Briefing speciale di ottobre 2010: L’UE avvia una collaborazione pilota nell’ambito dell’invecchiamento attivo e sano ----------------------------------------------------------------- Innovazione dell'Unione Europea Europa deve attualmente affrontare la peggior crisi dal 1930 e per questo è necessario migliorare il rendimento in materia di innovazione per poter recuperare i posti di lavoro persi e ottenere un'economia prospera, verde e giusta. In poche parole, la base per affrontare le sfide più urgenti che ci pone la situazione futura e per sviluppare nuovi prodotti e servizi tesi a generare salute e migliorare la qualità della vita dei cittadini dell’UE non è altro che l’innovazione. Lo scorso 6 ottobre, la Commissione europea ha presentato un nuovo approccio strategico chiamato "Unione per l'innovazione" il cui obiettivo consiste nel promuovere l'innovazione all'interno dell'UE ed aumentare la competitività a livello mondiale. Per questo motivo, gli sforzi dell’Unione devono concentrarsi sul cambiamento climatico, la sicurezza in materia di energia ed alimentazione, la sanità e l’invecchiamento della popolazione. Questo progetto si terrà grazie ad un’iniziativa chiave organizzata seguendo i criteri della Strategia Europea 2020 tesa ad incrementare l’investimento dell’UE nell’ambito della ricerca (circa il 3% del PIL) in tutta l'Unione. All’interno di questa iniziativa, si svilupperà una serie di collaborazioni europee per mobilizzare le parti interessate, sia pubbliche che private di tutti i livelli, per intensificare la ricerca e coordinare l’azione e l’investimento europeo. Iniziativa di collaborazione sull’invecchiamento attivo e sano europea All'interno di questo ambizioso programma è iniziata la prima Iniziativa di collaborazione europea sull’invecchiamento attivo e sano previsto per l’inizio del 2011. AGE spera che questa iniziativa possa offrire l'opportunità di creare sinergie tra le attività europee e quelle nazionali e locali. Potrebbe inoltre rappresentare un eccellente quadro di lavoro per la collaborazione tra una vasta gamma di partecipanti in programmi di promozione dell’invecchiamento attivo e sano in tutta Europa. Un’altra buona notizia: l’obiettivo di questa collaborazione consiste nell’ampliare di due anni, entro il 2020, la proporzione dell’arco della vita in cui godiamo di buona salute. Questo ambizioso obiettivo obbligherà i responsabili delle politiche a tutti i livelli a tener conto di due fattori che riguardano la salute degli anziani e a sviluppare un approccio globale e ideale dell'invecchiamento della popolazione. Dobbiamo migliorare la sostenibilità e l’efficacia dei nostri attuali sistemi sociali e sanitari e creare un mercato europeo globale in cui vi sia spazio per prodotti e servizi innovativi, una fonte di opportunità per le imprese europee. L’invecchiamento della popolazione è una sfida sociale importante che comporta implicazioni sociali ed economiche significative. È quindi fondamentale rinnovare il nostro impegno per aumentare gli anni di vita attivi e sani e contribuire a migliorare la sostenibilità dei nostri sistemi di wellfare attraverso una spesa pubblica in questo senso più efficiente. Per ottenere e misurare l’aumento di due anni di vita sana è necessario applicare misure preventive, progressi medici per lottare contro malattie croniche e sistemi di assistenza innovativi ed integrati e sviluppare e diffondere dispositivi destinati in particolare agli anziani. Invecchiamento attivo e solidarietà intergenerazionale Un ulteriore obiettivo annunciato dall’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo consiste nell’adottare un approccio globale rispetto all’invecchiamento attivo che vada oltre all’ambito lavorativo e che sottolinei l’importanza dell’assistenza a lungo termine, la sanità e la solidarietà intergenerazionale, un argomento spesso presente nelle campagne di AGE. In questo senso, AGE è a favore della decisione del Parlamento Europeo di adottare una risoluzione preparata da Thomas Mann (MPE intervistato in seguito) in cui si richiede di includere la solidarietà intergenerazionale tra gli obiettivi di Europa 2020 in cui si propongono misure concrete sia per i giovani che per gli anziani. Invece di incrementare i prepensionamenti, la risoluzione chiede agli Stati membri di applicare misure e incentivi affinché le persone oltre i 60 anni possano permanere attivi ed essere quindi normalmente assunti in aziende. Ogni Stato dovrà definire i propri obiettivi, per categorie di età e sesso, affinché i lavoratori più anziani possano accedere alla formazione continua. “Il valore aggiunto dell’Europa si basa sulla creazione di condizioni e strumenti necessarie per la promozione di un dialogo aperto e sincero tra le generazioni con lo scopo che sia vantaggioso per tutti. Il concetto di giustizia si deve tradurre nella realtà in modo più effettivo, ai sensi dell'uguaglianza in termini di benefici, opportunità e partecipazione” indica il memorandum e aggiunge che probabilmente le generazioni future dovranno affrontare un peso finanziario talmente pesante che potrebbe trasformarsi in una fonte di conflitto aggravata dalla crisi economica e finanziaria. Una società giusta permetterebbe ai cittadini di tutte le età di partecipare e contribuire con le proprie facoltà e capacità e quindi beneficiarsi dell’assistenza e dei servizi necessari per vivere con dignità. Per maggiori informazioni: comunicati stampa della Commissione Europea su “Unione per l’Innovazione”: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1288&format=HTML&aged=0&langua ge=EN&guiLanguage=fr http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=MEMO/10/473&format=HTML&aged=0&lan guage=EN&guiLanguage=en Comunicato stampa di AGE: http://www.age-platform.eu/en/age-a-the-media/age-communication-tothe-media-press-releases/1114-european-partnership-initiative-on-healthy-and-active-ageing --------------------------------------------------intervista con Thomas Mann, MPE Cristiano-democratico tedesco 1. Nell’attuale contesto caratterizzato dal cambiamento demografico, secondo lei cosa si dovrebbe fare a livello nazionale ed europeo per ottenere una maggior giustizia ed uguaglianza tra le generazioni in termini di benefici, opportunità e partecipazione? Thomas Mann: la mia relazione sulla solidarietà intergenerazionale comprende un approccio completamente nuovo con misure concrete sia per i giovani che per gli anziani. La Commissione per l'Occupazione e gli Affari Sociali esige un maggior equilibrio tra le generazioni in tutti gli Stati membri. In questo modo, sarà possibile conoscere e prevedere il flusso di pagamenti tra i diversi gruppi di età e i benefici o spese di ogni generazione. Con questa "verifica di generazioni”, la Commissione pretende ottenere una valutazione vincolante dell’impatto di queste spese e benefici a livello nazionale ed europeo e valutarli a lungo termine. 2. Per quanto concerne l'Anno Europeo 2010 dell'Invecchiamento Attivo recentemente proposto dalla Commissione, crede che potrebbe avere un valore aggiunto se nel titolo si facesse riferimento alla solidarietà intergenerazionale? Thomas Mann: nella mia relazione sottolineava l’idea di proporre il 2012 come Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà Intergenerazionale per sottolineare l’importante contributo degli anziani nella società. Mi è sembrato magnifico che la Commissione Europea tenesse conto di questa iniziativa e che lo scorso 6 settembre 2010 proponesse il 2012 come Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo. Mi è inoltre sembrato giusto che molte organizzazioni della società abbiano dichiarato il 29 aprile Giornata della Solidarietà Intergenerazionale.