“Albèschida”
Associazione di Volontariato per l’aiuto e il supporto
alle attività risocializzanti verso i sofferenti psichici
Anche la notte
più buia conosce
il chiarore dell’Alba
RASSEGNA TEATRALE


Il prendersi cura nella modalità del teatro
Sinergia di lavoro in contesti paritari:
pazienti - volontari – operatori - studenti.
il teatro in psichiatria
TITOLO DEL PROGETTO
UN PONTE SULLA SCENA
Motivazioni del progetto
Sono presenti in Sardegna, numerosi laboratori, gruppi o compagnie teatrali
che operano all’interno della salute mentale.
Questo tipo di intervento nella “cura” del sofferente psichico si sta sempre più
diffondendo e il dibattito tra salute mentale e teatro approfondisce i suoi
contenuti.
Sembra questa, tra le altre, una modalità privilegiata di abbattimento dello
stigma del diverso: dal malato mentale al tossicodipendente, all’emarginato in
generale.
Spesso anzi una particolare “espressività di base” del disturbato mentale, se
affiancata a una tecnica teatrale insegnata da professionisti rende
“naturalmente attori” persone che al contrario, nei contesti di vita comune, la
stessa espressività corporea tende ulteriormente a stigmatizzare.
Questi e altri sono i contenuti che vengono più o meno consapevolmente
portati in luce all’interno dei gruppi teatrali.
c/o Centro diurno del Centro di Salute Mentale - Presidio Ospedaliero Sirai
09013 CARBONIA ( CA) Tel. 07816683372 cell. 3383169047
C.F.90016420920
Ma è nostro parere che alla crescita quantitativa e qualitativa di questa
modalità di intervento non corrisponda una uguale comunicazione tra i vari
gruppi teatrali esistenti.
Spesso qui da noi in Sardegna si sconta ancora un pesante isolamento “un
orgoglio” di gruppo che non facilita comunicazioni e scambi di esperienze tra
soggetti.
La circolarità delle informazioni e soprattutto delle esperienze è facilmente
interrotta da una “inedia” comunicativa che si accontenta di presentare la
propria come unica realtà da promuovere.
Questo atteggiamento ha alcune ragioni di fondo che vanno rispettate: il
presentare se stessi e il proprio gruppo corrisponde ad una giusta esigenza di
autopromozione. Quando esso è spinto al di là di un certo limite come spesso
avviene, si arriva a quell’interruzione di comunicazione che inibisce ogni altra
possibilità di crescita.
Per cercare di dare un abbozzo di risposta a queste difficoltà di comunicazione,
la compagnia teatrale Albeschida promuove la prima rassegna teatrale
regionale del teatro in psichiatria.
UN PONTE SULLA SCENA
Il gruppo Teatro Albeschida, afferente all’omonima Associazione di volontariato
no profit per sofferenti mentali con sede in Carbonia, costituito da un gruppo:
pazienti; operatori; familiari; volontari e studenti provenienti da varie realtà e
con esperienze in campo artistico a diversi livelli, in otto anni dalla sua
costituzione ha sperimentato percorsi per organizzare, sviluppare e sostenere
le risorse artistico culturali e le risorse umane naturali della condivisione,
ponendo particolare attenzione alla valenza educativa del fare teatro inteso
come parte integrante del vivere e dunque di un accrescimento non solo dei
singoli componenti ma di tutte quelle persone che di questo accrescimento
fruiranno come spettatori.
In tal senso il gruppo Teatro Albeschida pur saggiandosi con una
drammatizzazione brillante di William Shakespeare a livelli dilettantistici nel
2001 e nel 2002 con una parodia di una fiaba di Perrault, a sin dall’inizio
cercato quel filo conduttore che coniasse la ricerca della formazione verso
metodologie sempre più vicine alle reali esigenze individuali del gruppo per una
produzione artistico teatrale che fosse degna di essere rappresentata e di
essere apprezzata dal pubblico.
Per tale ragione nel 2003 si optò per un lavoro che potesse arricchire le
competenze e la formazione avviando il gruppo verso un processo di crescita
artistica in termini di creatività, accorgimenti tecnici e abilità comunicative ed
espressive, il tutto mediante il supporto e la consulenza esterna di un regista,
di una cooperativa Teatrale sarda “Fueddu e Gestu” di Villasor / Cagliari, che
ha condotto il gruppo verso un salto di qualità e competenze specifiche non
indifferenti e che hanno portato la produzione di due lavori teatrali dissimili tra
loro ma ricchi di elementi e di principi che uniscono improvvisazione,
rappresentazione, coreografia, movimenti del corpo, canti e recitazione, ironia
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e tragedia: “Il Sogno di Edipo” tratto dalla tragedia di Soffocle e “Nemus”
tratto dalla leggenda sarda: “I tre fiori della felce maschio”.
Successivamente, il gruppo teatrale mettendo a frutto le competenze acquisite
ha elaborato un nuovo spettacolo scrivendone i testi e curando la messa in
scena.
Da una libera interpretazione della fiaba di Eros e Psiche dall’ Asino d’oro di
Apuleio nasce: “Aspettando Amore”. La direzione artistica è stata affidata ad
Alice Soldovilla, volontaria di Albeschida, pianista ed esperta di Teatro-Danza.
La compagnia si è affidata, ancora una volta ad un regista professionista:
Corrado Licheri, e sotto la sua direzione ha messo in scena le opere: “Spero
nel tuo Nulla di trovare il Tutto” tratto dal Faust di Goethe con le musiche dal
vivo di Johan Sebastian Bach, eseguite al pianoforte da Alice Soldovilla.
Il Marat-Sade, l’ultima produzione del Gruppo, liberamente tratta dall’opera di
Peter Weis.
Obiettivi
1)
Favorire e diffondere la comunicazione fra Gruppi che operano nel
Teatro in psichiatria.
2)
Stabilire rapporti con specifiche realtà sociali e culturali per
permettere uno scambio fecondo tra ambienti diversi come un servizio
per la salute mentale che propone il disturbo in modo non drammatico
perché inserito in un contesto di cura che opera in termini di
prevenzione e avvicinamento e dall’altro riceve stimoli culturali
socializzanti che permettono la crescita delle persone e del gruppo.
3)
Ricerca di dialogo con agenzie educative, pubbliche e private (scuole,
istituti, ecc. – vedi Esperienze a Colori” 2 anni con le scuole materne
ed elementari).
4)
Lotta allo stigma della malattia mentale e ricerca di strategie per il
reinserimento sociale attraverso l’uso del teatro.
5)
Rafforzare la compagnia nell’autonomia e responsabilità e nella
formazione in campo di salute mentale.
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FASI DI ATTUAZIONE E ATTIVITA’ PREVISTE
Ogni incontro sarà compreso di uno spettacolo teatrale con successivo dibattito
in cui si analizzeranno le tematiche affrontate nel confronto con attori e autori.
1°incontro:
Teatro Centrale Carbonia.
Compagnia Albeschida in:
“Marat/Sade”
Regia Corrado Licheri.
2°incontro
Teatro Centrale Carbonia.
I normodotati in:
“Drop-out, Cabaret Tragico.
Regia Alessandro Olla e Massimo Zordan.
3°incontro
Teatro centrale Carbonia.
Compagnia teatro “I re dei ciarlatani” del CSM di Iglesias in “Marionette in
libertà” da una fiaba di Gianni Rodari.
Regia di Maurizio Mezzorani
Intermezzo e collegamento a cura del pianista Marcello Melis
Gruppo di artigianato teatrale “Cagipota”:
cortometraggio artistico.
4°incontro
Auditorium del Conservatorio, Cagliari.
Compagnia Teatro Albeschida e Gruppo Cagipota:
“Spero nel tuo Nulla di trovare il Tutto”
Musiche di J.S.Bach eseguite dal vivo dalla pianista Alice Soldovilla.
5°incontro
Teatro Centrale, Carbonia.
Circo Calumet in:
“Il Teatro dei fratelli Scomparso”
Regia di Andrea Meloni
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6°incontro
Teatro di Bacu Abis (Carbonia).
“Judaum”
Regia di Alessandro Valentini
Durata del progetto
Il progetto avrà inizio a Novembre del 2008 e terminerà a Dicembre del 2009.
Ciascun incontro individuato si pone l’obiettivo di avere un proseguo nelle
scuole coinvolte e in tutte le realtà cittadine che hanno interesse a promuovere
il progetto e la visione degli spettacoli.
Luoghi di svolgimento dell’intervento
Luoghi già indicati nelle fasi di attuazione e gli altri che verranno individuati nel
percorso attuativo del progetto.
Destinatari del progetto
Studenti, operatori, pazienti, familiari e cittadini in genere.
Risorse umane da impiegare
N°64 attori,n°8 registi, n°2 tecnici audio-luci, n° 1 service di consulenza audio
luci, 1 sarta e 3 collaboratrici, n° 1 tecnico scenografo, n° 1 truccatore, n° 8
operatori DSM Asl 7.
?
Risorse strumentali.
Luci, audio, oggetti di scena, scenografia, mezzi per il trasporto.
Target:
I destinatari del progetto “Un ponte sulla scena” sono: n.34 persone che
costituiscono il gruppo teatro Albeschida: 20 pazienti, di 4 operatori CSM
Carbonia, 5 studenti, 1 familiare, 1 regista professionista e 1 aiuto regista, 2
tecnici audio –luci.
n.20 attori della compagnia “I re dei ciarlatani” facenti capo al CSM di Iglesias;
n. 10 attrici che costituiscono il gruppo di artigianato teatrale “Cagipota” che fa
capo al gruppo donne ASS n.1 di Trieste;
n.12 persone (10 attori, 2 registi) persone che costituiscono il gruppo “I
Normodotati “ che fanno capo all’associazione Ticonzero che collabora con la
ASL 8 di Cagliari.
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n.3 persone della Compagnia Circocalumet (2 attori, 1 tecnico audio-luci);
n. 11 persone (8 attori, 1 regista, 1 aiuto regista, 1 truccatore professionista)
della compagnia di Alessandro Valentini
n. 300 tra allievi e insegnanti delle scuole media superiori di Iglesias,
S.Antioco, Carbonia;
n. 80 tra allievi e insegnanti delle scuole medie superiori di Cagliari coinvolte
nel progetto.
Costi previsti
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