Allegato B) PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ESTRATTO Titolo del progetto Teniamoci per mano Le problematiche socio-culturali del contesto locale L’analisi demografica indica una sostanziale vivacità dell’attuale contesto locale, denso tuttavia di evidenti criticità e forti contraddizioni, che possiamo sintetizzare così: 1. popolazione locale a basso tasso di natalità ed elevato tasso d’invecchiamento, conseguente ad un processo di spopolamento costante dagli anni 1950 fino quasi agli anni 2000 2. conseguente basso tasso di scolarizzazione della popolazione residente: il più basso della Provincia di Firenze e uno dei più bassi dell’intera regione Toscana (es. nell’ultimo censimento del 2001 l’8.6% della popolazione non era dotata di diploma di scuola dell’obbligo); 3. il nuovo afflusso demografico dall’area urbana fotografa una fascia di 25-40enni costituita prevalentemente da giovani coppie, in procinto di avere figli/con figli ma senza legami parentali nel territorio, 4. dal 2000 intenso flusso immigratorio di popolazione straniera proveniente da oltre 100 diverse nazioni del mondo, con prevalenza della popolazione albanese, rumena, magrebina, con insediamenti prevalenti di giovani famiglie -entità quasi pari tra i genericon alto tasso di natalità. Emerge un quadro sicuramente dinamico e innovativo, ma caratterizzato per il momento da scarsa coesione sociale: un’identità tradizionale sufficientemente statica messa oggettivamente in discussione dai numerosi nuovi arrivati, una dinamica d’integrazione “forzata” perchè innescata con forte intensità in tempi molto contratti, il rischio di conflittualità sociale soprattutto nella fascia giovanile, dove al disagio naturalmente correlato all’età va ad assommarsi la necessità di convivenza tra così marcate differenze identitarie e culturali dei vari gruppi etnici, mentre va tendenzialmente ad aumentare il livello già basso di scolarizzazione della popolazione nel suo complesso. Questa emergenza sociale è purtroppo confermata da recenti gravi episodi di cronaca determinati da conflitti violenti tra gruppi di giovani residenti di diversa nazionalità, sfociati talvolta in omicidi. Occorre quindi dotarsi di programmi d’inclusione lungimiranti ed a forte respiro sociale, che vedano i servizi socio-sanitari, i servizi d’istruzione e formazione, i servizi educativi e culturali del territorio cooperare sistematicamente per offrire luoghi adeguati di incontro, di coinvolgimento e di crescita culturale e formativa condivisa. 1 Allegato B) Obiettivo generale: Il progetto si prefigge di rispondere ai bisogni di inclusione scolastica e sociale dei gruppitarget sopra descritti, privilegiando la fascia d’età che esprime un elevato grado di criticità e disagio: i giovani in età 14-17 anni. Si propone di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e contestualmente della marginalità sociale sopra descritta, con concrete azioni sperimentali tese a: 1. mantenere i giovani nel percorso d’istruzione negli anni a maggior rischio di abbandono per molteplici fattori di disagio presenti nelle fasce deboli della popolazione scolastica: la scarsa conoscenza della lingua e l’estraneità al contesto culturale, le difficoltà familiari, la disabilità; 2. offrire spazi e opportunità formative e culturali extra-scolastiche per una reale inclusione nella comunità locale dei ragazzi e dei giovani provenienti dai contesti più disparati, che si innestano in un tessuto tradizionale connotato da un’identità netta e con una forte prevalenza delle generazioni mature e anziane; 3. creare legami e relazioni positive tra la popolazione giovanile autoctona e quella immigrata, per superare la scarsa coesione sociale e le inevitabili conflittualità tra i giovani e tra giovani immigrati di seconda generazione e famiglie di origine, offrendo validi spazi di mediazione/servizi d’inclusione transculturale; 4. far emergere la complessità della condizione giovanile nel contesto locale mediante un’indagine sociologica circostanziata, anche al fine dare elementi di lettura per orientare le politiche pubbliche in area educativa e socio-formativa. La finalità del progetto riguardo ai volontari è quella di sviluppare nei giovani adulti coinvolti il senso di appartenenza e di responsabilità sociale rispetto alla propria comunità, la cultura della solidarietà, della partecipazione e della cittadinanza attiva e il potenziamento delle loro competenze e della capacità relazionale: a) nei confronti dell’utenza, sviluppando capacità di ascolto, di condivisione delle diversità culturali, di accompagnamento e sostegno per ragazzi in situazione di disagio e/o disabilità; b) nei confronti del proprio OLP, come adulto e professionista autorevole; c) nei confronti del gruppo di lavoro in cui il giovane volontario viene inserito Gli obiettivi specifici del progetto rispetto al gruppo target dei 14-17enni, sono: Obiettivi Risultati attesi Rilevare i bisogni della fascia adolescenziale giovanile attraverso un’indagine territoriale sistematica sul campo riguardo agli stili di vita, ai bisogni e ai desideri inespressi Mappatura delle istanze sociali della fascia adolescenziale giovanile per orientare le politiche zonali di programmazione istituzionale in area educativa e sociale. Sperimentare azioni socio-educative di promozione di ben-essere, di prevenzione del disagio e della devianza, di recupero scolastico, Identificazione delle azioni più efficaci nell’ambito della promozione e prevenzione del disagio e nel recupero complessivo dei minori 2 Allegato B) sociale, culturale, in collegamento con coinvolti altri progetti di prevenzione del disagio giovanile (progetti Dispersione scolastica nell’area del diritto allo studio e “Officine di strada” nell’area della prevenzione) Favorire l’autonomia personale, la Migliore conoscenza e utilizzo conoscenza e l’inserimento nella appropriato delle risorse territoriali comunità di soggetti immigrati, attraverso la conoscenza e l’uso delle risorse presenti sul territorio Affiancare i ragazzi stranieri per capirne i bisogni ed orientarli nelle opportunità scolastiche, sociali e ricreative Maggior fruizione delle opportunità scolastiche ed extrascolastiche Facilitare l’apprendimento cognitivo, in riferimento al percorso scolastico, in accordo con la scuola Miglioramenti nell’apprendimento scolastico, in attività intra ed extra scolastiche, nei limiti previsti dal progetto individuale Facilitare negli studenti disabili l’espressione delle nella potenzialità fisiche e psicologiche gestione del quotidiano, in un’ottica di incremento della propria autonomia Micro-cambiamenti positivi -rispetto alla condizione iniziale definita nel progetto individuale- negli studenti disabili seguiti, relativamente alla qualità della cura personale, dell’uso del proprio spazio di vita, a scuola ,a casa e nella comunità, e all’autonomia nello svolgimento delle proprie attività Gli obiettivi specifici del progetto per il gruppo dei volontari, rispetto all’acquisizione di competenze sono: di competenze, sono: Obiettivi Prendere coscienza dei fenomeni di “sofferenza sociale” nel proprio territorio e della composizione fortemente multietnica della popolazione Prendere coscienza del ruolo e della diffusione del volontariato per promuoverlo fra le giovani generazioni come elemento di solidarietà, di partecipazione e cittadinanza attiva, di orientamento e sensibilizzazione alle Risultati attesi Sviluppo nei giovani coinvolti della consapevolezza della presenza del “disagio” tra i minori e nella comunità multiculturale; capacità di riflessione e di lettura di alcuni fattori concorrenti alla condizione di disagio.Conoscenza delle problematiche legate all’integrazione interculturale Acquisizione tra i giovani del senso di “prossimità” rispetto ai fenomeni di disagio sociale, in particolare degli adolescenti e delle loro famiglie. Conoscenza e sensibilizzazione delle potenzialità 3 Allegato B) problematiche sociali Superare la visione monoculturale, per arrivare a comprendere la ricchezza del punto di vista e delle consuetudini delle altre culture Sviluppare un processo di apprendimento personale e formativo, attraverso l’avvicinamento ai servizi del territorio e tramite l’acquisizione di conoscenze specifiche Saper mettere a disposizione le proprie conoscenze e risorse in favore di ragazzi svantaggiati, in particolare nell’ambito della relazione con l’altro . espresse dal volontariato zonale e dalla rete dei servizi pubblici Consapevolezza della ricchezza nella diversità Conoscere i servizi e le risorse del territorio Saper riorganizzare la propria conoscenza e immagine del territorio, implementandola e finalizzandola a percorsi di autonomia ed inclusione dei ragazzi seguiti. Saper esercitare ruoli di sostegno Incremento della qualità delle relazioni tra diversi nella comunità Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi e relativo ruolo dei volontari: OBIETTIVI AZIONI/ATTIVITA’ Rilevare i bisogni della fascia adolescenziale giovanile attraverso un’indagine territoriale sistematica sul campo riguardo gli stili di vita, i bisogni e i desideri inespressi con la supervisione di un sociologo responsabile dell’attendibilità scientifica dell’indagine stessa. Realizzazione di interviste sul campo su un campione territoriale significativo sulla base di un questionario predefinito. Aggregazione ed analisi dei dati qualitativi e quantitativi per una mappatura delle istanze sociali della fascia adolescenziale giovanile, al fine di orientare le politiche zonali di programmazione istituzionale in area educativa e sociale Conversazione; presentazione dell’ambiente scolastico e del percorso di studio; esplorazione del nuovo ambiente di vita e delle sue risorse Facilitazione alla frequenza scolastica e ai momenti di aggregazione extrascolastica anche mediante il trasporto. Sostenere i ragazzi di più recente immigrazione nella conoscenza della lingua, nell’inserimento scolastico e nell’ambiente di vita Potenziare il supporto e il sostegno nello svantaggio scolastico, causato da fattori molteplici: difficoltà di apprendimento, disagio sociale e relazionale, marginalità territoriale. RUOLO DEI VOLONTARI PER LE SPECIFICHE ATTIVITA’ Partecipazione alla messa a punto del questionario e del campione d’indagine ; realizzazione delle interviste; elaborazione dei dati e partecipazione alla lettura dei risultati; stesura della relazione finale. Disponibilità all’ascolto; individuazione delle difficoltà; accompagnamento nella conoscenza dei nuovi ambienti Aiuto nell’apprendimento cognitivo, in riferimento al percorso scolastico individuale, in accordo con la scuola, e nella socializzazione Collaborazione alle azioni di progettazione del percorso scolastico individuale e alla 4 Allegato B) semplificazione dei testi di studio. Presenza dell’operatore nell’ambiente di vita, per superare la solitudine dovuta alla marginalità territoriale Supportare e orientare nella 1)Promozione e organizzazione di 1) Collaborazione con gli gestione del tempo libero i ragazzi attività ludico/ricreative anche operatori coinvolti nella gestione di più recente immigrazione e/o rivolte al gruppo, come mezzo di degli interventi educativi. comunque i minori segnalati sviluppo positivo della relazione 2)Collaborazione alla 2)Costruzione con i ragazzi di organizzazione e gestione delle percorsi e strumenti conoscitivi del attività, individuali e di gruppo. territorio per favorire l’autonomia 3) Accompagnamento finalizzato al miglioramento dei comportamenti, all’autonomia personale, alla conoscenza e all’inserimento nella propria comunità attraverso l’uso delle risorse presenti sul territorio Facilitare i minori disabili nelle Scoprire le nuove possibilità di Creazione di un rapporto affettivo funzioni di cura e accudimento movimento nell’ambiente di vita e di fiducia attraverso le proprie della propria persona e nella ( scuola e casa). capacità relazionali gestione dei propri spazi in Operare per utilizzare al meglio le Collaborazione alla progettazione autonomia. risorse disponibili a scuola e a casa e alla realizzazione delle attività, Mantenere le competenze ( giochi,computer, arredi…) in ambito domestico, scolastico, cognitive utili ai fini Potenziare la cura di sé, sociale. dell’integrazione scolastica e l’autonomia, l’autostima. sociale. Realizzare azioni e interventi che implichino capacità quali le competenze di vita ( leggere, scrivere, firmare, conoscere ed usare il denaro per acquisti, telefonare, leggere l’orologio…) Potenziare le capacità dei minori Azioni di accompagnamento e Collaborazione nella per costruire rapporti amicali partecipazione a occasioni di individuazione di spazi e momenti incontro con i pari ( sport, feste, congrui con gli obiettivi e compleanni, eventi ricreativi del valorizzazione della relazione territorio e della scuola, gite, centri amicale con il ragazzo come estivi, centri e momenti di stimolo alla motivazione aggregazione giovanile …) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. I volontari svolgeranno, sotto la supervisione del sociologo Prof. Bontempi dell’Istituzione Don Milani, un’indagine a campione sul campo per rilevare i bisogni della fascia adolescenziale giovanile attraverso una ricerca territoriale sistematica riguardo gli stili di vita, i bisogni e i desideri inespressi. Sperimenteranno, inoltre, azioni socio-educative di promozione di ben-essere, di prevenzione al disagio e alla devianza, di recupero scolastico, sociale, culturale, in collegamento con altri progetti di prevenzione del disagio giovanile (progetto per la riduzione della dispersione scolastica nell’area del diritto allo studio e “Officine di strada” nell’area della prevenzione) su un campione di ragazzi appartenenti alla fascia del disagio scolastico, della disabilità e della marginalità sociale, individuato di concerto con le Istituzioni scolastiche e le famiglie. N . Sede di attuazione del Comune Indirizzo N. vol. per sede 5 Allegato B) progetto Ufficio istruzione – CRED 1 Comunità Montana Mugello Borgo San Lorenzo Via Togliatti 45 6 Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 30 ORE Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Ai volontari viene richiesta una flessibilità oraria, disponibilità a seguire i ragazzi in ambito scolastico ed extrascolastico anche presso il comune di residenza e il proprio domicilio, presso le agenzie formative o in luoghi pubblici e di aggregazione del territorio, disponibilità a missioni, tramite mezzi pubblici o con automezzo dell’Ente responsabile del progetto Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: Dato l’impiego dei volontari in una tipologia di servizio rivolta a minori che richiede un buon livello di formazione di base si richiedono i seguenti requisiti: essere in possesso di diploma di maturità o laurea, preferibilmente in area umanistica, delle scienze sociali, scienze della formazione, neuroscienze e psicologia; avere interesse per l’area sociale; patente B. 6