AIOM_NEWS_54

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AIOM NEWS
NEWSLETTER SETTIMANALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA
Editore Intermedia - Direttore Responsabile Mauro Boldrini
Anno III – numero 54 – 8 febbraio 2005
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01. PANCREAS: FUMO ACCELERA L’INSORGENZA DEL TUMORE E INCIDE SULLA GRAVITÀ
02. LINFOMI, LA LUCE SOLARE RIDUCE IL RISCHIO
03. ITALIANA INDIVIDUA L’INTERRUTTORE DELLA MORTE CELLULARE
04. ANTICORPI RADIATTIVI SCONFIGGONO IL LINFOMA
05. TUMORE AL SENO, DONNE IN SOVRAPPESO PIÙ A RISCHIO
News
06. CANADA, NUOVA CURA PER CANCRO AI RENI
07. VIRUS INSERITI TRA GLI AGENTI CANCEROGENI
08. MENOPAUSA: TIBOLONE TESTATO SU DONNE CON CANCRO AL SENO
09. IN EUROPA UN PAZIENTE SU 3 USA ANCHE CURE ALTERNATIVE, 75% IN ITALIA
Dalle Regioni
10. A COSENZA, CON “MUSICA È VITA” RACCOLTA FONDI RICERCA PER TUTTO 2005
Concorsi e Bandi
Agenda: i prossimi appuntamenti Aiom
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01. PANCREAS: FUMO ACCELERA L’INSORGENZA DEL TUMORE E INCIDE SULLA GRAVITÀ
Ancora brutte notizie per i fumatori: chi ha il vizio 'delle bionde' rischia anche di anticipare l'insorgenza e
accelerare la progressione del cancro al pancreas. Queste le conclusioni di una ricerca presentata a
Chicago durante un meeting di oncologia. I dati provengono da uno studio della Northwestern University
dell'Illinois su ben 18.346 pazienti con tumore al pancreas provenienti da 350 ospedali Usa e trattati tra il
1993 e il 2003. “Il fumo accelera l'insorgenza del cancro del pancreas. Tanto che se in generale l'età
media in cui viene diagnosticato questo tumore è di 73 anni, in caso di fumatori la malattia arriva con
anticipo di 10 anni”, spiega il coordinatore Randall Brand che aggiunge “il fumo incide da subito. Anche
nelle fasi iniziali della malattia. E spesso determina il peggior esito con una rapidità maggiore”.
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02. LINFOMI, LA LUCE SOLARE RIDUCE IL RISCHIO
Il rischio di linfomi maligni si riduce fino al 40 per cento grazie all'esposizione alla luce solare, proprio il
contrario di ciò che gli esperti si aspettavano. La notizia è frutto dello studio di esperti del Karolinska
Institutet e della Uppsala University intrapreso per motivare il vertiginoso aumento dei tumori delle
ghiandole linfatiche riscontratosi negli ultimi anni. Lungi dall'aver trovato una spiegazione nell'aumento di
esposizione ai raggi UV dovuto alla moda della tintarella, ha spiegato Karin Ekström Smedby sulla rivista
The Journal of the National Cancer Institute, gli scienziati hanno invece individuato negli UV un fattore
protettivo. L'incidenza dei linfomi maligni, sia non-Hodgkin sia Hodgkin, si è triplicata negli ultimi 40 anni.
Poiché negli ultimi decenni è aumentato anche il ricorso ai lettini solari e la moda della tintarella ostile e in
considerazione del rapporto di rischio che c'è tra i raggi UV e il cancro alla pelle, gli scienziati hanno
pensato che dovesse esserci qualche relazione analoga tra sole e linfomi. Per verificarlo gli esperti hanno
intervistato telefonicamente 6000 persone la metà delle quali aveva ricevuto una diagnosi di tumore
linfatico negli anni immediatamente precedenti. Dal confronto però è emerso che il sole non è un fattore
di rischio per i linfomi; anzi l'esposizione alla luce UV e' associata a una riduzione del rischio del 30-40%,
soprattutto per i linfomi non-Hodgkin. Se questa scoperta trovasse conferma in ulteriori studi, hanno
dichiarato gli esperti, allora le regole per una tintarella sicura dovrebbero essere modificate tenendo conto
anche dell'effetto benefico del sole contro i linfomi. Ma prima di arrivare a tanto servono ulteriori studi: gli
scienziati puntano adesso a verificare i meccanismi biologici che stanno dietro il rapporto Sole-protezione
dai linfomi.
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03. ITALIANA INDIVIDUA L’INTERRUTTORE DELLA MORTE CELLULARE
Si chiama Angela Nebbioso, ha 27 anni e lavora con un contratto a termine alla Seconda Università di
Napoli. La giovane ricercatrice è apparsa come prima autrice di un'importante pubblicazione di gennaio su
Nature Medicine. La scoperta ha portato per la prima volta alla luce il meccanismo che innesca e regola
nelle cellule la morte programmata o apoptosi, aprendo così la strada a quella che è considerata ora una
potenziale arma universale nella lotta alla leucemia ma anche più in generale a molte forme tumorali.
Grazie a questa ricerca, è infatti riuscito il tentativo di uccidere selettivamente, per via molecolare, le
cellule tumorali. Ci si è riusciti attivando il gene TRIAL, un gene chiave nei processi di apoptosi. Gli
esperimenti sono stati condotti su cellule leucemiche coltivate in laboratorio, ma anche su cellule di
pazienti colpiti da leucemia mieloide. “Si tratta di un traguardo importante nella ricerca sui tumori - dice la
giovane ricercatrice - perché per la prima volta siamo riusciti a indurre l'apoptosi in cellule cancerose. Per
farlo abbiamo sfruttato l'azione di una molecola, l'MS275”. Questo composto agisce sulle istonedeacetilasi, che sono enzimi che rendono inaccessibile la 'lettura' del gene TRIAL e la quindi la sua
espressione genica, responsabile della morte cellulare programmata. Aprendo, con MS275, questa sorta di
'luchetto genetico' che imprigiona l'espressione del gene TRIAL, il gruppo di ricerca napoletano e' riuscito
per la prima volta a far suicidare le cellule cancerose e a spiegarne il meccanismo molecolare che sta alla
base del suicidio cellulare. “La nostra scoperta - dice Lucia Altucci, che dirige il laboratorio partenopeo,
presso il dipartimento di patologia generale della Seconda Università, dove lavora Angela Nebbioso - è un
caso di back-to-back, ossia di una scoperta pubblicata simultaneamente e sulla medesima rivista
scientifica, da due separati gruppi di ricerca, il nostro e il gruppo di Milano diretto da Pier Giuseppe
Pellicci”. Il back-to-back è in sostanza una sorta di accordo di non belligeranza tra gruppi di ricerca.
Spesso, infatti, quando due gruppi scoprono di lavorare a un progetto analogo, decidono di accordarsi
affinché la pubblicazione dei loro lavoro avvenga simultaneamente, in maniera da non 'bruciare' anni di
lavoro per la mancata pubblicazione delle proprie ricerche.
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04. ANTICORPI RADIATTIVI SCONFIGGONO IL LINFOMA
Una cura a base di anticorpi radioattivi ha avuto la meglio contro un tumore finora considerato incurabile,
il linfoma follicolare in stadio avanzato. Si chiama regime terapeutico 'Bexxar' e' stato messo a punto da
Mark Kaminski della University of Michigan Comprehensive Cancer Center e il 95% dei pazienti ha risposto
ad una sola settimana di trattamento che addirittura ha dato la completa remissione dalla malattia nel
75% del campione, remissione che perdura per ben 5 anni in tre pazienti su quattro. Questi positivi
risultati delle sperimentazioni cliniche che hanno coinvolto 76 pazienti sono stati riportati sul New England
Journal of Medicine. Il linfoma follicolare, uno dei linfomi Non-Hodgkin (sesta causa di morte in Usa per
tumore), finora era considerato incurabile, infatti non rispondeva neanche a mesi di chemioterapia, con
tutti gli effetti collaterali che ne derivavano. Invece contro di lui si è rivelata efficacissima e con minimi
effetti collaterali una sola settimana di regime terapeutico Bexxar, il cui uso era stato approvato dalla
Food and Drug Administration (FDA) nel 2003, ma solo come ultima terapia possibile in caso tutte le altre
avessero fallito. In questo studio invece, ha precisato Kaminski, per la prima volta Bexxar è stato usato
come primo protocollo terapeutico di scelta su questi pazienti e i risultati sono stati ben più positivi del
previsto. Il regimen Bexxar è un missile intelligente in cui un 'radar' molecolare, 'tositumomab',
l'anticorpo specifico contro le cellule malate porta a segno l'attacco inferto dallo iodio radiattivo. La terapia
viene iniettata nel sangue e le dosi sono decise in maniera personalizzata per ogni malato. E' sufficiente
una settimana di trattamento e come unico effetto collaterale si ha la riduzione dell'ematocrito nelle
settimane successive, mentre non si ha la perdita di capelli e quasi mai la nausea tipiche della
chemioterapia. Bexxar quindi potrebbe mandare in pensione quest'ultima, hanno concluso gli esperti,
nella cura del linfoma follicolare.
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05. TUMORE AL SENO, DONNE IN SOVRAPPESO PIU' A RISCHIO
Le donne in sovrappeso a cui viene diagnosticato un tumore al seno, o che aumentano di peso dopo la
diagnosi, sono piu' esposte al rischio di morire o avere recidive. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori del
dipartimento clinico Brigham and Woman Hospital, della Harvard Medical School di Boston, il cui lavoro è
apparso sul Journal of Clinical Oncology. Allo studio hanno partecipato 5.204 pazienti nell'arco di 24 anni.
L'effetto del sovrappeso è più accentuato nelle donne non fumatrici e in particolare i ricercatori americani
hanno rilevato un rischio di morte che è quasi il doppio nelle donne che non hanno mai fumato e che sono
in sovrappeso, rispetto alle non fumatrici normopeso. Inoltre, le pazienti che sono ingrassate in media di 8
kg, avevano una probabilità di morte o di recidive fino a una volta e mezza superiore. Si tratta del primo
studio che analizza, per il tumore al seno, il fattore peso insieme al fattore fumo, anche se già era noto
che il rischio, per quanto riguarda il tumore al seno, era in relazione con la massa grassa oltre che con il
fumo. Secondo Candyce Kroenke, che ha diretto il gruppo di Harvard, le donne a cui è stato diagnosticato
di recente un tumore alla mammella o ad alto rischio, dovrebbero cercare di non andare in sovrappeso.
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News
06. CANADA, NUOVA CURA PER CANCRO AI RENI
Un uomo dell'Ontario è il primo ad essersi sottoposto a una terapia contro il cancro ai reni che 'brucia' il
tumore, invece di asportarlo. La procedura detta 'Ablazione con radiofrequenza' (o termoablazione), che
può essere usata nei casi di tumore ai reni, al fegato e alle ghiandole surrenali, consiste nell'inserzione
nell'addome senza anestesia di una sonda o specillo riscaldato a 105 gradi centigradi che va posto
direttamente nel tumore. Il tumore e una minima parte di tessuto sano che lo circonda vengono bruciati,
mentre il rene risulta quasi del tutto indisturbato.
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07. VIRUS INSERITI TRA GLI AGENTI CANCEROGENI
Per la prima volta il governo americano ha incluso dei virus alla lista di fattori sul banco degli imputati
come agenti cancerogeni. I virus delle epatiti B e C e il virus del papilloma sono stati inclusi dal National
Toxicology Program tra gli agenti cancerogeni assieme al piombo, ai raggi X e alle sostanze sprigionate
quando le carni vengono cotte alla griglia. La decisione è stata presa per segnalare che non solo fattori
occupazionali e ambientali possono provocare l'insorgere di tumori. La lista, aggiornata ogni due anni,
comprende adesso 246 sostanze note o sospettate come agenti cancerogeni. I raggi X sono stati inseriti
nella categoria delle 58 sostanze note. Altre 188 sostanze sono “ragionevolmente sospettate” di essere in
rapporto con l'insorgere del cancro.
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08. MENOPAUSA: TIBOLONE TESTATO SU DONNE CON CANCRO AL SENO
Il tibolone ''funziona'' per ridurre gli effetti della menopausa ''anche nelle donne malate di cancro al seno e
in cura con tamoxifene per ridurre i rischi di recidive''. Questi i risultati di uno studio europeo condotto su
75 donne, pubblicati sul British Journal of Obstetrics and Gynaecology. Il tamoxifene, infatti, serve a
bloccare gli estrogeni per ridurre le probabilità di ammalarsi nuovamente di cancro. Ma così facendo,
aumentano gli effetti collaterali tipici della menopausa. Incluse le vampate di calore. “Il tibolone - spiega
Ernest Kubista dell'Università di Vienna, che ha coordinato lo studio insieme a 'colleghi' britannici e belgi non annulla i sintomi della menopausa ma li riduce notevolmente, senza per questo dover rinunciare alla
terapia di protezione”.
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09. IN EUROPA UN PAZIENTE SU 3 USA ANCHE CURE ALTERNATIVE, 75% IN ITALIA
Più di un terzo dei malati europei di cancro fa uso anche di terapie complementari e alternative ma l'Italia
detiene il primato con tre quarti dei pazienti. E' quanto riferito sugli Annals of Oncology da Alex
Molassiotis dopo un'indagine su quasi 1000 malati. La Grecia invece conta solo il 15% dei malati di cancro
che usa queste terapie, tra le più comuni individuate nello studio campeggiano erboristeria, omeopatia,
vitamine, minerali e addirittura terapie 'spirituali'. L'indagine è stata condotta tramite questionari in 14
paesi europei, in tutto sono stati coinvolti 956 pazienti tra i 17 e i 91 anni al 60% donne. L'erboristeria è
risultata essere la prima in classifica in nove dei 14 paesi e in generale il trattamento più comune, usato
infatti in 13 dei 14 paesi. A seguire l'omeopatia è risultata tra le prime cinque in sette paesi come pure gli
infusi medicinali e le vitamine e i minerali. La spesa mensile media per queste terapie alternative e
complementari è risultata di 123 euro con un picco di 4.140 ma ci sono stati anche dei casi in cui i rimedi
alternativi venivano raccolti autonomamente dal paziente o ricevuti gratis per esempio da amici. Tra i
motivi addotti per l'uso delle terapie alternative spiccano, secondo quanto riferito da un paziente su due,
la voglia di sentirsi più forti contro il loro male, seguono il benessere fisico (40%) e psichico (35%).
Nonostante queste finalità, poi, solo il 22% degli intervistati ha dichiarato di ricevere un beneficio nella
lotta alla malattia, mentre il 42% ha detto che le terapie alternative lo hanno aiutato da un punto di vista
emotivo. I partecipanti hanno dichiarato di aver conosciuto questo genere di terapie tramite gli amici
(56%), la famiglia (29%) i media (28%), il proprio medico (18%); e meno del 10% da internet. Solo il
3% si è lamentato dell'inutilità delle terapie e, su una scala di gradimento da 0 a 7, la soddisfazione è
risultata di 5.27 e l'efficacia percepita di 5.04. Invece tra quelli che, nel campione, hanno dichiarato di non
usare le medicine alternative, il 43% ha motivato di essere felice con le terapie convenzionali, il 34% di
non aver mai pensato ad altre terapie che non fossero le convenzionali, il 15% di non credere alle cure
alternative. “Anche se il consumo di terapie alternative non e' alto in Europa come in America - ha
dichiarato Molassiotis - è evidente che sta crescendo anche nel Vecchio Continente e che, rappresentando
un business enorme, richiede una legislazione definita che tuttora manca a livello europeo e nuove
ricerche per validare la reale efficacia di questi trattamenti”.
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Dalle Regioni
10. A COSENZA, CON 'MUSICA E’ VITA' RACCOLTA FONDI RICERCA PER TUTTO 2005
Un'intera stagione di spettacoli, battezzata 'Musica è Vita'', dedicata alla raccolta di fondi per la ricerca
contro il cancro, da destinare all'AIRC. E' l'iniziativa che partirà il 3 febbraio dal Teatro Rendano di
Cosenza. Per tutto il 2005 sarà devoluto all' AIRC regionale un euro per ciascun biglietto venduto di tutti
gli appuntamenti in calendario. Prima dell'inizio di ogni spettacolo un rappresentante dell'AIRC parlerà per
qualche minuto al pubblico che, all'ingresso, riceverà anche materiale informativo. “Musica è vita” è il
sottotitolo per il 2005 di “Fatti di Musica”, la diciannovesima stagione organizzata dal promoter Ruggero
Pegna, ogni anno abbinata ad uno scopo sociale ed umanitario. “Questo binomio tra musica e sociale dice Pegna - risulta particolarmente gradito sia al pubblico che agli artisti. Un modo per divertire pensando
a chi soffre e contribuendo concretamente a sostenere importanti associazioni nella loro attività di
divulgazione delle loro campagne e di sostegno ai malati”. Dal canto suo la dottoressa Rosella Pellegrini
Serra, presidente dell' AIRC Calabria, esprime la sua soddisfazione per l'iniziativa: ''La musica può essere
un grande strumento di diffusione di messaggi importanti. Il contributo che questa stagione darà alla
nostra attività regionale è certamente prezioso”.
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Concorsi e bandi
PREMIO DI RICERCA: IL RUOLO DEGLI ANALOGHI DELLA SOMATOSTATINA NELLA GESTIONE
DELLE MALATTIE NEUROENDOCRINE
Italfarmaco bandisce 2 premi di ricerca clinica da assegnare a Laureati in Medicina e Chirurgia di età non
superiore a 40 anni, operanti presso Strutture Sanitarie del nostro Paese.
I premi saranno dell’importo di 5.000 € cadauno.
Verranno premiati i due lavori originali che avranno prodotto i risultati più interessanti in tema di
miglioramento della prognosi e della terapia del paziente affetto da patologia neuroendocrina.
I lavori saranno valutati da una apposita commissione costituita da sei membri specialisti in
Endocrinologia ed in Oncologia (Prof. A.Angeli, Prof. E.Ghigo, Prof. A.Giustina, Dr. R.Labianca, Prof.
G.Lombardi, Prof. E.Martino) e da un Rappresentante dell’Azienda.
Scadenza 30 giugno 2005
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MANAGEMENT IN ONCOLOGIA
Nuovo insegnamento nella formazione universitaria dei medici. La Scuola di Specializzazione in Oncologia
dell’Università di Padova, diretta dal Prof. Alberto Amadori, ha inserito come insegnamento “Il
Management in Oncologia”. Scopo della nuova introduzione - la prima in Italia - è rendere più completa la
formazione degli specializzandi integrandola con elementi manageriali, soprattutto alla luce delle nuove
terapie biologiche fortemente impegnative anche sul versante economico.
Per informazioni, contattare la Segreteria al tel 049.8215804. E-mail:[email protected]
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AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
II CONGRESSO NAZIONALE: LE NUOVE FRONTIERE DELL’ONCOLOGIA
Strategie per una migliore qualità di vita
Valderice (TP), 11-12 Febbraio – Contro Congressi “Villa Betania”
Informazioni e programma http://www.diocesi.trapani.it
IL CARCINOMA DELLA PROSTATA
Genova, 18-19 Febbraio 2005 – Salone Congresso Ente Ospedaliero Ospedale Galliera – Via Volta, 8
Info: Francesca Marangoni (European School of Oncology) – Tel. 02.43359611 – [email protected]
Info: Alessandra Vagge (E.O. Ospedali Galliera) – Tel. 010.5634863 – [email protected]
FOCUS SUL CARCINOMA MAMMARIO
Dalle evidenze negli stadi avanzati e precoci, alla personalizzazione del trattamento
Messina, 19 febbraio 2005 - Teatro Vittorio Emanuele - Via Garibaldi, 114
Coordinazione Scientifica: Prof. Vincenzo Adamo
Segreteria Organizzativa: Lisciotto Congressi - Tel. 090.2982262 – Fax. 090.2929890
E-mail: [email protected]
Per scaricare il programma e la scheda di iscrizione clicca qui
VECCHI E NUOVI FARMACI: SI È DETTO TUTTO?
Roma, 24/25 febbraio 2005 – Istituto Regina Elena - Centro Congressi “Bastianelli” – Via Ognibene, 23
Presidente: Edmondo Terzoli
Info: Gamma Congressi – Tel. 06.36300769 – [email protected]
Per scaricare il programma clicca qui
3RD INTERNATIONAL CONFERENCE
FUTURE TRENDS IN THE TREATMENT OF BRAIN TUMORS
Padova, 11-12 Marzo 2005 - Aula Morgagni , Policlinico Via Giustiniani, 2
Chairperson: Alba A. Brandes, GICNO - Gruppo Italiano Cooperativo Neuro-oncologia
Segreteria organizzativa: Studio E. R. Congressi: 051.4210559 [email protected]
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X CONFERENZA AIOM: IL CARCINOMA DELLA MAMMELLA
Genova, 17-19 aprile 2005 - Cotone Centro Congressi
Presidenti:Riccardo Rosso, Marco Venturini
Segreteria Scientifica: Aiom – Tel. 02.70630279 - [email protected]
Segreteria Organizzativa: E.R. Congressi – Tel. 051.4210559 [email protected]
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8° Corso Nazionale di Formazione al Management e alla Comunicazione per il Team oncologico
ASSOCIAZIONE PER IL MANAGEMENT E LA QUALITÀ NELLE ORGANIZZAZIONI PER LA SALUTE
ROMA – Hotel Villa Torlonia (28/29/30 aprile - 26/27/28 maggio - 30 giugno/1/2/luglio)
Direttore del corso Dr. Salvatore Palazzo (Cosenza) e Prof. Ercole De Masi (Roma)
Info: Gamma Congressi srl – Via della Farnesina, 136 – Roma - fax 06.3290694, e-mail:
[email protected]
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9° Congresso Nazionale Società Italiana di Psico-Oncologia
VERSO L'ECCELLENZA DELLE CURE NEI CENTRI ONCOLOGICI
Rende (Cs) 16/18 Giugno 2005
Info: www.oncologia-cosenza.org
Segreteria organizzativa: Gamma Congressi - 00194 Roma - Via della Farnesina, 136
Tel. 06.36300769 - Fax 06.3290694 - [email protected]
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MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN INFERMIERISTICA IN ONCOLOGIA E CURE
PALLIATIVE - A.A. 2004/05
Università degli Studi di Udine Facoltà di Medicina e Chirurgia Laurea in Infermieristica
Consorzio Universitario del Friuli
Direttore del Master: Alfonso Colombatti
Iscrizioni e informazioni: Tel. 0432/556680 – Fax 0432/556700 e-mail: [email protected]
Direzione Didattica: Tel. 0432/590928 – Fax 0432/590918 e-mail: [email protected]
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ALTRI APPUNTAMENTI SONO DISPONIBILI SUL SITO DELL’AIOM ALLA PAGINA
http://www.aiom.it/news/news.asp
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Supplemento ad AIOM Notizie – Direttore Responsabile Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli
Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica “A” Istituto Regina Elena di Roma), Laura Milesi (U.O.
Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo)
Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001
Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105
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Questa pubblicazione è resa possibile da un educational grant di Roche – innovazione per la salute
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