Lezione malattie odontostomatologiche 28

Lezione malattie odontostomatologiche 28/10/2010
La gnatologia si occupa della fisiologia dell’apparato stomatognatico (ASG), cioè
dell’interrelazione sistemica della struttura dento-parodontale, l’ATM, i muscoli che
partecipano alla funzione orale, il sistema neuro-psichico e intorno ad esso ruotano le
discipline odontoiatriche. Disfunzioni dell’ASG, definiti anche disordini craniocervico-mandibolari(d.c.c.m.) possono causare:
-cefalee
-disturbi neuromuscolari (anche al collo e alla colonna vertebrale alterando le catene
cinematiche)
-disturbi dell’apparato uditivo e vestibolare (vertigini, ipoacusie)
-rumori articolari
-dolori nell’ambito cranio-facciale (spontanei o provocati)
-limitazioni nel movimento mandibolare
-difficoltà nella deambulazione (camminare)
Spesso queste patologie sono associate alla sindrome dello stress (provoca
l’abbassamento delle difese immunitarie) soprattutto nei soggetti over 50, ansia,
depressione.
Le dccm colpiscono almeno il 70% della popolazione, in maggioranza le donne con
un rapporto di 1 a 4, evidenziando i disturbi maggiormente tra i 15-45 anni anche
perche gli eventi traumatici avvengono maggiormente a questa età. Inoltre se il
paziente ha portato il busto di Milwaukee in seguito ad un evento traumatico, questo
può determinare una compressione articolare dell’ATM con conseguente
allungamento del viso e postero-rotazione mandibolare (long face syndrom).
Per quanto riguarda la maggiore insorgenza nelle donne, ciò avviene per la massiccia
presenza ormonale estrogenica che la donna ha fino alla menopausa, che è un forte
fattore di protezione articolare e antiinfiammatoria. Col calo estrogenico vengono alla
luce i sintomi di disfunzioni pregresse articolari; inoltre le donne hanno solitamente
un’ATM più piccola rispetto all’uomo e quindi più fragile.
L’ATM è sede d’elezione per la diagnosi di patologie sistemiche quali malattie
autoimmuni, collagenopatie, dovuto alla complessa struttura articolare, all’elevato
turnover cellulare, ricca vascolarizzazione che porta all’accumulo di sostanze nocive
per l’articolazione stessa (bifosfonati) . La diagnosi può essere coadiuvata da
radiografia latero-laterale dell’articolazione, stratigrafia, TAC. La crescita cranio
facciale precede lo sviluppo di tutto il resto dell’organismo infatti a 9 anni lo sviluppo
è completo già al 90%.
L’eziologia delle dccm è vari e complessa: bruxismo, malocclusioni, stress,
depressione, iperattività muscolare, fattori sistemici, problemi posturali,
predisposizione genetica.
Per diagnosticare e intervenire correttamente nelle dccm e bisogna eseguire
un’anamnesi approfondita del paziente:
-se ha avuto disturbi o traumi durante la nascita (palatoschisi, ecc…)
-disturbi o traumi infantili (cadute o fratture condilari che possono determinare
anomalie anche estetiche oltre che funzionali come la sindrome della “faccia
d’uccello” dovuto all’appiattimento del condilo)
-tenere conto di eventuali patologie cardiovascolari sia per operare in sicurezza, sia
perche nei parodontopatici cronici c’è un aumento del rischio di valvulopatie,
malattie renali, sterilità, disturbi del parto e della gestazione
-se è affetto da malattie reumatiche, allergie a farmaci, epatiti o malattie trasmissibili,
depressione, diabete, se assume cortisone (può causare necrosi ossea ischemica e
soprattutto collagenopatie)
-se soffre di reflusso gastro-esofageo che causa una variazione del ph orale
-se ha disturbi nel muovere la mandibola, contratture muscolari, scatti articolari
dovuti a un mal posizionamento del disco articolare, dolori alla masticazione o
muscolari dovuti a eventuali precontatti
Per quanto riguarda la gravidanza, non predispone all’insorgenza di carie, semmai
sono le variazioni di abitudini alimentari con la presenza di placca che può causare la
patologia.
L’8 o dente del giudizio non causa affollamento dentario. La germectomia si esegue
nel caso di una mancanza di spazio nel trigono retro-molare che può causare
disodontiasi e quindi flogosi con formazione di tasche. Quindi l’estrazione dell’8 non
si effettua per evitare affollamento.