Tendenze e prospettive nel regime comunitario degli appalti pubblici Bruxelles, 29-30 ottobre 2008 Nota sui contenuti del seminario Il settore degli appalti, che rappresenta circa il 16% del Pil dell’Ue, per un controvalore annuo di oltre 1.800 miliardi di euro, é in costante evoluzione a livello europeo. Se, infatti, da un lato si stanno riscontrando numerosi problemi nel recepimento delle direttive del 2004, che hanno portato all’apertura di procedure di infrazione nei confronti di diversi Paesi (tra i quali l’Italia) dall’altro la Commissione europea continua a prendere l’iniziativa, approvando proposte di direttive o di regolamenti, o consultando le parti sociali su aspetti specifici degli appalti pubblici, con evidenti ripercussioni per le imprese del settore. Nella prima parte del seminario, saranno affrontate proprio le più recenti iniziative della Commissione europea: la comunicazione interpretativa sui partenariati pubblico-privati, che ha chiarito il pensiero comunitario in materia, l’iniziativa sugli appalti pre-commerciali e l’azione della Commissione per sostenere la ricerca e lo sviluppo attraverso gli appalti e soprattutto le prossime direttive sugli “appalti verdi” che l’esecutivo comunitario ha posto al centro dalla propria azione, dichiarando la volontà di arrivare presto ad integrare presto, in ogni appalto, rigorosi e ben definiti criteri di compatibilità ambientale. Nella seconda parte del seminario, invece, saranno illustrati i principali provvedimenti già in vigore. Ampio spazio sarà concesso all’e-procurement: il ricorso a sistemi elettronici di appalto, che ha dimostrato di permettere una riduzione dei costi, per la pubblica amministrazione, anche del 25% sotto la media, é particolarmente sviluppato nei Paesi scandinavi. Un rappresentante del Governo norvegese spiegherà le tecniche usate nel proprio Paese, e presenterà il programma “Pan European Public Procurement On-Line” che, attraverso finanziamenti comunitari, permetterà alle imprese di partecipare facilmente ad appalti elettronici in altri Paesi europei. Completeranno il panorama un intervento su modalità e tempistica delle procedure di infrazione, e cambiamenti riguardanti i ricorsi, da poco approvati e che entreranno in vigore nel 2009.