ASSEMBLEA NAZIONALE FEDERFARMA ROMA, 12 LUGLIO 2010 RELAZIONE DEL PRESIDENTE, ANNAROSA RACCA 1^ slide (copertina) Cari Colleghi, Vi porgo il mio benvenuto. Manovra finanziaria. Iniziamo con l'argomento che più ci sta a cuore e che è stato al centro della polemica consumatasi nell'Assemblea dello scorso 7 giugno, di cui parlerò più avanti. Come già sapete, la V Commissione Bilancio del Senato ha licenziato il testo del DDL 2228 di conversione in legge del D.L. 78/2010 che è tuttora in corso di esame da parte dell'aula del Senato. Il testo definitivo passerà in settimana all'esame della camera dove sull'approvazione sarà posta la questione di fiducia. Possiamo quindi affermare che le modifiche inerenti la farmaceutica non subiranno ulteriori variazioni. Voglio commentare con voi il testo, ma soprattutto voglio raccontarvi tutto il lavoro svolto da Federfarma. Il testo licenziato contiene i seguenti dispositivi: slide 2 (testo approvato) 1. nell’attesa dell’adozione di una nuova metodologia di remunerazione delle farmacie per i farmaci erogati in regime di SSN, il margine di grossisti e farmacie è rideterminato rispettivamente nella misura del 3% e del 30,35%; c'è pertanto il trasferimento di una quota di margine del 3,65% dalla distribuzione intermedia a favore della farmacia; 2. Il margine della farmacia è esplicitamente indicato come quota minima al 30,35%; la nuova regola, pertanto, conferma in modo esplicito il carattere non tassativo (quindi libero) del margine riconosciuto alla farmacia e ne fissa al 30,35% il valore minimo che la distribuzione intermedia deve riservarle, con evidente vantaggio in tutti i casi in cui l'attuale media dello sconto praticato dal grossista alla farmacia risulta essere inferiore a tale quota percentuale e senza escludere che tale margine possa essere superato; 3. la trattenuta del 3,65% posta inizialmente a carico delle farmacie e in modo permanente dal decreto-legge n. 78/2010 è suddivisa tra farmacie e industrie, lasciando a carico delle farmacie l’1,82%; tale quota sarà trattenuta fino all'adozione della nuova metodologia di remunerazione; il nuovo margine del 30,35% attenuerà significativamente l'onere della trattenuta del'1,82% in tutti i casi in cui in cui l'attuale sconto concesso dal grossista alla farmacia è inferiore al 30,35%; 4. sono escluse dal pagamento di questa nuova trattenuta le farmacie rurali sussidiate con fatturato annuo in regime di Servizio sanitario nazionale, al netto dell’IVA non superiore a euro 387.324,67 e tutte le altre farmacie con fatturato annuo in regime di Servizio sanitario nazionale, al netto dell’IVA, non superiore a euro 258.228,45; pertanto queste farmacie non pagheranno nulla, ma si avvarranno, come tutte le altre, del trasferimento della quota del margine del 3,65% dal grossista alla farmacia, per tutti i rifornimenti di farmaci della fascia a), con un evidente miglioramento in tutti i casi in cui l'attuale sconto concesso dal grossista è inferiore al 30,35%; 5. la restante quota del’1,83% è pagata direttamente alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, sulla base di tabelle predisposte dall’AIFA, tenendo conto dei fatturati regionali SSN delle singole aziende; 6. entro 60 giorni dalla data di conversione in legge del decreto (quindi entro la fine del prossimo mese di settembre), è avviato un confronto tra Ministero della salute, Ministero dell’economia, AIFA e Associazioni di categoria maggiormente rappresentative per la “revisione dei criteri di remunerazione della spesa farmaceutica”; slide 3 (criteri per la nuova remunerazione) 7. I criteri che devono ispirare la revisione della remunerazione sono l’estensione delle modalità di tracciabilità e controllo a tutte le forme di distribuzione dei farmaci e “la possibilità di introduzione di una remunerazione della farmacia basata su una prestazione fissa in aggiunta ad una ridotta percentuale sul prezzo di riferimento del farmaco, che, stante la prospettata evoluzione del mercato farmaceutico, garantisca una riduzione della spesa per il SSN”; per noi, questa è una riforma ormai diventata approfonditamente più avanti; inderogabile, per i motivi che tratterò slide 4 (accolta l’interpretazione di Federfarma) 8. è stato espressamente stabilito che la trattenuta non si applica all’ossigeno e ai farmaci equivalenti, specialità o generici, aventi un prezzo al pubblico corrispondente ai prezzi di rimborso fissati nelle liste di riferimento; anche questa è stata una richiesta di Federfarma esplicitata nelle proposte di emendamento, quando si è avuto sentore che le Regioni intendevano applicare la trattenuta anche sulla quota di farmaci con prezzo pari a quello delle liste di riferimento; slide 5 (eliminate le gare sui generici) 9. è stato anche modificato il comma 9 dell’articolo 11, con la cancellazione della norma che prevedeva l’effettuazione di gare da parte dell’AIFA per l’individuazione delle 4 confezioni di farmaci generici all’interno di ciascuna delle liste di riferimento dei farmaci concedibili SSN. Tale norma viene sostituita dall’attribuzione all’AIFA stessa del compito di individuare un prezzo massimo di rimborso per ciascuna lista di riferimento, sulla base di una ricognizione dei prezzi vigenti nei Paesi UE, con l’obiettivo di ottenere un risparmio non inferiore a 600 milioni di euro l’anno. Slide 6-7 (i risultati positivi ottenuti) Abbiamo quindi fortemente attenuato gli effetti del decreto con una serie di risultati positivi: - l’onere posto a carico delle farmacie è stato dimezzato; - è stato posto un termine temporale all’onere richiesto, non più per sempre ma legato all'avvio della nuova metodologia di remunerazione in regime SSN; - è stato, di fatto, aumentato il margine per le farmacie urbane e rurali a basso fatturato SSN; - è stata coinvolta nel pagamento l’industria farmaceutica; - è stata sterilizzata la questione controversa del margine del grossista ed è stata fatta coincidere la norma con la situazione di fatto; - verrà aperto un tavolo sulla remunerazione; - il criterio indicato per la remunerazione della farmacia (quota fissa + ridotta quota percentuale) è quello che tiene meglio conto delle specificità professionali e imprenditoriali della farmacia e coincide con le istanze e i deliberati degli organi statutari di Federfarma; - la discussione sulla remunerazione partirà da una base più favorevole per la farmacia (margine del 30,35% contro il virtuale ma ufficiale 26,70%). Slide 8-9 (il punto di partenza, cosa prevedeva l’art. 11) Per giudicare obiettivamente l'operato di Federfarma, dobbiamo soprattutto tenere conto del punto dal quale siamo partiti. Vi ricordo che l’articolo 11, nella versione originaria, prevedeva una trattenuta secca del 3,65% a carico di tutte le farmacie a tempo indeterminato. Slide 10 (un onere insostenibile per la farmacia) Ciò avrebbe comportato un onere insostenibile per la farmacia, sulla quale sarebbe gravato il peso maggiore dell’intera manovra sul farmaco. Slide 11-12 (l’emendamento Azzollini, versione originaria) Devo ricordare che la prima formulazione dell’emendamento del senatore Azzollini coincideva esattamente con le richieste di Federfarma, con la distribuzione dell’onere del 3,65% su industria e farmacia proporzionata alle rispettive quote di spettanza sul prezzo (2,43% a carico dell’industria, 1,22 a carico della farmacia), stabilendo che l’industria avrebbe dovuto pagare il contributo a proprio carico fino al 31 dicembre 2010. Slide 13-14-15 (La reazione di Farmindustria, le minacce di Fazio) Questa formulazione ha scatenato le reazioni di Farmindustria e qualche commento negativo del Ministro Fazio, che ha anche condannato la protesta della distribuzione intermedia. Slide 16 (le nostre repliche) A queste prese di posizione, alle quali sono poi seguiti negli ultimi giorni anche attacchi da parte di ADF, del direttore generale dell’AIFA Rasi, del Presidente di Confindustria Marcegaglia, del segretario della CISL Bonanni, di Assobiotech e, in modo più velato, del Presidente di Assogenerici Foresti, abbiamo prontamente risposto con nostri comunicati stampa. Il testo definitivo dell'emendamento è stato approvato dalla Commissione Bilancio con il voto favorevole della maggioranza e dell’UDC e con l’astensione del PD, quindi sostanzialmente con il consenso di tutti gruppi parlamentari. L’inizio dell’esame in Aula è previsto a partire da domani. Il Governo ha già preannunciato il ricorso al voto di fiducia sia al Senato che alla Camera, confermando la blindatura del testo come licenziato dalla Commissione Bilancio del Senato. Possiamo dire che il Governo, quindi, ha fatto propria una delle nostre ipotesi alternative di emendamento al comma 6 dell'articolo 11, proprio quella che questa Presidenza ha proposto, prima all'Assemblea del 7 giugno (ricorderete che avevo ipotizzato la spalmatura dell'onere sulla filiera) e poi in modo più strutturato al Comitato Centrale del 15 e 16 giugno. I delegati riconosceranno nelle modifiche al D.L. 78/2010 la più gradita delle sei proposte di emendamento discusse in Comitato Centrale il 16 giugno: spalmatura transitoria in attesa della riforma della remunerazione. Naturalmente questi risultati non sono avvenuti per caso o per estremo scrupolo di coscienza di qualche politico, ma sono il frutto di un'ostinata e incessante pressione sindacale su tutti i soggetti istituzionali e politici di ogni livello, sia in sede nazionale che regionale. Slide 17 (cosa abbiamo fatto) Abbiamo avviato un intenso lavoro, predisponendo la documentazione necessaria per sostenere le nostre tesi e per far comprendere ai politici e all’opinione pubblica quanto la manovra fosse iniqua e insostenibile per la farmacia. Slide 18 (il messaggio nei confronti dei politici) In particolare, abbiamo dovuto far passare il messaggio che il taglio del margine ricade interamente sulla farmacia, che nel rapporto con il SSN la farmacia lavora in perdita, che questa situazione insostenibile avrebbe comportato inevitabilmente la sospensione dell’assistenza farmaceutica in regime di SSN. Abbiamo usato volutamente toni pacati, ma decisi, per non alzare troppo il livello dello scontro, ma far comunque comprendere la gravità della situazione e la necessità di accogliere le nostre proposte. Slide 19 (gli incontri politici) Abbiamo incontrato esponenti del Governo e di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, come potete vedere dalla diapositiva, ci siamo rivolti sia alla maggioranza che all’opposizione. Abbiamo sensibilizzato anche le Regioni, incontrando, tra gli altri, il nuovo coordinatore degli assessori regionali alla sanità, l’assessore del Veneto Coletto, e fatto efficaci pressioni su influenti politici e sulla Presidenza della Regione Lombardia. Slide 20 (gli incontri politici e tecnici) Molto intensi sono stati anche i contatti e gli incontri anche con alti funzionari dei Ministeri interessati, Salute, Welfare, Economia, e con funzionari parlamentari, fondamentali per ottenere ascolto dai politici, ma anche una formulazione corretta delle modifiche richieste. Slide 21 (le attività di comunicazione) Parallelamente, abbiano condotto un’intensa attività di comunicazione, diramando ripetuti comunicati stampa per tenere alta l’attenzione sui temi di nostro interesse. Abbiamo anche convocato una conferenza stampa (purtroppo non c’erano tutti i rappresentanti delle 21 Unioni regionali) che ha ottenuto discreti risultati in termini di uscite sui mezzi di comunicazione. Ma soprattutto siamo riusciti a evitare che le richieste della farmacia assumessero un tono eccessivamente corporativo in un contesto caratterizzate da prese di posizione fortemente critiche da parte di tantissime categorie professionali (medici, magistrati, dipendenti pubblici, ecc.). Slide 22 (altri soggetti sono scesi al nostro fianco) Abbiamo anche ottenuto il sostegno di altri soggetti che hanno condiviso le nostre preoccupazioni e le nostre richieste. Sono intervenuti, infatti, nel dibattito i sindacati dei dipendenti di farmacia, le organizzazioni dei farmacisti non titolari e l’Assofarm che ha condiviso con noi la battaglia sindacale. Slide 23-24-25 (i nostri emendamenti) Abbiamo predisposto i nostri emendamenti sulle questioni fondamentali, proponendo in prima battuta provocatoriamente il taglio dei prezzi, ma dettagliando in modo molto chiaro la richiesta di spalmatura dell’onere tramite una rimodulazione dei margini, di limitazione nel tempo, di necessità dell'apertura di un confronto sulla remunerazione. Slide 26-34 (gli emendamenti presentati in Commissione Bilancio) Il risultato di questa intensa attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e del mondo politico è la valanga di emendamenti a noi favorevoli, presentanti da tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che vedete scorrere nelle diapositive. Slide 35 (alcune considerazioni) E qui voglio ringraziare a nome mio personale e di tutte le farmacie italiane quanti di voi, componenti dell'Assemblea, del Comitato Centrale e del Consiglio di Presidenza, muovendosi in sintonia con l'attuale dirigenza, hanno contribuito in modo sostanziale al raggiungimento del risultato. Purtroppo, devo anche dire che, nel fare tutto ciò che vi ho elencato, abbiamo dovuto lottare contro mille avversità, a partire dalla forte opposizione interna, di cui parlerò più avanti, fino a dover contrastare condizioni di negoziazione difficilissime, con il Ministro della Salute che non ha manifestato disponibilità all'accoglimento delle nostre istanze. In proposito cito alcune dichiarazioni di Fazio pubblicate sul Sole24ore dello scorso 3 luglio, quando ormai era chiaro a tutti che sarebbe stato presentato un emendamento che, nel sintetizzare tutti gli emendamenti all'articolo 11, comma 6, tenesse conto delle richiesta delle farmacie di spalmare l'onere anche sull'industria. In quell'occasione Fazio ha sostenuto di essere assolutamente contrario alla distribuzione dell'onere su tutta la filiera, ha detto che le farmacie si sono appropriate di un margine non loro, che aveva pensato di sostenere le farmacie con lo spostamento di 600 milioni dall'ospedaliera alla territoriale e con la farmacia dei servizi. Sappiamo poi che si è invece apertamente battuto per togliere dal D.L. 78 le aste sui generici e che ha dichiarato che prenderà atto che vogliamo fare solo i “commercianti” e non i depositari di snodi professionali dell'assistenza. Infine è arrivata la minaccia di autorizzare la vendita online dei farmaci di automedicazione, in aperta incoerenza con i risultati positivi del mercato del farmaco italiano che, come si è registrato nella “Giornata Nazionale Anticontraffazione” tenutasi lo scorso 7 luglio, risulta indenne dalla contraffazione. Inutile ignorare che la maggiore contraffazione deriva proprio dal commercio via internet, mentre grazie alla farmacia non c’è contraffazione. Farmindustria, nelle stesse ore, ha sostenuto identiche tesi sulla manovra finanziaria. Non ci siamo comunque dati per vinti e abbiamo infine potuto contare sull'appoggio determinante del Ministero dell'economia e delle Finanze, di tanti Parlamentari vicini alla Categoria e, come ho già detto, del Presidente della Regione Lombardia. Essere arrivati a questo emendamento, rovesciando il testo originario credo sia stata una concreta e definitiva risposta a chi ha provato ad approfittare di un momento difficile per tutti per attaccarmi, anche a costo di creare seri danni alle farmacie. In primo luogo, è una risposta a chi ha detto che avrei dovuto cogliere alcuni segnali precedenti la manovra, mentre ho prove del contrario, come dimostrano le prime versioni del Decreto 78/2010 (risalenti alla terza decade di maggio e ricevute in via confidenziale), in cui la sanità era inizialmente interessata solo da tagli del personale e ticket ambulatoriali. In secondo luogo, ancor più importante, questa è soprattutto una risposta concreta che smentisce clamorosamente chi ha accusato di incapacità ed inefficienza la Presidenza e la Giunta Esecutiva. Conflitto interno. Non è possibile, non è ammissibile che qualche Collega, nel momento in cui sono iniziate finalmente a girare le buone notizie, abbia anche cercato di rivendicare la paternità di tutto il lavoro fatto. Sono comportamenti che si commentano da soli. Quello che è veramente grave è la dimostrazione di noncuranza del grave danno che poteva essere prodotto alle farmacie, solo per mirare a prendere possesso della Federfarma. Del danno comunque è stato prodotto: ci siamo indeboliti nel momento in cui Farmindustria spadroneggiava e, come ho detto prima, il Ministero della Salute non ne voleva sapere di tutelarci. In quel momento, alla presenza di notizie poi giudicate false dal Tribunale di Roma, tutta l'Italia, compresi i nostri importanti interlocutori istituzionali, si chiedeva chi effettivamente fosse il Presidente di Federfarma. Allora, in un momento così importante per le farmacie nel quale la compattezza e la credibilità di Federfarma doveva essere una priorità, invece di perorare la causa delle farmacie presso i politici, si è impiegata ogni attenzione a ben altri obiettivi: proporre mozioni di sfiducia al Presidente e indire illegittime autoconvocazioni degli organi statutari, al solo scopo di indebolire Federfarma, distruggere Federfarma, senza dimostrare un minimo di capacità nella formulazione di progetti organici, di obiettivi da raggiungere, di percorsi sindacali da seguire. Slide 36 (dobbiamo farci delle domande) Oggi dovremmo farci tutti delle domande. Cosa pensano delle nostre liti i titolari di farmacia che passano otto ore al giorno al banco? Interessa qualcosa a qualcuno di loro se una riunione di Comitato si fa il 30 giugno o il 13 luglio? E cosa pensano quando tra un cliente e l'altro si vedono arrivare comunicati che traboccano di odio e offese rimpallate tra componenti dello stesso organo sindacale la cui esistenza dovrebbe essere esclusivamente finalizzata alla tutela dei loro interessi? Slide 37 (le cose fatte) Nonostante tutto, credo ancora nella possibilità di raddrizzare la barca prima che vada irrimediabilmente a sfasciarsi sugli scogli. Bisogna che insieme si riesca a volare un po' più alto e far uscire Federfarma da queste logiche da repubblichetta per indirizzarla verso un nuovo modo di gestire, con sinergia tra tutte le componenti e all'interno di un programma di attività per una farmacia moderna, come descritto nel programma sindacale che ho proposto 2 anni fa e che, nonostante tutte le difficoltà, ho anche messo in pratica. Nel tema della liberalizzazione, dopo che la Bersani aveva ormai prodotto tutti i suoi effetti, abbiamo da subito alzato il livello di attenzione su quanto stava avvenendo a livello europeo. Qui sono state sciolte dalla Corte Europea le riserve sulla proprietà, sulla pianta organica e sugli orari. Il professor Luciani sta predisponendo un commento complessivo delle tre sentenze che rafforzano il quadro d’insieme della farmacia italiana. Sulla comunicazione abbiamo certamente avviato un processo di riforma con maggior presenza sul territorio, sia attraverso i tradizionali mezzi di comunicazione affiancati da nuovi format che con una comunicazione più diretta, con una continua presenza sul territorio. Sul recupero della distribuzione diretta, sono stata la prima a parlarne quando nessuno ci credeva. Oggi ne abbiamo traccia nella manovra finanziaria che prevede lo spostamento di 600 milioni dall'ospedaliera alla territoriale; non avremo la stessa entrata che abbiamo per il canale della convenzionata, ma comunque è un primo segnale di inversione di quella tendenza che negli anni, partendo da molto lontano, ha fatto impoverire la farmacia. La farmacia dei servizi è nata sull'Etna, mentre ero in visita ai colleghi di Catania. Durante la visita al vulcano, tramite urgenti contatti telefonici con gli Onorevoli Corsaro e Moroni, abbiamo trasformato una normativa che prevedeva il taglio delle sovvenzioni alle farmacie rurali in nuove opportunità per la farmacia italiana. Non ho mai pensato che i servizi potessero sostituire la remunerazione derivante dalla dispensazione del farmaco, come qualcuno poi ha voluto far credere, ma semplicemente trasformare in positivo una norma penalizzante. La farmacia resta così maggiormente integrata nel SSN, anche a giustificazione dell'esistenza della Pianta Organica, e può offrire aperture a nuove opportunità, che non devono essenzialmente dipendere solo da un rapporto di convenzione con il SSN, ma che, tramite un adeguato supporto normativo, possono far nascere veri centri polivalenti della salute, “snodi professionali” come li ha definiti il Ministro Fazio, anche per il privato cittadino. Ci siamo, quindi, mossi per la tutela della ruralità, non solo riuscendoci, ma anche creando occasioni di crescita per tutte la farmacie italiane. Parlo della ruralità che, al di là dei difficili rapporti personali di cui ho già detto, è sempre stata all'attenzione della Giunta Esecutiva. L'ultima prova è stata proprio quella della manovra finanziaria che non prevedeva assolutamente agevolazioni per le piccole farmacie, poi invece assicurate dai politici, già dopo i primissimi nostri comunicati stampa. Elencare oggi le cose fatte da l'impressione che sia avvenuto tutto in molto tempo, ma pensate sono trascorsi solo 24 mesi da quando ho assunto la Presidenza. IL PROGRAMMA Su tutti gli scritti girati nelle farmacie in questi giorni non ho letto che insulti, ma non ho trovato una riga di inchiostro dedicata ad un programma sindacale. Slide 38 (i 4 punti più urgenti) Come ho già detto prima, non possiamo più permetterci di perdere altro tempo in liti di poltrone. Io sono pronta a continuare con la stessa energia e volontà, partendo dai punti programmatici più urgenti e importanti per la categoria, che oggi sono: 1. Rinnovo dello Statuto e dei vertici sindacali; 2. Riforma della remunerazione; 3. Rinnovo della Convenzione Nazionale per recuperare i farmaci in distribuzione diretta e dare applicazione alla legge 153/2009 (farmacia dei servizi); 4. Riforma dell'organizzazione del Servizio Farmaceutico. Sono tutti temi fondamentali per il nostro futuro e quindi degni della massima attenzione e partecipazione di tutte le forze interne alla categoria. Voglio quindi fare un appello a questa Assemblea perchè si utilizzi tutto il buon senso nel giudicare pericolosissimo proseguire in questa estenuante, costosa e sterile guerra tra Colleghi. A tutti chiedo di porre fine ad ogni posizione conflittuale, per metterci tutti insieme a remare nella stessa direzione: è questo che vogliono le nostre 16.500 farmacie. Rinnovo dello statuto Certamente vi è arrivata la richiesta di sottoscrivere una cartolina per salvare la farmacia attraverso il rinnovo di Federfarma. Slide 39 (cartolina) Ebbene, anch'io firmo quella cartolina perché io sono la prima a volere il rinnovo di tutta la Federfarma. Intendiamoci bene, però, rinnovare realmente il sindacato, non significa semplicemente cambiare il Presidente, se il nuovo Presidente, pur efficiente e bravo che sia, è costretto a gestire tra mille difficoltà, tra regole che gli danno e tolgono poteri, tra equilibri impossibili se non chiudendo occhi, bocca e orecchie. La Presidenza e la Giunta Esecutiva non possono essere schiavi, come succede oggi, di un organo che dovrebbe essere pienamente operativo e che invece imbriglia, soffoca, diventa il luogo di soppressione di ogni nuovo progetto. Quante ore questo Consiglio di Presidenza ha sprecato a decidere delle virgole dei verbali... Quante strumentalizzazioni... Quante stroncature.... Il rinnovo dello Statuto di Federfarma è un punto programmatico fondamentale per un sindacato più dinamico e più operativo. Pensare oggi di far cadere la Presidenza senza prima modificare lo Statuto, significa paralizzare Federfarma e lasciarla per altri decenni in balia dell'indeterminatezza, dell'inerzia, dello scontro interno tra feudi e altri piccoli poteri. Ecco perchè questa assemblea, nella seduta dello scorso 10 marzo, ha già deciso il percorso da seguire: si deve rinnovare lo Statuto e poi andare al rinnovo dei vertici. Non è possibile che ogni momento si tenti di ribaltare le situazioni a proprio piacimento, con mistificazioni, strumentalizzazioni e superficialità, facendo il calcolo di evitare il rinnovo per non perdere il potere; che è poi il potere di bloccare tutto. Io oggi a questa Assemblea che, come stabilisce l'articolo 11 dello Statuto Federale “........ è sovrana e delibera su qualsiasi argomento che interessi l'attività e gli scopi della Federfarma.”, chiederò se ritiene ancora validi, come io credo, i principi per cui aveva assunto la delibera dello scorso marzo e sono pronta a confermare che, il giorno dopo che lo Statuto sarà rinnovato, convocherò l'organo elettivo per il rinnovo dei vertici. Intanto, come era mio impegno, ho preparato la proposta di rinnovo, già inviata lo scorso venerdì a tutte le Associazioni Provinciali e le Unioni Regionali; l'Assemblea del prossimo 22 luglio sarà il momento dell'avvio dei lavori il cui termine dipenderà solo dalla buona volontà di ognuno di noi. Slide 40-44 (remunerazione) Remunerazione. Con la conversione in legge del D.L. 78/2010, le farmacie inizieranno a pagare un tributo fino a che non si determinerà il nuovo metodo di calcolo della remunerazione delle forniture per il SSN. Qui è importante e opportuno aprire una parentesi, perché in Assemblea non si è mai approfondito il tema del cambio della remunerazione, come invece è avvenuto, dapprima in Consiglio di Presidenza e poi più volte in Comitato Centrale. L'esigenza è tutta nostra perchè le analisi dimostrano chiaramente un progressivo calo della remunerazione media spettante alla farmacia per ogni confezione dispensata. Il calo deriva dall'abbassamento del prezzo medio a confezione, attestatosi a 12,06 euro a marzo 2010, quale risultante del progressivo calo del prezzo medio di tutti i farmaci appartenenti alle liste di riferimento ( 7,04 euro) e del prezzo medio dei farmaci equivalenti appartenenti alle liste di riferimento (5,91 euro). Il fenomeno è accompagnato dalla continua crescita della quota di mercato dei farmaci delle liste di riferimento, sempre a marzo 2010 attestatosi al 54,58% in numero di confezioni dispensate in regime SSN e al 31,87% in termini di spesa SSN. La quota dei generici puri è al 15,13% in numero di confezioni e al 7,42% a valore. Altri fattori determinanti sono il progressivo calo di fatturato SSN e la previsione nei prossimi 4 anni della scadenza dei brevetti per un valore del 20% dell'attuale mercato. Sono analisi che in modo inequivocabile dimostrano che il sistema si è impoverito e continuerà ad impoverirsi spontaneamente, riducendo conseguentemente la remunerazione della farmacia perchè è strettamente legata ad una percentuale sul prezzo del farmaco; motivo che è anche alla base dell'esclusione della farmacia dalla distribuzione dei farmaci ad alto costo, se non attraverso i meccanismi della distribuzione per conto ASL. E' un altro motivo per non perdere tempo e risorse in conflitti interni. Prima troviamo l'accordo al nostro interno e prima saremo pronti al tavolo di confronto tecnico con la parte pubblica. Come ho già anticipato, oggi la discussione sulla remunerazione parte da una base più favorevole per la farmacia, in quanto il margine di riferimento sarà quello del 30,35% e non del 26,70%, ma, ripeto, dobbiamo essere veloci, per fermare al più presto la continua perdita per quel meccanismo spontaneo di abbassamento della remunerazione che ho prima descritto e perchè dobbiamo evitare di far entrare nel conteggio gli effetti negativi delle ulteriori riduzioni di prezzo dei farmaci equivalenti, che si avranno con le future determinazioni dell'AIFA. Bisognerà partire dall'analisi dell'attuale situazione, secondo le varie casistiche per area territoriale e per classi di farmaci e preparare un dossier, che serva ai singoli delegati come strumento di confronto a tutti il livelli sindacali, allargando il più possibile il dibattito. Dovremo costituire una commissione interna che lavori in sede e una delegazione che vada a trattare. La fase di analisi e confronto potrebbe anche arricchirsi nell'ambito di un momento congressuale nazionale, per prepararsi all'apertura della fase negoziale con la parte pubblica, verso la complessiva riforma della remunerazione e la centralità della farmacia nella distribuzione con le nuove regole di tutto il farmaco, anche di quello che oggi viene distribuito direttamente o con la distribuzione per conto ASL. Slide 45 (convenzione nazionale) Rinnovo della Convenzione Nazionale e applicazione della legge 153/2009 (farmacia dei servizi) Avrete certamente avuto notizia della iniziative della Sisac (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) volte a misurare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali delle farmacie pubbliche e private tramite la rilevazione delle deleghe conferite dalle farmacia stesse alle ASL per la riscossione delle quote sindacali. Ciò è la prova che la Sisac ha dato avvio agli atti che preparano il rinnovo della Convenzione nazionale farmaceutica. Presto, quindi, si aprirà il tavolo tecnico sul quale le farmacie dovranno porre tutte le problematiche inerenti il rapporto con il SSN, a partire dal recupero dei farmaci in distribuzione diretta e al nuovo ruolo determinato dalla legge 153/2009, per arrivare alla fissazione delle relative remunerazioni, alle regole inerenti le verifiche delle ricette e a quelle della fornitura dei prodotti dell'assistenza integrativa, ai ritardati pagamenti e alle regole per la fornitura dei dati prescritti dall'articolo 50. In preparazione a questo impegno, si è già proficuamente attivata l'apposita commissione che ha elaborato un documento come utile guida, ma, ovviamente, occorrerà dedicarvi molte risorse e tutta la necessaria attenzione. Slide 46 (riordino: i DDL presentati) Riforma dell'organizzazione del Servizio Farmaceutico. Conoscete tutti la situazione inerente il riordino del Servizio Farmaceutico. Sono numerosi i Disegni di Legge in discussione alla XII Commissione Igiene e Sanità del Senato: - il DDL a firma dei senatori Maurizio Gasparri e Antonio Tomassini (AS 863) del PDL; - il DDL primo firmatario il senatore Fabio Rizzi (AS 1377) della Lega Nord; - il DDL primo firmatario il senatore Maurizio Castro (AS 1417) del PDL; - il DDL presentato dalla senatrice Donatella Poretti (AS 1465) del PD; - il DDL primo firmatario il senatore Giuseppe Astore (AS 1627) dell’IDV; - il DDL primo firmatario il senatore Mauro Marino (AS 2042) del PD; - il DDL a firma della senatrice Thaler (AS 2202) della SVP; - il DDL AS 2030, a firma della senatrice Rita Ghedini e di un gruppo di senatori del PD. Quest'ultimo, in particolare, è finalizzato a consentire, negli esercizi commerciali dotati di farmacista e in un apposito reparto, la vendita dei medicinali di fascia C con ricetta medica, con l’eccezione dei medicinali stupefacenti e dei medicinali soggetti a ricetta medica non ripetibile. Il relatore dei Disegni di Legge presso la XII Commissione del Senato è il Collega Sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri (PDL). Lo sviluppo di questa attività legislativa è fondamentale per la definizione dei nuovi indirizzi di sviluppo della farmacia, verso l'attuale equilibrata rete diffusa uniformemente e capillarmente su tutto il territorio nazionale, oppure verso forme di liberalizzazione che, anche se parziali, potrebbero comunque destabilizzare il sistema. Il momento del confronto e della proposta non può, in questo caso come per i precedenti punti programmatici, trovarci impreparati perché divisi e troppo impegnati nei contrasti interni. ******************************** Slide 47 (rinovarci in modo costruttivo) Oggi, nonostante la drammaticità di quanto fino ad ora esposto, e l’intollerabilità degli attacchi, anche personali, che ho dovuto infondatamente subire, torno ad offrire la mia apertura al dialogo costruttivo con i Colleghi che fino ad oggi mi hanno contrastato. Ripropongo tutta la mia forza, la mia voglia di essere sempre presente, il mio programma per la crescita del ruolo e delle opportunità per la farmacia, insieme a quell'importante esperienza di conoscenze che ho acquisito in questi due anni di Presidenza. Lo intendo fare indicando il percorso già prima descritto nei quattro punti programmatici che rappresentano al contempo l'attualità e i principali cardini su cui si baseranno la Federazione e la Farmacia dei prossimi anni: Rinnovo dello Statuto e rinnovo dei vertici Riforma della remunerazione Rinnovo della Convenzione Nazionale e farmacia dei servizi Riordino del Servizio Farmaceutico. Confido nella volontà di questa Assemblea di confermare all’attuale dirigenza piena e responsabile fiducia, perchè si porti rapidamente la Federazione sulla strada del dialogo e della condivisione del percorso. Slide 48 (riannodare il filo interrotto) Proprio per questo, il Comitato centrale di domani potrà costituire la prima occasione per riannodare il filo del confronto da troppo tempo interrotto e riprendere quel percorso di condivisione che solo può consentire e garantire un luminoso futuro per la nostra categoria.