Coordinato da Valeria Lai
agenzia adiconsum – anno 14 – n. 61 – 7 ottobre 2002
Stampato in proprio in ottobre 2002
Finanziaria: no a rate e rottamazioni
Rc auto: stop del Senato alle tariffe
“troppo” personalizzate
In questo numero:
Adiconsum –
Finanziaria: no a rate e rottamazioni
Assicurazioni – Tariffe Rc auto personalizzate: uno stop dal Senato
Alimentazione – Quanto è sicuro il latte artificiale per neonati?
Casa e condominio – Un, due, tre: la casa è aggiudicata
Pubblicità – Le delibere dell’Antitrust del II trimestre 2002
Europa/1 – Energia: la sicurezza dell’approvvigionamento innazitutto
Europa/2 – Ambiente: il Programma europeo si può migliorare
Europa/3 – Progetto People per un’aria europea più pulita
Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 – Sped. in abb. post. comma 20/c art.2 L.662/96 Filiale di Roma
Adiconsum News
Adiconsum
Finanziaria: no a rate e rottamazioni
Riportiamo il testo integrale della posizione dell’Adiconsum in merito alla nuova finanziaria
pubblicato sulla rivista “Il Salvagente” e redatto dal segr. gen., Paolo Landi.
Le associazioni dei commercianti stanno chiedendo a gran voce provvedimenti
per un rilancio dei consumi; il Governo sembra disponibile, parla di incentivare le
vendite a rate o di aggiungere qualche ulteriore rottamazione per gli
elettrodomestici. Se il calo dei consumi è un dato oggettivo (e noi siamo stati tra
coloro che lo hanno preannunciato da mesi, ciò è dovuto essenzialmente agli
aumenti sconsiderati dei prezzi che molti commercianti – e non solo – hanno fatto
nel passaggio dalla lira all’euro.
Nel calo dei consumi quindi, il commercio ha una responsabilità rilevante, ma
occorre aggiungere la crisi del risparmio investito che non ha prodotto nell’ultimo
anno nessun rendimento. Anzi ha provocato addirittura perdite sul capitale.
La proposta che Adiconsum ha fatto al Governo e al Parlamento è semplice:
rinnovare i contratti scaduti e quelli in corso di scadenza e, attraverso questa
strada immettere nel mercato potere di acquisto per nuovi consumi.
Favorire l’indebitamento delle famiglie non ci sembra, invece, una strada
saggia.
Premi alla rottamazione possono giustificarsi, poi, solo per alcuni prodotti, per
esempio le cucine a gas prive del meccanismo di sicurezza o le vecchie caldaie
per il riscaldamento, per favorire l’acquisto di cucine sicure e caldaie con maggior
risparmio di energia.
Sulla Finanziaria, nel suo insieme, infine, sono abbastanza chiare le riduzioni
fiscali previste, ma resta ancora molto nebulosa la copertura di queste scelte. Il
rischio concreto è che, a fronte di una modesta riduzione di tasse, avremo come
conseguenza il taglio di servizi in settori della scuola, sanità e dei trasporti e quindi
con scarsi o nulli vantaggi per la famiglia e per i consumatori.
Ma sul tema tasse vorrei aprire un’ulteriore riflessione.
È giusto aggiungersi al coro “vogliamo meno tasse”? Rispondere sì a questa
scelta – non dobbiamo nascondercelo – significa favorire il passaggio di molti
servizi dal pubblico al privato con esborso diretto per coloro che ne avranno
bisogno.
Occorre chiedersi se non sia più lungimirante una strategia che affermi “Non
chiedo riduzioni di tasse, ma migliori servizi”. Insomma, un servizio migliore nella
scuola eliminando aule e strutture fatiscenti, trasporti con aria condizionata,
ospedali più curati ed efficienti, sostegno alle persone anziane e così via.
Questa a mio avviso dovrebbe essere la strategia per il futuro rispetto alla
scelta del “meno tasse”, che significa rincorrere la destra sul suo terreno in un
disegno miope e demagogico.
Qualità della vita, secondo noi, non significa valorizzare ulteriormente i
consumi privati, ma qualificare i consumi pubblici troppo spesso inefficienti e non
dignitosi.
Paolo Landi
Test noi consumatori
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Adiconsum News
Assicurazioni
Tariffe Rc auto personalizzate:
uno stop dal Senato
Paolo Landi, segretario generale Adiconsum, così commenta il voto del Senato
sull’emendamento denominato “ Pontone” dal nome del presidente della X Commissione
industria, commercio, turismo di palazzo Madama: “Il voto di palazzo Madama pone uno
stop alla tariffa selvaggia, ma la soluzione tecnica trovata deve essere
senz’altro migliorata”
Il voto al Senato di ieri sull’emendamento “Pontone”, rappresenta un primo
tentativo di regolarizzare l’imperante personalizzazione selvaggia delle tariffe
nel settore rc auto, conseguenza di una liberalizzazione priva di regole sulla
mutualità. Ciò ha portato nelle aree a maggiore sinistrosità e nei confronti dei
neopatentati i costi dei premi assicurativi a livelli esagerati ed incompatibili con i
bilanci delle famiglie. In pratica le compagnie hanno attuato una esasperata
personalizzazione delle tariffe, mettendo in taluni casi in discussione il dirittodovere di assicurarsi. Il Governo non ha ritenuto opportuno affrontare questo
problema nella proposta di legge in discussione al Senato, nonostante i solleciti e
le proposte da parte dei consumatori. Adiconsum ha apprezzato quindi il voto del
Senato, perché riconosce che il problema “regole sulla mutualità” non può restare
al di fuori di una riforma per la rc auto. La soluzione tecnica adottata è però
inadeguata e parziale, e rischia di scaricare negativamente sulle altre classi della
bonus-malus i benefici previsti per la sola prima classe, limitatamente ad alcune
aree del Paese.
Quali allora le nostre proposte?
Due i provvedimenti urgenti da adottare:
1. Emanare una norma anti-elusione assicurativa che fissi precisi criteri sulla
mutualità territoriale (regionale) e sull’età, in modo da prevedere scostamenti
limitati (es. 15%-20%) alla tariffa di riferimento.
2. Stabilire inoltre, un concetto di tariffa usuraria sulla falsa riga di quanto previsto
per il credito, al fine di impedire l’elusione all’obbligo di assicurazione da parte
delle compagnie. Un generico principio (come è attualmente nelle proposte al
vaglio del Parlamento) non produrrà alcun effetto concreto.
Alimentazione
Quanto è sicuro il latte artificiale
per neonati?
Nella settimana dal 30 settembre al 5 ottobre si è celebrata la settimana mondiale
dell’allattamento al seno. In merito all’argomento ci eravamo già rivolti nei mesi scorsi al
ministro Sirchia chiedendo un suo intervento sia in merito all’abuso del latte artificiale nei
reparti ospedalieri sia riguardo all’utilizzazione del latte artificiale in polvere rispetto alla
formulazione liquida più sicura dal punto di vista igienico, senza però aver ottenuto finora
alcuna risposta.
In occasione della “Settimana mondiale dell’allattamento al seno (SAM 2002)”,
l’Adiconsum e la Lega consumatori Acli Toscana, ripropongono al Ministro della
Test noi consumatori
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Adiconsum News
salute Sirchia il problema della somministrazione del latte artificiale in polvere nei
reparti di neonatologia. Lungi dal voler creare allarmismo, da notizie circolanti sui
siti internet che si occupano di allattamento al seno e artificiale e dai dati diffusi
dalla Food and Drug Administration statunitense (FDA) sembra che le formule del
latte in polvere non sono prodotti commercialmente sterili, a differenza delle
formule liquide, a causa del differente processo cui sono sottoposte. L’uso poi di
confezioni di latte in polvere molto grandi, come quelle utilizzate nei reparti di
neonatologia, metterebbe ulteriormente a rischio la già non completa integrità della
formula in polvere.
Al ministro chiediamo:
1. di rendere nota la quantità e la qualità dei controlli (dove, come, quando, da chi
vengono fatti);
2. di incentivare anche attraverso il lancio di campagne di informazione, che
vedano il contributo delle associazioni consumatori, l’allattamento al seno (ad
esempio facendo conoscere la circolare n. 16/2000 del Ministero della Sanità
pubblicata in G.U. 263 del 10 novembre 2000);
3. di bandire dai reparti di neonatologia e dalle unità patologiche neonatali la
formula del latte in polvere a vantaggio del latte sostitutivo in formula liquida;
4. di prevedere anche una vigilanza ministeriale sul mercato del latte artificiale
dopo che le indagini avviate dall’Antitrust su nostra segnalazione hanno
riscontrato in questo settore l’esistenza di un cartello delle varie multinazionali
che permetteva ai latti in polvere di essere venduti solo in farmacia e a costi
elevati e di essere presenti nei reparti di neonatologia degli ospedali e delle
cliniche, di essere distribuiti gratuitamente come campioni alle famiglie all’atto
delle dimissioni del bambino.
Alle mamme raccomandiamo di:
1. prediligere l’allattamento al seno. Prove scientifiche infatti confermano sempre
più chiaramente che l’allattamento al seno è il modo migliore e più sicuro per
nutrire ed allevare i bambini. Secondo l’OMS, l’Unicef ed importanti società
scientifiche il latte materno dovrebbe costituire l’unico nutrimento dei lattanti
per i primi sei mesi di vita;
2. prolungare l’allattamento al seno. Se ci sono le condizioni, è preferibile
prolungare l’allattamento anche fino al secondo anno di vita ed oltre;
3. prediligere le formulazioni liquide di latte artificiale (più costose, ma più
sicure), nel caso in cui non si possa allattare;
4. ricostituire il latte in polvere utilizzando acqua bollente; non conservare a
temperarura ambiente, refrigerare fino al momento della somministrazione,
scaldare poco prima del pasto, gettare via l’eventuale rimanenza.
Casa e condominio
Un, due, tre: la casa è aggiudicata
Il nostro responsabile del settore “Casa e condominio” ha redatto un breve vademecum
sull’acquisto della casa tramite asta giudiziaria, un settore delle vendite sconosciuto alla
maggior parte dei consumatori.
I modi d’accesso alla casa sono svariati: l’acquisto diretto da un costruttore,
come socio di una cooperativa edilizia, da inquilino, mediante l’intermediazione di
un’agenzia immobiliare, ecc.. Non tutti sanno che esiste anche la vendita
giudiziaria. In altre parole imprese costruttrici che falliscono, cittadini che per i
motivi più svariati non sono più in grado di assolvere ai propri impegni nei confronti
di banche, società finanziarie, ecc., sono fonti importanti d’accesso agli acquisti
immobiliari.
Test noi consumatori
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Adiconsum News
Nel nostro Codice Civile e di Procedura Civile il nome moderno di “Asta
Giudiziaria” non esiste.
Le vendite all’asta si chiamano “vendite all’incanto”.
Presiede l’asta giudiziaria il cosiddetto Giudice dell’esecuzione che non è altri
che un giudice del tribunale del distretto giudiziario in cui avviene l’asta e che è il
regolatore della normativa prevista dal codice di Procedura Civile (artt. 576-591).
Il Giudice decide:
se gli immobili da mettere all’asta debbano essere divisi in lotti o in singoli
appartamenti e loro pertinenze;
Sempre il Giudice indica:
il prezzo base, il giorno e l’ora d’inizio asta, la pubblicità su quotidiani
d’interesse nazionale o locale (indispensabile per il successo dell’operazione), ed il
cui costo sarà poi imputato al prezzo ricavato dalle vendite.
l’ammontare della cauzione da versare e, in caso d’assegnazione, la data di
consegna del bene immobile;
la misura d’ogni scatto in crescendo dell’asta.
All’asta non può partecipare il debitore, mentre ci si può far rappresentare
anche da un legale specializzato nella materia o da un mandatario. Naturalmente a
coloro che non si aggiudicano l’asta, verrà restituita la cauzione ed il deposito, ma
senza interessi. Tra un’offerta e l’altra non devono trascorrere più di tre minuti.
L’asta si conclude quando, trascorsi gli ultimi tre minuti, non si sono avute ulteriori
offerte. L’aggiudicazione deve essere fatta all’ultimo offerente.
Se l’aggiudicatario ci ripensa o non deposita la somma prevista per
l’aggiudicazione, il Giudice ne dichiara la decadenza, confisca la cauzione versata,
trasformandola in multa; addirittura se, nella ripetizione dell’asta, il prezzo finale
che si riesce a raggiungere è inferiore a quello del precedente, anche con
l’aggiunta della multa, il vecchio aggiudicatario è tenuto al pagamento della
differenza. La normativa prevede che, su delega del Giudice dell’esecuzione,
possa essere anche un notaio incaricato delle vendite delle attività immobiliari,
utilizzando sempre i meccanismi sopra indicati.
Per coloro che intendono candidarsi agli acquisti nelle vendite giudiziarie
occorre:
accertare lo stato d’uso degli immobili ai quali si è interessati, la loro vicinanza
alla rete dei trasporti urbani, ai vari punti del sistema sanitario, alla presenza di
punti di vendetta importanti, ecc.;
prendere nota in Cancelleria di quanto attiene l’asta giudiziaria, tenendo conto
delle informazioni di cui sopra, valutandone direttamente la convenienza e cioè il
rapporto tra costi e ricavi.
Ci sono anche vendite che non passano attraverso l’asta sono le cosiddette
vendite “senza incanto”.
Per tali vendite bisogna disporre di amicizie nell’ambiente e dei soliti tam tam
che indicano i pezzi immobiliari migliori e a costi accessibili. L’avviso di questo tipo
di vendite viene dato dal Cancelliere del Distretto Giudiziario,nel quale avviene
tutta l’operazione. Le forme di pubblicità (utilizzo di quotidiani a grande tiratura, di
riviste specializzate, ecc.) sono rare o comunque più soft rispetto a quelle relative
alle vendite con incanto. Ci si limita ad indicare il nome del debitore, il quale non
può naturalmente partecipare al riacquisto del bene pignorato, l’indicazione del
prezzo, con l’ “avvertimento – recita così l’articolo – che maggiori informazioni
possono essere fornite dal Cancelliere del Tribunale”. Non ci sono limiti o vincoli
per partecipare all’acquisto. Si può inviare anche un proprio rappresentante.
L’offerta si presenta presso la Cancelleria del Tribunale, con una dichiarazione
contenente l’indicazione del prezzo che occorre pagare, il tempo e le modalità di
detto pagamento e ogni altro elemento utile alla valutazione dell’offerta.
Se chi intende acquistare, non indica il tempo a lui comodo per revocare la
predetta offerta, essa non può essere revocata prima di venti giorni.
Naturalmente l’offerta non può essere inferiore al prezzo base ed il potenziale
acquirente deve versare una cauzione pari ad almeno il 10% del prezzo da lui
proposto. Prima di decidere sull’offerta, il Giudice dell’esecuzione invita i creditori
Test noi consumatori
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Adiconsum News
che non intendono acquistare e sente la loro opinione: se l’offerta pervenuta al
Cancelliere non supera di almeno 1/4 il prezzo base, è sufficiente il dissenso di un
creditore intervenuto a farla respingere; se supera il limite di cui sopra, il giudice
può assegnare in vendita l’immobile, quando ritiene non vi sia seria probabilità di
vendita, spuntando un prezzo migliore. Se ci sono più offerenti, il giudice li invita
tutti, iniziando dall’offerta più alta. Se, per sua fortuna, l’offerente è uno solo, il
giudice gli vende l’immobile, e con un suo decreto, dispone le modalità di
versamento del prezzo e la data ultima del versamento medesimo. Può anche
avvenire che, su richiesta di un creditore, i tempi di durata del meccanismo della
vendita “senza incanto” possano durare fino a quattro mesi. Naturalmente si tratta
di un meccanismo utilizzato dagli operatori del settore, che conoscono tutti i
meandri giudiziari e che svolgono in modo professionale questa attività. Il più delle
volte le acquisizioni di questi immobili sono provvisorie, perché destinate ad una
successiva rivendita a terzi. In questo caso, l’acquirente in seconda battuta, prima
di decidere, dovrebbe contattare la Borsa Immobiliare della Camera di commercio,
che pubblica un suo periodico sui valori immobiliari dell’intera provincia.
Naturalmente questo servizio è garantito da tutte le Camere di commercio d’Italia.
Giovanni Lazzeri
Pubblicità
Le delibere dell’Antitrust
del II trimestre 2002
Le delibere più significative, per quanto riguarda la difesa dei consumatori, del II
trimestre 2002 sono elencate suddividendole per tipologia. Per ogni tipologia si richiamano
i motivi più frequenti di ingannevolezza. Accanto al nome del prodotto o del servizio
“condannato” viene indicata la data della delibera.
L’asterisco segnala che l’Autorità ha imposto la pubblicazione di un messaggio di rettifica
a cura e spese dell’operatore pubblicitario. Talvolta quando ci siano motivi di gravità ed
urgenza l’Autorità delibera la sospensione provvisoria di taluni messaggi, riservandosi di
formulare il giudizio definitivo al termine della indagine conoscitiva.
Infatti il tempo che intercorre tra una segnalazione e la delibera è mediamente di 6/12
mesi.
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tariffe telefoniche e di accesso a internet, pay tv
viaggi e vacanze
corsi, offerte di lavoro e titoli di studio
vendita di prodotti o servizi
finanziamenti
integratori alimentari, centri e strumenti per il dimagrimento e il ringiovanimento
distributori di carburante.
Tariffe telefoniche e di accesso a internet, pay tv
Nei confronti delle società telefoniche o che gestiscono i collegamenti a Internet
l’Autorità ha più volte ribadito che i messaggi pubblicitari devono indicare chiaramente tutti i
prezzi e le tariffe i cui importi siano già noti in precedenza – canoni di abbonamento, Iva,
scatto alla risposta ecc. – al fine di fornire ai consumatori tutti gli elementi necessari ad
orientarne le scelte economiche.
Inoltre nel messaggio pubblicitario tutti gli elementi di valutazione devono avere la stessa
evidenza. La pubblicità comparativa deve essere veritiera e i servizi pubblicizzati realmente
fruibili. Per i messaggi che contravvengono a questi principi viene deliberata la fattispecie di
pubblicità ingannevole.
Test noi consumatori
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Adiconsum News
24 gennaio
PIENO WIND
NOAGO SRL
WORLD FREIGHT SERVICES BV
INFOSTRADA_ADSL LIGHT
OMNITEL FOR YOU
PIENO WIND
Noleggio cellulari presso WEBPUCCINO’S
STORE
Decoder STREAM
MOBILE NUMBER PORTABILITY di WIND
ARUBA ADSL
11 aprile
Sospensione provvisoria del messaggio
11 aprile
Sospensione provvisoria del messaggio
17 aprile
17 aprile
24 aprile
24 aprile
Sospensione provvisoria del messaggio
23 maggio
30 maggio
Sospensione provvisoria del messaggio
6 giugno
Viaggi e vacanze
I casi più frequenti di pubblicità ingannevole riguardano le tariffe, diverse da quelle
indicate oppure con supplementi imprevisti. Altre volte le caratteristiche ambientali e
logistiche descritte nei cataloghi sono molto diverse dalla realtà dei luoghi di vacanza.
HOTEL AMBASCIATORI CESENATICO, di DOLCI
GASTONE&C
“VOLO LEGGERO” ALITALIA
EUROTRAVEL “SENZA PENALI”
VOLARE AIRLINES
PANAIR COMPAGNIA AEREA MEDITERRANEA SPA TRATTA PALERMO /ROMA
4 aprile
9 maggio
Sospensione provvisoria
30 maggio
6 giugno
Sospensione provvisoria del messaggio
13 giugno
Corsi, offerte di lavoro e titoli di studio
Si tratta in genere di corsi a pagamento che, contrariamente a quanto pubblicizzato
non assicurano alcuna assunzione. Oppure, dietro esborso di cifre notevoli, dell’inserimento
in catene di franchising per la vendita o la gestione di prodotti o servizi, senza alcuna
garanzia reale del rientro in tempi brevi, come pubblicizzato, dei capitali investiti. Nelle
offerte di lavoro a domicilio viene chiesto di acquistare un kit di materiali da confezionare,
ma il prodotto finito non è mai soddisfacente e non viene ritirato (e pagato dal committente).
Ci sono poi offerte di corsi, privi di qualsiasi valore culturale, di titoli di studio senza alcun
valore legale in Italia e corsi che promettono il superamento di esami di Stato o universitari.
*EUROPEAN SCHOOL OF ECONOMICS
The YORKER INTERNATIONAL UNIVERSITY – Milano
EUROPEAN SCHOOL OF ECONOMICS RAI SPA
EUROPA 2000: offerta di lavoro a domicilio
Offerte di lavoro del CTA (Centro Tecnologie Aziendali) di
Verona
11 aprile
17 aprile
Sospensione provvisoria del messaggio
2 maggio
2 maggio
30 maggio
Vendita di beni o servizi
L’ingannevolezza deriva dalla mancata corrispondenza tra le caratteristiche
pubblicizzate, tra cui il prezzo, e quelle reali del prodotto o servizio. In altri casi il bene
pubblicizzato non è disponibile nel periodo indicato. Alcune delibere riguardano
l’ingannevolezza della definizione di “numero verde” per i numeri telefonici c.d. “ripartiti”,
Test noi consumatori
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Adiconsum News
cioè con una quota a carico del chiamante. Talvolta poi il messaggio pubblicitario “non è
chiaramente riconoscibile come tale e non risulta distinguibile da altre forme di
comunicazione al pubblico con forme grafiche di immediata percezione”: si incorre in questo
caso nella fattispecie di pubblicità “non “trasparente”. Vengono inseriti in questo gruppo
anche gli “omaggi” e i “premi sorteggiati” presi a pretesto per indurre i “vincitori” ad
acquistare:
MENSILE PERLINE
Edizioni GES SRL
I QUATTRO CODICI HOEPLI 2002
DIVANI FERRI – Padova
Sconti SERVICOM SPA – Fabriano
WORKSTATION BRICOCENTER
*Antifurto “BULLOCK”
SPS SURVIVAL PALM SYSTEM Topolino
Agenzia immobiliare BENINVEST Firenze
Onoranze Funebri “ IL GIUBILEO”
FEDERAZIONE ITALIANA GINNASTICA NATURALE
*“FAIR GUIDE” della Società CD Publisher Construct Data
Verlag Gmbh
FISIM/AGENZIA CASA NETWORK – Milano
Trattamento per motori automobilistici “ECOCERAMIC
PLUS”
Servizi di sicurezza – Impresa “SIDER_TRIESTE”
Servizio informazioni gratuite ITALGEST SRL
WWW MR.PRICE.IT
SCALA A CARRELLO RAINERI
VERANO VACACIONES SL - Padova
IMMOBILDREAM
KIT DINAMICO INFOBLUE
4 aprile
24 aprile
24 aprile
24 aprile
24 aprile
9 maggio
9 maggio
9 maggio
23 maggio
23 maggio
30 maggio
6 giugno
13 giugno
13 giugno
13 giugno
13 giugno
20 giugno
20 giugno
27 giugno
27 giugno
Finanziamenti e attività finanziarie
La fattispecie di ingannevolezza viene riconosciuta nelle pubblicità di società che si
vantano di erogare prestiti e mutui a condizioni vantaggiose, mentre in realtà, a fronte del
pagamento di consistenti provvigioni, agiscono da intermediarie tra le finanziarie o le banche
e i clienti. Il pagamento della provvigione però non garantisce che la erogazione del mutuo
vada a buon fine. In altri casi banche, finanziarie o esercizi commerciali, soprattutto
concessionari di auto e moto pubblicizzano finanziamenti a condizioni diverse da quelle
realmente praticate. Oppure si tratta di prospetti informativi relativi a polizze assicurative o
investimenti nei quali mancano elementi fondamentali. In qualche caso attività bancarie
vengono svolte da soggetti non abilitati.
Nel secondo trimestre 2002 l’Autorità non ha riconosciuto l’ingannevolezza di alcun messaggio pubblicitario relativo alle
suindicate attività
Integratori alimentari, prodotti, strumenti e centri per il dimagrimento
e il ringiovanimento
La fattispecie di pubblicità ingannevole a proposito di integratori alimentari, prodotti e
strumenti cosmetici, centri di dimagrimento e ringiovanimento viene in genere deliberata a
causa dello scarso valore scientifico delle affermazioni e delle sperimentazioni. Gli
integratori alimentari vengono in genere presentati come prodotti magici, in grado di
eliminare quasi istantaneamente inestetismi, cellulite e segni dell’età o di provocare un
dimagrimento rapidissimo, addirittura localizzato nei punti voluti, senza attività fisica e una
dieta adeguata. Contengono sostanze di dubbia efficacia, talvolta potenzialmente
pericolose, se assunte senza alcun controllo.
Gli strumenti per il dimagrimento sono o indumenti che massaggiano e aumentano la
sudorazione o elettrostimolatori. Anche questi da soli, in assenza di una dieta bilanciata e
Test noi consumatori
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Adiconsum News
attività fisica hanno scarso effetto e possono inoltre essere pericolosi per cardiopatici,
donne incinte e portatori di pace-maker.
PANCTOL 500 della Società IBS Sospensione provvisoria
del messaggio
(il prodotto è analogo ad altri della stessa società, già
condannati)
TANNING CENTER di PARMA Epilazione “non laser”
ROEDER FARMACEUTICI
Integratore “ BLOCKAL”
*DICOFARM SPA – Integratore “DICOMAN 5”
*GIELLEA SRL – Elettrostimolatore “AURORA
D’AGOSTINO 3000 MT”
BIOMEDICAL ENGINEERING – Apparecchio
“ACHTYDERM”
Piante dimagranti “BODYWELL IBS”
Pantaloncini “SNELLYSAN”
ROEDER FARMACEUTICI – Integratore “KALO”
Pantaloncino dimagrante ”TURBOSAN”
Trattamento dimagrante “FRUCTACID+”
*ROEDER FARMACEUTICI
Integratore “KALOCELL LINE”
*Elettrostimolatore “SPORT TRAINER”
*Depilazione laser definitiva “DERMORADICAL LASER”
Saponi dimagranti “ASCIE’ ”
*“SVELTYSS “di EDI SRL ( EUROPA DIFFUSIONE
ISTITUTO)
“AGE FITNESS” di BIOTHERM
BIOFLAFIN HCA Fruchtsaure
4 aprile
4 Aprile
11 aprile
17 aprile
24 aprile
24 aprile
24 aprile
Sospensione provvisoria del messaggio
24 aprile
Sospensione provvisoria del messaggio
2 maggio
2 maggio
2 maggio
Sospensione provvisoria del messaggio
23 maggio
Conferma da parte del TAR della delibera dell’Autorità
30 maggio
6 giugno
13 giugno
13 giugno
13 giugno
20 giugno
Distributori di carburante
In genere la fattispecie di pubblicità ingannevole riguarda il prezzo dei carburanti esposto
su cartelloni presso le stazioni di servizio. Viene infatti indicato l’importo dello sconto
praticato (-10/20/30/80 cent) per ogni litro, ma non il prezzo di partenza o quello finale.
Q8 – Cernusco sul Naviglio (Mi)
TAMOIL – via Ripamonti, Milano
AGIP – Strada Provinciale – Vignate (Mi)
11 aprile
30 maggio
20 giugno
(a cura di Maria Trunfio)
Europa
Energia: la sicurezza
dell’approvviglionamento innazitutto
La Commissione europea ha adottato due proposte di direttive che contribuiranno a
migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Unione nel quadro del
mercato interno dell'energia. La forte dipendenza dell'Unione dagli approvvigionamenti
esterni di idrocarburi rappresenta un rischio notevole per le economie degli Stati dell’Unione.
Test noi consumatori
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Adiconsum News
Attualmente viene importato infatti oltre il 70% del petrolio e il 40% del gas naturale
consumati nell'UE. Le proiezioni indicano che nel 2020 questa dipendenza potrebbe
raggiungere rispettivamente il 90% e il 70% del fabbisogno totale. In questo contesto di forte
dipendenza energetica, l’Unione europea è sempre più esposta al rischio di "interruzione
economica" dell'approvvigionamento, legato alla forte volatilità dei prezzi del petrolio ma
anche di quelli del gas, ancora indicizzati su quelli del petrolio. Tra il 1998 e il 2000 l'offerta
mondiale di petrolio è diminuita solo del 3% ma il prezzo del petrolio greggio è aumentato da
10 $ al barile fino a raggiungere in determinati momenti i 37 $. Se riferita a un periodo di
un anno, questa variazione di prezzi farebbe crescere la spesa petrolifera dell'UE di circa
100 miliardi di euro.
I meccanismi comunitari presenti nel settore petrolifero non sono più adeguati in un
mercato interno dell'energia sempre più integrato. Questi meccanismi non prevedono
nessuna forma di solidarietà tra gli Stati membri in caso di crisi. Il settore del gas non
dispone attualmente di un quadro comunitario teso a garantire un livello minimo di sicurezza
dell'approvvigionamento.
Per gestire quindi la dipendenza energetica dell'Unione con la massima efficacia, la
Commissione ha proposto una serie di misure di armonizzazione che garantiranno
un'azione solidale e coordinata in materia di sicurezza dell'approvvigionamento.
Migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento di petrolio
Tutti gli Stati membri istituiranno un organismo pubblico preposto alla detenzione di
stock petroliferi che dovrà prima o poi diventare proprietario delle scorte per almeno 40
giorni di consumo. Questa iniziativa contribuirà a migliorare il funzionamento del mercato
interno, grazie all'introduzione di regole che assicureranno una concorrenza leale tra gli
operatori economici. Inoltre garantirà una mobilitazione effettiva ed efficace degli stock
petroliferi in caso di crisi.
In caso di crisi energetica, l’Unione europea sarà ormai in grado di adottare una strategia
comune. La Commissione, assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati
membri, sarà abilitata ad adottare d'urgenza le misure necessarie. Infine, gli stock di
sicurezza, oggi equivalenti a 90 giorni di consumo, potranno ormai essere utilizzati in modo
solidale in caso di "percezione generalizzata di un rischio di interruzione
dell'approvvigionamento", una circostanza che genera una pericolosa volatilità sui mercati.
La graduale liberalizzazione degli stock di prodotti petroliferi contribuirà a ripristinare un
funzionamento più fluido del mercato petrolifero. Il volume di questi stock sarà portato
progressivamente da 90 a 120 giorni di consumo.
Migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento di gas
Gli Stati membri dovranno definire una politica generale e norme di sicurezza per
l'approvvigionamento di gas definendo chiaramente i ruoli e le responsabilità dei vari
soggetti che operano sul mercato.
In caso di crisi, saranno messi in atto meccanismi solidali e coordinati. Tenuto conto
delle specificità del trasporto e dello stoccaggio del gas, in questa fase non si prevede la
fissazione di quantità minime di stock di gas. Ciascuno Stato dovrà tuttavia mettere in atto
una serie di misure, tra cui lo stoccaggio di gas, l’interruzione della domanda interrompibile
per permettere la ridistribuzione del gas e garantire la flessibilità del sistema, la flessibilità
dell'approvvigionamento e i mercati "spot". Gli Stati membri determineranno obiettivi
nazionali affinché gli stock di gas assicurino un contributo minimo alle norme di sicurezza
dell'approvvigionamento. La Commissione sorveglierà infine l'approvvigionamento di gas e
adotterà le misure eventualmente necessarie per garantire un approvvigionamento continuo
a lungo termine, nonché lo sviluppo del mercato del gas liquido.
Questo nuovo quadro comunitario imporrà l'espletamento di compiti complessi e di
natura tecnica. Occorrerà in particolare seguire l'evoluzione dei mercati internazionali del
petrolio e del gas e valutarne l'impatto sulla sicurezza in generale, nonché sulla sicurezza
degli approvvigionamenti, oltre a sorvegliare il livello degli stock di sicurezza. Sarebbe
inoltre necessario sviluppare indici dei prezzi più affidabili che rispecchino meglio di quelli
attuali la realtà del mercato. Si propone quindi di istituire, in seno ai servizi della
Commissione e sotto la loro egida, un sistema europeo di osservazione degli
approvvigionamenti di idrocarburi che riunirà le competenze necessarie per lo svolgimento
questi compiti. Con il tempo, potrebbe essere istituita un'agenzia che svolgerebbe questi
incarichi tecnici per conto della Commissione.
Per realizzare misure destinate a potenziare la sicurezza dell'approvvigionamento di
petrolio e gas, è necessaria la collaborazione dei paesi produttori. Un dialogo rafforzato con
i paesi produttori permetterà di migliorare il meccanismo dei prezzi e di concludere accordi
di approvvigionamento soddisfacenti. Sarebbe opportuno promuovere la cooperazione
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anche con i paesi produttori e i paesi di transito in materia di stoccaggio di idrocarburi. In
questa ottica, il dialogo avviato dall'Unione con la Russia costituisce un primo esempio.
Ambiente: il Programma europeo
si può migliorare
Il Parlamento europeo nel votare la relazione della Commissione sull’attuazione della
prima fase del programma europeo per il cambiamento climatico nei prossimi due anni, oltre
ad accogliere favorevolmente le misure riguardanti il contenimento delle emissioni di gas ad
effetto serra e a considerare “estremamente importante” la proposta che promuove l’uso di
biocarburanti nel settore dei trasporti, ha rimproverato la Commissione per non aver inserito
il settore agricolo nel Programma e per non aver presentato alcuna proposta per il
miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio.
Il Parlamento si augura quindi che la Commissione presenti un piano per lo sviluppo
della cogenerazione di energia elettrica e termica e la produzione termica basata sull’utilizzo
di biocombustibili e proponga una direttiva quadro che riduca le emissioni dei gas fluorinati
Progetto People
per un’aria europea più pulita
È stato presentato in questi giorni dalla Commissione europea il progetto PEOPLE
(Population Exposure to Air Pollutants in Europe) volto a misurare gli effetti
dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana. Saranno circa duemila i volontari che per
12 ore porteranno un rilevatore di sostanze inquinanti attraverso alcune città europee
(dapprima Bruxelles e Lisbona, poi Bucarest, Budapest, Dublino, Cracovia, Lubiana, Madrid,
Parigi e Roma). Nel presentare l’iniziativa, il Commissario europeo per la Ricerca Philippe
Busquin ha citato i dati di uno studio indipendente secondo il quale Ogni anno circa 40.000
persone muoiono per malattie dovute all’inquinamento atmosferico in solo tre paesi europei:
la Francia, l’Austria e la Svizzera... I risultati del progetto PEOPLE saranno presentati nel
febbraio 2003. Per maggiori informazioni, consultare il seguente indirizzo:
http://www.people-pt.net/eindex.html
(sintesi a cura di Valeria Lai)
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