LES TOTEMS ZION BEAT “LES TOTEMS- Zion Beat” (TOTEM – Musica con i ritmi dell’aldilà), è questo il nome con cui nel 2001, abbiamo definitivamente consacrato l’incontro artistico e umano, avvenuto già nel 1988, tra due culture diverse: quella Afro -Reggae importata dalla Costa D’Avorio da Ismael Morrow, leader spirituale del gruppo, e quella europea assimilata e re interpretata da Roberto Beraldo. La profonda coscienza politica e sociale del progetto, unita ad una multiforme e quanto mai aperta sensibilità musicale, hanno permesso al gruppo di arricchirsi dell’esperienza Jazz, Funk, Soul, di altri musicisti, dando vita ad una vera e propria “tribù” di tredici elementi, legati da un comune sentire. Assorbendo ed elaborando gli stimoli che democraticamente ognuno di noi esprime agli altri, nel rispetto delle sensibilità individuali, cerchiamo una nostra, definita, dimensione musicale per poter esprimere con un linguaggio che ci appartiene: solidarietà, amicizia, condivisione, pace e amore, ovvero le categorie dello spirito nelle quali noi musicisti, africani e vicentini, cerchiamo il comune senso della vita e dell’ essere uomini. Luogo di unione spirituale e di condivisione umana, la musica Afro è da sempre simbolo di identità sociale; nata per accompagnare la vita dell’individuo all’interno della propria tribù, come forma di partecipazione alla vita stessa della comunità, è diventata, prima con la deportazione degli schiavi e poi con l’emigrazione, vero e proprio totem della perduta libertà. Simbolo della protesta e del movimento di lotta per i diritti civili, la musica africana ha seguito i suoi figli nella diaspora nera, mantenendo il suo ruolo sociale di comunicazione e consolazione, senso di appartenenza e possibilità di riscatto. La vivacità ritmica che la contraddistingue, le sonorità legate alla natura e agli strumenti ricavati da essa, la capacità di coinvolgere e rendere emotivamente partecipi quanti la ascoltano, ha fatto di questa musica la matrice comune di diversi generi musicali. Importata in Giamaica a più riprese, la musica afro, e, in particolare alcuni ritmi provenienti dal Senegal, hanno dato origine, alla fine degli anni sessanta, al Reggae, musicalmente caratterizzato da un ritmo in levare che pulsa emozioni forti come il battito regolare di un cuore, un beat che ha l’intensità delle vibrazioni vere, quelle prodotte dalla natura. Adottato dai rastafariani, setta apocalittica che credeva nella natura divina dell’Imperatore etiope Hailè Selassiè, il reggae viene usato dai Rasta come veicolo per la diffusione della propria cultura, la musica si fa strumento per aspirare all’unificazione dell’umanità. Intriso di spiritualità e di interiorità, il reggae ha come fine quello di coltivare un pensiero positivo, unire le genti, che non sono più razze bensì individui affinché si identifichino negli stessi ideali di amore, solidarietà, unione. I temi ricorrenti nei testi Reggae sono quelli d’ispirazione biblica e sociale, là dove, nella battaglia all’oppressione dei coloni inglesi, Babilonia viene identificata come nemico comune, simbolo di tutti i mali del sistema politico – economico occidentale. Nessun governo che non sia fondato su uguaglianza e giustizia è destinato a durare nel tempo, l’amore e la pace sono l’essenza attraverso cui si può sopravvivere, e l’ avere coscienza che tuo fratello è parte di te e che lo puoi amare come te stesso e come il tuo Dio, è lo strumento con il quale creare una nuova consapevolezza sociale. Meno confini avrà la musica, più la mente diventa universale e più sarà facile divulgare il messaggio d’amore e fratellanza. Questi sono i contenuti storico- culturali della musica afro–reggae nei quali noi crediamo e che portiamo avanti con convinzione, unendoli alle nostre personali e quotidiane esperienze di vita, fatte di discriminazione e condivisione, solitudine e amicizia, diversità ed uguaglianza. La musica dei LES TOTEMS, con i “ritmi dell’aldilà”, ovvero con una sezione ritmica ricca di sonorità profonde e fertili come la terra che le ha anticamente generate, memori del significato celebrativo del suono dei tamburi che accompagnavano i riti animisti tribali, trasforma l’Africa in una categoria dello spirito, una regione dell’anima, luogo ideale di incontro di sensibilità rese affini da sentimenti di fratellanza. La musica, che nasce come grande passione comune, diviene stile di vita, linguaggio e paesaggio sonoro delle nostre anime, strumento concreto di solidarietà e amicizia, essa stessa credo, religioso messaggio di pace, che intendiamo trasformare e trasmettere in gioiosi momenti di partecipazione. L’originale sound che si crea nei nostri concerti LIVE sembra proprio ritrovare lo spirito di quella tradizione africana legata al modo di prendere parte agli eventi musicali, dove non esiste lo spettatore perché all’esecuzione strumentale e vocale del gruppo l’individuo si associa attraverso la danza e il canto, in un vero e proprio movimento collettivo, un energia di vita, un battito di cuori in libertà. E’ una musica che nasce dalla vita e ad essa è destinata, nel tentativo di riconsegnarle quell’antica dignità che sembra perduta, un credo nuovo, ricco e libero com’è l’Africa, nostro totem di pace. I percussionisti Joseph Amissan, apprezzato musicista originario del Gana, e Luca Nardon, sulla scena da più di vent’anni, contribuiscono, con qualità e bravura a sostenere la sezione ritmica dei brani, coadiuvati da Roberto Righi, musicista e compositore, al basso elettrico. Ismael Morrow, anima e leader del gruppo, nonché musicista autodidatta, affianca, con la chitarra elettrica, Giancarlo Tollero, chitarra solista del gruppo. Il cantante, Bari Leconte, musicista eclettico, interpreta con grande naturalezza i testi reggae, affiancato dalle voci delle tre coriste: Serena Fichera, grande appassionata di black music, Moira Mogentale, allieva della scuola Jazz “Thelonius”, come Manuela Adoan. Le tastiere suoate da Simone Piccoli e la sezione dei fiati completa il gruppo, con l’autorevole presenza di Roberto Beraldo al sax, musicista di comprovata esperienza Jazz, Soul, Funky, Luca Moresco al trombone, Fiorenzo Martini alla tromba. Il nostro repertorio, costituito principalmente da brani originali contenuti nel nostro primo CD: “Human Race”, edito nel 2002, e da nuovi brani di prossima pubblicazione, unisce, nei testi, i contenuti sociali e politici dai quali ci sentiamo profondamente legati:….. razzismo, schiavitù, colonialismo, emigrazione ……….. Utilizzando ben quattro diversi idiomi, Italiano, Francese, Inglese, Diula (?), ci serviamo nei testi di parole e versi di facile comprensione, “slogan” concisi e intuitivi, per arrivare con immediatezza a trasmettere il nostro messaggio.Ripetute quasi fossero preghiere, le parole divengono semi ricchi di fertili contenuti che la memoria e la sedimentazione contribuiscono a far germogliare nei cuori e nelle coscienze di chi ci ascolta. Seguendo la profonda aspirazione di molti Rasta, che vedevano nell’Etiopia il simbolo di un Africa che si difende e resiste al colonialismo occidentale, il reggae è tornato alla grande madre diffondendosi rapidamente nel continente nero; la sua divulgazione è stata favorita dagli innumerevoli riferimenti alla sua primordiale terra d’origine, quelle radici culturali e sonore che da sempre ha conservato in grembo, con cui ha permeato e intriso la cultura giamaicana. Anche noi coltiviamo e stiamo cercando di realizzare un nostro sogno, quello di portare la nostra musica in Costa d’Avorio, una delle regioni africane maggiormente ricettive e propositive della musica reggae contemporanea, quasi a restituire idealmente all’Africa la gioia e l’armonia che dai suoi suoni abbiamo imparato, quasi a dirle che è lei ad avere colonizzato i nostri cuori e realizzato la nostra più intima libertà. La serietà con la quale il nostro gruppo si impegna a portare avanti questo progetto, unita ai risultati e alla qualità musicale raggiunti, ci hanno permesso di partecipare sin dall’inizio della nostra attività a manifestazioni di carattere internazionale, come il ROTOTOM SUNSPLASH di Osoppo (UD), di vincere L’ITALIAN REGGAE CONTEST 2002, concorso aperto a tutte le Reggae Band emergenti italiane e quindi partecipare al ROTOTOM SUNSPLASH 2003; quest’anno abbiamo preso parte al 3° IITALIAN REGGAE CONTEST di Trezzo d'Adda (MI), aggiudicandoci la partecipazione alla finale, svoltasi a Firenze. Tra i concerti al nostro attivo, ricordiamo che nel 2002, 2003, 2004, 2005 abbiamo suonato a Caldogno, San Vito di Leguzzano, al Circolo R.G.B. di Montegranaro, San Benedetto del Tronto, Thiene, Chiuppano, Perarock, al Festival Sherwood di Padova, al Tamasofest di Valdagno, Schio, al Localllonza a San Donà di Piave, al Farafinà – arte africana a 360° di Modena, al Circolo Vibra di Modena, al Gheto Rock di Vicenza. Un grazie di cuore va al nostro fan club …. La nostra musica ci corrisponde nella misura in cui è diventata il nostro stile di vita, l’occhio puro della mente e del cuore con cui guardare il mondo che ci circonda, senza pregiudizi, ne prevaricazioni, uniti in una profonda comunione culturale, etica e geopolitica ,fatta di suoni che nascono nell’anima e di anime che danzano senza tempo, al ritmo del nostro Zion Beat. www.lestotems.it