La colonscopia
La colonscopia è una procedura diagnostica strumentale che utilizza un lungo e flessibile strumento,
chiamato colonscopio, per visualizzare il rivestimento interno del colon (intestino crasso) e il retto. La
colonscopia è una delle procedure mediche più comunemente eseguite negli Stati Uniti. Questo esame
permette l'ispezione diretta della mucosa di tutto il colon dall’ano fino all’orifizio appendicolare e, allo
stesso tempo, di eseguire il campionamento bioptico o la rimozione definitiva (ie, polipectomia) di
lesioni polipoidi precancerose. I pazienti devono in generale adottare una dieta liquida uno o più giorni
prima dell'esame, seguiti da ingestione di soluzioni di lavaggio per via orale o lassativi salini per
stimolare i movimenti intestinali fino a quando l'intestino è pulito. La corretta preparazione intestinale è
un elemento critico per l'accuratezza dello screening endoscopico.
Indicazioni
La colonscopia è generalmente consigliata quando il paziente riferisce la presenza di sanguinamento
rettale, se si è verificato un cambiamento di abitudini intestinali e /o altri sintomi addominali
inspiegabili. L’esame endoscopico (colonscopia) viene effettuata per escludere la presenza di un tumore
colo-rettale o di lesioni neoplastiche benigne, i polipi.
Le lesioni polipoidi possono essere rimosse mediante la colonscopia e campioni di tessuto (biopsie)
possono essere prelevati per individuare la presenza di cellule cancerose.
L’esame endoscopico consente inoltre ai medici il verificare la presenza o meno delle
Malattie
Infiammatorie Intestinali come la Rettocolite ulcerosa e la Malattia di Crohn.
Una delle indicazioni più frequenti per eseguire un controllo endoscopico è la positività alla ricerca del
sangue occulto fecale, un test che evidenzia la presenza di microscopiche tracce di sangue nelle feci.
Nella maggior parte dei casi, il risultato positivo è dovuto a emorroidi, tuttavia, può anche essere
dovuto a diverticolosi, malattie infiammatorie croniche intestinali, tumori del colon o polipi.
Infine, la colonscopia viene utilizzato sempre più come uno strumento di screening sia in pazienti
asintomatici che in pazienti con storia familiare di tumore del colon. E 'stato raccomandato come test di
screening in tutti i soggetti con età superiore ai 50 anni o persone anziane.
La colonscopia è dolorosa?
Nonostante molte persone si dimostrino riluttanti all'idea, soprattutto per l'imbarazzo legato alla particolare
procedura diagnostica, la colonscopia è solitamente ben tollerata. Anche se l'esame è indubbiamente molto
fastidioso, la somministrazione di farmaci antidolorifici e tranquillanti, in genere, riesce ad attenuare di
molto le sensazioni spiacevoli. Quando il colonscopio viene spinto per indurre la progressione dello
strumento od utilizzato per insufflare aria, il paziente può avvertire dei lievi crampi addominali od uno
stimolo ad evacuare; eventuali biopsie sono generalmente indolori. La "fastidiosità" dell'esame è comunque
in gran parte influenzata dall'abilità dell'operatore e dall'anatomia del colon.
Al termine della colonscopia possono essere richiesti dai 30 ai 60 minuti di ricovero in ambiente protetto,
affinché si attenui l'effetto dei sedativi utilizzati; anche per questo motivo si consiglia in genere di recarsi
all'appuntamento in compagnia di un assistente e di riposare per il resto della giornata (i farmaci impiegati
potrebbero provocare sonnolenza e spossatezza; la guida di un veicolo è quindi fortemente sconsigliata, così
come il coinvolgimento in altre attività che richiedono un'attenta vigilanza). La flatulenza ed il meteorismo
sono problemi piuttosto comuni al termine dell'esame, a causa dell'aria insufflata nel corso della
colonscopia. Per quanto riguarda l'alimentazione, durante il resto della giornata la preferenza andrà data a
cibi leggeri e di facile digestione.
Come ci si prepara per la colonscopia?
Al momento della prenotazione dell’esame vengono fornite al paziente una serie di istruzioni finalizzate ad
ottenere un'ottimale pulizia del proprio intestino, che permette di avere una completa visone della superficie
mucosale, da studiare con l’esame endoscopico. Ciò si traduce in vantaggi anche per il paziente stesso, in
quanto diminuiscono sia i fastidi che la durata dell'esame. A tal proposito, attraverso una dieta particolare e
l'ausilio di lassativi, da assumere fino all’ottenimento di evacuazioni liquide e biancastre, verranno quindi
rimossi quei residui fecali che coprirebbero la mucosa intestinale, limitando l'accuratezza dell'indagine
diagnostica. Quando si programma un esame endoscopico è bene informare il medico di eventuali
medicinali assunti, stato di gravidanza o di allattamento e presenza di eventuali malattie o disturbi
(patologie cardiache, renali, metaboliche, intestinali, allergiche...); in alcuni casi, infatti, determinate
preparazioni lassative potrebbero risultare controindicate.
Le indicazioni per una buona preparazione alla colonscopia variano sono relativamente standard. In genere,
a partire dai 3 giorni che precedono l'esame, la persona viene invitata a seguire una dieta priva di scorie,
aumentando l'apporto idrico. Non potranno quindi essere consumati alimenti vegetali, pasta e cereali
integrali, ma soltanto uova, carni, pesce, brodo, spremute, succhi di frutta, passate, omogeneizzati e piccole
quantità di pane bianco. La dieta diverrà totalmente liquida nel giorno precedente la colonscopia, dove
saranno concessi solamente brodi di dado, acqua, tè, camomilla, tisane, zucchero o miele, succhi di frutta
senza polpa, bevande analcoliche, caffè e nessun genere di cibo solido.
L’elemento essenziale per la preparazione alla colonscopia è l'utilizzo di lassativi, spesso in forma liquida
(SELG-ESSE 1000, ISOCOLAN o equivalenti, acquistabili in farmacia con la prescrizione del medico ed
utilizzati secondo le istruzioni riportate nel foglietto illustrativo). In molti casi, il paziente si trova a dover
assumere 4 litri di soluzione acquosa non gassata nel giro di 5 o 6 ore, evento che potrebbe causare nausea;
tale sintomo, del tutto normale, può comunque essere attenuato attraverso l'impiego di specifici farmaci,
come i procinetici; è infatti importante sforzarsi di assumere tutto il preparato, magari a piccoli sorsi per
limitare la nausea.
L'orario di assunzione dei preparati varia in relazione a quello dell'esame; se la colonscopia si esegue al
mattino, la procedura lassativa andrà eseguita a partire dal pomeriggio della giornata precedente. Se invece
l'appuntamento è fissato nel pomeriggio, la soluzione purgante andrà equamente suddivisa tra la sera del
giorno precedente ed il mattino del giorno stesso. In entrambi i casi l'assunzione dei preparati lassativi
andrà sospesa almeno sei ore prima dell'appuntamento.
Infine, a pazienti che assumono integratori o farmaci contenenti ferro, medicinali per il diabete, aspirina od
altri antiaggreganti/anticoagulanti (come il Sintrom/Coumadin), può essere richiesto di variare i dosaggi di
assunzione o sospenderne l'utilizzo nei giorni che precedono la colonscopia.
La terapia dietetica di avvicinamento all'esame è necessaria anche per i pazienti che intendono sottoporsi a
colonscopia virtuale, per i quali - però - vengono generalmente proposti schemi dietetici e lassativi meno
rigidi.