Molti argomenti affascinanti non rientrano in un determinato capitolo della Fisica, negli schemi tradizionali (cinematica, dinamica, etc.) e neppure nelle fantasiose (e a volte indecenti) suddivisioni di certi programmi ministeriali, sicché non vengono proprio insegnati e del resto non è detto che siano a conoscenza degli insegnanti Eppure si tratta di questioni molto interessanti, sopratutto dal punto di vista didattico, perché aprono orizzonti, e aiutano a una migliore comprensione di tutto il resto. Uno di questi è il argomento leggi e superleggi, di cui si è occupato Carlo Bernardini nel prezioso libretto Che cos'è una legge fisica Editori Riuniti, Roma, 1983 Un altro riguarda il cosidetto approccio sistemistico, che insiste sulle relazioni causa-effetto e sulle proprieta' matematiche di queste relazioni, prescindendo dalla natura fisica degli oggetti trattati (lineare/nonlineare, statico/dinamico), che conduce, fra l'altro, a stabilire stimolanti analogie e a porre problemi metodologici di notevole interesse, in particolare quelli attinenti il quesito post hoc, ergo propter hoc? (esempio: diffusione dell’AIDS e diffusione dei PC negli anni ’80) In questa problematica rientra la nozione di impedenza che è particolarmente significativa nei problemi di trasferimento di energia fra due oggetti fisici (sorgente e carico) perché scelte opportune delle impedenze in gioco permettono di massimizzare il trasferimento di energia SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 1 A che serve una leva? o il cambio di una automobile? Sono dispositivi usati per adattare impedenze. Che significa adattare l’impedenza? Vediamo un caso elettrico, considerando un generatore Vo con resistenza interna Ro. Collegando il generatore a un carico di resistenza R, nel circuito scorrerà la corrente I = Vo/(Ro + R). E quindi la potenza assorbita dal PI R 2 carico sarà: Vo2 R Ro R 2 Questa potenza si annulla quando R vale zero o infinito, ma ha un massimo per R = Ro cioè quando le due impedenze sono uguali e in tal caso diciamo che il carico è adattato alla sorgente E se abbiamo un carico di resistenza data, che non è adattato? Possiamo adattarlo (per una corrente alternata) usando un trasformatore, disposto fra la sorgente e il carico. Questo dispositivo trasferisce energia, idealmente senza perdite, fra i due avvolgimenti che lo costituiscono, modificando i rapporti fra la tensione e la corrente nel primario e nel secondario. I1 V1 I2 = I1/n trasformatore V2 = nV1 pr E quindi, idealmente, per qualsiasi carico R collegato al secondario, presentando al primario la resistenza desiderata, in particolare Ro, attraverso la scelta di un opportuno valore del rapporto spire n. Proprio come una leva, scegliendone i bracci, o come un cambio di velocità, scegliendone il rapporto, permettono di …. SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 2 Esempio 1. Colleghiamo una pila (V0, R0) a un carico esterno Si trova che la potenza erogata al carico esterno è massima se la sua resistenza R è esattamente pari a R0 V V0 tensione potenza erogata V0/2 I’ = I0/2 I0 = V0/R0 I La potenza erogata al carico è infatti P=VI, dove V = V0 – R0 I da cui si deduce P = IV0 – I2R0 e quindi … Esempio 2. Colleghiamo una cella solare a un carico. V (la regola predente cade in difetto, ma perché?) Qui è definita una resistenza interna? I Per quale valore della corrente si ottiene la potenza massima? Cioè per quale resistenza del carico? SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 3 In questo tipo di faccende rientra anche la nozione di controreazione (legge?, principio? idea?) di cui ci ora vogliamo occupare Questo argomento viene generalmente trattato, forse sarebbe meglio dire sfiorato, nei corsi universitari di Laboratorio del III anno a Fisica. Sicché si resta dell'idea che si tratti di qualcosa, un po' astruso, che riguarda appunto solo l'elettronica e quindi da lasciare all'attenzione degli specialisti di quel settore Ma non è affatto così La controreazione e dintorni (feedback, in inglese) schema della presentazione che segue • teoria semplificata • storia di questa idea (anello al naso, Watt, Maxwell, Black) • di nuovo sulla teoria: - reazione negativa e reazione positiva - applicabilità, vantaggi reali (desensibilizzazione) e presunti - paradossi e ulteriori complicazioni • la controreazione come schema progettuale: elettronica, controlli, strumentazione fisica in generale (sismografo, e altri strumenti) • la controreazione come schema interpretativo nelle scienze della natura (dal transistore all'effetto serra) e nelle scienze sociali (sistema democratico, sistema giudiziario, effetti controintuitivi ossia eterogenesi dei fini) articolo su Didattica delle scienze (novembre 2004 e gennaio 2005) http://www.roma1.infn.it/rog/pallottino/articoli%20divulgativi/Feedback.pdf SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 4 Teoria elementare della controreazione svolta considerando un amplificatore (sta nei libri di testo di elettronica, per esempio nel cap. 8 delle dispense di Elettronica http://www.phys.uniroma1.it/DipWeb/web_disp/d2/CD2a_web.html) “errore” Ve ingresso Vin uscita Vo + amplificatore A __ rete β Essendo Vo = A Ve e Ve = Vin - β Vo si ricava Vo = A (Vin - βVo) Pertanto il guadagno ingresso/uscita Vo /Vin è AF = A/(1 +A) che nel caso limite |1 +A| >> 1 diventa: AF ~ 1/ e allora si ha la desensibilizzazione totale: indipendenza da A Risultato: l'amplificatore reazionato ha una amplificazione minore di prima, ma e' meno sensibile alle variazioni dei parametri dell'amplificatore interno (guadagno dei transistori, effetti di temperatura, ecc.). Questa proprietà deriva dalla presenza di un anello o ciclo (loop) dotato di guadagno grande in valore assoluto rispetto all'unita'. Quanto maggiore è il guadagno d'anello (A) tanto minore è il segnale d'errore, che rappresenta lo scarto fra l'ingresso e la frazione dell'uscita (ovvero fra l'uscita e l'uscita desiderata pari all'ingresso fratto ). Fino al caso della desensibilizzazione totale, in cui appunto il segnale d'errore si annulla. E questo è, con ottima approssimazione, quanto avviene nei circuiti impieganti amplificatori operazionali, e non solo. SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 5 Un caso interessante è quello in cui =1, sicchè AF a sua volta tende a 1 al crescere di A Il sistema si chiama allora inseguitore (follower): l'uscita tende (per A >>1) a una replica fedele dell'ingresso, cioè lo ”insegue” La controreazione è usata nei sistemi di controllo in cui si vuole che una determinata grandezza fisica si mantenga costante a un valore determinato (regolazione) oppure segua una legge temporale preassegnata (controllo) Differenza essenziale fra controllo a ciclo chiuso e a ciclo aperto esempio: il riscaldamento di una stanza L’ìdea di fondo è quella di affidare l’azione effettiva di comando (rappresentata da una forza, da una tensione elettrica, ecc.) non al segnale d'ingresso, ma alla dífferenza fra il segnale d'ingresso e quello d'uscita (o una opportuna frazione dell'uscita) così si compensa automaticamente qualsiasi effetto che vada a modificare l'uscita in modo indesiderato Un esempio fu dato da Robert Pease, progettista di circuiti integrati presso la National Semiconductor. Si tratta dell'anello al naso che un nostro ingegnoso progenitore, pur non avendo frequentato il laboratorio del III anno, utilizzò per convincere un bove riottoso a tirare un pesante carro. Qui l'azione esercitata sul naso (forza applicata a questa parte assai sensibile dell'animale) e' proporzionale alla differenza fra la posizione dell'estremo della corda tirata dal conduttore e la posizione del bove, che e' poi quella stessa del carro. Questo è un efficace esempio di follower. SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 6 Un altro esempio spesso citato è la parte del Codice di Hammurabi che riguarda il controllo dei flussi idrici per l'irrigazione. Qui il sistema di controllo era assai semplice, ma anche straordinariamente efficace: a chi sottraeva indebitamente acqua alla collettivita' si tagliava la mano, così non l’avrebbe più fatto Più recente e più noto è il regolatore di Watt, su cui non mi soffermo perché sin troppo noto, ricordando soltanto che l'idea risaliva in effetti a Huygens. Il 1868 vede la prima analisi matematica di un sistema di controllo a controreazione, svolta da James Clerk Maxwell nel lavoro “On governors" (reperibile nella raccolta "Mathematical trends in control theory" a cura di R. Bellman e R. Kalaba, Dover, 1964). In questo lavoro il grande fisico scozzese stabilisce anche le condizioni per evitare l'instabilità del sistema in termini del segno delle radici dell'equazione differenziale del sistema, ma non discute il concetto di controreazione. Perchè questa idea venga alla luce esplicitamente e con chiarezza, nella forma che conosciamo oggi, bisogna aspettare gli anni '20 del secolo scorso La vicenda e' interessante per vari motivi telefonia interurbana: costosi cavi di elettronici, distorsione e rumore di fondo rame, tubi e l’inventore ce l’ha raccontata: Harold S. Black Inventing the negative-feedback amplifier IEEE Spectrum, dicembre 1977 SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 7 Ancora sulla teoria Ricordando che AF = A/(1 + A) è fondamentale la distinzione fra reazione negativa quando la frazione dell'uscita viene sottratta dall'ingresso e allora il guadagno diminuisce si ha infatti |AF| < |A| essendo |1+A| > 1 e reazione positiva (sciamano pellerossa) quando la frazione dell' uscita viene sommata all'ingresso e allora il guadagno aumenta si ha infatti |AF| > |A| essendo |1+A| < 1 Un caso estremo è quello per cui 1+ A = 0 e allora quanto vale AF ? Si ha instabilità, cioè il sistema entra in oscillazione (alla frequenza per cui la condizione di sopra è verificata) E qualsiasi perturbazione cresce con legge esponenziale, fino a che entrano in gioco le nonlinearità (crescita dei conigli in Australia) Di solito, in pratica, si cerca di realizzare condizioni di reazione negativa Ma le funzioni A e dipendono dalla frequenza, con un andamento della fase che può arrivare a invertire il segno, sicché può capitare che a certe frequenze (quelle che ci interessano) si abbia reazione reazione negativa, ma ad altre frequenze si abbia invece reazione positiva e magari il sistema sia addirittura instabile ........ (effetto Larsen) SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 8 Il problema dell'instabilità fu risolto nel 1932 dal matematico Harry Nyquist con una analisi nel dominio della frequenza In sintesi, semplificando: dato che ad alta frequenza intervengono sempre effetti che provocano rotazione di fase in ritardo (/2 per ogni costante di tempo), occorre che a queste frequenze vi sia attenuazione sufficiente a rendere trascurabile questi contributi. Cioè l'anello A , nel suo complesso, deve attenuare fortemente prima che sfasare i segnali. Di solito queste analisi si svolgono nel dominio della frequenza, ma è molto istruttivo studiare il problema della stabilità dei sistemi reazionati nel dominio del tempo E allora si trova che il ritardo lungo l'anello di reazione non deve eccedere una data frazione del tempo di salita in modo che il segnale di reazione arrivi in tempo per esercitare la sua azione correttiva. Altrimenti arriva in ritardo, con effetti addirittura opposti. La situazione peggiora al crescere del numero di costanti di tempo del sistema, per come si compongono questi tempi caratteristici Ma peggiora ancora di piu' se il sistema contiene elementi di ritardo puro Del resto, che succede regolando l'acqua della doccia? O quando un qualsiasi provvedimento di legge arriva in ritardo? SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 9 Vantaggi della controreazione • allargamento della banda passante • linearizzazione della caratteristica di risposta • riduzione dei disturbi Ma sono tutti riconducibili al fenomeno della desensibilizzazione per cui AF dipende sempre meno da A all'aumentare di |A| dato che tende a 1/ dove la rete è generalmente passiva, comunque sotto il pieno controllo del progettista A volte poi si scopre che si tratta di vantaggi presunti! (nonostante quello che si legge in alcuni libri) per esempio la controreazione allarga la banda solo in certi casi particolarmente semplici, altre volte la restringe o addirittura provoca oscillazioni indesiderate la controreazione riduce solo certi disturbi, come la distorsione, e non altri (come il rumore di fondo) SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 10 Complicazioni e paradossi Si incontrano spesso difficoltà a rappresentare un circuito in termini di controreazione, suddividendolo fra la parte che costituisce l'amplificatore A e la rete di reazione Come pure si arriva a paradossi, quando si pretende di interpretare certi oggetti in termini di controreazione Consideriamo il partitore resistivo, con funzione di trasferimento R’ / (R + R’) che possiamo riscrivere nella forma (R'/R) / (1 + R'/R) R R’ Interpretiamo il partitore come un sistema a controreazìone con A = R'/R e = 1 (follower) e dunque AF scritta sopra Notate che il "guadagno" è maggiore dell'unità se R' > R e che la dose di reazione negativa aumenta con 1 + R’/R Avremo poi un 'follower" perfetto se R tende a zero R’ tende all’infinito cioè se il partitore si riduce a un filo conduttore fra l'ingresso e l'uscita ............... Mishkin-Braun Adaptive Control Systems (McGrawHill, 1961) SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 11 la controreazione come schema progettuale prezioso in elettronica, nei controlli automatici, e nella strumentazione fisica in generale dal sismografo al microscopio a effetto tunnel Come funziona un sismografo? si usa una massa "libera" che, giustamente, quando arriva il terremoto resta ferma mentre tutto il resto si muove. Quindi la massa "si muove" rispetto al resto E questo suo moto noi misuriamo. In realtà la massa non si muove quasi per nulla: un rivelatore di spostamento comanda un attuatore che la tiene ferma in un controllo a controreazione E il segnale che noi leggiamo è quello di feedback, che comanda l'attuatore E il microscopio a effetto tunnel? Una punta metallica sottilissima si sposta trasversalmente, a piccolissima distanza dalla superficie del corpo esplorato. Fra la punta e il corpo (conduttore) scorre una corrente elettrica (per effetto tunnel) che dipende esponenzialmente dalla distanza. Mentre la punta (freccia verticale) viene spostata orizzontalmente (freccina orizzontale) rispetto alla superficie, la corrente varia, ma un sistema a controreazione muove la punta verticalmente, in modo che la corrente resti costante, e la punta si mantenga a distanza costante Anche qui il segnale che si legge, cioè quello che rappresenta il profilo in altezza della superficie del materiale, è il segnale di feedback, che comanda la punta nel suo moto verticale in modo che si mantenga a distanza fissa dalla superficie SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 12 La controreazione come prezioso schema interpretativo di una varietà di fenomeni nelle scienze della natura come nelle scienze sociali Di questo si rese conto, fra i primi, Norbert Wiener, il fondatore della cibernetica, interpretando in termini di controreazione anche atti elementari dell'uomo come prendere un oggetto A proposito della guida degli autoveicoli, per esempio, Wiener scrisse quanto segue: .... quando guido un'automobile, io non seguo una serie di comandi subordinati semplicemente all'immagine mentale della strada e del compito che sto eseguendo. Se mi accorgo che l'auto devia eccessivamente sulla sinistra, ciò mi costringe a riportare la macchina sulla destra, e se invece vedo che la macchina devia troppo sulla destra, sarò costretto a riportarla sulla sinistra. Ciò ... mi permette di guidare quasi con la stessa padronanza un'utilitaria e un autocarro pesante, pur senza aver fatto pratica particolare di guida di ciascuno dei due autoveicoli... . Interpretazione analoga Wiener diede anche per certi disturbi fisici dell'uomo, come la perdita di capacita' di controllo dei movimenti, conseguente all'interruzione della trasmissione d'informazione nei circuiti del sistema nervoso. Sappiamo del resto che molti fenomeni che si verificano nel corpo umano sono riconducibili a uno schema a controreazione. Pensiamo per esempio al sistema di regolazione della temperatura del sangue, che mantiene questa grandezza a 37 gradi, entro una modesta frazione di grado, anche quando la temperatura esterna varia di parecchie diecine di gradi. Pensiamo anche a malattie, come il diabete, che derivano dalla perdita di capacità di controllo, da parte dell’organismo, della produzione di determinate sostanze, che si possono curare con una somministrazione controllata di tali sostanze, cioè chiudendo dall'esterno il loop di reazione. SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 13 Tornando alla fisica, si può discutere in termini di controreazione il riscaldamento globale per effetto serra. Qui le grandi disparità fra i risultati ottenuti dai diversi gruppi di ricerca (di quanto aumentera' la temperatura alla fine del secolo? Di quanto si innalzera' il livello degli oceani?) si spiegano soltanto in base alla straordinaria complessità del problema, dove intervengono fenomeni interpretabili in termini di reazione positiva (per esempio la fusione dei ghiacci artici) e negativa (per esempio l’assorbimento di biossido di carbonio negli oceani), ciascuno di entita' assai difficilmente valutabile, ciascuno con effetti dinamici però su scale di tempo assai diverse (risposte ritardate), ... Considerazioni interessanti anche nelle scienze sociali (vedi anche www.roma1.infn.it/rog/pallottino/Arianna.html) E' istruttivo, per esempio, interpretare il funzionamento del sistema giudiziario in termini di controreazione. Qui la disfunzione del controllo (nell'applicazione delle sanzioni alle violazioni delle leggi) e' evidenziata dal ritardo con cui il sistema agisce. E abbiamo appena visto che i ritardi provocano instabilità...... L'economia, liberismo, Adamo Smith, tutto si aggiusta e si equilibra. Fenomeni di reazione positiva (videoregistratori). Anche il sistema democratico puo' venire esaminato così. Il segnale di reazione? L'informazione? I tempi di campionamento. Le inerzie naturali dei sistemi politico-sociali. SSIS DF 7_8 - gvp (22 Febbraio 2008) 14 Un aspetto affascinante riguarda l’eterogenesi dei fini cioè le conseguenze non intenzionali, e spesso indesiderate, dei comportamenti dell'uomo: un fenomeno gia' intuito da Giovambattista Vico, esaminato da Joseph De Maistre (come troviamo nel volume De Maistre di Domenico Fisichella (Laterza, 1993) e posto in evidenza da Karl Popper, che scrive addirittura “ Il compito principale delle scienze sociali teoriche ... consiste nel delineare le ripercussioni sociali non intenzionali che seguono alle azioni umane intenzìonali" in Congetture e confutazioni (Il Mulino, 1972). Di che si tratta? Consideriamo una legge, che venga promulgata per un determinato obiettivo. Questa, forse, raggiungerà il suo scopo, ma certamente avrà anche altri effetti, desiderati e non, a breve e lungo termine. Questo tipo di problemi e' stato studiato in dettaglio da Jay Forrester del MIT quando, dopo aver inventato le memorie a nuclei di ferrite, decise di occuparsi di dinamica dei sistemi: prima le aziende, poi le città e infine il mondo intero (dagli studi di Forrester derivano i lavori di simulazione globale, sviluppati attorno al 1970 per conto del Club di Roma, noti come "limiti dello sviluppo”) Forrester, nello studio dell'evoluzione delle città in Usa (ghetti urbani), si occupa di quello che egli chiama il comportamento controintuitivo dei sistemi sociali, e conclude che ... una linea politica che dia luogo a miglioramenti sull'arco di qualche anno generalmente è tale da provocare una degradazione del sistema a più lunga scadenza. Questa circostanza è particolarmente ingannevole giacché il breve termine è più visibile ...... 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