26-2015 - SANGIOACCHINO.ORG

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Anno 11 (2015) N. 26
XIII TEMPO ORDINARIO
28 giugno 2015
Bollettino della Parrocchia di S. Gioacchino in Prati – Roma
Cari parrocchiani e amici,
papa Francesco. S. Alfonso ha
onorato Maria, in modo particolare
come Madre della Misericordia e
Rifugio dei peccatori. Come perpetuo
soccorso di tutto il Popolo di Dio, Ella
offre il Suo servizio per il ‘Mistero di
Redenzione’ in Cristo”. E prosegue
con le parole di papa Francesco: “Il
pensiero ora si volge alla Madre della
Misericordia. La dolcezza del
suo sguardo ci accompagni in
questo Anno Santo, perché
tutti possiamo riscoprire la
gioia della tenerezza di Dio.
Nessuno
come
Maria
ha
conosciuto la profondità del
mistero di Dio fatto uomo.
Tutto nella sua vita è stato
plasmato
dalla
presenza
della
misericordia fatto carne. La Madre
del Crocifisso Risorto è entrata nel
santuario della misericordia divina
perché ha partecipato intimamente al
mistero del suo amore… Rivolgiamo a
Lei la preghiera antica e sempre
nuova della Salve Regina, perché non
si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi
occhi misericordiosi e ci renda degni
di
contemplare
il
volto
della
misericordia, suo Figlio Gesù”.
Con questo bollettino, che è l’ultimo di quest’anno pastorale, salutiamo tutti voi, cari amici, con l’augurio
che vi accompagni sempre la Madonna del Perpetuo Soccorso con il suo
dolce sguardo materno. Buona estate
a tutti voi e alle vostre famiglie:
le parole del libro della Sapienza,
che ascoltiamo in questa domenica,
sono luce e forza grande. “Dio non ha
creato la morte e non gode per la
rovina dei viventi. Egli infatti ha
creato tutte le cose perché esistano…
Ma per l’invidia del diavolo la morte è
entrata nel mondo”. Sono parole che
trovano pienezza nel Vangelo
di oggi che ci presenta Gesù
nella sua azione messianica
di liberare la vita minacciata
dalla malattia e dalla morte.
Siamo invitati a ricorrere a
Lui, a toccarlo con fede per
essere guariti e salvati dal
potere della morte. È Lui il
Signore che, con la sua morte e
risurrezione ci ha redenti e salvati
per sempre. Questa Buona Notizia è
raccontata
in
modo
pittorico
dall’icona della Madonna del Perpetuo
Soccorso che noi veneriamo nella
nostra chiesa. Ieri, 27 giugno, festa
liturgica della Madonna del Perpetuo
Soccorso,
abbiamo
iniziato
a
celebrare l’anno giubilare, sono 150
anni, della consegna del quadro
miracoloso ai Missionari Redentoristi
da parte del papa Pio IX. Scrive il
nostro Superiore Generale, nella
lettera di indizione del Giubileo:
“Credo
che
sia
opera
della
Provvidenza il fatto che la nostra
Celebrazione dell’anno giubilare della
Nostra Madre del Perpetuo Soccorso
coincida con il Giubileo Straordinario
della Misericordia, proclamato da
La Comunità dei Missionari
Redentoristi
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Anno 11 (2015) N. 26
XIII TEMPO ORDINARIO
28 giugno 2015
Il Vangelo della Domenica
Dal Vangelo secondo Marco
(Mc 5, 21-24.35b-43)
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si
radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi
della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e
lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle
le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli
si stringeva intorno.
Dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta.
Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse
al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a
nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di
Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente
che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e
piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli,
cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli
che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della
bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico:
àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni.
Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che
nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
Gesù cammina verso una casa dove una
bambina di 12 anni è morta, cammina
accanto al dolore del padre. Ed ecco una
donna che aveva molto sofferto, ma così
tenace che non vuole saperne di arrendersi,
si avvicina a Gesù e sceglie come strumento
di guarigione un gesto commovente: un
tocco della mano. L’emoroissa, la donna
impura, condannata a non essere toccata da
nessuno – mai una carezza, mai un
abbraccio – decide di toccare; scardina la
regola con il gesto più tenero e umano: un
tocco, una carezza, un dire: ci sono anch’io!
L’esclusa scavalca la legge perché crede in
una forza più grande della legge.
Gesù approva il gesto trasgressivo della
donna e le rivolge parole bellissime, parole
per ognuno di noi, dolce terapia del vivere: “Figlia, la tua fede ti ha
salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”. Le dona non solo
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guarigione fisica, ma anche salvezza e pace e la tenerezza di sentirsi figlia
amata, lei, l’esclusa.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga e c’era gente che piangeva e
gridava forte. Entrato, disse loro: “Perché piangete? Non è morta questa
bambina, ma dorme”. Dorme.
Verbo entrato nella fede e nel
linguaggio comune: infatti la
parola cimitero deriva dal
verbo greco che designa il
dormire. Cimitero è la casa dei
dormienti, è la casa di Giairo,
dove i figli e le figlie di Dio non
sono morti, ma dormono, in
attesa della mano che li
rialzerà.
Lo deridono, allora, con la
stessa derisione con cui dicono
anche a noi: tu credi nella vita dopo la morte? Sei un illuso: “finito io,
finito tutto”. E Gesù a ripetere: “tu abbi fede”, lascia che la Parola della
fede riprenda a mormorare in cuore, che salga alle labbra con
un’ostinazione da innamorati: Dio è il Dio dei vivi e non dei morti.
Gesù cacciati fuori tutti, prende con sé il padre e la madre, ricompone il
cerchio vitale degli affetti, il cerchio dell’amore che dà la vita.
Poi prende per mano la piccola bambina, perché bisogna toccare la
disperazione delle persone per poterle rialzare.
Chi è Gesù? una mano che ti prende per mano. Bellissima immagine: la
sua mano nella mia mano, concretamente, dolcemente, si intreccia con la
mia vita, il suo respiro nel mio, le sue forze con le mie forze.
E le disse: “Talità kum. Bambina alzati”. Lui può aiutarla, sostenerla,
ma è lei, è solo lei che può risollevarsi: alzati. E lei si alza e si mette a
camminare.
Su ciascuno di noi qualunque sia la porzione di dolore che portiamo
dentro, qualunque sia la nostra porzione di morte, su ciascuno il Signore fa
scendere la benedizione di quelle antiche parole: Talità kum. Giovane vita
alzati, risorgi, riprendi la fede, la lotta, la scoperta, la vita, torna a ricevere
e a restituire amore.
(P. Ermes Ronchi)
PREGA CON IL SALMO 29
Signore, non permettere al male di prevalere su di noi. Quando le
angosce della vita sembrano sopraffarci, noi imploriamo il tuo aiuto.
Guarisci la nostra debolezza e trasforma i nostri pianti in grida di esultanza.
Tu sei la nostra salvezza, Dio della vita.
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Anno 11 (2015) N. 26
XIII TEMPO ORDINARIO
28 giugno 2015
PIAZZA GREMITA PER LA FAMIGLIA:
«DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI»
Una piazza variopinta e gioiosa che da piazza San Giovanni in Laterano
si è estesa a perdita d’occhio nelle vie limitrofe. È quella delle famiglie
presenti sabato 20 giugno alla manifestazione nazionale promossa dal
Comitato “Difendiamo i nostri figli: stop gender nelle scuole”, laico,
apartitico e aconfessionale. C’erano mamme e papà con i loro bambini,
giovani, nonni, persone di ogni
età. Un milione, secondo gli
organizzatori,
i
partecipanti
confluiti da tutta Italia nella
piazza simbolo di Roma per
ribadire la bellezza di una famiglia
fondata sul matrimonio tra un
uomo e una donna e dire no alla
«colonizzazione ideologica» della
teoria del gender nelle scuole.
Nella speranza di bloccare sul
nascere il ddl Cirinnà sulle unioni
civili
–
in
discussione
in
Parlamento – che, in prospettiva, aprirebbe la porta ad adozioni e utero in
affitto per le coppie dello stesso sesso.
«Voi famiglie siete il futuro di questo Paese che sta vivendo l’inverno
demografico e la nostra manifestazione vuole darvi coraggio», grida dal
palco Massimo Gandolfini, portavoce del comitato organizzatore, sotto lo
sguardo materno della Salus Populi Romani, l’icona tanto cara ai romani
venerata nella basilica di Santa Maria Maggiore. Di fronte a lei,
l’entusiasmo dei manifestanti con cappellini colorati, palloncini e striscioni
dalle scritte come “Siamo qui per amore dei nostri figli”, “Uomini e donna
siamo nati, lo dicono tutti gli scienziati”, “Giù le mani dai nostri figli” e
“Difendiamo la famiglia”. Un entusiasmo più forte della pioggia torrenziale,
affrontata prima e dopo l’incontro.
Molto ricco il programma del pomeriggio, che ha visto avvicendarsi in
tanti sul palco. Da Cornelius Eke, rappresentante della comunità africana,
a Giacomo Ciccone di Alleanza Evangelica, all’imam Mohamed della
moschea di Centocelle. Applaudito dai manifestanti, ha spiegato che anche
il mondo musulmano è contrario a questo «progetto pericoloso che vuole
inquinare i cervelli dei nostri figli». Il rabbino capo di Roma Riccardo Di
Segni, essendo il giorno dello Shabbat, ha inviato una lettera sottolineando
l’importanza di «non travolgere culture e fondamenti consolidati in nome
di nuove ideologie», mentre in un suo messaggio l’arcivescovo Vincenzo
Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha esortato a
contrapporre a una «società liquida» una «famiglia forte, solida e fondata
sul Vangelo». E anche l’Agapo, Associazione genitori e amici di persone
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omosessuali, ha fatto giungere la propria adesione schierandosi contro il
ddl Cirinnà perché «non fa il bene dei nostri figli» e «rende l’uomo e la
donna interscambiabili».
Le parole pronunciate il 14 giugno da Papa Francesco sono riecheggiate
in piazza, puntando il dito sulle «colonizzazioni ideologiche che avvelenano
l’anima» e sulla necessità per i genitori di «ricatechizzare i propri figli». Un
tema affrontato da Sergio e Teresa Angori e da Vincenzo e Sarah Aquino di
Perugia. «Siamo qui – hanno affermato questi ultimi, genitori di 11 figli –
per dire che siamo noi, innanzitutto, chiamati a educare i nostri figli e la
scuola non ci può togliere questo diritto». La scrittrice Costanza Miriano ha
parlato di come oggi vengano negate le differenze tra maschile e
femminile. Tanto che esistono ben 58 generi differenti che possono essere
“indossati” a piacimento.
«La teoria del gender –
ha spiegato Simon Pillon,
consigliere
del
Forum
nazionale delle associazioni
familiari – sostiene che
l’unico modo per evitare le
discriminazioni sia eliminare
le differenze alla radice. Noi
siamo portatori di un’altra
antropologia: la differenza
non è fatta per sottomettere
l’altro, ma per dare amore».
Ecco perché, secondo Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita,
è necessario «opporsi alla sperimentazione educativa» e alla «deriva
autoritaria che pretende di imporre per legge la dittatura del pensiero
unico». Il futuro dell’Italia è il futuro della famiglia, ha quindi affermato il
giudice Alfredo Mantovano, constatando che la legge Cirinnà «estenderà la
possibilità dell’adozione alle coppie dello stesso sesso» e a questo
«diciamo “no” perché ogni bambino ha diritto ad avere un padre e una
madre». Altro rischio concreto è che diventi realtà la pratica dell’utero in
affitto, contro la quale si è scagliato Mario Adinolfi, direttore de “La Croce
quotidiana”, riportando il caso di Elton John.
L’intervento conclusivo è spettato a Kiko Argüello, tra gli iniziatori del
Cammino neocatecumenale. «Sembra che il segretario della Cei abbia
detto altro, ma il Santo Padre sta con noi – ha detto tra l’altro dal palco -.
Gli ho scritto dopo aver ricevuto le lettere di alcune famiglie e il Papa mi
ha risposto quando, il 14 giugno, ha detto che ci sono ideologie che
colonizzano le famiglie e contro cui bisogna agire. Qualcuno sbaglia se
pensa che non gli piacciono i cortei». Dura la replica di don Ivan Maffeis,
direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza
episcopale italiana: «Contrapporre il Papa alla Cei e, nel caso specifico, al
suo segretario generale è strumentale e non veritiero».
(di Antonella Pilia – www.romasette.it)
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Anno 11 (2015) N. 26
XIII TEMPO ORDINARIO
28 giugno 2015
L’ICONA DELLA MADONNA DEL
PERPETUO SOCCORSO
Il quadro della Madonna del Perpetuo
Soccorso è un’icona (dal greco "eikón" =
immagine), una raffigurazione che rende presente
in modo spirituale i personaggi rappresentati.
Pregando davanti all’icona, dipinta secondo
specifiche norme tecniche e teologiche, possiamo
quindi approfondire la nostra conoscenza del
mistero di Cristo, della Madonna e degli Angeli ed
entrare in contatto spirituale con loro.
L’Icona del Perpetuo Soccorso (una tavola di 54 x 41,5 cm) appartiene
al tipo delle Madonne della Passione e presenta la Madonna col
Bambino, affiancato da due angeli con gli strumenti della passione, mentre
le mani del Bambino si aggrappano alla mano della Madre e dal suo piede
si scioglie il sandalo per lasciar vedere la pianta. I caratteri greci, che
appaiono sull’icona, indicano i nomi delle quattro figure: Gesù Cristo,
Madre di Dio, Arcangelo Gabriele (a d.) ed Arcangelo Michele (a sin.).
L’anonimo artista dell’Icona del Perpetuo Soccorso sembra abbia voluto
rappresentare l’angoscia del Cristo, che, contemplando la visione della sua
futura Passione, rappresentata dai simboli portati dagli Angeli, perde, per il
movimento brusco, un sandalo. Questi elementi della composizione
rilevano la realtà della sofferenza e della passione di Cristo. Tuttavia, nel
quadro viene evidenziato anche il trionfo di Cristo sulla sofferenza e sulla
morte, come si evince dal fondo dorato (simbolo della Risurrezione) e dal
modo in cui gli angeli tengono gli strumenti della Passione. Infatti, più che
una minaccia di distruzione, essi appaiono come trofei di vittoria, presi dal
Calvario la mattina di Pasqua. Si può affermare che il tema principale
dell’icona è il mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo.
Il punto focale del quadro sta nell’incontro della mano della Madonna
con le mani del Bambino. La mano destra della Madre accoglie suo Figlio,
sottolineando così l’umanità di Cristo. Tuttavia, la realtà dell’Incarnazione
s’intravede anche nell’atto del Bambino che mostra la pianta del piede e
nel suo aggrapparsi alla Madre, quasi a cercare il conforto di Maria. La
mano della Vergine, però, indica al tempo stesso il Figlio di Dio, mettendo
in luce la natura divina di Gesù. Maria, dunque, è rappresentata come
l’hodighitria, colei che ci guida verso il Redentore, verso chi è “Via, Verità e
Vita”. È lei il nostro Soccorso, che intercede per noi davanti a suo Figlio,
che ha sacrificato la sua vita per noi sulla croce del Calvario. La stella sulla
fronte della Madonna sottolinea appunto l’importante ruolo che Lei ha
avuto nel piano della nostra salvezza come Madre di Dio e dell’umanità
intera. Contemplando l’icona del Perpetuo Soccorso, così ricca di spunti
meditativi, possiamo cogliere, quindi, il senso del Mistero di Cristo ed
approfondire il nostro rapporto con Lui sotto la guida della Madre del
Redentore.
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Anno 11 (2015) N. 26
XIII TEMPO ORDINARIO
28 giugno 2015
GREST PARROCCHIALE
Nei giorni 15-21 giugno si è tenuto il Grest (l’oratorio estivo)
parrocchiale, aperto ai bambini del catechismo. I partecipanti sono
stati invitati a seguire le avventure del giovane Pico Flinn, che
parte nel cuore dell’Africa assieme al padre, Commodoro Flinn, per
decifrare dei segni misteriosi di un’antica civiltà. In questo viaggio
Pico conosce nuovi amici e dovrà stare attento alle insidie di Luis
Oscuro, esperto di codici antichi, che cercava a tutti i costi delle
prove per dimostrare una sua bizzarra teoria: tutta l’umanità
proviene da un super-uomo, di nome Angelo Oscuro, del quale lui
sarebbe il più diretto discendente…
In questa avventura Pico ha l’opportunità di confrontarsi con la
Creazione, nella sua grandezza, bellezza, potenza e armonia. Tutto
parla di un Architetto speciale, che ha fatto tutto con ordine, con
estrema logica: tutto parla del Dio Creatore (e non di un superuomo come pretendeva di sostenere l’antipatico Luis Oscuro!!!) e
tutto ha un diretto rimando a Lui. Tra tutto il creato risplende per
grazia l’essere umano, l’unico creato proprio a immagine di Dio, e a
cui è dato di custodire e di coltivare il cosmo, nella maniera più
nobile possibile, nella maniera che ha la maggiore somiglianza con
l’essenza stessa del Creatore, ossia, per dirlo in una parola sola:
AMANDO!
Sono stati giorni intensi, ricchi di preghiera di lode a Dio per la
bellezza del creato, ricchi di giochi, laboratori, amicizia, di stimoli
intellettuali, e di solidarietà. Giorni che hanno fatto bene al cuore!
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Anno 11 (2015) N. 26
XIII TEMPO ORDINARIO
CAMPO ESTIVO
SANTA
GIUSTA –
AMATRICE
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28 giugno 2015
Anno 11 (2015) N. 26
XIII TEMPO ORDINARIO
28 giugno 2015
GIORNATA PER LA CARITÀ DEL PAPA
28 giugno
Domenica 28 giugno, alla vigilia della solennità dei Santi Pietro e
Paolo, patroni di Roma, si celebra la “Giornata per la Carità del
Papa” in tutte le diocesi del mondo. Lo annuncia in una lettera alla
comunità diocesana il cardinale vicario Agostino Vallini, affermando
che “tutti siamo invitati ad offrire il nostro contributo per sostenere
il Santo Padre nella sua azione di aiuto ai tanti poveri che a Lui si
rivolgono”.
“Papa
Francesco
–
scrive il porporato – con
il suo Magistero e le sue
iniziative non cessa di
ricordarci
come
la
testimonianza della carità
sia
la
caratteristica
distintiva dei discepoli di
Gesù, i quali proprio
dall’amore
reciproco
saranno
riconosciuti
come tali dagli uomini.
Questa giornata – prosegue – ci aiuta a tenere desta questa
coscienza e a evitare che, come il Santo Padre ha scritto nella Bolla
di indizione per il Giubileo della Misericordia, “cadiamo
nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza
l’animo, nel cinismo che distrugge”.
Il cardinale si rivolge in particolare ai parroci e ai rettori di
chiese affinché spieghino ai fedeli “l’importanza e il significato di
questo gesto di carità, che per la nostra Chiesa diocesana è del
tutto particolare, essendo il Papa il nostro Vescovo”. In tutte le
chiese della diocesi, quindi, domenica 28 saranno raccolte le offerte
per la Carità del Papa durante le celebrazioni eucaristiche. I soci
del Circolo San Pietro collaboreranno all’iniziativa in accordo con la
Diocesi.
“La raccolta – viene spiegato – potrà essere consegnata
direttamente a loro o versata presso l’Amministrazione del
Vicariato”. Va ricordato che domenica prossima il ricavato della
vendita di Avvenire (in tutta Italia) andrà alla Carità del Papa.
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Anno 11 (2015) N. 26
XIII TEMPO ORDINARIO
28 giugno 2015
Dal 1 gennaio al 30 giugno 2015
BATTEZZATI:
Sono stati accolti nella nostra comunità
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
3 gennaio
17 gennaio
18 gennaio
25 gennaio
8 febbraio
15 febbraio
11 aprile
11 aprile
25 aprile
17 maggio
6 giugno
6 giugno
21 giugno
DEFUNTI:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
1 gennaio
6 gennaio
9 gennaio
11 gennaio
14 gennaio
18 gennaio
30 gennaio
31 gennaio
1 febbraio
3 febbraio
7 febbraio
15 febbraio
28 febbraio
15 marzo
27 marzo
6 aprile
17 aprile
25 aprile
Sofia Slon
Biagio Modano
Lorenzo Cirelli
Martina Maria Bertino
Giulio Romeo
Pietro Loy
Rocco Iemma
Laura Guggiari
Filippo Paolo Massari
Giuditta Voltaggio
Bianca Sarnacchiaro
Vittoria Pozzi
Benedetta Edvige Nannerini
Sono ritornati alla casa del Padre
Emiliozzi Giuliana
Cecilia Bocconi
Alma Deiana
Berti Bruno
D’Ettorre Teresa
Ricciardella Franco
De Chiaro Paolo
Zerboni Luigi
Laudonia Saturno Vittoria
De Camillis Ferdinando
Ettore Valente
Rufini Cesare
Sposato Francesco
Minazzi Raffaele
Rosati Anna
Muggeo Angela
Lori Marialuisa
Fernanda Gigli
- 10 -
a.83
a.87
a.91
a.100
a.91
a.56
a.49
a.63
a.79
a.64
a.73
a.84
a.89
a.68
a.98
a.85
a.85
a.82
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
P.
v.
A. Ferrai
dei Gracchi
Paolo Emilio
Germanico
Plinio
Germanico
F. Massimo
G.B. Pallomeni
Bentivoglio
Pompeo M.
F. Massimo
Ovidio
Vaccari
Pompeo M.
Valadier
Sampietrini
dei Quiriti
G. Gismondo
Anno 11 (2015) N. 26
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
30 aprile
5 maggio
14 maggio
18 maggio
19 maggio
27 maggio
10 giugno
17 giugno
XIII TEMPO ORDINARIO
Russo Antonietta
Nicotra Salvatore
Fabbri Maria Ludovica
Campanari Girolamo
Amanti Ornella
Cappellu Isabella
Cauti Gerardo
Verdecchi Vincenzo
a.90
a.84
a.77
a.82
a.84
a.78
a.83
a.67
28 giugno 2015
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
v.
Germanico
D. Torino
Cicerone
Germanico
Giulio Otranto
Boezio
Ezio
Ricci Curbastro
Per quest’estate la
nostra PGVR vuole
offrire agli adolescenti
la possibilità di
partecipare al
camposcuola:
1ª-5ª superiore
21 – 26 luglio
Bussolengo (Verona)
Per ogni chiarimento e adesione si chiede di far riferimento
a Padre Pietro o il seminarista Daniele.
Vita della Parrocchia

PRIMO SABATO DEL MESE
Sabato prossimo 4 giugno, alle ore 12, nella cappella
dell’adorazione, si terrà la preghiera al Cuore Immacolato di
Maria in occasione del primo sabato del mese.

COLLETTA NAZIONALE PER IL NEPAL
Ringraziamo quanti hanno contribuito alla raccolta per
terremoto del Nepal. La colletta è stata indetta dalla
Presidenza della CEI domenica 17 maggio, come segno della
concreta solidarietà di tutti i credenti. Comunichiamo che sono
stati raccolti € 3010.
- 11 -
Anno 11 (2015) N. 26
XIII TEMPO ORDINARIO
28 giugno 2015
Vita della Parrocchia

LA GIORNATA DELLA CARITÀ DEL PAPA
Oggi, 28 giugno, in tutte le chiese del mondo cattolico si
celebra la giornata della carità del Papa, sempre sollecito
alle tante situazioni di miseria e di emergenza che esistono nel
mondo. Si raccomanda quindi di contribuire con larghezza di
cuore.

LA SOLENNITÀ DEI SANTI PIETRO E PAOLO
Lunedì 29 giugno celebriamo la solennità dei Santi Apostoli
Pietro e Paolo, patroni di Roma. L’orario delle Sante Messe
è quello festivo, ma senza la celebrazione delle 13.

60° DI PROFESSIONE RELIGIOSA DI FR. ANTONIO VELOCCI
Domani, lunedì 29 giugno, durante la Santa Messa delle 12.00,
la
nostra
comunità
parrocchiale
festeggerà
il
60°
anniversario della professione religiosa di Fr. Antonio
Velocci. Con la nostra preghiera vogliamo ringraziare il nostro
fratello per il suo prezioso servizio nella nostra chiesa e
parrocchia.

ORARIO SANTE MESSE
Ricordiamo che a partire da mercoledì 1 luglio, entrerà in
vigore l’orario estivo delle Sante Messe. L’orario delle
celebrazioni sarà il seguente:
Giorni festivi: 9 – 10.30 – 12 – 19
Giorni feriali: 8 – 9.30 – 19
Questo orario continuerà per i tre mesi di luglio, agosto e
settembre.

INTERRUZIONE ATTIVITÀ E MOMENTI COMUNITARI
Durante tutto il tempo delle vacanze estive, sono interrotte
attività e momenti comunitari. L’adorazione del Santissimo
Sacramento del pomeriggio e della sera, sarà sospesa fino al
20 settembre. Dal lunedì 21 settembre si riprenderà la forma
normale dell’adorazione prolungata.
La Nostra Comunità Parrocchiale Bollettino settimanale della Parrocchia di S. Gioacchino in Prati, Roma
Tel. 063216659; SITO WEB: www.sangioacchino.org - Parroco: P. Sergio Santi
- 12 -
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