Briefing Speciale: La piattaforma europea AGE esige soluzioni più giuste per tutte le generazioni in occasione della conferenza sull’Invecchiamento Attivo e Sano tenutasi a Logroño il 29-30 Aprile Il 29-30 aprile, la Presidenza spagnola ha organizzato una conferenza sull’Invecchiamento Attivo e Sano tenutasi a Logroño (Spagna) in cui si sono riunite le principali parti interessate per dibattere sulle politiche e le azioni europee tese a sostenere l’invecchiamento sano e attivo e organizzare la seconda Giornata Europea sulla Solidarietà tra le Generazioni. Sono inoltre stati organizzati diversi workshop sull’invecchiamento attivo, la formazione permanente, la vita lavorativa attiva, la partecipazione sociale e la solidarietà intergenerazionale. La conferenza è stata inaugurata dalla Ministra della Salute e Politica Sociale, Trinidad Jiménez, assieme al Presidente di La Rioja, Pedro Sanz, e il sindaco di Logroño, Tomás Santos. “Il prolungamento della speranza di vita è una conquista” ha affermato Jimenez nel suo discorso, ma “è necessario coordinare e adottare misure” per poter affrontare le sfide e garantire alle persone anziane una vita “in migliori condizioni”. La Ministra ha affermato che il 2012 deve essere dichiarato “Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale per garantire che il seguito dei bambini nati durante il baby boom possa invecchiare “in modo sano e attivo”. Dopo la sessione di apertura vi è stata una presentazione dalla campagna della coalizione di ONG a favore di una maggior solidarietà tra le generazioni e della pubblicazione delle loro richieste e raccomandazioni politiche per l'Anno Europeo 2012. Hanno inoltre studiato le attività organizzate dall’Unione Europea che si terranno in occasione della Seconda Giornata Europea sulla Solidarietà Intergenerazionale e hanno insistito sul fatto che il 2012 deve essere scelto come Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà Intergenerazionale. Nel suo discorso, Anne-Sophie Parent, Direttrice della Piattaforma AGE, ha richiesto una maggior cooperazione e solidarietà tra le generazioni come elemento essenziale per una società sostenibile per le generazioni sia attuali che future. "Una maggior speranza di vita è una conquista di cui l’Europa deve giustamente esserne fiera, ma allo stesso tempo rappresenta una sfida che si è vista accentuata dalle conseguenze della crisi economica e l’evidente e continua differenza tra le necessità e le risorse". "In questo contesto", ha aggiunto, "è essenziale incrementare trasmettere a tutti l’importanza del contributo rappresentato dalle persone anziane nella nostra società, ad esempio i lavoratori, i volontari, gli assistenti sanitari e i nonni, e aiutare loro a partecipare in modo attivo alla vita sociale." Promuovendo la partecipazione delle persone anziane nella vita delle nostre comunità si migliora l’invecchiamento attivo e sano della popolazione che rappresenta un enorme beneficio sia per le persone anziane come individui sia per le società europee e la loro economia. La signora Parent ha concluso che è necessario investire nell’invecchiamento attivo e nelle attività a livello locale, nazionale ed europeo per poter promuovere la sensibilità intergenerazionale, la solidarietà e la cooperazione necessarie per un futuro giusto e sostenibile per le persone di tutte le età. I responsabili delle decisioni politiche dovrebbero adottare una visione a lungo termine e sostenere il contributo che le persone anziane offrono alla società per il bene delle generazioni attuali e future. Le principali raccomandazioni della Piattaforma Europea AGE per una società a favore dell’invecchiamento attivo sono: Assistenza sanitaria a lungo termine basata sulla solidarietà, l’uguaglianza e la non discriminazione; Sviluppo di metodi innovativi per sostenere l’accesso alla formazione permanente per gruppi di tutte le età; Lotta contro la discriminazione in ambito lavorativo e promozione di una miglior immagine dei lavoratori anziani; Adottare condizioni lavorative più flessibili che si adattino alle necessità e ai bisogni dei lavoratori anziani, in particolare delle donne; Eliminare le barriere che ostacolano i membri più vulnerabili della nostra società a partecipare alla vita comunitaria; Conoscere il contributo che rappresentano i lavoratori anziani per la nostra società e sostenere la loro partecipazione nell’economia formale ed informale. Maggiori informazioni sulla conferenza e sul programma: http://www.imserso.es/imserso_06/el_imserso/relaciones_internacionales/rel_intern_europa/conferenc ia_envejecimiento_activo_saludable/index.htm Maggiori informazioni sul lavoro svolto dalla Piattaforma Europea AGE sulla solidarietà intergenerazionale: http://www.age-platform.eu/en/age-policy-work/solidarity-between-generations Pubblicazioni: ´Intergenerational Solidarity: ´the way forward´: http://www.age-platform.eu/images/stories/EN/CoverAGE/EN/21879_brochure_age_2010_en.pdf ´A plea for greater intergenerational solidarity´: http://www.age-platform.eu/images/stories/EN/AGESolidarity-BROCHURE-EN.pdf --------------------------------------------------Intervista alla Parlamentare Kartika Liotard, Membro del partito socialista dei Paesi Bassi 1. Quali sono le azioni concrete che può adottare il Parlamento Europeo per promuovere la solidarietà tra le generazioni a livello nazionale e a livello europeo? 2. In qualità di vicepresidente dell’Intergruppo sull’Invecchiamento e la Solidarietà intergenerazionale, potrebbe spiegarci come influisce questo intergruppo sulle politiche europee e come invita i responsabili delle decisioni politiche a includere l'aspetto intergenerazionale nelle politiche del futuro? “La legislazione europea ha un enorme impatto a livello nazionale, spesso limitando le autorità nazionali ad adottare politiche che si adattano esclusivamente alle necessità della popolazione locale, specialmente in ambito sociale e di solidarietà intergenerazionale. Ad ogni modo, sono convinta che i membri del Parlamento Europeo possono contribuire attivamente alla protezione della propria agenda sociale, dei sistemi di prevenzione sociale e alla promozione della solidarietà intergenerazionale. Personalmente credo che il nostro obiettivo globale dovrebbe essere la creazione di politiche europee e proposte indirizzate a tutti i gruppi di età, iniziando da una prospettiva della vita in corso. Quando parlo di politiche destinate a tutti i gruppi di età mi riferisco a un insieme di politiche e proposte utili per tutti: la domanda sorge spontanea “La proposta copre le necessità delle persone anziane e salvaguarda il benessere socio-economico dei cittadini anziani?". Quando parlo invece di “prospettiva della vita in corso” intendo dire che le condizioni in cui cresciamo e invecchiamo dovrebbero determinare come lo faremo. Ad esempio, se creiamo un'istruzione di qualità, buone condizioni economiche, sociale e ambientali per tutti, per tutte le età, potremo invecchiare in una società più giusta, sicura, sana e salubre. Ci potremmo chiedere “La proposta è in grado di garantire condizioni ottimali per tutti i gruppi di età e di ridurre o persino eliminare il rischio di svantaggio, esclusione o discriminazione nei confronti di queste persone?". Nel seno dell’Intergruppo sull’invecchiamento e la solidarietà intergenerazionale stiamo attualmente esaminando le politiche europee e le proposte in materia per poi interpellare le autorità europee competenti (ad esempio la Commissione europea) e conoscere le loro intenzioni e sforzi destinati a migliorare l’invecchiamento della popolazione e la solidarietà intergenerazionale. Personalmente credo che stiamo riunendo tutte le nostre forze per influire sui processi di decisione, per raggiungere migliori condizioni per i cittadini anziani di oggi (ad esempio pensioni adeguate, assistenza sanitaria di qualità, alloggi accessibili) e per ottenere condizioni ottime e migliori opportunità per i giovani e le persone di mezza età (ad esempio in materia di istruzione e formazione, promozione della salute, sicurezza sul lavoro, sicurezza ambientale), perché saranno loro gli anziani del domani. Inoltre, difendo e sostengo lo scambio di informazioni su tutti i livelli e tra tutte le parti coinvolte. D’ora in poi, l’Intergruppo sull'invecchiamento e la solidarietà intergenerazionale rappresenterà un nesso tra i politici europei e i rappresentanti delle persone anziane (ad esempio la Piattaforma AGE) per condividere opinioni e informazioni, stabilire obiettivi comuni e rafforzare il proprio potere di influenza nei confronti dei responsabili delle decisioni politiche. Allo stesso tempo, credo che noi parlamentari europei possiamo migliorare l’efficacia e l’efficienza se stiamo in contatto con i nostri elettori (anziani). Da una parte è nostra responsabilità comunicare loro come le politiche europee influiscono sulla loro vita; e dall’altra, condividere informazioni con i nostri elettori ci permette di imparare e conoscere le loro necessità attuali e le loro principali preoccupazioni”.