I Quattordici punti di Wilson (8 Gennaio 1918) Il presidente degli Stati Uniti d'America, Woodow Wilson, dopo la vittoria alla fine della Prima Guerra Mondiale avanzò una proposta, che fu resa nota in un discorso al Congresso tenuto l'8 gennaio 1918. La proposta, fortemente idealista stabiliva le condizioni per una pace "stabile e durevole"; tuttavia non collimava con una serie di accordi segreti già stipulati fra le forze Alleate durante il conflitto. Wilson quindi si vide costretto a modificare molti punti del suo programma che rendevano vano parte del suo lavoro finalizzato a dare un rinnovato assetto ai rapporti internazionali. I quattordici punti presentati alla Conferenza di pace di Parigi nel 1919 prevedevano: 1) l'abbandono della diplomazia segreta: Trattati di pace palesi, apertamente conclusi in seguito ai quali non vi potranno essere accordi internazionali segreti di alcuna specie. La diplomazia agirà sempre apertamente ed alla vista di tutti 2) la libertà dei mari in pace e in guerra; Libertà assoluta della navigazione marittima, oltre il limite delle acque territoriali sia in tempo di pace sia in tempo di guerra, salvo per i mari che potessero essere chiusi in tutto o in parte mediante azione internazionale in vista dell’esecuzione di accordi internazionali. 3) la rimozione delle barriere doganali e la promozione di un sistema commerciale internazionale integrato; Soppressione, fino al limite estremo del possibile, di tutte le barriere economiche e creazione di condizioni di parità nei riguardi degli scambi commerciali, fra tutti i paesi che aderiranno alla pace e si uniranno per il mantenimento di essa. 4) la riduzione degli armamenti; Concessione ed assunzione di garanzie adeguate che gli armamenti nazionali saranno ridotti al limite minimo compatibile con la sicurezza interna dei singoli paesi. 5) la definizione delle dispute coloniali secondo modalità che tenessero conto degli interessi tanto delle potenze occupanti quanto delle popolazioni soggette; Soddisfacimento delle aspirazioni coloniali, attuato in spirito di libertà, generosità ed imparzialità assoluta e basato sulla rigorosa osservanza del principio che, nella soluzione di tutte le questioni di sovranità, gli interessi delle popolazioni in questione debbono essere considerate alla stessa stregua, che le eque pretese degli Stati dei quali il giusto titolo è in discussione. 6) l'evacuazione dei territori russi occupati, Sgombero di tutti i territori russi ed adozione, in tutte le questioni riguardanti la Russia, delle soluzioni più adatte ad ottenere la migliore e più libera collaborazione di tutti gli altri paesi del mondo ai fini di assicurare alla Russia la possibilità di giungere, senza intralci ne ostacoli, ad un proprio assetto politico indipendente ed ad una propria politica nazionale; di garantire ad una Russia governata da istituzioni di sua libera scelta, una accoglienza cordiale nella società delle nazioni libere e, più che una accoglienza cordiale, anche ogni aiuto di cui possa aver bisogno o che possa essa stessa desiderare. Il trattamento che le nazioni sorelle faranno alla Russia nei mesi a venire sarà la pietra di paragone della loro buona volontà e della loro comprensione dei bisogni di essa indipendentemente da quelli che possono essere i loro propri interessi e della loro generosa e disinteressata simpatia. 7) di quelli belgi Quanto al Belgio, il mondo intero converrà che deve essere sgombrato e restaurato, senza tentativo alcuno di limitare la sovranità che gode al pari delle altre nazioni libere. Nessun atto singolo potrebbe, meglio di questo, servire a far rinascere fra i popoli la fiducia nelle leggi che essi medesimi hanno stabilito ed adottato per regolare i loro rapporti reciproci. Senza questo atto di giustizia riparatrice, l’intera struttura e l’autorità del diritto internazionale sarebbero per sempre minacciate. 8) di quelli francesi, compresa l'Alsazia-Lorena; Tutto il territorio francese dovrebbe essere liberato, le regioni invase dovrebbero essere ricostruite ed il torto fatto dalla Prussia alla Francia nel 1871 con l’occupazione dell’AlsaziaLorena – evento che ha turbato per quasi cinquant’anni la pace nel mondo – dovrebbe essere riparato affinchè quella pace possa di nuovo, e nell’interesse di tutti, regnare sicura. 9) la ridefinizione dei confini italiani secondo "criteri di nazionalità chiaramente identificabili"; Dovrebbe essere attuata una revisione dei confini dell’Italia, sulla base della facilmente riconoscibile frontiera etnografica. 10) l'autonomia delle diverse popolazioni entro l’Impero austro-ungarico; Ai popoli dell’Austria-Ungheria, cui desideriamo salvaguardare e assicurare un posto fra le nazioni, dovrebbero essere concesse più ampie possibilità di sviluppo autonomo. 11) la risistemazione dell'area balcanica che ricostituisse tra l'altro il territorio di Serbia, Montenegro e Romania, assicurando alla prima adeguati sbocchi al mare; La Romania, la Serbia e il Montenegro dovrebbero essere sgombrati e le zone occupate ricostruite; la Serbia dovrebbe ottenere un libero e sicuro accesso al mare; i rapporti reciproci tra i diversi Stati balcanici dovrebbero essere regolati da accordi amichevoli che tengano conto delle affinità politiche e dei confini etnici stabiliti attraverso i secoli; dovrebbero essere conclusi accordi internazionali per la garanzia dell’indipendenza politica ed economica e dell’integrità territoriale dei diversi Stati balcanici. 12) l'autodeterminazione per le popolazioni non turche controllo internazionale degli stretti dei Dardanelli entro l’Impero ottomano e il Dovrebbe essere conservata all’Impero Ottomano la sovranità sulle regioni del suo attuale territorio abitate da turchi; alle altre nazionalità che si trovano attualmente sotto il dominio turco dovrebbe essere assicurata assoluta sicurezza di vita e possibilità indisturbata di sviluppo autonomo; i Dardanelli dovrebbero essere aperti permanentemente al libero passaggio delle navi ed al commercio di tutti i paesi sulla base di garanzie internazionali. 13) la costituzione di una Polonia indipendente con accesso al mare; Dovrebbe essere costituito uno Stato polacco autonomo comprendente tutti i territori abitati da popolazioni indiscutibilmente polacche al quale dovrebbe essere assicurato un libero e sicuro accesso al mare e la cui indipendenza politica ed economica nonché l’integrità territoriale dovrebbero essere garantite con un patto internazionale. 14) la creazione di un'associazione di tutte le nazioni e la stipulazione di un patto per la reciproca garanzia dell'indipendenza politica e dell'integrità territoriale. Un’associazione generale delle nazioni deve essere costituita sulla base di accordi specifici allo scopo di giungere a garanzie reciproche di indipendenza politica e integrità territoriale per tutti i paesi grandi e piccoli.