Testimoniare la speranza della vita nuova del Risorto

RELIGIOSE DEI SACRI CUORI DI GESÙ E MARIA
Adorazione eucaristica
Primo giovedì aprile 2008
2
Guida: Siamo ancora immerse nel mistero della Pasqua. I nostri cuori,
per la grazia di Dio, sono tuttora abitati dalla gioia e dalla pace, i nostri
occhi riflettono la luce dell’alba della resurrezione e intorno a noi con
meraviglia risuona l’eco del canto esploso nella grande veglia: «Esulti il
coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il
trionfo del Signore risorto. Gioisca la terra inondata da così grande
splendore: la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo»
La liturgia delle ore ci fa cantare: «Ecco il gran giorno di Dio,
splendente di santa luce: nasce nel sangue di Cristo l’aurora di un
mondo nuovo»
La vita nuova che la forza della Pasqua ha generato nei credenti
evidenzia maggiormente la fragilità del cuore umano, continuamente
bisognoso di liberazione. Nell’ Eucaristia, potente fascio di luce che
rischiara i desideri e le passioni più disordinate del nostro cuore, vi è una
forza che purifica, una virtù che distrugge tutti i peccati.
Prostriamoci alle sorgenti della grazia e dell’amore e adoriamo colui che
fa nuove tutte le cose.
In piedi
canto
Esposizione del SS. Sacramento
Silenzio
Preghiera di lode
Guida: La comunione con il corpo e il sangue di Cristo ci dona di
godere dei frutti della redenzione. Nel SS. Sacramento, infatti, « vi è una
forza che purifica, una virtù che distrugge tutti i peccati» è la forza della
Pasqua. Rendiamo lode all’amore di Cristo che nell’Eucaristia continua a
manifestarsi e a riversarsi nei nostri cuori.
Acclamiamo insieme:
Noi ti adoriamo e ti lodiamo, Signore della vita.
1.
Hai accettato liberamente la passione e la croce per farci
comprendere che la morte non è l’ultima parola. Rit.
3
2. Con la tua risurrezione hai manifestato all’umanità la fedeltà del
Padre e ci hai invitato a una confidenza sempre maggiore. Rit.
1. Nella tua gloriosa umanità hai rivelato la nostra più vera identità. Rit.
2. Dal tuo Cuore trafitto hai fatto scaturire le sorgenti della grazia, con
le quali sempre rinnovi la nostra esistenza. Rit.
1. Hai preso su di te la nostra debolezza, il nostro peccato, e hai infranto
le catene del male. Rit.
2. Dall’albero della croce hai fatto germogliare il tuo popolo santo, che
fai risplendere nel mondo con la luce della tua santità. Rit.
Guida: Nel silenzio e nel raccoglimento ripercorriamo le tappe della
nostra salvezza e consideriamo il grande amore di Cristo, il nostro
salvatore.
Silenzio
Canto
Guida: L’incontro con Gesù cambia la vita, la rende nuova. Scrive san
Paolo ai cristiani di Corinto: «Se uno è in Cristo è una creatura nuova; le
cose vecchie sono passate, ecco, ne sono nate di nuove» (2 Cor 5,17).
La Pasqua che celebriamo è proprio il passaggio dalla morte alla vita,
dalla schiavitù alla libertà, dal chiuso dell’egoismo e dell’indifferenza
agli spazi aperti della carità. La novità dello Spirito è la novità della vita
di Dio che irrompe nell’uomo vecchio, rigenerandolo.
Ascoltiamo attentamente la parola di Dio.
Lettore: Dalla lettera di san Paolo Apostolo ai Colossesi (3, 1-10)
Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova
Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle
4
della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con
Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche
voi sarete manifestati con lui nella gloria. Mortificate dunque quella
parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni,
desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, cose tutte che
attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono. Anche voi un tempo
eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora invece
deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e
parole oscene dalla vostra bocca. Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete
infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il
nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo
Creatore.
Salmista
Cantico Ez 36, 24-28 Dio rinnova il suo popolo
Rit.: Un cuore nuovo donaci, Signore;
abiti in noi il tuo Spirito Santo.
Vi prenderò dalle genti,
vi radunerò da ogni terra
e vi condurrò sul vostro suolo. Rit.
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati;
io vi purificherò da tutte le vostre sozzure
e da tutti i vostri idoli; Rit.
vi darò un cuore nuovo,
metterò dentro di voi uno spirito nuovo,
toglierò da voi il cuore di pietra
e vi darò un cuore di carne. Rit.
Porrò il mio spirito dentro di voi
e vi farò vivere secondo i miei statuti
5
e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Rit.
Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri;
voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio. Rit.
Leggi in silenzio → Ferma la tua attenzione su un atteggiamento che ti
rende persona vecchia, inautentica, ripiegata su te stessa e affida tutto al
Signore; lascia alle spalle le opere dell’egoismo, per gustare i frutti dello
Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà
mitezza, dominio di sé.
Silenzio
Preghiamo insieme
Signore che governi tutto,
Padre di Gesù Cristo,
principe eterno e liberatore degli schiavi,
fa’ che non esista più niente di vecchio in noi
che siamo stati cambiati
e ci siamo volti a te nella verità;
tu che vuoi da noi un’anima pura
e ci hai chiamati a una seconda nascita,
nel tuo grande amore,
imprimi in noi l’immagine viva del tuo Figlio.
Rendi forte la nostra fede,
perché niente possa separarci da te;
e siamo sempre uniti al tuo Verbo,
nel quale è gloria e potenza a te e allo Spirito
ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Canto
6
Guida: Solo l’uomo nuovo è un testimone coraggioso.
Nei discorsi di addio narrati nel vangelo di Giovanni, Gesù avverte i
discepoli che saranno odiati dal mondo e perseguitati, ma insieme li
assicura che, dinanzi all’odio del mondo e alla persecuzione, saranno
sorretti dalla testimonianza dello Spirito: «Lo Spirito di verità che
procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi
renderete testimonianza, perché siete stati con me fin da principio» (Gv 15,
26-27) Davanti alle ostilità che incontrano, anche i discepoli sono esposti
al dubbio, allo scandalo, allo scoraggiamento. Ma lo Spirito custodirà la
loro fede, li renderà sicuri nel loro opporsi alla logica del mondo. Lo
Spirito è il testimone intimo e segreto che crea nei discepoli la sicurezza
di essere con Dio e dona il coraggio della libertà, il coraggio di vivere
nella novità della vita, di testimoniare con la vita la pasqua di Gesù.
Lettore: Dagli Atti degli Apostoli (4, 23-31)
Appena rimessi in libertà, andarono dai loro fratelli e riferirono quanto
avevano detto i sommi sacerdoti e gli anziani. All'udire ciò, tutti insieme
levarono la loro voce a Dio dicendo:
Due lettori insieme «Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il
mare e tutto ciò che è in essi, tu che per mezzo dello Spirito Santo dicesti
per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide:
Perché si agitarono le genti
e i popoli tramarono cose vane?
Si sollevarono i re della terra
e i principi si radunarono insieme,
contro il Signore e contro il suo Cristo;
davvero in questa città si radunarono insieme contro il tuo santo servo
Gesù, che hai unto come Cristo, Erode e Ponzio Pilato con le genti e i
popoli d'Israele, per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà
avevano preordinato che avvenisse. Ed ora, Signore, volgi lo sguardo alle
loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare con tutta franchezza la
7
tua parola. Stendi la mano perché si compiano guarigioni, miracoli e
prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù».
Lettore:
Quand'ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano
radunati tremò e tutti furono pieni di Spirito Santo e annunziavano la
parola di Dio con franchezza.
Breve pausa di silenzio
Guida: Il discepolo che ha incontrato Gesù risorto è abilitato da Lui
all’annuncio; egli deve annunciare la salvezza, donare ai fratelli la Vita
nuova che sperimenta in se stesso: «noi non possiamo tacere quello che
abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20) Nel brano che ascolteremo, Giovanni,
l’evangelista, offre degli spunti molto significativi che donano luce
nuova all’identità del discepolo chiamato ad annunciare e testimoniare la
buona novella.
Lettore: Dal Vangelo di Giovanni (20, 19-23 )
“La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano
chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei
Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al
vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre
ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di
loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati
saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi»”
1.
Giovanni costruisce questo brano combinando insieme parole e
gesti del Risorto. Gesù annuncia la pace e si mostra vivente, con i segni
della passione, alita su di loro e dice di accogliere lo Spirito Santo. Gesù
non ha paura di donare e di donarsi. Sulla croce ha sperimentato la
consumazione e l’offerta volontaria della sua vita al Padre per la salvezza
degli uomini, di tutti gli uomini ed ora continua ad offrirsi, senza
8
rimproverare la paura dei discepoli, ma donando lo Spirito come
principio di vita nuova nell’amore.
Tutti: Se uno è in Cristo è una creatura nuova;
le cose di prima sono passate,
ne sono nate di nuove:
alleluia, alleluia.
2.
In Gesù risorto che appare ai discepoli e dona il suo Spirito, noi
contempliamo la sua povertà, il suo continuo spogliarsi della sua
ricchezza di vita per offrirla agli uomini, la sua ubbidienza che sta
nell’adempiere il piano salvifico del Padre fino alla fine, ovvero
comunicare la Vita nuova ai discepoli, alla sua Chiesa nascente, la sua
castità, amare i suoi con il cuore aperto perché l’amore rinnovellato dal
Paraclito non può essere contenuto nelle pareti del suo cuore umano.
Tutti: Se uno è in Cristo è una creatura nuova;
le cose di prima sono passate,
ne sono nate di nuove:
alleluia, alleluia.
1.
Il suo alito ricrea perché è lo stesso alito di vita che era presenza
nella creazione del mondo, il suo soffio plasma la polvere e dona
l’esistenza, la sua voce fa essere e riempie l’universo di ordine, di luce e
splendore. È questo che si nota nella vita dei discepoli. Lo Spirito donato
dalla bocca del Redentore li trasforma, li cambia, li modella, li rende
partecipi della vita stessa del Risorto, comunica loro l’amore di Dio e li
abilita alla missione.
Tutti: Se uno è in Cristo è una creatura nuova;
le cose di prima sono passate,
ne sono nate di nuove:
alleluia, alleluia.
9
2.
Lo Spirito che Gesù risorto dona è la forza che li deve spingere
oltre i limiti angusti nei quali li ha richiusi la paura e lo scoraggiamento,
il fallimento e il dolore della croce. Fortificati dal suo amore, ora Gesù
affida ai discepoli la sua stessa missione, quella ricevuta dal Padre, di
incarnarsi e di diventare seme che, caduto in terra, marcisce e produce in
abbondanza frutto per la vita del mondo. Dice, infatti, “Come il Padre ha
mandato me, così anch’io mando voi”, gli undici devono essere presenti
nel mondo con le modalità che sono state proprie della vita umana del
Signore risorto, devono annunciare, vivendo in sé la parola che gli
uomini ascoltano, sono chiamati ad essere seme che muore, lievito che si
perde nella massa, sale che dona sapore soltanto scomparendo, voce che
annuncia e trasmette la venuta del Verbo che rimane per sempre.
Tutti: Se uno è in Cristo è una creatura nuova;
le cose di prima sono passate,
ne sono nate di nuove:
alleluia, alleluia.
1.
Ecco perché lo Spirito viene effuso sopra di loro dalla bocca del
Redentore risorto: per rinnovarli totalmente, ricreandoli come nuove
creature, perché soltanto l’uomo nuovo può cantare il canto nuovo
dell’amore e del perdono, della misericordia e della pace, solo chi ha
sperimentato l’amore ed il perdono dopo i fallimenti, come Pietro può
dire che “Il Signore è buono e grande nell’amore” che “...presso il
Signore è la misericordia e grande è la sua redenzione”.
Tutti: Se uno è in Cristo è una creatura nuova;
le cose di prima sono passate,
ne sono nate di nuove:
alleluia, alleluia.
Silenzio
canto
10
Guida: preghiamo insieme
Tu, Gesù, con la risurrezione
hai compiuto l’espiazione del peccato:
dobbiamo acclamarti nostro Redentore.
Tu, Gesù, con la risurrezione
hai vinto la morte;
dobbiamo cantarti inni di vittoria:
sei il nostro Salvatore.
Tu, Gesù con la risurrezione
hai inaugurato una nuova esistenza;
tu sei la Vita.
Alleluia!
Canto
Reposizione del Santissimo
11