PROVINCIA DI VERONA U.O. Collocamento Mirato PERCORSI PER LA PERSONA LA RETE COME STRUMENTO DI SUSSIDIARIETA’ ORIZZONTALE NEI PERCORSI DI RIQUALIFICAZIONE DI PERSONE SVANTAGGIATE Il Settore Politiche Attive per il Lavoro – Collocamento Mirato - della Provincia di Verona, ha concretizzato la fase progettuale di attuazione in materia di inserimento lavorativo di persone disabili e appartenenti a fasce deboli. La realizzazione del progetto è stata supportata dalla collaborazione del Comune di Verona e delle Aziende Sanitarie Locali 20,21,22; il progetto è stato approvato e sostenuto, anche finanziariamente dalla Fondazione Cariverona. Al fine di focalizzare l’obiettivo del presente progetto, è utile far riferimento alla definizione di persone svantaggiate contenuta all’art. 4 c. 2 della Legge n. 381/91: “Si considerano persone svantaggiate gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i condannati ammessi alle misure alternative di detenzione (..). Tutto ciò mette in evidenza come la realizzazione di progetti di riqualificazione e di integrazione delle persone svantaggiate richieda politiche di rete sostenute da molteplici e interdipendenti interventi di sussidiarietà orizzontale finalizzate a ridurre la dispersione delle singole energie dei soggetti promotori coinvolti, in un’ottica di identificazione e progettazione di percorsi per il raggiungimento di obiettivi comuni e condivisi. Il progetto prevede il miglioramento ed il potenziamento delle modalità di inserimento lavorativo di persone svantaggiate, attraverso l’attivazione di sinergie locali tra servizi pubblici e privati. La persona svantaggiata attraverso azioni di orientamento, formazione, tirocinio e sostegno economico, compie percorsi che favoriscono l’inserimento lavorativo. Inoltre il progetto prevede di sostenere le Cooperative Sociali di tipo B attraverso la riqualificazione interna, l’inserimento lavorativo e l’integrazione lavorativa. Un aspetto importante del progetto prevede che per ogni lavoratore preso in carico sia “costruito” un percorso formativo personalizzato, attraverso corsi personalizzati, tirocini e borsa lavoro, incentivi aziendali e contributi sociali se necessari. L’attuazione del progetto ha raggruppato in un Comitato Tecnico Allargato tutti i servizi coinvolti per la promozione professionale, occupazionale e l’inserimento lavorativo delle persone disabili: il SIL delle 3 ULSS della provincia; i Centri per l’impiego, i Servizi territoriali di mediazione pubblici e privati, le cooperative sociali, il Comune di Verona e un rappresentante della Fondazione Cariverona. Il Comitato Tecnico Allargato, del quale fanno parte di diritto i membri del Comitato Tecnico per il collocamento dei disabili già designati, è cosi’ composto: Grazia Ricci, funzionario della Provincia in qualità di Presidente Antonio Zedde, medico del Lavoro, Azienda ULSS 20 Stefano Campanella, medico legale, Azienda ULSS 21 Gianni Marchesini, Servizio di Inserimento Lavorativo Azienda ULSS 20 Angela Battistella, Servizio di Inserimento Lavorativo Azienda ULSS 21 Gianni Lonardi, Servizio di Inserimento Lavorativo Azienda ULSS 22 Sono membri aggiunti per il progetto: Lina Negrini, referente del Centro per l’Impiego di Verona, per la parte relativa al carcere Miriam Salardi, funzionario del Comune di Verona Giovanni Serpelloni Dirigente Servizio Sert dell’Azienda ULSS 20 per le dipendenze Luigino Rigo rappresentante designato dalle Cooperative Sociali per la parte relative alla cooperazione sociale Carlo Salvetat, membro esterno designato dalla Fondazione Cariverona Il Comitato Tecnico allargato si è riunito più volte, allo scopo di garantire un coordinamento di individuazione dei criteri e delle modalità per l’attuazione del progetto. I criteri formulati e resi concreti con stesura di modulistica varia ha permesso, in sintesi l’individuazione: Tipologia di utenti Costo massimo per progetto Tirocini (tempi, costi ecc.) Formazione con individualizzazione degli Enti accreditati (costi) Tutor specificando compiti, funzioni ecc. Sostegno sociale utenti: tipologia di intervento, modalità di fruizione e rendicontazione Contributi per le aziende che assumono i disabili: modalità di erogazione, ammontare minimo e documentazione necessaria. Modalità di liquidazione, rendicontazione. Si riportano gli estremi degli atti amministrativi adottati dalla Provincia in relazione al progetto: Determinazione Dirigenziale numero 5309 del 28 settembre 2006 : Approvazione del progetto “Percorsi per la Persona – La rete come strumento di sussidiarietà orizzontale nei percorsi di riqualificazione di persone svantaggiate”; Determinazione Dirigenziale numero 3281 del 15 giugno 2007: Accertamento contributo e contestuale impegno di spesa sull’esercizio finanziario 2007 e sul bilancio pluriennale 2007/2009 – annualità 2008, risorse della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno ed Ancona per il progetto biennale relativo all’inserimento lavorativo di persone disabili e svantaggiate “Percorsi per la Persona”; Determinazione Dirigenziale numero 7324 del 20 dicembre 2007: Impegno di spesa risorse della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno ed Ancona per il progetto biennale relativo all’inserimento lavorativo di persone disabili e svantaggiate “Percorsi per la Persona”. Deliberazione di Giunta Provinciale numero 291 del 20 dicembre 2007: Assegnazione del contributo ordinario all’associazione ADAPT Associazione per gli studi internazionali comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali, per la supervisione scientifica del progetto biennale “Percorsi per la Persona - La rete come strumento di sussidiarietà orizzontale nei percorsi di qualificazione di persone svantaggiate. Con tale deliberazione si è inteso assegnare la supervisione scientifica del progetto alla Associazione Adapt – Fondazione Marco Biagi. Deliberazione di Giunta Provinciale adottata in data 27 dicembre 2007: Assegnazione di contributi ordinari alle aziende ULSS n. 20, 21, e 22, all’Istituto Don Calabria, nonché all’Associazione La Fraternità, per la gestione del progetto biennale per l’inserimento lavorativo di persone disabili e svantaggiate “Percorsi per la Persona - La rete come strumento di sussidiarietà orizzontale nei percorsi di qualificazione di persone svantaggiate” finanziato dalla Fondazione Cariverona. Il progetto “ PERCORSI PER LA PERSONA ” è stato presentato il - 23 novembre 2007 - con conferenza stampa presso la “Sala Rossa“ del Palazzo Scaligero della Provincia. Alla presentazione hanno partecipato: Presidente della Provincia Ass. Prov.le Lavoro Funz. Comune di Verona Vice Dir. Fondazione Direttore ULSS 20 Direttore ULSS 21 Direttore ULSS 22 Elio Mosele Virgilio Zampieri Miriam Salardi Marco Valdinoci Angelo De Crestan Mario Castagnini Michele Benamati Inoltre il progetto è stato presentato per la fase operativa ed informativa il 18 dicembre 2007 presso il Centro Polifunzionale Don Calabria. Alla presentazione hanno partecipato: Provincia di Verona Fondazione Cariverona SIL Azienda ULSS 21 Azienda ULSS 20 Ass. La Fraternità Comune di Verona Ass. Virgilio Zampieri Alberto Scarlini Angela Battistella Raffaele Grottola Maurizio Mazzi Miriam Salardi Grazia Ricci Carlo Salvetat Nella presentazione sono emerse molte problematiche riguardanti l’occupabilità del disabile e delle persone svantaggiate, e tutti hanno concordato che solo il lavoro rappresenta la base per il proprio mantenimento, per il proprio riconoscimento, ma anche un elemento fondamentale per la propria identità sociale. Il progetto si propone il raggiungimento di due obiettivi fondamentali: 1. Promuovere l’occupabilità e l’inserimento lavorativo in Aziende e Cooperative di tipo B del nostro territorio. 2. Sostenere la riqualificazione delle Cooperative di tipo B per favorire l’inserimento lavorativo a soggetti di difficile occupabilità. Obiettivo 1 I destinatari dell’obiettivo - 1 – saranno: - persone disabili segnalate dalle ULSS 20-21-22; - persone con problemi di dipendenze (alcolisti e ex tossicodipendenti) seguiti dai SERT delle ULSS 20 – 21- 22; - persone sottoposte a misure alternative o ex detenuti, o prossimi all’uscita, che attraverso l’Associazione “ La Fraternità “ saranno accompagnati all’avviamento lavorativo attraverso formazione e tirocinio. Ogni categoria di persone sarà supportata da Borse Lavoro, Corsi Formativi, Contributi sociali, Incentivi Aziendali, Contributo per l’Assunzione; vi sarà inoltre la possibilità di erogare incentivi aziendali per tutor. Formazione e Aggiornamento Operatori Saranno istituiti dei corsi di aggiornamento, presso l’Istituto “Don Calabria” rivolti a tutti gli operatori dei servizi coinvolti e a tutti gli operatori assunti per la realizzazione del progetto. Obiettivo 2 L’obiettivo – 2 – sarà rivolto alle cooperative sociali di tipo B; le cooperative potranno beneficiare di contributi per la ristrutturazione e l’innovazione tecnologica, per l’attività di promozione marketing, incentivi per attività di training on the job per l’inserimento all’interno e all’esterno della cooperativa. L’iniziativa interviene su tutte le disabilità e tocca più aree, da quelle più semplici a quelle più problematiche ove spesso le modalità di inserimento lavorativo fino ad oggi adottate non hanno avuto i risultati sperati. Il cambiamento culturale ha prodotto un’accettazione delle proprie difficoltà, un riconoscimento delle proprie capacità, richiedendo un supporto operativo per l’inserimento lavorativo. “Percorsi per la Persona” attua azioni mirate a qualificare e formare lavoratori con problemi fisici e sociali, cambiando così l’immagine del disabile che abitualmente è visto come persona non in grado di lavorare e di prendersi cura di sé, a persona con capacità lavorativa da valorizzare e riconoscere, quindi concepita come risorsa sociale. Un punto fondamentale è stato condiviso tra i promotori del progetto, ovvero che solo attraverso una interazione tra gli Enti preposti, e lavorando su un sistema di rete come strumento di sussidiarietà, si possa favorire l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Inoltre, si è auspicato che “Percorsi per la Persona” sia l’inizio di una serie di altre e future iniziative, percorribili attraverso una rete sussidiaria di sostegno per le fasce più deboli.