intervista con Thomas Mann, MPE

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Briefing speciale di ottobre 2010:
L’UE avvia una collaborazione pilota nell’ambito
dell’invecchiamento attivo e sano
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Innovazione dell'Unione Europea
Europa deve attualmente affrontare la peggior crisi dal 1930 e per questo è
necessario migliorare il rendimento in materia di innovazione per poter
recuperare i posti di lavoro persi e ottenere un'economia prospera, verde e
giusta. In poche parole, la base per affrontare le sfide più urgenti che ci pone la
situazione futura e per sviluppare nuovi prodotti e servizi tesi a generare salute e
migliorare la qualità della vita dei cittadini dell’UE non è altro che l’innovazione.
Lo scorso 6 ottobre, la Commissione europea ha presentato un nuovo approccio
strategico chiamato "Unione per l'innovazione" il cui obiettivo consiste nel
promuovere l'innovazione all'interno dell'UE ed aumentare la competitività a livello mondiale. Per
questo motivo, gli sforzi dell’Unione devono concentrarsi sul cambiamento climatico, la sicurezza in
materia di energia ed alimentazione, la sanità e l’invecchiamento della popolazione.
Questo progetto si terrà grazie ad un’iniziativa chiave organizzata seguendo i criteri della Strategia
Europea 2020 tesa ad incrementare l’investimento dell’UE nell’ambito della ricerca (circa il 3% del PIL)
in tutta l'Unione.
All’interno di questa iniziativa, si svilupperà una serie di collaborazioni europee per mobilizzare le parti
interessate, sia pubbliche che private di tutti i livelli, per intensificare la ricerca e coordinare l’azione e
l’investimento europeo.
Iniziativa
di
collaborazione
sull’invecchiamento attivo e sano
europea
All'interno di questo ambizioso programma è iniziata la prima
Iniziativa di collaborazione europea sull’invecchiamento attivo
e sano previsto per l’inizio del 2011. AGE spera che questa
iniziativa possa offrire l'opportunità di creare sinergie tra le
attività europee e quelle nazionali e locali. Potrebbe inoltre
rappresentare un eccellente quadro di lavoro per la
collaborazione tra una vasta gamma di partecipanti in
programmi di promozione dell’invecchiamento attivo e sano in
tutta Europa.
Un’altra buona notizia: l’obiettivo di questa collaborazione
consiste nell’ampliare di due anni, entro il 2020, la proporzione dell’arco della vita in cui godiamo di
buona salute. Questo ambizioso obiettivo obbligherà i responsabili delle politiche a tutti i livelli a tener
conto di due fattori che riguardano la salute degli anziani e a sviluppare un approccio globale e ideale
dell'invecchiamento della popolazione.
Dobbiamo migliorare la sostenibilità e l’efficacia dei nostri attuali sistemi sociali e sanitari e creare un
mercato europeo globale in cui vi sia spazio per prodotti e servizi innovativi, una fonte di opportunità
per le imprese europee.
L’invecchiamento della popolazione è una sfida sociale importante che comporta implicazioni sociali
ed economiche significative. È quindi fondamentale rinnovare il nostro impegno per aumentare gli anni
di vita attivi e sani e contribuire a migliorare la sostenibilità dei nostri sistemi di wellfare attraverso una
spesa pubblica in questo senso più efficiente.
Per ottenere e misurare l’aumento di due anni di vita sana è necessario applicare misure preventive,
progressi medici per lottare contro malattie croniche e sistemi di assistenza innovativi ed integrati e
sviluppare e diffondere dispositivi destinati in particolare agli anziani.
Invecchiamento attivo e solidarietà intergenerazionale
Un ulteriore obiettivo annunciato dall’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo consiste nell’adottare
un approccio globale rispetto all’invecchiamento attivo che vada oltre all’ambito lavorativo e che
sottolinei l’importanza dell’assistenza a lungo termine, la sanità e la solidarietà intergenerazionale, un
argomento spesso presente nelle campagne di AGE.
In questo senso, AGE è a favore della decisione del Parlamento Europeo di adottare una risoluzione
preparata da Thomas Mann (MPE intervistato in seguito) in cui si richiede di includere la solidarietà
intergenerazionale tra gli obiettivi di Europa 2020 in cui si propongono misure concrete sia per i
giovani che per gli anziani. Invece di incrementare i prepensionamenti, la risoluzione chiede agli Stati
membri di applicare misure e incentivi affinché le persone oltre i 60 anni possano permanere attivi ed
essere quindi normalmente assunti in aziende. Ogni Stato dovrà definire i propri obiettivi, per categorie
di età e sesso, affinché i lavoratori più anziani possano accedere alla formazione continua.
“Il valore aggiunto dell’Europa si basa sulla creazione di condizioni e strumenti necessarie per la
promozione di un dialogo aperto e sincero tra le generazioni con lo scopo che sia vantaggioso per
tutti. Il concetto di giustizia si deve tradurre nella realtà in modo più effettivo, ai sensi dell'uguaglianza
in termini di benefici, opportunità e partecipazione” indica il memorandum e aggiunge che
probabilmente le generazioni future dovranno affrontare un peso finanziario talmente pesante che
potrebbe trasformarsi in una fonte di conflitto aggravata dalla crisi economica e finanziaria.
Una società giusta permetterebbe ai cittadini di tutte le età di partecipare e contribuire con le proprie
facoltà e capacità e quindi beneficiarsi dell’assistenza e dei servizi necessari per vivere con dignità.
Per maggiori informazioni:
comunicati stampa della Commissione Europea su “Unione per l’Innovazione”:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1288&format=HTML&aged=0&langua
ge=EN&guiLanguage=fr
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=MEMO/10/473&format=HTML&aged=0&lan
guage=EN&guiLanguage=en
Comunicato stampa di AGE: http://www.age-platform.eu/en/age-a-the-media/age-communication-tothe-media-press-releases/1114-european-partnership-initiative-on-healthy-and-active-ageing
--------------------------------------------------intervista con Thomas Mann, MPE
Cristiano-democratico tedesco
1. Nell’attuale
contesto
caratterizzato
dal
cambiamento
demografico, secondo lei cosa si dovrebbe fare a livello
nazionale ed europeo per ottenere una maggior giustizia ed
uguaglianza tra le generazioni in termini di benefici, opportunità
e partecipazione?
Thomas Mann: la mia relazione sulla solidarietà intergenerazionale comprende un approccio
completamente nuovo con misure concrete sia per i giovani che per gli anziani. La
Commissione per l'Occupazione e gli Affari Sociali esige un maggior equilibrio tra le
generazioni in tutti gli Stati membri. In questo modo, sarà possibile conoscere e prevedere il
flusso di pagamenti tra i diversi gruppi di età e i benefici o spese di ogni generazione. Con
questa "verifica di generazioni”, la Commissione pretende ottenere una valutazione vincolante
dell’impatto di queste spese e benefici a livello nazionale ed europeo e valutarli a lungo
termine.
2. Per quanto concerne l'Anno Europeo 2010 dell'Invecchiamento Attivo recentemente
proposto dalla Commissione, crede che potrebbe avere un valore aggiunto se nel titolo
si facesse riferimento alla solidarietà intergenerazionale?
Thomas Mann: nella mia relazione sottolineava l’idea di proporre il 2012 come Anno Europeo
dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà Intergenerazionale per sottolineare l’importante
contributo degli anziani nella società. Mi è sembrato magnifico che la Commissione Europea
tenesse conto di questa iniziativa e che lo scorso 6 settembre 2010 proponesse il 2012 come
Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo. Mi è inoltre sembrato giusto che molte
organizzazioni della società abbiano dichiarato il 29 aprile Giornata della Solidarietà
Intergenerazionale.
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