PROF. LUCIANO NICASTRO
Università LUMSA – Roma - Caltanissetta
“Il valore della solidarietà come impegno educativo della Scuola”
“Non si sbaglia mai
quando si dialoga”
Papa Giovanni XXIII
IL PROBLEMA NUOVO:
L’educazione è la sfida “permanente” delle società ma oggi, nella globalizzazione della cultura, è
diventata “totale, ardua e intergenerazionale”. mette in discussione non solo identità e ruoli ma
valori, percorsi e strategie formative e legami di civiltà. L’Occidente è allo specchio e si interroga
sulle sue vie e sul proprio futuro.
ANALISI:
- Una società “debole” senza padri e maestri, in crisi di autorevolezza e di inclusione (i
giovani senza nome, gli adulti come Peter Pan. le famiglie “fragili”..).
- L’individuo come homme desir e la cultura ad una dimensione.
- Le culture in crisi di identità.
- La solidarietà è diventata “straniera” e/o “meccanica”.
- La società multiculturale e i suoi problemi.
- Le agenzie educative inseguono i mutamenti senza poterli governare.
- Lo spazio civile è diventato più largo, il volontariato è diventato più necessario per una
nuova relazionalità sociale e democratica.
PROPOSTE:
- Ci vuole un nuovo “albero dei valori” primari condivisi (laici e religiosi) ed una nuova etica
della integrazione civile per tutti (autoctoni e immigrati!).
- Avis e Scuola: sinergia di valori e laboratori “aperti” di formazione alla solidarietà.
- E’ sbagliata una scuola solo “meritocratica”. Il compito specifico di una Scuola “riformata”
e all’altezza dei tempi si vede sulla frontiera di un impegno educativo più “forte” (Evandro
Agazzi epistemologo) capace di misurarsi con la provocazione antropologica della
psicopedagogia di Skinner e di Bruner e con la via di E. Mounier (il personalismo
comunitario).
- L’Avis come rete nazionale e “civica” di testimonianza generosa dell’uomo solidale.
- Gli operatori sociali e culturali come testimoni “autorevoli” (Pietro Citati). I professori
“maestri” di speranza civile e professionisti intellettuali (Achille Ardigò).
- Dalla competenza dei saperi alla sfida “pedagogica” della formazione alla solidarietà e alla
cooperazione “democratica”.
- L’approdo “valoriale” è la carta “comune” di orientamento (il protocollo “pedagogico”).
CONCLUSIONE
“Se tu e io ci scambiamo un dollaro, restiamo sempre con un dollaro ciascuno. Se invece ci
scambiamo le idee, dopo tu ne hai due e io pure” (Dan Zadra, esperto di comunicazione di massa).
Se ci scambiamo “solidarietà” scopriamo la verità del paradosso di Gesù: “C’ è più gioia nel dare
che nel ricevere” (Atti, 20,35).
La libertà di donazione rende piena e gioiosa la spiritualità della vita personale e sociale. Il valore
della solidarietà è quindi strategico per la Scuola e l’Avis: è il primo vero impegno educativo.