A.G.E.S.C.I. REGINA MARGHERIT A I° L.C. IL MANTELLO Gli ebrei usano indossare nei giorni di festa ed in particolare nei giorni: della richiesta di perdono (Yom Kippur) del capodanno (Rosh ha – Shanah) della Pasqua (Seder Peshac)un mantello di colore bianco chiamato in ebraico KITEL Questo simbolo ha molti significati, la purezza, il perdono, la libertà. Nella Bibbia troviamo molti altri significati riferiti al mantello, L’abito è la dignità dell’uomo, l’intimità, il nostro rapporto con Dio ed i nostri fratelli. Toccare il mantello è avere un contatto diretto con la persona. Mantello significa l’indispensabile ciò di cui l’uomo ha bisogno sia interiormente sia esteriormente, serviva per ripararsi dal sole durante il giorno e dal freddo durante la notte e addirittura se durante il giorno a qualcuno era sequestrato il mantello dalle autorità, la sera gli era restituito perché era ritenuto indispensabile per dormire. ……possiamo paragonarlo alla nostra pelliccia che specialmente ai campi non dobbiamo mai toglierci di dosso o addirittura perderla ………..ma ad un lupetto/a questo non capita. Dall’A.T. facciamo un salto di un po’ d’anni e vediamo che il mantello è ancora di moda e penso che, allora come adesso ci fossero mantelli belli e meno belli, ma che servivano per coprirsi.I re di solito avevano il mantello rosso o di colori preziosi…….i cavalieri sulle armature indossavano dei mantelli dai bellissimi colori, tutte le persone ricche indossavano dei mantelli Che strani vestiti, pensate che nel Medio Evo gli uomini e le donne si vestivano in questo modo, i loro costumi erano preziosi, ci volevano molti soldi per confezionarli, erano pochi quelli che potevano vestirsi …... ma….nel 1230/40 uno che aveva un mantello bellissimo lo tolse e si vesti con un sacco e una corda ai fianchi ed era ……………………….. C’è anche una leggenda di un cavaliere che mentre tornava a casa incontrò uno straccione e dato che faceva molto freddo tagliò in due il proprio mantello e gliene diede metà. Quello straccione era Gesù e il cavaliere si chiamava Martino e dal quel giorno …c’è un periodo in settembre /ottobre che le giornate sono più calde e noi lo chiamiamo: l’estate di S. Martino per ricordare quell’episodio Ma io lupetto/a e sono pronto a donare il mio mantello????? Esiste un mantello che è stato donato a tutti, che copre tutti indistintamente, ed è il grande mantello del cielo che di notte é trapuntato di stelle. Ormai noi siamo abituati ad entrare in casa …accendere la luce e quando alla sera andiamo a dormire spegniamo tutto e se guardiamo in su vediamo il soffitto di casa …….sarà comodo ….bello ……ma proviamo ad immaginare per quanti anni molte persone alla sera dormivano avvolti nei loro mantelli con coperta il cielo. Un giorno cresceremo, e ai campi proveremo anche noi a dormire sotto le stelle …non avremo il mantello ma la tenda, e il nostro mantello sarà il cielo. Proviamo una sera, durante questo campo, ad alzare gli occhi al cielo e chiediamo ad una stella di andare un momento da Gesù perché gli chieda, che tutti i bambini del mondo, possano avere almeno una coperta (oggi non si usano più tanto i mantelli), che li ripari, una coperta calda dell’amore di Gesù e di noi tutti. Gesù, è arrivata la sera. Tu, alla sera, spesso salutavi gli amici ma non andavi subito a dormire.Andavi in un posto tranquillo e pregavi Dio, tuo e nostro Padre. Io tante volte mi dimentico persino di dirti “ciao e grazie”.Perdonami Gesù, se oggi non mi sono ricordato di te, se non ti ho voluto bene come un amico, e non ho voluto bene ai miei fratelli.Dammi un buon riposo.Tu e tua Madre vegliate su tutti noi.Grazie Gesù, per questi amici.Grazie perché mi vuoi bene. Mi addormento tranquillo. Buonanotte!