esame di finanziamenti di aziende

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NOME E COGNOME _________________________ MATRICOLA ___________ PROVA GIÀ SOSTENUTA IL __________ CON VOTO ____
ESAME DI FINANZIAMENTI DI AZIENDE - PROVA DEL 3 LUGLIO 2007
1) La società “Viaggio”, specializzata nella produzione di motocicli, vuole verificare se nel corso del 2006 la gestione ha creato o distrutto
ricchezza. A tal fine incarica un team di consulenti per calcolare EVA™. Sapendo che il Wacc è pari al 7% e che l’aliquota fiscale è del 30%,
indicate se c’è stata o meno creazione di valore tenendo conto dei dati di bilancio sotto riportati.
Cassa
Crediti v/clienti
Magazzino
Immobilizzazioni
(Fondo Amm. Imm.)
Totale attivo
Stato Patrimoniale 2006
2.000 Capitale Sociale
54.000 Riserve
24.000 Utile esercizio
680.000 Fornitori
-222.000 Debiti per TFR
Debiti per imposte
Prestito obbligazionario
Banche
538.000 Totale passivo
Conto Economico 2006
320.000 Vendite
24.000 Acquisti
43.000 Costi per servizi
18.000 Salari e stipendi
58.400 Variazione magazzino
28.600 Ammortamento
20.000 Accant. TFR
26.000 Reddito operativo
538.000 Oneri finanziari
Risultato ante imposte
Imposte
Utile di esercizio
670.000
-144.000
-140.000
-180.000
-4.000
-102.000
-14.400
85.600
-4.000
81.600
-38.600
43.000
Capitale investito = 320.000 + 24.000 + 43.000 + 20.000 + 26.000 = 433.000
NOPAT™ =43.000 + 4.000 * (1-30%) = 45.800
EVA™ = 45.800 – 433.000 * 7% = 15.490
2) Quando si usa il Van nella valutazione di un progetto di investimento: (indicate la/le affermazioni pertinenti)
 Occorre attribuire al progetto le imposte incrementali.
 Occorre attribuire al progetto, pro quota, i costi comuni complessivi.
 Occorre considerare solo i redditi e i costi che saranno generati da quel progetto.
 Per determinare i flussi di cassa netti del progetto occorre dedurre gli oneri finanziari generati dal nuovo investimento.
Motivate le risposte fornite.
Il criterio del VAN si focalizza sui flussi di cassa incrementali, ovvero sulla differenza tra i flussi di cassa che l’impresa genererebbe
adottando il progetto e quelli che si avrebbero in assenza del progetto stesso. I costi comuni complessivi sono oneri che l’impresa sosterrebbe
anche in assenza del progetto, pertanto, non devono essere conteggiati ai fini della valutazione di un nuovo progetto (seconda risposta). Per
applicare il criterio di analisi differenziale occorre tenere conto dei flussi di cassa (positivi o negativi) che non si generano a causa della
realizzazione dell’investimento e degli effetti indotti dal lancio del nuovo progetto sui flussi preesistenti in termini di cross fertilization e di
“cannibalismo” (terza domanda). Le imposte incrementali generate dal progetto devono essere conteggiate, poiché in assenza del progetto
non avrebbero luogo (prima domanda). Il criterio del VAN considera nel tasso di attualizzazione il valore finanziario del tempo e i
cambiamenti di struttura finanziaria; pertanto i flussi di cassa da attualizzare devono essere al lordo degli oneri finanziari generati dal
nuovo investimento.
3) Il modello della crescita sostenibile in termini reddituali: (evidenziate la/le affermazioni pertinenti)
 Calcola il massimo tasso di sviluppo possibile del capitale investito senza deteriorare la struttura finanziaria dell’impresa.
 Quantifica il fabbisogno finanziario esterno necessario per sostenere il piano di sviluppo.
 Non considera le politiche di distribuzione dei dividendi adottate dall’impresa.
 Tiene conto della struttura finanziaria adottata dall’impresa.
Motivate le risposte fornite:
g = [ ROA + ( ROA – I) * MT / MP ] * ( 1- T ) * ( 1 – D ) + NMP / MP =
La variabile di output del modello reddituale è il tasso g indicato nella formula, che rappresenta il massimo tasso di sviluppo del capitale
investito senza deteriorare la struttura finanziaria dell’azienda (prima risposta). E’ il modello di sviluppo in termini finanziari che
quantifica il fabbisogno finanziario esterno connesso a un piano di sviluppo (seconda risposta). Nella formula il termine ( 1 – D ) quantifica il
mancato autofinanziamento dovuto alla distribuzione dei dividendi (terza risposta). Il termine (MT/MP) consente di tener conto della
specifica struttura finanziaria adottata dall’impresa (quarta risposta).
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4) Quali delle seguenti imprese ritenete presenti la minor entità di giorni clienti? (indicate l’unica risposta corretta)
 Supermercato
 Impresa industriale
 Società di servizi
 Prosciuttificio
Motivate la risposta fornita.
In genere, nei supermercati il pagamento avviene al momento della consegna della merce, senza alcuna dilazione di pagamento.
5) Quali delle seguenti voci occorre usare per calcolare il valore dei mezzi di terzi (MT) ai fini dell’applicazione della formula additiva di calcolo
del ROE?
Formula additiva del ROE = [ ROA + (ROA – OF) * MT / MP ] * RN / UC
Le voci da utilizzare per calcolare MT sono:









Capitale sociale
Crediti v/clienti
Debiti v/fornitori
Riserve
Debiti finanziari
Oneri finanziari
Debiti per imposte
Debiti per TFR
Magazzino
6) Tenendo conto dei seguenti dati:
Reddito operativo
Imposte
240
110
Ammortamenti
Debiti bancari
130
10.000
Oneri finanziari
Dividendi distribuiti
100
108
e sapendo che il capitale circolante netto dell’impresa Alfa è aumentato di 140, calcolate l’autofinanziamento potenziale e reale.
Autofinanziamento potenziale = FCCGC = 240 +130 + 130 – 110 = 260
Autofinanziamento reale = FCgc = 260 – 140 = 120
7) Sulla base dei seguenti dati relativi all’esercizio 2006 e considerando il modello dello sviluppo sostenibile in chiave finanziaria, quantificate il
fabbisogno finanziario addizionale e il fabbisogno finanziario esterno derivanti dal piano di sviluppo per il 2007 dell’impresa “Enea”, tenendo
conto che il management prevede di mantenere invariata sia l’intensità di capitale, sia il margine di autofinanziamento. Infine, motivate i risultati
ottenuti.
Fatturato
Autofinanziamento generato dalla gestione
1
300.000 Debiti finanziari
50.000 Mezzi propri
6.000 Tasso di crescita del fatturato previsto per il 2007
40.000
5%
0
IC = IC = CI / V = (50.000 + 40.000) / 300.000 = 30%
MAF = 6.000 / 300.000 = 2%
FFA = 300.000 * 30% * 5% = 4.500
0
FFE = V * (IC0 * TSV- MAF) = 300.000 * (30% * 5% - 2%) = 1.500
Oppure più semplicamente:
FFE = FFA – AF = 4.500 - 6.000 = -1.500
L’incremento del fatturato determina un fabbisogno finanziario addizionale pari a 4.500; tale importo, tuttavia, è inferiore
all’autofinanziamento generato dalla gestione, pari a 6.000. Questo determina un fabbisogno finanziario esterno negativo, pari a -1.500;
tale importo può essere utilizzato, ad esempio, per ridurre il livello del debito finanziario.
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