari ed articolari che molti accusano a vari livelli (rachide, collo, arti,
ginocchia, piedi, anche) e che obbligano a ricorrere ad antinfiammatori, analgesici,
fisioterapia varia fino agli interventi chirurgici, sono la risultante di una disarmonia
posturale.
A mantenere la Postura entro valori fisiologici, intervengono complesse regole di
Biomeccanica (Assetto Strutturale Scheletrico corretto), di Neurofisiologia
(mantenimento costante del Tono Muscolare), che devono controbilanciare anche stati
psico-emozionali alterati (ansia, agitazione, stanchezza, depressione, disordini
affettivi, stressor vari, etc.) che si ripercuotono sul tono muscolare.
Se lo studio della Postura ed il suo riequilibrio è importante nella vita quotidiana di
tutti noi, diventa fondamentale nella pratica sportiva dove c’è una maggiore
sollecitazione delle strutture corporee ed un notevole dispendio energetico con il grave
rischio di infortuni; nell’atleta, il corretto assetto posturale e l’uniforme distribuzione
del tono muscolare e dell’elasticità fasciale permette di:
1. migliorare la performance sportiva ed
muscolare (equilibrio)
2. evitare infortuni (confort)
3. un minor dispendio energetico (economia)
esprimere
tutta
la
potenza
Lo studio della postura ci fornisce indicazioni preziose sul paziente in quel determinato
momento della sua vita, in quanto essa rappresenta il linguaggio non verbale del
soggetto oltre alla gestualità, di fondamentale importanza per analizzare la sua
risposta adattativa nei confronti dei vari stressor esogeni ed endogeni, il suo modo di
essere e di relazionarsi con ciò che lo circonda, il suo modo di gestire le fasi psicoemozionali quotidiane.
Per quanto detto sopra, chi si occupa di Posturologia deve avere un approccio globale
(Olistico) al paziente, poiché sulla postura influiscono vari fattori (strutturali,
metabolici, genetici, energetici, psico-emozionali, socio-ambientali); purtroppo, molti
operatori sanitari e non, abituati dalla tendenza alla super-specializzazione, hanno
perso la visione totale dell’uomo e del soggetto malato, con notevole ripercussioni
sullo stato di benessere della società.