Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 Bollettino della Parrocchia di S. Gioacchino in Prati – Roma Cari parrocchiani e amici, papa Francesco. S. Alfonso ha onorato Maria, in modo particolare come Madre della Misericordia e Rifugio dei peccatori. Come perpetuo soccorso di tutto il Popolo di Dio, Ella offre il Suo servizio per il ‘Mistero di Redenzione’ in Cristo”. E prosegue con le parole di papa Francesco: “Il pensiero ora si volge alla Madre della Misericordia. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatto carne. La Madre del Crocifisso Risorto è entrata nel santuario della misericordia divina perché ha partecipato intimamente al mistero del suo amore… Rivolgiamo a Lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù”. Con questo bollettino, che è l’ultimo di quest’anno pastorale, salutiamo tutti voi, cari amici, con l’augurio che vi accompagni sempre la Madonna del Perpetuo Soccorso con il suo dolce sguardo materno. Buona estate a tutti voi e alle vostre famiglie: le parole del libro della Sapienza, che ascoltiamo in questa domenica, sono luce e forza grande. “Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano… Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo”. Sono parole che trovano pienezza nel Vangelo di oggi che ci presenta Gesù nella sua azione messianica di liberare la vita minacciata dalla malattia e dalla morte. Siamo invitati a ricorrere a Lui, a toccarlo con fede per essere guariti e salvati dal potere della morte. È Lui il Signore che, con la sua morte e risurrezione ci ha redenti e salvati per sempre. Questa Buona Notizia è raccontata in modo pittorico dall’icona della Madonna del Perpetuo Soccorso che noi veneriamo nella nostra chiesa. Ieri, 27 giugno, festa liturgica della Madonna del Perpetuo Soccorso, abbiamo iniziato a celebrare l’anno giubilare, sono 150 anni, della consegna del quadro miracoloso ai Missionari Redentoristi da parte del papa Pio IX. Scrive il nostro Superiore Generale, nella lettera di indizione del Giubileo: “Credo che sia opera della Provvidenza il fatto che la nostra Celebrazione dell’anno giubilare della Nostra Madre del Perpetuo Soccorso coincida con il Giubileo Straordinario della Misericordia, proclamato da La Comunità dei Missionari Redentoristi -1- Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 Il Vangelo della Domenica Dal Vangelo secondo Marco (Mc 5, 21-24.35b-43) In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare. Gesù cammina verso una casa dove una bambina di 12 anni è morta, cammina accanto al dolore del padre. Ed ecco una donna che aveva molto sofferto, ma così tenace che non vuole saperne di arrendersi, si avvicina a Gesù e sceglie come strumento di guarigione un gesto commovente: un tocco della mano. L’emoroissa, la donna impura, condannata a non essere toccata da nessuno – mai una carezza, mai un abbraccio – decide di toccare; scardina la regola con il gesto più tenero e umano: un tocco, una carezza, un dire: ci sono anch’io! L’esclusa scavalca la legge perché crede in una forza più grande della legge. Gesù approva il gesto trasgressivo della donna e le rivolge parole bellissime, parole per ognuno di noi, dolce terapia del vivere: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”. Le dona non solo -2- Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 guarigione fisica, ma anche salvezza e pace e la tenerezza di sentirsi figlia amata, lei, l’esclusa. Giunsero alla casa del capo della sinagoga e c’era gente che piangeva e gridava forte. Entrato, disse loro: “Perché piangete? Non è morta questa bambina, ma dorme”. Dorme. Verbo entrato nella fede e nel linguaggio comune: infatti la parola cimitero deriva dal verbo greco che designa il dormire. Cimitero è la casa dei dormienti, è la casa di Giairo, dove i figli e le figlie di Dio non sono morti, ma dormono, in attesa della mano che li rialzerà. Lo deridono, allora, con la stessa derisione con cui dicono anche a noi: tu credi nella vita dopo la morte? Sei un illuso: “finito io, finito tutto”. E Gesù a ripetere: “tu abbi fede”, lascia che la Parola della fede riprenda a mormorare in cuore, che salga alle labbra con un’ostinazione da innamorati: Dio è il Dio dei vivi e non dei morti. Gesù cacciati fuori tutti, prende con sé il padre e la madre, ricompone il cerchio vitale degli affetti, il cerchio dell’amore che dà la vita. Poi prende per mano la piccola bambina, perché bisogna toccare la disperazione delle persone per poterle rialzare. Chi è Gesù? una mano che ti prende per mano. Bellissima immagine: la sua mano nella mia mano, concretamente, dolcemente, si intreccia con la mia vita, il suo respiro nel mio, le sue forze con le mie forze. E le disse: “Talità kum. Bambina alzati”. Lui può aiutarla, sostenerla, ma è lei, è solo lei che può risollevarsi: alzati. E lei si alza e si mette a camminare. Su ciascuno di noi qualunque sia la porzione di dolore che portiamo dentro, qualunque sia la nostra porzione di morte, su ciascuno il Signore fa scendere la benedizione di quelle antiche parole: Talità kum. Giovane vita alzati, risorgi, riprendi la fede, la lotta, la scoperta, la vita, torna a ricevere e a restituire amore. (P. Ermes Ronchi) PREGA CON IL SALMO 29 Signore, non permettere al male di prevalere su di noi. Quando le angosce della vita sembrano sopraffarci, noi imploriamo il tuo aiuto. Guarisci la nostra debolezza e trasforma i nostri pianti in grida di esultanza. Tu sei la nostra salvezza, Dio della vita. -3- Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 PIAZZA GREMITA PER LA FAMIGLIA: «DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI» Una piazza variopinta e gioiosa che da piazza San Giovanni in Laterano si è estesa a perdita d’occhio nelle vie limitrofe. È quella delle famiglie presenti sabato 20 giugno alla manifestazione nazionale promossa dal Comitato “Difendiamo i nostri figli: stop gender nelle scuole”, laico, apartitico e aconfessionale. C’erano mamme e papà con i loro bambini, giovani, nonni, persone di ogni età. Un milione, secondo gli organizzatori, i partecipanti confluiti da tutta Italia nella piazza simbolo di Roma per ribadire la bellezza di una famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e dire no alla «colonizzazione ideologica» della teoria del gender nelle scuole. Nella speranza di bloccare sul nascere il ddl Cirinnà sulle unioni civili – in discussione in Parlamento – che, in prospettiva, aprirebbe la porta ad adozioni e utero in affitto per le coppie dello stesso sesso. «Voi famiglie siete il futuro di questo Paese che sta vivendo l’inverno demografico e la nostra manifestazione vuole darvi coraggio», grida dal palco Massimo Gandolfini, portavoce del comitato organizzatore, sotto lo sguardo materno della Salus Populi Romani, l’icona tanto cara ai romani venerata nella basilica di Santa Maria Maggiore. Di fronte a lei, l’entusiasmo dei manifestanti con cappellini colorati, palloncini e striscioni dalle scritte come “Siamo qui per amore dei nostri figli”, “Uomini e donna siamo nati, lo dicono tutti gli scienziati”, “Giù le mani dai nostri figli” e “Difendiamo la famiglia”. Un entusiasmo più forte della pioggia torrenziale, affrontata prima e dopo l’incontro. Molto ricco il programma del pomeriggio, che ha visto avvicendarsi in tanti sul palco. Da Cornelius Eke, rappresentante della comunità africana, a Giacomo Ciccone di Alleanza Evangelica, all’imam Mohamed della moschea di Centocelle. Applaudito dai manifestanti, ha spiegato che anche il mondo musulmano è contrario a questo «progetto pericoloso che vuole inquinare i cervelli dei nostri figli». Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, essendo il giorno dello Shabbat, ha inviato una lettera sottolineando l’importanza di «non travolgere culture e fondamenti consolidati in nome di nuove ideologie», mentre in un suo messaggio l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha esortato a contrapporre a una «società liquida» una «famiglia forte, solida e fondata sul Vangelo». E anche l’Agapo, Associazione genitori e amici di persone -4- Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 omosessuali, ha fatto giungere la propria adesione schierandosi contro il ddl Cirinnà perché «non fa il bene dei nostri figli» e «rende l’uomo e la donna interscambiabili». Le parole pronunciate il 14 giugno da Papa Francesco sono riecheggiate in piazza, puntando il dito sulle «colonizzazioni ideologiche che avvelenano l’anima» e sulla necessità per i genitori di «ricatechizzare i propri figli». Un tema affrontato da Sergio e Teresa Angori e da Vincenzo e Sarah Aquino di Perugia. «Siamo qui – hanno affermato questi ultimi, genitori di 11 figli – per dire che siamo noi, innanzitutto, chiamati a educare i nostri figli e la scuola non ci può togliere questo diritto». La scrittrice Costanza Miriano ha parlato di come oggi vengano negate le differenze tra maschile e femminile. Tanto che esistono ben 58 generi differenti che possono essere “indossati” a piacimento. «La teoria del gender – ha spiegato Simon Pillon, consigliere del Forum nazionale delle associazioni familiari – sostiene che l’unico modo per evitare le discriminazioni sia eliminare le differenze alla radice. Noi siamo portatori di un’altra antropologia: la differenza non è fatta per sottomettere l’altro, ma per dare amore». Ecco perché, secondo Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita, è necessario «opporsi alla sperimentazione educativa» e alla «deriva autoritaria che pretende di imporre per legge la dittatura del pensiero unico». Il futuro dell’Italia è il futuro della famiglia, ha quindi affermato il giudice Alfredo Mantovano, constatando che la legge Cirinnà «estenderà la possibilità dell’adozione alle coppie dello stesso sesso» e a questo «diciamo “no” perché ogni bambino ha diritto ad avere un padre e una madre». Altro rischio concreto è che diventi realtà la pratica dell’utero in affitto, contro la quale si è scagliato Mario Adinolfi, direttore de “La Croce quotidiana”, riportando il caso di Elton John. L’intervento conclusivo è spettato a Kiko Argüello, tra gli iniziatori del Cammino neocatecumenale. «Sembra che il segretario della Cei abbia detto altro, ma il Santo Padre sta con noi – ha detto tra l’altro dal palco -. Gli ho scritto dopo aver ricevuto le lettere di alcune famiglie e il Papa mi ha risposto quando, il 14 giugno, ha detto che ci sono ideologie che colonizzano le famiglie e contro cui bisogna agire. Qualcuno sbaglia se pensa che non gli piacciono i cortei». Dura la replica di don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana: «Contrapporre il Papa alla Cei e, nel caso specifico, al suo segretario generale è strumentale e non veritiero». (di Antonella Pilia – www.romasette.it) -5- Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 L’ICONA DELLA MADONNA DEL PERPETUO SOCCORSO Il quadro della Madonna del Perpetuo Soccorso è un’icona (dal greco "eikón" = immagine), una raffigurazione che rende presente in modo spirituale i personaggi rappresentati. Pregando davanti all’icona, dipinta secondo specifiche norme tecniche e teologiche, possiamo quindi approfondire la nostra conoscenza del mistero di Cristo, della Madonna e degli Angeli ed entrare in contatto spirituale con loro. L’Icona del Perpetuo Soccorso (una tavola di 54 x 41,5 cm) appartiene al tipo delle Madonne della Passione e presenta la Madonna col Bambino, affiancato da due angeli con gli strumenti della passione, mentre le mani del Bambino si aggrappano alla mano della Madre e dal suo piede si scioglie il sandalo per lasciar vedere la pianta. I caratteri greci, che appaiono sull’icona, indicano i nomi delle quattro figure: Gesù Cristo, Madre di Dio, Arcangelo Gabriele (a d.) ed Arcangelo Michele (a sin.). L’anonimo artista dell’Icona del Perpetuo Soccorso sembra abbia voluto rappresentare l’angoscia del Cristo, che, contemplando la visione della sua futura Passione, rappresentata dai simboli portati dagli Angeli, perde, per il movimento brusco, un sandalo. Questi elementi della composizione rilevano la realtà della sofferenza e della passione di Cristo. Tuttavia, nel quadro viene evidenziato anche il trionfo di Cristo sulla sofferenza e sulla morte, come si evince dal fondo dorato (simbolo della Risurrezione) e dal modo in cui gli angeli tengono gli strumenti della Passione. Infatti, più che una minaccia di distruzione, essi appaiono come trofei di vittoria, presi dal Calvario la mattina di Pasqua. Si può affermare che il tema principale dell’icona è il mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo. Il punto focale del quadro sta nell’incontro della mano della Madonna con le mani del Bambino. La mano destra della Madre accoglie suo Figlio, sottolineando così l’umanità di Cristo. Tuttavia, la realtà dell’Incarnazione s’intravede anche nell’atto del Bambino che mostra la pianta del piede e nel suo aggrapparsi alla Madre, quasi a cercare il conforto di Maria. La mano della Vergine, però, indica al tempo stesso il Figlio di Dio, mettendo in luce la natura divina di Gesù. Maria, dunque, è rappresentata come l’hodighitria, colei che ci guida verso il Redentore, verso chi è “Via, Verità e Vita”. È lei il nostro Soccorso, che intercede per noi davanti a suo Figlio, che ha sacrificato la sua vita per noi sulla croce del Calvario. La stella sulla fronte della Madonna sottolinea appunto l’importante ruolo che Lei ha avuto nel piano della nostra salvezza come Madre di Dio e dell’umanità intera. Contemplando l’icona del Perpetuo Soccorso, così ricca di spunti meditativi, possiamo cogliere, quindi, il senso del Mistero di Cristo ed approfondire il nostro rapporto con Lui sotto la guida della Madre del Redentore. -6- Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 GREST PARROCCHIALE Nei giorni 15-21 giugno si è tenuto il Grest (l’oratorio estivo) parrocchiale, aperto ai bambini del catechismo. I partecipanti sono stati invitati a seguire le avventure del giovane Pico Flinn, che parte nel cuore dell’Africa assieme al padre, Commodoro Flinn, per decifrare dei segni misteriosi di un’antica civiltà. In questo viaggio Pico conosce nuovi amici e dovrà stare attento alle insidie di Luis Oscuro, esperto di codici antichi, che cercava a tutti i costi delle prove per dimostrare una sua bizzarra teoria: tutta l’umanità proviene da un super-uomo, di nome Angelo Oscuro, del quale lui sarebbe il più diretto discendente… In questa avventura Pico ha l’opportunità di confrontarsi con la Creazione, nella sua grandezza, bellezza, potenza e armonia. Tutto parla di un Architetto speciale, che ha fatto tutto con ordine, con estrema logica: tutto parla del Dio Creatore (e non di un superuomo come pretendeva di sostenere l’antipatico Luis Oscuro!!!) e tutto ha un diretto rimando a Lui. Tra tutto il creato risplende per grazia l’essere umano, l’unico creato proprio a immagine di Dio, e a cui è dato di custodire e di coltivare il cosmo, nella maniera più nobile possibile, nella maniera che ha la maggiore somiglianza con l’essenza stessa del Creatore, ossia, per dirlo in una parola sola: AMANDO! Sono stati giorni intensi, ricchi di preghiera di lode a Dio per la bellezza del creato, ricchi di giochi, laboratori, amicizia, di stimoli intellettuali, e di solidarietà. Giorni che hanno fatto bene al cuore! -7- Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO CAMPO ESTIVO SANTA GIUSTA – AMATRICE -8- 28 giugno 2015 Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 GIORNATA PER LA CARITÀ DEL PAPA 28 giugno Domenica 28 giugno, alla vigilia della solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, si celebra la “Giornata per la Carità del Papa” in tutte le diocesi del mondo. Lo annuncia in una lettera alla comunità diocesana il cardinale vicario Agostino Vallini, affermando che “tutti siamo invitati ad offrire il nostro contributo per sostenere il Santo Padre nella sua azione di aiuto ai tanti poveri che a Lui si rivolgono”. “Papa Francesco – scrive il porporato – con il suo Magistero e le sue iniziative non cessa di ricordarci come la testimonianza della carità sia la caratteristica distintiva dei discepoli di Gesù, i quali proprio dall’amore reciproco saranno riconosciuti come tali dagli uomini. Questa giornata – prosegue – ci aiuta a tenere desta questa coscienza e a evitare che, come il Santo Padre ha scritto nella Bolla di indizione per il Giubileo della Misericordia, “cadiamo nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza l’animo, nel cinismo che distrugge”. Il cardinale si rivolge in particolare ai parroci e ai rettori di chiese affinché spieghino ai fedeli “l’importanza e il significato di questo gesto di carità, che per la nostra Chiesa diocesana è del tutto particolare, essendo il Papa il nostro Vescovo”. In tutte le chiese della diocesi, quindi, domenica 28 saranno raccolte le offerte per la Carità del Papa durante le celebrazioni eucaristiche. I soci del Circolo San Pietro collaboreranno all’iniziativa in accordo con la Diocesi. “La raccolta – viene spiegato – potrà essere consegnata direttamente a loro o versata presso l’Amministrazione del Vicariato”. Va ricordato che domenica prossima il ricavato della vendita di Avvenire (in tutta Italia) andrà alla Carità del Papa. -9- Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 Dal 1 gennaio al 30 giugno 2015 BATTEZZATI: Sono stati accolti nella nostra comunità 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 3 gennaio 17 gennaio 18 gennaio 25 gennaio 8 febbraio 15 febbraio 11 aprile 11 aprile 25 aprile 17 maggio 6 giugno 6 giugno 21 giugno DEFUNTI: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 1 gennaio 6 gennaio 9 gennaio 11 gennaio 14 gennaio 18 gennaio 30 gennaio 31 gennaio 1 febbraio 3 febbraio 7 febbraio 15 febbraio 28 febbraio 15 marzo 27 marzo 6 aprile 17 aprile 25 aprile Sofia Slon Biagio Modano Lorenzo Cirelli Martina Maria Bertino Giulio Romeo Pietro Loy Rocco Iemma Laura Guggiari Filippo Paolo Massari Giuditta Voltaggio Bianca Sarnacchiaro Vittoria Pozzi Benedetta Edvige Nannerini Sono ritornati alla casa del Padre Emiliozzi Giuliana Cecilia Bocconi Alma Deiana Berti Bruno D’Ettorre Teresa Ricciardella Franco De Chiaro Paolo Zerboni Luigi Laudonia Saturno Vittoria De Camillis Ferdinando Ettore Valente Rufini Cesare Sposato Francesco Minazzi Raffaele Rosati Anna Muggeo Angela Lori Marialuisa Fernanda Gigli - 10 - a.83 a.87 a.91 a.100 a.91 a.56 a.49 a.63 a.79 a.64 a.73 a.84 a.89 a.68 a.98 a.85 a.85 a.82 v. v. v. v. v. v. v. v. v. v. v. v. v. v. v. v. P. v. A. Ferrai dei Gracchi Paolo Emilio Germanico Plinio Germanico F. Massimo G.B. Pallomeni Bentivoglio Pompeo M. F. Massimo Ovidio Vaccari Pompeo M. Valadier Sampietrini dei Quiriti G. Gismondo Anno 11 (2015) N. 26 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 30 aprile 5 maggio 14 maggio 18 maggio 19 maggio 27 maggio 10 giugno 17 giugno XIII TEMPO ORDINARIO Russo Antonietta Nicotra Salvatore Fabbri Maria Ludovica Campanari Girolamo Amanti Ornella Cappellu Isabella Cauti Gerardo Verdecchi Vincenzo a.90 a.84 a.77 a.82 a.84 a.78 a.83 a.67 28 giugno 2015 v. v. v. v. v. v. v. v. Germanico D. Torino Cicerone Germanico Giulio Otranto Boezio Ezio Ricci Curbastro Per quest’estate la nostra PGVR vuole offrire agli adolescenti la possibilità di partecipare al camposcuola: 1ª-5ª superiore 21 – 26 luglio Bussolengo (Verona) Per ogni chiarimento e adesione si chiede di far riferimento a Padre Pietro o il seminarista Daniele. Vita della Parrocchia PRIMO SABATO DEL MESE Sabato prossimo 4 giugno, alle ore 12, nella cappella dell’adorazione, si terrà la preghiera al Cuore Immacolato di Maria in occasione del primo sabato del mese. COLLETTA NAZIONALE PER IL NEPAL Ringraziamo quanti hanno contribuito alla raccolta per terremoto del Nepal. La colletta è stata indetta dalla Presidenza della CEI domenica 17 maggio, come segno della concreta solidarietà di tutti i credenti. Comunichiamo che sono stati raccolti € 3010. - 11 - Anno 11 (2015) N. 26 XIII TEMPO ORDINARIO 28 giugno 2015 Vita della Parrocchia LA GIORNATA DELLA CARITÀ DEL PAPA Oggi, 28 giugno, in tutte le chiese del mondo cattolico si celebra la giornata della carità del Papa, sempre sollecito alle tante situazioni di miseria e di emergenza che esistono nel mondo. Si raccomanda quindi di contribuire con larghezza di cuore. LA SOLENNITÀ DEI SANTI PIETRO E PAOLO Lunedì 29 giugno celebriamo la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, patroni di Roma. L’orario delle Sante Messe è quello festivo, ma senza la celebrazione delle 13. 60° DI PROFESSIONE RELIGIOSA DI FR. ANTONIO VELOCCI Domani, lunedì 29 giugno, durante la Santa Messa delle 12.00, la nostra comunità parrocchiale festeggerà il 60° anniversario della professione religiosa di Fr. Antonio Velocci. Con la nostra preghiera vogliamo ringraziare il nostro fratello per il suo prezioso servizio nella nostra chiesa e parrocchia. ORARIO SANTE MESSE Ricordiamo che a partire da mercoledì 1 luglio, entrerà in vigore l’orario estivo delle Sante Messe. L’orario delle celebrazioni sarà il seguente: Giorni festivi: 9 – 10.30 – 12 – 19 Giorni feriali: 8 – 9.30 – 19 Questo orario continuerà per i tre mesi di luglio, agosto e settembre. INTERRUZIONE ATTIVITÀ E MOMENTI COMUNITARI Durante tutto il tempo delle vacanze estive, sono interrotte attività e momenti comunitari. L’adorazione del Santissimo Sacramento del pomeriggio e della sera, sarà sospesa fino al 20 settembre. Dal lunedì 21 settembre si riprenderà la forma normale dell’adorazione prolungata. La Nostra Comunità Parrocchiale Bollettino settimanale della Parrocchia di S. Gioacchino in Prati, Roma Tel. 063216659; SITO WEB: www.sangioacchino.org - Parroco: P. Sergio Santi - 12 -