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PUBBLICATO NELLE PAGINE DELLA SALUTE DEL QUOTIDIANO “L’ECO DI BERGAMO”
Denti sani? Bastano solo tre minuti
È il tempo necessario per ottenere un corretto lavaggio di tutta la dentatura Almeno una volta al giorno è
bene utilizzare anche il colluttorio e il filo interdentale..
Per conservare denti sani a lungo si deve attuare un'accurata igiene orale, seguire una corretta
alimentazione ed effettuare controlli periodici. «Per la pulizia dei denti - sottolinea l'odontoiatra Maurizio
Maggioni - è importante utilizzare corretti ausili, cioè spazzolino e dentifrici adeguati, filo interdentale e
colluttorio». Non tutti gli spazzolini sono uguali, per non sbagliare è bene sapere che la maggior parte delle
volte quelli di buona qualità sono i più costosi e affinché siano efficaci devono avere precise caratteristiche.
«Lo spazzolino ideale ha una testina piccola, quindi facile da orientare - aggiunge Maggioni - e filamenti non
troppo rigidi per non sfregare troppo la superficie dello smalto e le mucose delle gengive. Deve anche avere
una comoda impugnatura che consenta di manovrarlo con sicurezza per riuscire a raggiungere con facilità
anche i punti più difficili della bocca». Ecco perché negli ultimi anni sono stati lanciati sul mercato prodotti
sempre più innovativi, anatomici ed ergonomici.
Anche i dentifrici vanno scelti con attenzione, i migliori puliscono e proteggono i denti, ma allo stesso tempo
devono compiere un'efficace azione sulle gengive, particolarmente delicate. «È inoltre utile usare il filo
interdentale e il colluttorio - puntualizza l'odontoiatra -, almeno una volta al giorno. Il colluttorio è bene che
sia arricchito di fluoro, in alcuni casi clinici ha infatti dimostrato di promuovere la rimineralizzazione dello
smalto, rafforzandolo». Spesso si sa quali prodotti utilizzare, ma non il giusto modo di impiego. «I denti
vanno lavati con lo spazzolino - che va sostituito una volta al mese - dopo ogni pasto. Dopo cena è richiesta
una pulizia più approfondita con filo interdentale e colluttorio. È importante la tecnica di spazzolamento,
mirata e ben eseguita: si deve favorire l'ingresso della punta delle setole nel solco gengivale e si deve
spazzolare con cura ogni parte della superficie dentale.
Un corretto lavaggio richiede di dedicare almeno tre minuti per volta. Un intervento insufficiente non
garantisce la rimozione della placca». «Da decenni è inoltre accertato - continua Maggioni - che la carica
batterica diminuisce se si lavano i denti prima dei pasti, ma è ovvio che per motivi legati al piacere di
mangiare diventa difficile farlo». Anche fare attenzione al tipo di alimentazione può ridurre i disagi.
«Sconsiglio ai miei pazienti di mangiare carboidrati (dolci, pane e pasta) la sera, è meglio fare un pasto più
proteico o a base di verdura che oltre ad aiutare nell'igiene orale, facilita il dimagrimento e quindi il
mantenimento di una buona forma fisica. È meglio assumere carboidrati a colazione o durante il pranzo, più
facili da rimuovere con la spazzolatura quotidiana e sono energia immediata durante la vita quotidiana».
Infine, va sottolineata l'importanza dei controlli periodici dal dentista. «È bene che tutti coloro che non hanno
particolari patologie facciano visita al dentista almeno una volta all'anno - suggerisce Maggioni -. Invece chi
ha periodontiti, un alto tasso di ricettività delle carie o è portatore di patologie generali come diabete,
emofilia, alterazione della coagulazione, deve fare un controllo ogni sei mesi. Gli accertamenti con gli ausili
radiografici per risalire alle affezioni delle radici devono essere fatti ogni due o tre anni. Servono a verificare
l'esistenza di granulomi, ad accertare la corretta esecuzione delle devitalizzazioni e a valutare
complessivamente le cure prestate».
Una visita dal dentista oltre a prevenire i problemi ai denti, è spesso occasione per scoprire le ultime
tecniche innovative per la cura e la protezione dell'apparato dentale. Per esempio non tutti sanno che è
possibile effettuare delle sigillature dei denti masticatori, grazie a delle lacche (materiale resinoso da
sostituire ogni due anni) da posizionare tra i solchi del dente per evitare che diventino «ricettacolo» del
dolce. «È questa una tecnica preventiva molto utile per i bimbi che mangiano molti dolci - conclude Maggioni
- perché permette di proteggere i denti. Esistono anche altre tecniche di intervento come l'ozonoterapia, che
disinfetta e debella le carie senza utilizzare il trapano, utile nei casi di strutture già intaccate e quando il
paziente porta apparecchi ortodontici. Oppure le terapie fluorizzanti per rinforzare i denti, l'ortodonzia
"invisaling" per piccoli raddrizzamenti estetici senza l'utilizzo di presidi fissi, a volte utili per creare il giusto
rapporto occlusale e morfologico tra le arcate dentarie».
Stefano Gervasoni
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