progetto daphne - ASL n. 3 Bassano del Grappa

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finanziato dal Programma europeo Daphne III
Il progetto europeo “Involved by right/Coinvolti di diritto”
promuovere un’attiva partecipazione dei bambini e degli adolescenti
nel sistema di protezione e cura
L’Azienda Ulss 3 sta realizzando sul territorio locale l’unica esperienza progettuale esistente – in
questo momento – in Italia
L’OBIETTIVO: Gli artt. 9-13-20 e, in particolare l’art. 12 della Convenzione Internazionale sui Diritti del
Fanciullo (ONU – New York 1989), sanciscono il diritto dei bambini e degli adolescenti ad essere informati, ad
esprimere le proprie opinioni e il proprio punto di vista nelle decisioni che li riguardano; gli adulti, ciò considerato,
hanno il dovere di ascoltare e di tenere in considerazione il parere espresso dai più giovani e di coinvolgerli nelle
decisioni che li interessano direttamente.
Il progetto europeo “Involved by right” è volto a sperimentare nuove modalità di partecipazione e di coinvolgimento
dei bambini e dei ragazzi in carico ai servizi di protezione e cura (in quanto allontanati dalla propria famiglia
d’origine). In queste situazioni l’ascolto e la presa in considerazione del parere dei minori d’età diventa una sfida
complessa ma significativa in ragione delle scelte che gli adulti (operatori, educatori…) sono chiamati a fare nei loro
confronti.
I PARTNERS INTERNAZIONALI:
il progetto vede
coinvolti anche l’Inghilterra
(partner
Leader/coordinatore del progetto europeo con la Municipalità di Kensington e Chealsea e con il supporto delle
organizzazioni Barnardo’s e NCB – National Children Bureau) e la Svezia (Municipalità di Helsingborg).
L’Azienda Ulss 3 è supportata, nella conduzione scientifica ed operativa, anche dall’Ufficio del Pubblico Tutore dei
Minori, dalla Cooperativa Adelante di Bassano del Grappa.
LA DURATA: marzo 2011 - marzo 2013
PROGETTO PILOTA VENETO-ITALIA (ULSS N. 3)
In questi anni in Veneto sono stati avviati (e per certi aspetti portati a compimento) numerosi cambiamenti all’interno
del sistema dei servizi di protezione e cura rivolti ai minori in particolare riguardanti:
- la dimensione organizzativa dei servizi (promozione dei CASF – Centri per l’affido e la solidarietà familiare - nei
territori…)
- il lavoro con la famiglia d’origine nel tentativo di limitare l’allontanamento dei minori
In tutto ciò però finora è mancato il pieno coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi, soggetti di diritto e dotati di una
loro particolare agency.
I bambini e i ragazzi, infatti, hanno una propria rappresentazione del loro vissuto e della loro situazione personale.
La valorizzazione delle loro esperienze e la presa in considerazione dei loro racconti e dei loro punti di vista fa
emergere una loro “cultura” manifestata con spontaneità al gruppo dei pari.
TARGET
Saranno coinvolti nel progetto i ragazzi e le ragazze (età 11-16 anni come prevede il progetto europeo1 ) in affido (sia
residenziale che diurno in famiglie affidatarie residenti nelle Ulss interessate dal progetto) e collocati in comunità (sia
residenziali che diurne) del territorio individuato.
FINALITÀ
a) creare nuove forme e occasioni di ascolto dei ragazzi e delle ragazze coinvolti nei percorsi di cura
b) sostenere la creazione e il mantenimento di forme stabili di incontro e di rappresentanza degli “interessi” tra i
ragazzi coinvolti nei percorsi di protezione e cura per favorire il confronto con gli operatori del servizio sociale
sulle migliori forme di informazione, coinvolgimento e partecipazione dei ragazzi nei percorsi di cura che li
interessano;
c) promuovere tra gli operatori del servizio sociale pubblico e del privato sociale del Veneto occasioni di formazione e
di riflessione sull’attuazione dei diritti dei bambini nei percorsi di presa in carico;
OBIETTIVI
d) comprendere le rappresentazioni e le opinioni che i ragazzi e le ragazze hanno dei percorsi di cura e di protezione in
cui sono coinvolti;
e) promuovere occasioni ludiche di confronto e di riflessività tra i pari per la condivisione di esperienze di vita e la
formazione di consapevolezze utili al contrasto delle forme di autostigmatizzazione e di esclusione sociale;
f) realizzare forme di coinvolgimento e di partecipazione dei ragazzi alle decisioni inerenti le varie fasi del presente
progetto;
g) raggiungere questi obiettivi per ciascun ambito territoriale coinvolto nel progetto.
h) rispettare nell’intero percorso gli standard della partecipazione stabiliti dall’Interagency working group on
children's participation (2006) e successivamente ripresi e rielaborati, in base a specifiche esperienze condotte in
questo campo, dal coordinamento italiano dell’associazionismo adulto dedicato ai diritti dei cittadini più piccoli
(Pidida 2009).
ESTENSIONE TERRITORIALE DEL PROGETTO PILOTA
La sperimentazione del progetto è declinata in 3 territori corrispondenti a Ulss di province diverse (Ulss 8 TV – Ulss 3
VI – Ulss 15 PD) ma contigue territorialmente con l’A.Ulss 3 assegnataria del finanziamento (ciò agevola il lavoro
progettuale grazie alla vicinanza degli operatori CASF e Comunità coinvolti e garantisce la rappresentatività dei
coordinamenti delle comunità).
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risultati ottenuti?
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ai singoli territori è lasciata la possibilità di includere anche ragazzi della fascia 16-18
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