S.O.C. Assistenza Farmaceutica Territoriale Dr.ssa Maria M. Avataneo Tel 0173-316273 Dr.ssa Patrizia Dutto Tel 0173 316225 Dr.ssa Elena Garbarino Tel 0173 316231 NOTIZIE dall’AIFA – Agenzia Italiana del farmaco Le note informative qui riassunte si possono reperire sul sito www.aslcn2.it/servizi sul territorio/assistenza farmaceutica territoriale/farmacovigilanza/notizie dall’AIFA, e in versione integrale sul sito www.agenziafarmaco.gov.it . Si ricorda che tutte le sospette reazioni avverse relative a vaccini o medicinali sottoposti a monitoraggio intensivo e tutte le sospette reazioni avverse gravi oppure inattese relative agli altri medicinali vanno segnalate. Eventuali segnalazioni di ADR da farmaco devono essere inviate utilizzando l'apposito modulo in forma cartacea al Servizio Farmaceutico Territoriale, Corso Bixio 22, 12051 Alba, fax 0173599803 , e-mail [email protected]. Si allegano la scheda di segnalazione sospetta reazione avversa e l’elenco dei medicinali sottoposti a monitoraggio intensivo aggiornato al 18/08/2011. NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE RELATIVA ALL’ASSOCIAZIONE DI SPRYCEL (dasatinib) CON L’IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE (PAH) (16/08/2011). 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. I pazienti devono essere valutati per segni e sintomi di patologie cardiopolmonari pre-esistenti all’inizio della terapia con dasatinib. All’inizio del trattamento, in ogni paziente con sintomi di patologie cardiache deve essere eseguito un ecocardiogramma, che deve anche essere preso in considerazione nei pazienti con fattori di rischio per patologie cardiache o polmonari . I pazienti che sviluppano dispnea o affaticamento dopo aver iniziato la terapia con dasatinib devono essere valutati per eziologie comuni (ad esempio: versamento pleurico, edema polmonare, anemia, infiltrazione polmonare). La terapia con dasatinib deve essere interrotta o il dosaggio deve essere ridotto durante questa valutazione. La diagnosi di PAH deve essere presa in considerazione se non si ottiene alcun miglioramento con l’interruzione del trattamento o con la riduzione del dosaggio o se non vi siano spiegazioni. L’approccio diagnostico per la PAH deve seguire le linee guida standard Se la diagnosi di PAH è confermata, dasatinib deve essere interrotto definitivamente. Il follow-up dei pazienti cui è stata diagnosticata la PAH deve seguire le linee guida standard FDA: NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE SUL FLUCONAZOLO (04/08/2011). La Food and Drug Administration sta informando il pubblico che un’assunzione cronica e a dosi elevate (400-800 mg/die) di Diflucan (fluconazolo), da parte delle madri, durante il primo trimestre di gravidanza, può essere associato a rari e distinti difetti di nascita del nascituro. Questo rischio non sembra essere associato ad una singola dose di fluconazolo (150 mg) utilizzata per trattare l’infezione fungina vaginale (candidosi). Per questo motivo la FDA consiglia, ai pazienti che assumono fluconazolo, di informare il personale sanitario nel caso fossero gestanti o intendessero progettare una gravidanza. CASI DI ERRORE TERAPEUTICO LEGATO ALL’USO DI METHERGIN (metilergometrina maleato) (03/08/2011). Methergin è un medicinale che contiene metilergometrina maleato usato in ginecologia sia nel terzo stadio del parto sia nella prevenzione o trattamento dell’emorragia post-parto o post-abortiva causata dall’atonia uterina. Il Centro Antiveleni (CAV) di Milano ha recentemente riportato all’AIFA una serie di casi di neonati, nella maggior parte con meno di un 1 mese di età, cui è stato somministrato il Methergin in gocce perché scambiato con farmaci e/o integratori pediatrici con la stessa formulazione. Gli effetti clinici rilevati nei neonati esposti a Methergin hanno compreso vasocostrizione, sonnolenza, convulsioni, insufficienza respiratoria e renale, e disturbi alimentari transitori. IMPORTANTI INFORMAZIONI DI SICUREZZA SU PIOGLITAZONE E LIEVE AUMENTO DEL RISCHIO DI CARCINOMA DELLA VESCICA (01/08/2011). Sono disponibili nuovi dati epidemiologici ed una meta-analisi di studi clinici randomizzati che indicano un lieve aumento del rischio di carcinoma della vescica con l’uso di medicinali contenenti pioglitazone. Si ribadisce che: 1. l’utilizzo di pioglitazone è ora controindicato nei pazienti con carcinoma della vescica in fase attiva, anamnesi positiva per carcinoma della vescica, ematuria macroscopica di natura non accertata 2. negli anziani il bilancio dei benefici e dei rischi deve essere valutato accuratamente 3. i pazienti devono essere rivalutati dopo 3-6 mesi, per accertare una risposta adeguata al trattamento NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE SU MULTAQ (dronedarone) RELATIVA AI RISULTATI PRELIMINARI DI UNO STUDIO CLINICO CHE MOSTRANO UN AUMENTO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE (29/07/2011). 1. Uno studio clinico (PALLAS), volto alla valutazione di pazienti ad alto rischio con fibrillazione atriale permanente, è stato precocemente interrotto a causa di un eccesso di eventi cardiovascolari maggiori (morte per cause cardiovascolari, ictus e ospedalizzazione per cause cardiovascolari) nei pazienti trattati con dronedarone. I dati attualmente disponibili sono preliminari e un’ulteriore raccomandazione sull’uso di dronedarone sarà pubblicata in Settembre, dato che i risultati potrebbero avere impatto sull’uso del farmaco nella indicazione approvata. 2. Si consiglia ai medici prescrittori di monitorare regolarmente i pazienti allo scopo di assicurarsi che questi rimangano nell’ambito dell’ indicazione autorizzata e non evolvano verso la FA permanente o in una delle controindicazioni d’uso. 3. I medici prescrittori devono seguire le controindicazioni e le avvertenze contenute nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP). COMUNICAZIONE DI SICUREZZA DELLA FDA SUL LINEZOLID (28/07/2011). La Food and Drug Administration ha ricevuto segnalazioni di reazioni avverse gravi a carico del sistema nervoso centrale quando il linezolid (Zyvoxid) viene somministrato a pazienti che assumono psicofarmaci che agiscono sul sistema serotoninergico del cervello. Sebbene l'esatto meccanismo di questa interazione non sia noto, bisogna ricordare che il linezolid è un inibitore delle MAO-A (monoammino-ossidasi A), enzimi responsabili della degradazione della serotonina a livello del SNC. Quando il linezolid viene somministrato a pazienti che assumono farmaci che agiscono sulla trasmissione serotoninergica, può verificarsi un accumulo del neurotrasmettitore a livello sinaptico, causando tossicità. Tale effetto si manifesta come Sindrome Serotoninergica i cui sintomi includono: alterazioni psichiche (confusione, iperattività, problemi di memoria), contrazioni muscolari, sudorazione eccessiva, brividi e tremori, diarrea, difficoltà di coordinazione, e / o febbre. Come raccomandazione generale il linezolid non dovrebbe essere somministrato a pazienti che assumono questi farmaci, tuttavia, ci sono alcune condizioni che potrebbero essere pericolose per la vita e richiedono un trattamento urgente con linezolid, ad esempio: per trattare infezioni da Enterococcus faecium (VRE ) vancomicina-resistente. per il trattamento di infezioni come la polmonite nosocomiale e infezioni complicate della cute, compresi i casi causati da Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA). ELENCO FARMACI LASA AGGIORNATO AL 31/12/2010. Gli errori in terapia occorsi più frequentemente sono riferiti all’uso dei farmaci che possono essere facilmente scambiati con altri per la somiglianza grafica e/o fonetica del nome e per l’aspetto simile delle confezioni. Tali errori possono verificarsi in qualsiasi fase della gestione del farmaco sia in ambito ospedaliero che territoriale. Per questo il Ministero della salute ha provveduto alla stesura della Raccomandazione n.12 (agosto 2010) per la prevenzione degli eventi avversi dovuti ad errori in corso di terapia farmacologica con farmaci “LookAlike/Sound-Alike”. La Raccomandazione è rivolta a tutti gli operatori sanitari coinvolti, a vario titolo, nel processo di gestione del farmaco: in ospedale, nei servizi territoriali delle ASL, nelle Farmacie di comunità, negli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia nonché alle Direzioni delle Aziende sanitarie e farmaceutiche. Il Ministero della Salute ha deciso di redigere un elenco di questi farmaci (allegato) in base a : 1. segnalazioni di avvenuto scambio tra farmaci. 2. frequenza di segnalazione di possibile scambio di farmaci ad alto livello di attenzione (come individuato dalla Raccomandazione n.7) soprattutto gli oncologici e i cardiovascolari, 3. segnalazione di farmaci generici/equivalenti, 4. segnalazione di galenici in fiale, 5. ampia rappresentatività delle categorie terapeutiche. L’elenco dei farmaci si riferisce esclusivamente a quello delle segnalazioni pervenute. L’elenco sicuramente non è esaustivo ma sarà aggiornato semestralmente in base alle segnalazioni e ai suggerimenti che perverranno alla casella dedicata [email protected]. L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI CONCORDA IL RITIRO DEL MEDICINALE VIMPAT SCIROPPO 15MG/ML (28/07/2011). Il Comitato per i Medicinali per uso umano dell’Agenzia Europea dei Medicinali (CHMP) ha concordato il ritiro del medicinale Vimpat sciroppo 15mg/ml il 15/09/2011 a causa di un difetto di qualità riscontrato in alcuni lotti che comporta una distribuzione non uniforme del principio attivo lacosamide nello sciroppo(può condurre ad un sovra o un sottodosaggio). I medici sono invitati a contattare i loro pazienti per passare, quando possibile, alla forma farmaceutica Vimpat compresse rivestite con film. Per i pazienti che non possono assumere le compresse, la soluzione orale di Vimpat10 mg/ml, approvata negli Stati Uniti, può essere resa disponibile al paziente su base nominale, o in alternativa deve essere considerato un altro trattamento antiepilettico. Nel caso si decida di passare da lacosamide ad un trattamento antiepilettico alternativo, si raccomanda di diminuire gradualmente la dose di Vimpat. L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI RACCOMANDA NUOVE CONTROINDICAZIONI E AVVERTENZE PER PIOGLITAZONE AL FINE DI RIDURRE IL LIEVE AUMENTO DI RISCHIO DI CANCRO ALLA VESCICA Il profilo beneficio-rischio rimane positivo in una popolazione limitata di pazienti con diabete di tipo 2 (21/07/2011). I medici prescrittori sono invitati a non utilizzare questi medicinali in pazienti con cancro alla vescica o con una storia di cancro alla vescica o in pazienti con ematuria macroscopica non indagata. Prima di iniziare la terapia con pioglitazone, devono essere valutati i fattori di rischio per cancro della vescica. Alla luce dei rischi legati all'età, negli anziani deve essere valutato attentamente il bilancio dei benefici e dei rischi sia prima di iniziare la terapia che durante la terapia. I medici prescrittori devono rivalutare il trattamento dei pazienti in terapia con pioglitazone dopo 3-6 mesi (e successivamente con regolarità) per garantire che solo i pazienti che ne traggono sufficiente beneficio continuino ad assumerlo. Il CHMP ha richiesto al titolare di autorizzazione all’immissione in commercio di condurre uno studio epidemiologico paneuropeo incentrato su una più robusta caratterizzazione del rischio. L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI CONFERMA IL RAPPORTO RISCHIO-BENEFICIO POSITIVO PER IL MEDICINALE CHAMPIX: i vantaggi della cessazione del fumo superano il lieve aumento dell’incidenza di eventi cardiovascolari correlato all’assunzione del farmaco (21/07/2011). Il CHMP ha chiesto alla Pfizer,titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio di Champix, di presentare una variazione per includere ulteriori informazioni sugli eventi cardiovascolari negli stampati. Pfizer ha informato l'EMA che presenterà la variazione ai primi di agosto. USO IN GRAVIDANZA E RISCHIO DI MOVIMENTI MUSCOLARI ANORMALI E SEGNI DI ASTINENZA NEI NEONATI “Informazioni importanti riguardati i medicinali antipsicotici(convenzionali e atipici)”(14/07/2011). Sulla base di una revisione degli antipsicotici condotta dalla FDA, l’EMA ha concluso che vi siano prove sufficienti per concludere che i neonati di madri che hanno assunto antipsicotici convenzionali o atipici, durante l’ultimo trimestre possano subire effetti avversi (principalmente sintomi extrapiramidali e/o di astinenza). Nonostante vi siano dati limitati per alcuni antipsicotici questo sembra essere un effetto di classe. Le informazioni presenti negli attuali stampati dei medicinali approvati nell’UE non sono aggiornati alle attuali conoscenze riguardo ai possibili effetti avversi nei neonati e variano tra i diversi medicinali. L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI RIVALUTA IL RISSCHIO CARDIOVASCOLARE DI DRONEDARONE (21/07/2011). L’Agenzia Europea dei Medicinali sta attualmente rivalutando i benefici e i rischi del medicinale antiaritmico Multaq (dronedarone) poiché i dati preliminari provenienti da uno studio clinico hanno mostrato un incremento del rischio di effetti avversi cardiovascolari come morte da cause cardiovascolari, stroke (accidente cerebrovascolare) ed ospedalizzazione per cause cardiovascolari in pazienti con fibrillazione atriale permanente. Questi nuovi dati possono incidere sulle indicazioni terapeutiche approvate. In attesa della conclusione dell’attuale rivalutazione si ricorda ai medici prescrittori dell’Unione Europea di seguire le raccomandazioni contenute nelle Informazioni sul Prodotto relativamente alle indicazioni terapeutiche, controindicazioni ed avvertenze già definite. In particolare, si raccomanda ai medici prescrittori di monitorare regolarmente i pazienti al fine di assicurarsi che rientrino nell’ambito delle indicazioni autorizzate e non progrediscano verso una fibrillazione atriale permanente. L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI RACCOMANDA DI LIMITARE L’IMPIEGO DI MEDICINALI CONTENENTI DEXRAZOXANO (18/07/2011). Il dexrazoxano (Cardioxane) è un analogo dell’acido etilendiamminotetraacetico (EDTA), con un’attività inibente la topoisomerasi II, somministrato per prevenire la cardiotossicità delle antraci cline in pazienti affetti da cancro. • Dexrazoxano è ora controindicato per l’uso nei bambini e negli adolescenti. Questa restrizione dell’uso è stata determinata da evidenze di effetti dannosi gravi nei bambini a seguito dell’uso di dexrazoxano, inclusi un aumento del rischio di secondi tumori maligni primari (principalmente leucemia mieloide acuta e sindrome mielodisplastica), grave mielosoppressione, infezione grave e di mancanza di evidenza di efficacia clinica. • L’uso del dexrazoxano (Cardioxane) è ora ristretto ai pazienti adulti con cancro mammario avanzato e/o metastatico. Non è raccomandato l’uso del dexrazoxano in combinazione con terapia adiuvante per il cancro mammario o con chemioterapia a scopo curativo. • La dose cumulativa minima di antracicline che deve essere stata somministrata prima dell’uso di dexrazoxano è di 300 mg/m2 di doxorubicina, o 540 mg/m2 di epirubicina. • Il rapporto di dosi raccomandato per dexrazoxano:doxorubicina e dexrazoxano:epirubicina è di 10:1. L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI HA CONCLUSO LAREVISIONE SISTEMATICA DEI MEDICINALI CONTENENTI NIMESULIDE – L’uso deve essere limitato al trattamento del dolore acuto e la dismenorrea primaria (23/06/2011). In termini di sicurezza, il Comitato per i prodotti medicinali per uso umano (CHMP) ha osservato che nimesulide ha lo stesso rischio di tossicità gastrointestinale, come gli altri FANS, però è associato ad un aumentato rischio di tossicità epatica rispetto agli altri trattamenti anti-infiammatori. Il Comitato ha ritenuto che l'uso sistemico di nimesulide per il trattamento dell’osteoartrite dolorosa, che è una condizione cronica, aumenterebbe il rischio poiché questi medicinali sarebbero usati per un trattamento a lungo termine con un conseguente aumento del rischio di danno epatico. Quindi nimesulide non devo più essere usato per il trattamento sintomatico dell’osteoartrite. LINEE GUIDA PER GESTIRE E COMUNICARE GLI EVENTI AVVERSI IN SANITA’(06/2011). Le Linee guida individuano due fasi principali rispetto alle quali predisporre le procedure per la gestione dell’evento avverso: Fase 1: Analisi dell’evento con le seguenti azioni prioritarie: 1. Segnalazione dell’evento; 2. Identificazione dei fattori causali e/o contribuenti; 3. Azioni di miglioramento e valutazione. Fase 2 : Azioni di comunicazione e di contenimento del danno e/o di ristoro, con le seguenti azioni prioritarie: 1. Esprimere rincrescimento e relazionarsi con il paziente e con i familiari; 2. Attivare le azioni di sostegno agli operatori; 3. Attivare una comunicazione istituzionale esterna veritiera, completa, seria ed esaustiva; 4. Favorire la definizione stragiudiziale. Ciascuna delle azioni previste nelle due fasi viene declinata in Raccomandazioni basate su evidenze di letteratura, che saranno oggetto di periodica verifica di aderenza a standard raccomandati. SOSPENSIONE DELL’UTILIZZO DEI MEDICINALI CONTENENTI PIOGLITAZONE IN FRANCIA, A LIVELLO EUROPEO PREOSEGUE LA REVISIONE (10/06/2011). Uno studio retrospettivo di coorte condotto in Francia sembra suggerire un aumento del rischio di cancro alla vescica con l’uso di pioglitazone. IXIARO, VACCINO PER L’ENCEFALITE GIAPPONESE, RITIRO DEL LOTTO JEV09L37 (30/05/2011). Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) è stato informato che uno specifico lotto (JEV09L37) del vaccino Ixiaro dell’encefalite Giapponese, prodotto da Intercell AG, potrebbe essere meno potente del previsto e potrebbe non indurre una completa protezione immunitaria nei vaccinati. Il CHMP raccomanda di considerare la rivaccinazione di quelle persone che hanno ricevuto una o due dosi del lotto JEV09L37 di Ixiaro se i vaccinati intendono viaggiare nel prossimo futuro nei paesi esposti al virus dell’encefalite Giapponese. L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI RACCOMANDA LA SOSPENSIONE DELLE FORMULAZIONI ORALI DEI MEDICINALI CONTENENTI BUFLOMEDIL (20/05/2011) Buflomedil, un agente vasoattivo, è usato per trattare i sintomi della arteriopatia periferica occlusiva (PAOD), è usato in pazienti con PAOD di stadio II, che hanno manifestato dolore severo alla deambulazione anche se per distanze relativamente brevi. Può dare effetti avversi neurologici e cardiologici gravi e talvolta fatali, principalmente legati ad un sovradosaggio accidentale o intenzionale. Il CHMP è pertanto dell’opinione che i benefici dei medicinali contenenti buflomedil nelle formulazioni compresse o soluzioni orali non superavano i loro rischi. L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI HA CONCLUSO LA REVISIONE SULL’USO DI CELECOXIB NELLA POLIPOSI ADENOMATOSA FAMILIARE. CELECOXIB NON DEVE ESSERE USATO OFF-LABEL A SEGUITO DEL RITIRO DI ONSENAL (celecoxib) (20/05/2011). REVOCA DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISIONE IN COMMERCIO NELL’UNIONE EUROPEA, SU RICHIESTA DELL’AZIENDA TITOLARE, DELLA SPECIALITA’ ONSENAL (celecoxib) (29/04/2011). Onsenal era stato autorizzato in circostanze eccezionali per la riduzione del numero di polipi adenomatosi intestinali nella poliposi intestinale familiare, in aggiunta al trattamento chirurgico e alla sorveglianza endoscopica. Il titolare dell’AIC non essendo in grado di fornire ulteriori dati relativi all’efficacia e alla sicurezza del medicinale ha deciso di ritiralo dal commercio. Questa revisione è stata avviata in seguito alle preoccupazioni che i medicinali conteneti celecoxib possano essere utilizzati con indicazioni off-label nella FAP dopo il ritiro di Onsenal. ASSOCIZIONE DI VECTIBIX (panitumumab) E CHERATITE O CHERATITE ULCERATIVA (13/05/2011). Vectibix è indicato come monoterapia per il trattamento di pazienti con carcinoma colorettale metastatico esprimenti il recettore per il fattore di crescita epidermico (EGFR) dopo fallimento di regimi chemioterapici contenenti fluoropirimidine, oxaliplatino e irinotecan, nel caso in cui i tumori presentino il gene KRAS non mutato (wild-type). I pazienti che presentano segni acuti o di peggioramento e sintomi indicativi di cheratite durante la terapia con Vectibix, devono essere prontamente riferiti ad uno specialista in oftalmologia. - Se è confermata una diagnosi di cheratite ulcerativa, il trattamento con Vectibix deve essere sospeso - Se è diagnosticata una cheratite, devono essere considerati i benefici e i rischi di continuare la terapia. - Vectibix deve essere usato con cautela nei pazienti con una storia di cheratite, cheratite ulcerativa o secchezza oculare grave. L’uso di lenti a contatto è un ulteriore fattore di rischio per cheratiti ed ulcerazioni. POTENZIALE RISCHIO DI SECONDI TUMORI PRIMARI IN PAZIENTI TRATTATI CON REVLIMID (lenalidomide) (03/05/2011). Revlimid® è autorizzato nell’Unione Europea (UE), in associazione con desametasone, per il trattamento dei pazienti affetti da mieloma multiplo sottoposti ad almeno una precedente terapia. L’Agenzia Italiana del Farmaco raccomanda: - a tutti i medici prescrittori di informare i pazienti candidati al trattamento con il medicinale lenalidomide, per qualsiasi indicazione terapeutica (compresi gli studi clinici), relativamente al rischio di aumentata incidenza di seconde neoplasie evidenziata dall’EMA in alcuni studi clinici. A tal proposito, per i pazienti già in trattamento, si ritiene opportuno, in ogni caso, il rinnovo del consenso informato; - a tutti i medici un’attenta valutazione del profilo beneficio/rischio per ogni utilizzo del medicinale, limitando allo stretto necessario la durata dei trattamenti, e di porre una particolare attenzione nel monitoraggio clinico dei pazienti relativamente alla possibilità di seconde neoplasie; - la sospensione degli studi clinici relativamente all’indicazione mieloma multiplo in mantenimento (pazienti di nuova diagnosi) in attesa di ulteriori indicazioni dalla procedura di revisione EMA del medicinale. L’Agenzia Italiana del Farmaco sconsiglia gli usi non autorizzati del medicinale almeno sino a quando la revisione in corso non sarà conclusa;di conseguenza, sono state analizzate le indicazioni off-label attualmente applicate in Italia,autorizzate o meno dall’AIFA, secondo la normativa vigente in materia di uso off-label e uso terapeutico di medicinale soggetto a sperimentazione clinica. In attesa di un parere definitivo dell’EMA, le indicazioni terapeutiche off-label riconosciute dall’AIFA sono state quindi limitate a quelle presenti negli elenchi dei medicinali a carico del SSN previsti ai sensi della Legge 648/96 (aggiornamento aprile 2011) e sottoposti a monitoraggio tramite Registro. COMUNICAZIONE DIRETTA AGLI OPERATORI SANITARI SULL’ASSOCIAZIONE DI THALIDOMIDE CELGENE (talidomide) AD EVENTI TROMBOEMBOLICI (28/04/2011). Thalidomide Celgene 50 mg capsule rigide ha ottenuto l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio dalla Commissione Europea, in associazione a melfalan e prednisone, per il trattamento di prima linea di pazienti con mieloma multiplo non trattato di età ≥ 65 anni o di pazienti non idonei a ricevere una chemioterapia ad alte dosi. - I pazienti trattati con talidomide hanno un rischio più elevato di tromboembolismo arterioso, inclusi infarti del miocardio ed eventi cerebrovascolari, in aggiunta al rischio già noto di tromboembolismo venoso; - La maggior parte dei pazienti con eventi di tromboembolismo venoso o arterioso in associazione a trattamento con talidomide ha presentato fattori di rischio noti per il tromboembolismo; - Devono essere messe in atto azioni per minimizzare tutti i fattori di rischio modificabili per eventi tromboembolici (ad es. fumo, ipertensione e iperlipidemia); - Si consiglia agli operatori sanitari di tener conto del rischio trombotico venoso e arterioso e della necessità di tromboprofilassi (il rischio appare maggiore durante i primi 5 mesi di terapia) durante la valutazione di pazienti idonei a ricevere il trattamento con talidomide. L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI RACCOMANDA LA REVOCA DELLA SOSPENSIONE DI OCTAGAM A SEGUITO DELL’IMPLEMENTAZIONE DI MIGLIORAMENTI DEL PROCESSO DI PRODUZIONE E DI ALTRE MISURE PREVENTIVE (15/04/2011). Octagam (Immunoglobulina Umana Normale 5% e 10%) è una soluzione intravenosa usata per potenziare il sistema immunitario e per ridurre il rischio di infezione nei pazienti con un sistema immunitario compromesso. POTENZIALE RISCHIO DI SECONDI TUMORI PRIMARI IN PAZIENTI TRATTATI CON REVLIMID (lenalidomide) (08/04/2011). Revlimid è autorizzato nell’Unione Europea (UE), in associazione con desametasone, per il trattamento dei pazienti affetti da mieloma multiplo sottoposti ad almeno una precedente terapia. In studi clinici condotti al di fuori dell’indicazione autorizzata è stata osservata un’incidenza più elevata di secondi tumori primari nei pazienti trattati con lenalidomide rispetto ai pazienti di controllo, per i pazienti già in trattamento, si ritiene opportuno, in ogni caso, il rinnovo del consenso informato, limitando allo stretto necessario la durata dei trattamenti. Le indicazioni terapeutiche off-label riconosciute dall’AIFA sono state quindi limitate a quelle presenti negli elenchi dei medicinali a carico del SSN previsti ai sensi della Legge 648/96 (aggiornamento aprile 2011) e sottoposti a monitoraggio tramite Registro. Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) sta effettuando una revisione del rapporto beneficio-rischio della lenalidomide nell’indicazione autorizzata. NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA): KETOPROFENE PER USO TOPICO E RISCHIO DI REAZIONI DI FOTOSENSIBILIZZAZIONE (07/04/2011). Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha condotto nel 2010 una revisione scientifica dei dati di sicurezza e di efficacia dei medicinali contenenti ketoprofene per uso topico, a seguito delle segnalazioni di reazioni avverse di fotosensibilizzazione e di cosensibilizzazione con l’octocrilene (filtro UV). E’ stato deciso che: - tutti i medicinali contenenti ketoprofene per uso topico devono essere soggetti a prescrizione medica _ il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto/Foglietto Illustrativo (RCP/FI) dei medicinali contenenti ketoprofene per uso topico devono essere modificati Raccomandazioni da seguire se si usano medicinali a base di ketoprofene per uso cutaneo: - evitare l’esposizione alla luce solare diretta (anche quando il cielo è velato), compreso il solarium durante il trattamento e nelle due settimane successive all’interruzione; - proteggere dal sole, tramite indumenti, le parti trattate; - lavarsi accuratamente e in maniera prolungata le mani dopo ogni uso. IMPORTANTI INFORMAZIONI DI SICUREZZA RIGUARDANTI IL MEDICNALE EFIENT (prasugrel) E SEGNALAZIONI DI IPERSENSIBILITA’ COMPRENDENTI ANGIOEDEMA (06/04/2011). Sono pervenute segnalazioni reazioni avverse serie. Si prega di tenere in considerazione quanto segue: - Quando viene prescritto Efient è importante che i medici prescrittori informino i pazienti del rischio potenziale di reazioni di ipersensibilità. - I medici prescrittori devono essere consapevoli dei rischi potenziali di reazioni di ipersensibilità fra cui angioedema in pazienti con storia clinica nota di reazioni di ipersensibilità alle tienopiridine. - I pazienti devono essere avvertiti di informare immediatamente il medico in caso di comparsa di sintomi riferibili a ipersensibilità. I casi riportati hanno presentato un tempo di esordio variabile, da immediatamente/qualche ora fino a 5-10 giorni dopo l’assunzione. Alcuni pazienti, che non avevano precedentemente assunto clopidogrel, hanno presentato reazioni di ipersensibilità, mentre altri pazienti con storia clinica di ipersensibilità al clopidogrel erano passati alla terapia con prasugrel e successivamente hanno riportato angioedema. IMPORTANTI INFORMAZIONI DI SICUREZZA RIGUARDANTI IL RISCHIO DI EVENTI TROMBOTICI LEGATI ALL’USO SOTTOCUTANEO O INAPPROPRIATO (EV) DI VIVAGLOBIN (immunoglobulina umana normale) (28/03/2011). Vivaglobin è indicato per la terapia sostitutiva negli adulti e nei bambini affetti da sindromi di immunodeficienza primaria (PID) (agammaglobulinemia e ipogammaglobulinemia congenite, immunodeficienza comune variabile, immunodeficienza combinata grave, carenza di sottoclassi IgG con infezioni ricorrenti) e per la terapia di sostituzione nel mieloma o nella leucemia linfatica cronica, con grave ipogammaglobulinemia secondaria e infezioni ricorrenti. - Sono state riportate rare segnalazioni di eventi tromboembolici (TEE) arteriosi e venosi associati alla somministrazione sottocutanea di Vivaglobin. - Si raccomanda di prestare cautela nel prescrivere il Vivaglobin a pazienti con preesistenti fattori di rischio di eventi tromboembolici. Per questi pazienti a rischio, potrebbe essere presa in considerazione una terapia alternativa adeguata. - Vivaglobin non è indicato per uso endovenoso. Non infondere Vivaglobin per via endovenosa ed assicurarsi che nessun vaso sia danneggiato durante la somministrazione sottocutanea. - Si deve raccomandare ai pazienti di richiedere immediata assistenza medica se si manifestano i primi sintomi di TEE quali la mancanza di respiro, dolore e gonfiore agli arti, deficit neurologico focale, dolore toracico o altre manifestazioni di eventi trombotici ed embolici. COMUNICAZIONE SULLA CARENZA DEL MEDICINALE THYROGEN 0.9MG POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE 2 FL I.M. (tirotropina) (22/03/2011). Si è verificato uno shortage nella disponibilità di Thyrogen destinato a perdurare sino a luglio 2011. Genzyme è in grado di fornire il 45% circa del fabbisogno europeo del medicinale Thyrogen sino a luglio 2011. L’impiego di Thyrogen (autorizzato per la diagnosi ed il trattamento dei residui di tessuto tiroideo posttiroidectomia nei pazienti con tumore della tiroide) dovrebbe essere limitato ai soli pazienti che non sono in grado di tollerare la sospensione della somministrazione di ormone tiroideo, o per i quali la sostituzione con trattamenti alternativi risulterebbero inefficaci. RESTRIZIONE DELL’INDICAZIONE TERAPEUTICA DELLA SPECIALITA’ MEDICINALE ZERIT (stavudina) AD OPERA DELLE AUTORITA’ REGOLATORIE EUROPEE ED ITALIANE A SEGUITO DI EFFETTI INDESIDERATI POTENZIALMENTE GRAVI (18/03/2011). Zerit è un farmaco antivirale. È usato in combinazione con altri farmaci antivirali nel trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ). - La stavudina deve essere utilizzata solo quando non vi sono alternative terapeutiche e per il più breve tempo possibile. - Segnalazioni di farmacovigilanza successive all’immissione in commercio e la letteratura scientifica hanno aumentato il grado di conoscenza e la caratterizzazione del profilo di sicurezza della stavudina, in particolare sul rischio di acidosi lattica, lipoatrofia e neuropatia periferica. - Una rivalutazione del profilo beneficio/rischio del medicinale ha concluso che i pazienti che ricevono stavudina presentano un rischio aumentato di tossicità potenzialmente grave rispetto ai trattamenti antiretrovirali alternativi. COMUNICAZIONE RELATIVA ALLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONEDEL MEDICINALE A DENOMINAZIONE GENERICA D-PENICILLAMINA 150MG CPS RIGIDE (16/03/2011). La limitata disponibilità attuale del medicinale viene riservata ai soli pazienti affetti da morbo di Wilson e a coloro che, in emergenza, non abbiano alternative terapeutiche. Pertanto si comunica che, a partire dall’ultima decade di marzo 2011, verrà completata la fornitura di tutte le richieste non evase o evase solo parzialmente pervenute fino al 16/03/2011. Le nuove richieste annuali che arriveranno saranno oggetto di una prossima comunicazione. SOVRAPRESSIONE NELLE FIALE DI VITAMINA C SALF (07/03/2011). L’Agenzia Italiana del Farmaco, insieme a S.A.L.F. S.p.A., raccomanda di non esporre il medicinale Vitamina C SALF a temperature superiori a quelle ambientali poiché, talvolta, si può verificare una sovrapressione all’interno delle fiale con conseguente rottura. MODIFICA RIASSUNTI DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E DEI FOGLIETTI ILLUSTRATIVI PER MEDICINALI CONTENENTI FENOFIBRATO, BEZAFIBRATO, CIPROFIBRATO E GEMFIBROZIL (04/03/2011). La commissione europea ha preso in considerazione le raccomandazioni del gruppo di lavoro sulla farmacovigilanza sull’esame del rapporto rischio-beneficio dei fibrati nel trattamento di malattie cardiovascolari e dislipidemie. Il CHMP ha valutato i nuovi dati pubblicati per i fibrati, compresi i risultati dello studio ACCORD sui lipidi a sostegno dell’impiego di fenofibrato (cps 100,300,67,200,250 mg e cpr rivestite 160, 145mg) come terapia addizionale a una statina in pazienti con iperlipidemia mista ad elevato rischio cardiovascolare quando i trigliceridi e il colesterolo HDL non sono adeguatamente controllati con la sola statina. Sulla base dei dati disponibili il CHMP ha concluso che non vi è efficacia terapeutica nella prevenzione primaria e secondaria della malattia cardiovascolare per tutti i fibrati, con l’eccezione di gemfibrozil che è risultato efficace nella prevenzione primaria della morbilità cardiovascolare nei pazienti maschi quando non è possibile l’impiego di una statina. Tuttavia, nella ipertrigliceridemia grave e in talune dislipidemie, quando non è possibile utilizzare una statina, i pazienti possono comunque trarre beneficio dal trattamento con i fibrati. CONCESSIONE NULLA-OSTA ED AUTORIZZAZIONE ALL’IMPORTAZIONE DEL MEDICINALE ATARAX “100mg/2ml soluzione iniettabile”- 6 fiale da 2ml – AIC N.010834051 (23/02/2011). Acquisto tramite le strutture sanitarie e i servizi di farmacia territoriale. POTENZIALE CONTAMINAZIONE MICROBICA DEL TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOOL CONTENUTO NEL KIT DI INFUSIONE DI HELIXATE NEXGEN - Fattore VIII di coagulazione del sangue umano da ingegneria genetica (21/02/2011). La Paul Hartmann AG ha richiamato dalla distribuzione i sui tamponi imbevuti di alcool (nome commerciale ConZellin) che sono inclusi nel kit di somministrazione fornito con Helixate NexGen. Il richiamo dei tamponi Con-Zellin nasce per motivi relativi alla potenziale contaminazione da Bacillus cereus, un batterio che può essere dannoso per l’uomo. Quanto sopra riportato si riferisce a tutti i lotti di Helixate NexGen distribuiti in Italia e non ancora scaduti. Precisiamo che non vi è alcuna contaminazione del flacone di Helixate NexGen o di altri componenti del suo kit di infusione. RINNOVO DI AIC DA PARTE DEL COMITATO PER I PRODOTTI MEDICINALI PER USO UMANO DELL’AIFA DI ZERIT -stavudina - MA CON DELLE RESTRIZIONI (21/02/2011). Zerit è utilizzato in associazione con altri medicinali antivirali nel trattamento di adulti e bambini infettati con il virus dell'immunodeficienza acquisita (HIV). Il medicinale ha noti effetti tossici sul mitocondrio, il che può causare numerosi effetti collaterali: lipoatrofia (perdita dei grassi in diverse parti del corpo e conseguente deformazione), acidosi lattica (aumento delle concentrazioni di acido lattico nel corpo) e neuropatia periferica (danneggiamento dei nervi nelle estremità). Il Comitato ha notato che questi effetti collaterali sono gravi, sono spesso associati all’utilizzo a lungo termine e occorrono più comunemente con l’uso di Zerit rispetto ad altri medicinali NRTI. Il Comitato ha raccomandato che, sia negli adulti, sia nei bambini, il medicinale deve essere utilizzato per il periodo di tempo più breve possibile e solamente qualora non vi siano alternative terapeutiche appropriate. RINNOVO DI AIC DA PARTE DEL COMITATO PER I PRODOTTI MEDICINALI PER USO UMANO DELL’AIFA DI TYGACIL -tigeciclina - MA CON DELLE RACCOMANDAZIONI PER I PRESCRITTORI (21/02/2011). Tygacil è un antibiotico utilizzato in infusione per il trattamento di infezioni complicate della cute e dei tessuti molli e le infezioni complicate dell'addome. Questo medicinale è utilizzato solamente negli ospedali. Il medicinale è stato associato negli studi clinici ad un aumento della mortalità. Si ricorda ai medici che Tygacil è indicato solamente nel trattamento dei pazienti con infezioni complicate della cute e dei tessuti molli o infezioni intra-addomminali complicate. I medici devono utilizzare Tygacil solamente quando l'utilizzo di altri antibiotici non è opportuno. I pazienti in trattamento con Tygacil devono essere strettamente monitorati, specialmente per accertare il possibile sviluppo di superinfezioni. L'insorgenza di superinfezioni, in particolare di polmonite, può essere associata ad una ridotta sopravvivenza del paziente. Se insorge una superinfezione, il paziente deve essere trattato con un altro antibiotico. RESTRIZIONE DELLE INDICAZIONI DEL PROVIGIL – modanafil (09/02/2011). Modafinil è ora indicato solo per il trattamento della eccessiva sonnolenza associata alla narcolessia, con o senza cataplessia. È definita eccessiva sonnolenza la difficoltà di mantenere lo stato di veglia e l’aumentata probabilità di addormentarsi in situazioni inadeguate. Una revisione del Comitato per i Prodotti Medicinali per uso umano dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha concluso che il profilo beneficio/rischio del modafinil non è più favorevole per il trattamento della sonnolenza eccessiva associata alla sindrome da apnea ostruttiva nel sonno, disturbo del sonno da lavoro a turni di grado moderato-severo, e ipersonnia idiopatica. POTENZIALE CONTAMINAZIONE BATTERICA DEL TAMPONE IMBEVUTO DI ALCOOL CONTENUTO NEL KIT DI INFUSIONE DI PEGINTRON PENNE E INTRON A PENNA - interferone pegilato alfa 2b e interferone alfa 2b - (04/02/2011). Sono stati ritirati dal commercio i tamponi detergenti con alcool prodotti negli USA dal Gruppo Triad, a causa della possibile contaminazione batterica da Bacillus cereus dei loro prodotti che può causare infezioni pericolose per la vita del paziente, specialmente nelle popolazioni ad alto rischio, che comprendono pazienti immunosoppressi e chirurgici. Il ritiro riguarda i tamponi detergenti con alcool inseriti e distribuiti all’interno delle confezioni delle nostre specialità medicinali PegIntron PENNA PRERIEMPITA e IntronA PENNA MULTIDOSE tutti i dosaggi. INSUFFICIENZA CARDIACA DI NUOVA INSORGENZA O AGGRAVATA DURANTE LA TERAPIA CON MULTAQ (dronedarone) (modifica stampati gennaio 2011) L’uso di MULTAQ è controindicato in pazienti con insufficienza cardiaca di classe NYHA IV e in pazienti instabili di classe III. Sono stati segnalati spontaneamente episodi di insufficienza cardiaca di nuova insorgenza o aggravata durante il trattamento con MULTAQ. I pazienti devono essere avvertiti di consultare il medico se sviluppano o manifestano un aggravamento dei segni o dei sintomi di insufficienza cardiaca, come l’aumento di peso, edema dipendente da insufficienza cardiaca, o un aumento della dispnea. Se si sviluppa o si aggrava l’insufficienza cardiaca, prendere in considerazione la sospensione o l’interruzione di MULTAQ. DANNO EPATICO GRAVE ASSOCIATO ALL’USO DI MULTAQ – dronedarone (21/01/2011). Sono stati riportati casi di danno epatico, inclusi due casi di insufficienza epatica con necessità di trapianto, in pazienti trattati con dronedarone. Alcuni di questi casi si sono manifestati subito dopo l’inizio del trattamento. Ai pazienti a cui viene prescritto dronedarone, devono essere effettuati test di funzionalità epatica: -prima dell’inizio della terapia, -su base mensile per sei mesi, -al 9° e al 12° mese, e successivamente su base periodica. I pazienti che attualmente stanno assumendo dronedarone devono essere contattati entro il prossimo mese in modo da poter effettuare i test di funzionalità epatica e successivamente dovranno essere esaminati, come descritto sopra, in base a quando è iniziato il trattamento. Se i livelli di alanina amino transferasi (ALT) sono elevati a 3 volte il limite superiore di normalità (ULN), tali livelli dovranno essere rimisurati entro 48-72 ore. Se i livelli di ALT sono confermati a 3 x ULN dopo la rimisurazione, il trattamento con dronedarone deve essere sospeso. Ai pazienti deve essere consigliato di contattare immediatamente gli operatori sanitari in caso di segni o sintomi di danno epatico. MODIFICA DEL REGIME DI FORNITURA DEI MEDICINALI PER USO TOPICO CONTENENTI IL PRINCIPIO ATTIVO KETOPROFENE (17/01/2011). L'AIFA ha modificato il regime di fornitura dei medicinali per uso topico contenenti Ketoprofene che, dal 18 gennaio 2011, sono assoggettati a prescrizione medica. I farmacisti devono dispensare i medicinali in questione solo dietro presentazione di ricetta medica, anche se trattasi di confezioni ancora prive, sull'imballaggio esterno o, in mancanza dello stesso, sul confezionamento primario, della suddetta dicitura. L’USO DI CUBICIN (daptomicina) E’ ASSOCIATO A POLMONITE EOSINOFILA (21/12/2010). La daptomicina (Cubicin) è indicata nel trattamento delle infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (cSSTI); endocardite infettiva del cuore destro (RIE) da Staphylococcus aureus; batteriemia da Staphylococcus aureus quando è associata a RIE o cSSTI. Sono stati segnalati casi rari ma potenzialmente gravi di polmonite eosinofila associata all’uso di daptomicina. I sintomi più comuni della polmonite eosinofila comprendono tosse, febbre e dispnea. La maggior parte dei casi si è verificata dopo 2 settimane di trattamento col medicinale. Gli operatori sanitari devono reagire prontamente agli eventuali segni di polmonite eosinofila che dovessero occorrere durante il trattamento con daptomicina. Il trattamento con daptomicina deve essere interrotto immediatamente e, se opportuno, il paziente deve essere trattato con corticosteroidi. Daptomicina non deve essere somministrata nuovamente a pazienti con pregressa polmonite eosinofila sospetta o confermata. MEDICINALI A BASE DI SOMATROPINA: nuova rivalutazione dei medicinali (16/12/2010). In seguito alla pubblicazione di uno studio epidemiologico a lungo termine è stata riscontrata la possibilità di un aumentato rischio di mortalità per i pazienti trattati con somatropina rispetto alla popolazione generale. Il CHMP ha confermato la non immediatezza del problema ma ricorda ai medici di attenersi scrupolosamente ai dosaggi approvati (50 microgrammi /kg /die). VALUTAZIONE DELL’AIFA SULL’UTILIZZO DI AVASTIN (bevacizumab) NEL TUMORE ALLA MAMMELLA (16/12/2010). L’Avastin in combinazione con paclitaxel rimane un’ opzione terapeutica per le donne con tumore della mammella, ma non con altre combinazioni con le quali i benefici non superano i rischi quali docetaxel, capecitabina TINSET 2.5% gocce orali sospensione (oxatomide): aggiornamento stampati per ridurre nei bambini il rischio di sovradosaggio (15/12/2010). Sono stati segnalati con Tinset 2.5% gocce orali sospensione ulteriori casi di sovradosaggio verificatesi nei bambini per errore posologico o ingestione accidentale. Le reazioni avverse segnalate, tra cui sopore, tachicardia e allungamento dell’intervallo QT, sono state gravi e si sono manifestate a carico del sistema nervoso centrale e del cuore. Si ricorda quindi che la posologia approvata da utilizzare nei bambini di età uguale o superiore a 1 anno, per ogni indicazione, equivale a 1 goccia ogni 2 kg di peso corporeo due volte al dì e che il farmaco controindicato nei bambini di età inferiore ad 1 anno. REVLIMID (lenalidomide) E’ ASSOCIATO A EVENTI TROMBOEMBOLICI VENOSI ED ARTERIOSI (15/12/2010). I pazienti con mieloma multiplo trattati con lenalidomide in combinazione con desametasone presentano un aumentato rischio di tromboembolismo venoso e arterioso (principalmente trombosi venosa profonda, embolia polmonare, infarto del miocardio ed eventi cerebrovascolari). I pazienti devono essere monitorati attentamente rispetto a questi rischi. Si deve intervenire per tentare di minimizzare tutti i fattori di rischio per eventi tromboembolici che siano modificabili (ad es. fumo, ipertensione e iperlipidemia). I farmaci che stimolano l’eritropoiesi, o altri farmaci che possano aumentare il rischio di tromboembolismo, devono essere utilizzati con precauzione. L’assunzione a scopo profilattico di farmaci antitrombotici, deve essere raccomandata, soprattutto a pazienti con fattori di rischio trombotico aggiuntivi. La decisione di adottare misure antitrombotiche preventive deve essere presa dopo avere attentamente valutato i fattori di rischio relativi ad ogni singolo paziente. RITIRO DAL MERCATO DI THELIN – Sitaxentan sodium (10/12/2010). Pfizer ritira volontariamente dal mercato a livello mondiale il medicinale Thelin a causa di casi imprevedibili di grave danno epatico. L’INFUSIONE DI ROACTEMRA – tocilizumab - PUO’ DARE ANAFILASSI (un caso è stato mortale) (02/12/2010). CASI DI OSTEONECROSI DELLA MASCELLA SONO SATI SEGNALATI IN PAZIENTI ONCOLOGICI TRATTATI CON AVASTIN – bevacizumab – O CON SUTENT – sunitinib -LA MAGGIORANZA DEI QUALI ERA STATA IN TERAPIA CON BIFOSFONATI EV (30/11/2010). MUCOLITICI PER USO ORALE E RETTALE: CONTROINDICAZIONE NEI BAMBINI AL DI SOTTO DEI 2 ANNI (30/11/2010). Un’analisi di farmacovigilanza ha messo in evidenza un aumento dei casi di ostruzione respiratoria e di peggioramento di patologie respiratorie nei bambini di età inferiore a 2 anni trattati con i mucolitici. CASI DI RISONANZA MAGNETICA CEREBRALE ANORMALE E DISORDINI DEL MOVIMENTO NEI PAZIENTI TRATTATI CON SABRIL –vigabatrin (29/11/2010). Sono stati segnalati casi di risonanza magnetica cerebrale anormale, in particolare nei bambini piccoli, trattati per spasmi infantili con alte dosi di vigabatrin. Allo stato attuale il significato clinico di questi risultati non è noto. POTENZIALE RISCHIO DI CARCINOMA A CELLULE SQUAMOSE (CSS) DELLA PELLE ASSOCIATO A TERPAIA LUNGO TERMINE CON VFEND – voriconazolo (22/09/2010). E’ importante utilizzare un abbigliamento protettivo e fattori di protezione della pelle dai raggi UV con adeguato schermo solare, ed evitare un’esposizione intensa e prolungata ai raggi solari.