27 dicembre 2005 Prevenire il disagio giovanile “educando i genitori” Il Comune di Manciano e la Commissione Pari Opportunità organizzano una serie di corsi rivolti ai genitori Una serie di corsi sul difficile “mestiere” del genitore per prevenire e combattere il disagio giovanile e aiutare le famiglie con situazioni difficili. È uno dei punti qualificanti del programma per le politiche sociali previsto dal Comune, che in parte si è già tradotto in interventi per l’assistenza educativa domiciliare e di affido familiare, oltre alla realizzazione di spazi idonei per i bambini e i ragazzi con strutture di accoglienza e centri di aggregazione. Il Comune, insieme alla Commissione per le Pari Opportunità, ha, infatti, promosso una serie di 6 “lezioni”, in programma nel mese di gennaio, rivolte ai genitori e coordinate da Umberto Paioletti, responsabile del centro di recupero di Vallerotana a Grosseto e responsabile regionale delle comunità terapeutiche. “L’obiettivo – spiega la presidente della Commissione Pari Opportunità, Serena Bergamaschi - è quello di sostenere il ruolo dei genitori soprattutto per contenere la conflittualità e il malessere espresso dai ragazzi. L’idea dell’iniziativa è partita proprio da un gruppo di genitori che avevano partecipato ad un incontro sulle problematiche giovanili e che in quell’occasione hanno espresso il desiderio di essere aiutati nella crescita e nell’educazione più consapevole dei figli”. Questa iniziativa, del resto, si integra con un percorso educativo attivato dal Comune in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Manciano, dal titolo “Valori in corso” rivolto ai ragazzi della scuola media per prevenire il disagio scolastico attraverso la diffusione di valori quali l’amicizia, il rispetto, l’ascolto, la solidarietà, la tolleranza. Un progetto che prevede anche la formazione degli insegnanti. “Abbiamo voluto attivare questi corsi di formazione per genitori – spiega il consigliere comunale con delega alle Politiche sociali, Maria Rosa Mugnaioli – perché anche questo è un modo per costruire quella rete di relazioni sulla quale si basa il programma del Comune per il sociale. Una rete che si traduce nel rafforzamento delle relazioni solidali e nella condivisione di obiettivi tra amministrazione, organizzazioni per il tempo libero, terzo settore in genere, che ha nella Consulta comunale del Sociale il proprio strumento operativo”. Gli incontri prevedono un massimo di 20 partecipanti, per cui, chi è interessato all’iniziativa può telefonare, in orario di ufficio, al Comune, al numero 0564/625343 signora Loredana Pocci, e lasciare il proprio nominativo. Se il numero degli iscritti è superiore sono previsti 2 corsi e le iscrizioni sono fatte in base all’ordine di prenotazione.