DENTI BIANCHI e ALIMENTAZIONE Bella, sana e, soprattutto, bianca e smagliante. Queste le prerogative che si richiedono ad un dentatura in salute ed esteticamente gradevole. Qualcosa, per quanto riguarda il candore, lo possono regalare anche alcuni cibi: anche se non sono in grado di eliminare le macchie già esistenti, possono però mantenere i denti bianchi. La tradizione, per esempio, da sempre consiglia le foglie fresche di salvia: sono una sorta di spazzolino naturale perché, avendo una superficie ruvida e rugosa, esercitano una leggera frizione sulla superficie dei denti. Ricche di oli essenziali, profumano anche l’alito e, per ottenere buoni risultati, basta passare una foglia di salvia (dalla parte rugosa) con l’aiuto del dito indice sulle gengive … ovviamente non sostituisce l’igiene orale con lo spazzolino da denti. Ottimi come detergenti anche il finocchio e il sedano consumati crudi, mentre ai fini del candore, l’alimento più efficace è la mela fresca: pare che la prerogativa sbiancante sia da attribuirsi al suo contenuto di acido ossalico. Dalla parte centrale delle foglie decorticate dell’Aloe Vera (una pianta grassa che cresce in terreni rocciosi, aridi e sabbiosi) si ottiene un gel dalle molteplici proprietà, tra le quali spicca una forte azione batteriostatica e battericida. I suoi componenti sono un “mix esplosivo” di integrazione naturale, dalle svariate azioni terapeutiche, tra le quali le più conosciute sono l’azione cicatrizzante e rigenerante (infatti accelera la riparazione dei tessuti nelle ulcere e nelle bruciature), favorendo la produzione di collagene. Le proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti e antisettiche, hanno fatto degli estratti di Aloe Vera, un rimedio naturale molto usato in farmacologia e nell’odierna cosmesi. Sono inoltre recenti le applicazioni in ambito odontoiatrico, per la preparazione di collutori e dentifrici. No, invece, alle energiche spazzolate con il bicarbonato di sodio: questa sostanza è eccessivamente abrasiva e pian piano erode lo smalto, consumandolo. C’è quindi il rischio di avere un effetto completamente opposto a quello desiderato: la superficie del dente diventa più porosa e comincia a trasparire la dentina sottostante che è più scura. Infine, non tanto per il candore, ma per mantenere in salute la dentatura, è sempre utile masticare a lungo i bocconi: la masticazione stimola la secrezione della saliva, sostanza naturale che effettua una sorta di detersione e aiuta ad eliminare i residui di cibi. La saliva contiene anche sostanze tampone, ovvero in grado di neutralizzare gli acidi prodotti dai batteri, sostanze disinfettanti (come il lisozima) e fluoro proveniente dall’alimentazione o da dentifrici e collutori. Anche se non sostituisce assolutamente l’igiene orale, la saliva apporta un valido contributo perché, depositando enzimi e sali minerali sulla superficie dello smalto, crea una sottile barriera protettiva. Per non perderne le prerogative, però, è importante non sgranocchiare in continuazione, soprattutto fuori dai pasti, e in modo particolare snack, caramelle e biscotti: sappiamo tutti come zuccheri e carie costituiscono un binomio altamente a rischio e come i dolciumi siano un vero e proprio attentato per la salute dei denti. Spesso si ignora che il vero pericolo è di consumarli in continuazione: si mina da vicino la barriera protettiva della saliva e, anche quando l’igiene orale è scrupolosa, si rischia di perderne i benefici. I cibi più scuri, quelli che contengono coloranti artificiali o molti zuccheri, contribuiscono a macchiare i denti. Sarebbe bene perciò ridurre l’apporto di bibite gassate, caffè, tè, vino e frutti di bosco. Il tabacco poi, è il nemico numero uno della nostra dentatura. È sempre buona abitudine inoltre tenere sotto controllo la dentatura sottoponendosi a visite specialistiche e mantenere un’igiene dentale adeguata