LA RIFORMA DEL T.F.R. Visto che tanto se ne parla in tante pubblicità e molti siti snocciolano l’argomento in tutte le sue leggi, proviamo qui a darne una spiegazione semplice e riassuntiva. Dal 1 gennaio 2007, con l’entrata in vigore della riforma le aziende ed i dipendenti sono tenuti a scegliere la destinazione del loro T.F.R. Le aziende private con almeno 50 dipendenti sono OBBLIGATE a versare fuori dall’azienda il T.F.R. “non destinato”. Esse devono decidere quindi se destinarlo all’INPS oppure far scegliere i Fondi Complementari. Le aziende private con meno di 50 dipendenti possono scegliere se destinare il T.F.R. a dei Fondi Complementari oppure far rimanere tutto in azienda. L’uscita del T.F.R. dall’azienda viene vista dal datore di lavoro come una “non convenienza”. Non è così e spieghiamo il perché: - Sgravio del reddito d’impresa: con la destinazione del T.F.R. ai Fondi Complementari la deduzione dei redditi d’impresa salgono dal 3% attuale al 4% (per le aziende con almeno 50 dipendenti) ed il 6% (per le aziende con meno di 50 dipendenti) - Sconti contributivi: con la destinazione del T.F.R. ai Fondi Complementari il datore di lavoro sarà esonerato dal pagamento dello 0,20% per finanziare il fondo di garanzia per il T.F.R. Al contrario se un dipendente di un’azienda con meno di 50 dipendenti dovesse decidere di lasciare il T.F.R. in ditta, il datore di lavoro sarà obbligato a versare integralmente il contributo. - I contributi minori verranno gradualmente ridotti di anno in anno a partire dal 2008, in base alla stessa percentuale del T.F.R. trasferito. Il dipendente è avvantaggiato a trasferire il proprio T.F.R. in un Fondo Complementare perché: - Sarà più tutelato in caso di fallimento dell’azienda in cui è assunto, in quanto non verrà intaccata la sua liquidazione. - Aderendo ad un fondo unico esterno è libero di poter cambiare lavoro tutte le volte che lo desidera. - Il Fondo privato pur avendo più oscillazioni nel suo rendimento sarà molto più efficace dei rendimenti dell’INPS o dei fondi di categoria. Chi può aderire: Con la nuova riforma del T.F.R. dal 1° gennaio 2007 tutti i lavoratori autonomi e i lavoratori dipendenti, ad esclusione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni sotto elencate possono aderire alle forme pensionistiche complementari. Le seguenti tipologie di lavoratori sono: - i lavoratori dipendenti sia del settore privato che del settore pubblico; - i lavoratori assunti in base alle tipologie contrattuali previste dal d. lgs. n.276/03 (legge Biagi): soggetti con contratto di lavoro in somministrazione, con contratto di lavoro intermittente, con contratto di lavoro ripartito, con contratto di lavoro a tempo parziale, con contratto di apprendistato, con contratto di inserimento, con contratto di lavoro a progetto, con contratto di lavoro occasionale; - i lavoratori autonomi; - i liberi professionisti; - i soci lavoratori di cooperative; - i soggetti che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari nonché i soggetti che svolgono, senza vincolo di subordinazione, lavori non retribuiti in relazione a responsabilità familiari e che non prestano attività lavorativa autonoma o alle dipendenze di terzi e non sono titolari di pensione diretta Alle forme pensionistiche complementari di carattere individuale (fondi aperti e PIP) possono aderire anche soggetti diversi da quelli sopra elencati, come ad esempio i soggetti che non hanno reddito da lavoro. Possono inoltre iscriversi alle forme pensionistiche complementari anche i c.d. "soggetti fiscalmente a carico" cioè quei soggetti rispetto ai quali il percettore del reddito fruisce delle deduzioni o delle detrazioni prevista dalla normativa fiscale vigente. Affinché i soggetti fiscalmente a carico possano effettivamente iscriversi ad un fondo pensione di natura negoziale è necessario che tale facoltà sia espressamente prevista dallo statuto del fondo pensione. Per maggiori informazioni o appuntamenti chiamare il numero dell’ufficio: 0564/870840, oppure i numeri: 335/1377153 Riccardo Berti (Titolare) 333/3988966 William Colombo (Promotore Finanziario)