PSICHIATRIA Mercoledì 17/10/2007 prof. Conte h.09.30-12.30 DISTURBI CORRELATI ALL’USO DI SOSTANZE Questi disturbi sono legati a patologie organiche vere e proprie legate alle sostanze introdotte o alle alterazioni comportamentali legate alla loro dipendenza. Disturbi da Uso di Sostanze (Dipendenza da Sostanze e Abuso di Sostanze) Indotti da Sostanze (Intossicazione da Sostanze, Astinenza da Sostanze, Delirium Indotto da Sostanze, Demenza Persistente Indotta da Sostanze, Disturbo Amnestico Persistente Indotto da Sostanze, Disturbo Psicotico Indotto da Sostanze,, Disturbo dell'Umore Indotto da Sostanze, Disturbo d'Ansia Indotto da Sostanze, Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze e Disturbo del Sonno Indotto da Sostanze). Disturbi I disturbi sono correlati all’uso e/ o abuso di sostanze. I disturbi sono quelli presentati nella slide precedente e sono pressoché uguali per qualsiasi tipo di sostanza. L’ intossicazione può presentarsi anche in acuto; l’astinenza prevede anche tutta una serie di problematiche sociali ad essa collegate; il delirium è inteso come condizione psico-patologica legata ad un danno celebrale organico legato all’uso delle sostanze, tale danno si ha anche nella demenza, ma questo è un danno persistente e si presenta con caratteristiche fenomenologiche diverse. Criteri per l’abuso A. Una modalità patologica d'uso di una sostanza, che porta a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da una (o più) delle condizioni seguenti, ricorrenti entro un periodo di 12 mesi: 1) uso ricorrente della sostanza risultante in una incapacità di adempiere ai principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a scuola o a casa (per es., ripetute assenze o scarse prestazioni lavorative correlate all'uso delle sostanze; assenze, sospensioni o espulsioni da scuola correlate alle sostanze; trascuratezza nella cura dei bambini o della casa) 2) ricorrente uso della sostanza in situazioni fisicamente rischiose (per es., guidando un'automobile o facendo funzionare dei macchinari in uno stato di menomazione per l'uso della sostanza) 3) ricorrenti problemi legali correlati alle sostanze (per es., arresti per condotta molesta correlata alle sostanze) 4) uso continuativo della sostanza nonostante persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza (per es., discussioni coniugali sulle conseguenze dell'intossicazione, scontri fisici). B. I sintomi non hanno mai soddisfatto i criteri per Dipendenza da Sostanze di questa classe di sostanze. Sono dei criteri stabiliti da enti che si hanno deciso di stabilire elementi per decidere quello che è giusto o sbagliato. Criteri per la dipendenza da sostanza Una modalità patologica d'uso della sostanza che conduce a 2menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da tre (o più) delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi: 1) a) tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti: il bisogno di dosi notevolmente più elevate della sostanza per raggiungere l'intossicazione o l'effetto desiderato b) un effetto notevolmente diminuito con l'uso continuativo della stessa quantità della sostanza 02) astinenza, come manifestata da ciascuno dei seguenti: a) la caratteristica sindrome di astinenza per la sostanza (riferirsi ai Criteri A e B dei set di criteri per Astinenza dalle sostanze specifiche) b) la stessa sostanza (o una strettamente correlata) è assunta per attenuare o evitare i sintomi di astinenza 3) la sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto 4) desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso della sostanza 5) una grande quantità di tempo viene spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza (per es., recandosi in visita da più medici o guidando per lunghe distanze), ad assumerla (per es., fumando "in catena"), o a riprendersi dai suoi effetti 6) interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell'uso della sostanza 7) uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica, verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza (per es., il soggetto continua ad usare cocaina malgrado il riconoscimento di una depressione indotta da cocaina, oppure continua a bere malgrado il riconoscimento del peggioramento di un'ulcera a causa dell'assunzione di alcool). Codificare il decorso della Dipendenza alla quinta cifra: 0 Remissione Iniziale Completa / Remissione Iniziale Parziale 0 Remissione Protratta Completa / Remissione Protratta Parziale 2 In Terapia Agonista 1 In Ambiente Controllato 4 Lieve / Moderato / Grave Specificare se: Con Dipendenza Fisica: prove evidenti di tolleranza o di astinenza (cioè, risultano soddisfatti entrambi gli item 1 e 2) Senza Dipendenza Fisica: nessuna prova evidente di tolleranza o di astinenza (cioè, non risultano soddisfatti né l'item 1 né l'item 2 I criteri sopraelencati sono indispensabili per stabilire la dipendenza di un individuo da una determinata sostanza. La tolleranza può essere definita nei 2 modi presentati nel primo punto ed è legata all’adattamento dell’organismo ad una determinata sostanza. Nel pz con dipendenza l’astinenza rappresenta un disagio psico-fisico dell’individuo legato al mancato uso della sostanza. Il soggetto richiede nuovamente l’uso di una determinata sostanza per sentirsi bene. Fa l’esempio di uno skipper che doveva guidare fino ad un certo stato (non ricorda) e che a metà viaggio si rende conto di non avere quantità di cocaina sufficiente e ritorna indietro facendo risvegliare al mattino i suoi ospiti nel luogo di partenza. (il prof ha fedelmente riletto i punti sopraripotati). Il pz arriva ai medici in genere troppo tardi, tranne se avviene qualche incidente legato all’uso di sostanze ed i pz si rende conto dei rischi che corre. Tipica è l’astinenza di nicotina. Lo smettere di fumare, infatti, è molto difficile. Per smettere c’è sicuramente bisogno di una grandissima forza di volontà, ma sicuramente per un individuo abituato a fumare più di 20 sigarette al giorno sarà molto difficile, l’astinenza si presenterà con sofferenza non solo fisica, ma il pz andrà incontro ad una forte alterazione del comportamento (irascibilità, irrequietezza, nervosismo,…). Criteri per l’intossicazione da sostanza Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica reversibile dovuta alla recente assunzione di (o esposizione a) una sostanza. Nota. Differenti sostanze possono produrre sindromi simili o identiche. B. Modificazioni patologiche clinicamente significative sul piano comportamentale o psicologico dovute all'effetto della sostanza sul sistema nervoso centrale (per es., litigiosità, labilità d'umore, deficit cognitivi, difetto delle capacità critiche, compromissione del funzionamento sociale o lavorativo) e che si sviluppano durante o poco dopo l'assunzione della sostanza. C. I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale A. Criteri per l’astinenza da sostanza A. Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica conseguente alla cessazione (o riduzione) dell'assunzione di una sostanza precedentemente assunta in modo pesante e prolungato. B. La sindrome sostanza-specifica causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. C. I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale, e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale L’astinenza è legata alla completa cessazione dell’uso di una determinata sostanza.Il pz che si presenta in ospedale intossicato, viene curato e poi dimesso, a questo punto dovrebbe essere aiutato a superare le crisi che si possono avere dopo la cessazione dell’utilizzo della sostanza. L’aiuto più consono si offre tramite terapia con METADONE chi utilizzava eroina. È importante notare che l’astinenza da diverse specifiche sostanze può causare sintomatologie molto simili tra di loro. Inoltre sostanze diverse possono dare intossicazioni simili, per es. l’uso di benzodiazepine può mimare l’intossicazione da alcool. Disturbi Mentali Indotti da Sostanze inclusi in altre sezioni del Manuale Demenza Persistente Indotta da Sostanze ¡Delirium Indotto da Sostanze Disturbo Amnestico Persistente Indotto da Sostanze Disturbo Psicotico Indotto da Sostanze Disturbo dell'Umore Indotto da Sostanze Disturbo d'Ansia Indotto da Sostanze Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze Disturbo del Sonno Indotto da Sostanze In aggiunta, il Disturbo Percettivo Persistente da Allucinogeni Le sostanze introdotte possono causare situazioni patologiche clinicamente significative sul piano del comportamento psicologico, in quanto la sostanza può agire a livello del SNC. La sintomatologia deve esulare da quella che una situazione di salute o patologica generale non legata all’utilizzo di sostanze, ma può succedere che un problema psichico può precedere una intossicazione ed esserne la causa (criterio della DOPPIA DIAGNOSI), perché una persona malata di mente può causarsi una intossicazione ed aggravare l’apparenza fenomenica della patologia di base. La patologia psichica, quindi, può essere sia causa che effetto, che può contribuire a fornire info sulle caratteristiche del pz. L’astinenza evidentemente è una sindrome sostanza- specifica legata alla cessazione dell’assunzione da parte del pz che è fortemente dipendente da una determinata sostanza. La sindrome da astinenza causa un disagio molto significativo e può portare ad un isolamento sociale del pz. Si può fare un es. importante che è la sindrome d’astinenza da cannabinoidi (spesso utilizzati dagli studenti di medicina per sperimentazioni personali). Questa è una sindrome con un significato psichico impostante. I cannabinoidi hanno , comunque, una emivita lunga nell’organismo che li ha assunti e , di conseguenza, lo sviluppo dell’astinenza avverrà in un periodo relativamente lungo e i sintomi ad essa correlati si confonderanno con minimi disturbi della sfera emotiva e psichica che possono essere confusi con alterazioni legate ad altre cause (spesso è l’adolescente ad avere questa dipendenza, per cui si possono confondere le cause con situazioni comportamentali legate al periodo della vita in cui l’individuo si trova).Sintomi tipici possono essere la litigiosità, l’irritabilità, sensazioni paranoiche, che possono essere anche riportabili al contesto familiare in cui vive l’individuo (contesto familiare che può essere a, a sua volta, causa o effetto del malessere provato dall’individuo,che lo spinge all’utilizzo di cannabinoidi ). Il prof mostra delle tabelle che è impossibile riportare sulla sbob, ma che fornirò, insieme alla sbob saranno disponibili sul sito. Per quanto riguarda tali tabelle, la prima lettura è drammatica!!! Sulle ordinate abbiamo le varie sostanze che sono messe in correlazione ai neurotrasmettitori, vista la propria capacità di andare ad alterare il la situazione recettoriale ed il passaggio della informazione nervosa. Le successive diapositive mostrano i sintomi legati all’ assunzione e all’intossicazione dalle diverse sostanze. Il prof dice che queste cose le troviamo sui libri per cui lui ne farà solo una rapida lettura. Esistono effetti primari e secondari. Sulla prima linea possiamo evidenziare la stimolazione del “reward system”. Il reward system è correlato al giro limbico e alla conservazione della vita dell’individuo e alla conservazione della specie. Il “reward system”è legato alla presenza di un circuito dopaminergico (per cui si eccita una certa zona del talamo ventro-laterale e provoca una continua richiesta della sostanza che ha indotto questa eccitazione) è stimolato anche da sostanze dalla cocaina, dalle anfetamine,che influenzano direttamente il reuptake della dopamina a livello sinaptico. Questo circuito, però , rappresenta anche la via finale comune di una serie di sostanze che eccitano via indiretta i siti recettoriali dopaminergici;questi sono: gli oppiacei¸; cannabinoidi; etc….. Le anfetamine insistono su questi effetti dopaminergici a due livelli (stimolazione della dopamina a livello sinaptico, e stimolazione del “reward system”). Le droghe maggiori agiscono quasi tutte alterando i sistemi neuro-trasmettitoriali (dopamina, epinefrina, 5HT…). CLINICA DEL TOSSICODIPENDENTE Popolazione tossicomania • •ETEROGENEA in relazione a –tipo e numero di sostanze utilizzate –gravità del disturbo e grado di limitazione funzionale associata –patologie somatiche e psichiatriche copresenti–“forza” del paziente e sua vulnerabilità, intese come presenza/assenza di fattori protettivi, interni o ambientali, e capacità di recupero Si deve ora considerare, non più la droga, ma il drogato. È abbastanza semplice dire cos’è una droga: la droga è una sostanza psico-attiva, ma molte sostanze psico-attive non sono classificate come droghe. La sostanza psico-attiva è resa droga da una modalità di incontro tra una sostanza (una polvere) ed una persona (particolare o che attraversa un periodo particolare della propria vita) e da una modalità di assunzione particolare (fattore ambientale). Il pz che decide di rivolgersi al medico lo fa perché si è reso conto del problema che si trova ad affrontare. Qualsiasi sostanza può essere usata come droga, il prof parla di un pz che si iniettava insulina per provocarsi la sensazione di stordimento causata dall’ipoglicemia (effetti simili sono provocati dalla chetamina). Gli effetti causati dalle droghe, però, sono anche dose-dipendente. La cannabis, per es., se usata spesso può portare alterazioni nel soggetto che ne fa uso ( per se. lo studente si troverà ad avere un rendimento scolastico molto più scarso, etc…), se usata una tantum darà, più che altro, delle sensazioni di benessere, maggiore socievolezza, etc… Quando si parla di drogati se ne devono distinguere due tipi: il primo tipo che utilizza sostanze stupefacenti solo per vivere delle sensazioni piacevoli; nel secondo tipo rientrano coloro i quali fanno uso di sostanze per prevenire problemi, ansie, angosce, di cui il soggetto spesso non né ha neanche coscienza. Altra componente importante legata all’assunzione di droghe è la “forza” d’ animo della persona, che è una caratteristica soggettiva di ogni individuo. Un soggetto , infatti, può essere più debole o vulnerabile di un altro. L’assunzione di droghe può essere più o meno grave anche in relazione a quante sostanze vengono assunte dall’individuo (spesso le droghe pure vengono adulterate da altre sostanze che costano meno, a volte sintetiche, che causano delle sensazioni ancore più forti e piacevoli all’individuo che le assume, ma che possono essere letali). E esistono gli psico-nauti, che assumono di tutto per provare nuove emozioni, che spesso presentano gravi alterazioni psico-fisiche ( praticamente fanno da “cavie” per la “sperimentazione” di nuove droghe). La popolazione è disomogenea anche in relazione al tipo di disturbo causato dalla sostanza, perché ogni organismo metabolizza in modo diverso la sostanza che assume. Abbiamo, quindi, che vanno ad agire sull’individuo che fa uso di sostanze stupefacenti fattori ambientali, personali e capacità di recupero dell’individuo. Quando si presenta il pz, quindi, dobbiamo considerarlo come una unità eterogenea, non si fa solo una diagnosi tossicologica (che tipo di droga usa, in che quantità, da quanti tempo, con che frequenza), ma si deve considerare anche se e quali danni ha provocato la droga, perché si è arrivato all’osservazione medica (prima domanda)…. La diagnosi psichiatrica può anche essere considerata e definita come una diagnosi di personalità, perché si deve anche considerare la motivazione psicologica all’uso di una determinata droga. (ridice che ogni droga ha effetti diversi e fa l’esempio della prima sintesi dell’LSD , prodotta nel medioevo per stimolare i monaci ad avere visioni mistiche (non penso serva essere monaci per avere visioni mistiche dopo LSD…) ed aggiunge che tale droga porta all’inibizione dei freni inibitori facendo esporre al soggetto il suo mondo interiore. Tantissimi sono certi rischi comportamentali a cui può andare incontro un individuo. Tali rischi, si è scoperto, essere legati ad una familiarità genetica (sono stati scoperti i gene del tradimento, del bisogno di superare determinati limiti, etc…). si potrebbe, in futuro fare una genetica degli affetti. La produzione ormonale, inoltre, si è vista legata ad un determinato genotipo. Fa un esempio (strano, non si capisce ): durante l’allattamento con l’avvicinamento del neonato al seno si ha produzione di ossitocina, che può essere considerata come ormone del disapprendimento insieme alle endorfine, stimolano più l’attaccamento ad un’ altra persona (più uno apprende meno ha bisogno dell’altro). Si può iniziare a pensare che una determinata produzione ormonale (e /o neurotrasmettitori) sia legata all’espletarsi di determinati sentimenti ( per esempio nuove droghe, come l’extasi, possono rendere più facile l’approccio sentimentale o compensare le carenze affettive, perché tali sostanze stimolano la produzione di serotonina). Rieducare un tossicomane non è facile, perché dopo aver provato una determinata sostanza e le piacevoli sensazioni legate ad essa, l’individuo non se ne riesce a staccare (se si conosce il paradiso, non si riesce ad accettare una vita di stenti , esempio banalissimo: al neonato non si da lo zucchero, perché altrimenti dopo averlo provato non accetta altri sapori). Chi è stato tossicomane, mantiene la preconcezione e la consapevolezza di cosa vuol dire essere stato tossicomane (?). La terapia da effettuare dipenderà da se si deve trattare un caso di intossicazione acuta o una crisi di astinenza, si devono ridurre gli effetti piacevoli della sostanza d’abuso (es:ad un vecchietto alcolizzato da un giorno all’altro non piaceva più l’alcol; si scoprì che la moglie gli metteva nel vino una sostanza che ne rendeva disgustoso il sapore-il disulfiran, ma può causare improvvisi picchi ipertensivi, rush cutanee, epigastralgia,…). IL SOGGETTO EROINOMANE: il trattamento farmacologico si articola su tre piani •trattamento dell’OVERDOSE •trattamento dell’ASTINENZA •trattamento della DIPENDENZA In ospedale si curano tre tipi di pz (la disintossicazione si cura in cliniche preivate, a causa del alto grado di recidive, insostenibili dal SSN). Persone che arrivano in ospedale per disturbi intercorreni ( medici, chirurgici, ortopedici, ostetrici o infettivi) si trattano ambulatoriamente (Ser T ) o a domicilio. La cura della dissuefazione ( a livello comportamentale) si incentra sulla riabilitazione, non si ha, infatti, un protocollo farmacologico standard. Spesso non c’è una regola specifica: si deve rendere la persona disponibile alla collaborazione con il medico. L’eroinomane, per es., deve essere prima disintossicato per poi passare alla cura successiva o, a volte, può essere utile attuare le due cure contemporaneamente. Strumenti non farmacologici: - psicoterapia - socioterapia Le psicoterapie possono essere: 1) intrusive (elaborative) 2) di sostegno (in alcoolisti posti a psico-terapia il tasso di cura del 13% all’anno, meno dal tasso di remissione spontanea, cioè la cura fa più danni della sua mancanza). Se la psicoterapia è troppo aggressiva può scatenate angosce, ansie, dubbi e può rischiare di peggiorare la condizione di alcoolizzazione. Il tossicomane, in genere, si allontana dal medico(per narcisismo e non fiducia), non vuole prendere cure farmacologiche (non si fida dei farmaci o è convinti che gli unici farmaci utilizzabili sono quelli naturali). Il pz, di conseguenza, deve essere educato dal punto di vista sanitario. Il tossicomane si differenzia dal non tossicomane perché, quest’ultimo di fronte ai problemi della vita fa un ragionamento psichico di contenimento e razionalizzazione, mentre il tossicomane è tale perché non riesce ad elaborare utilizzando l’aspetto psichico. Dal punto di vista della terapia psicologica, bisogna lavorare sulla capacità comprensiva, elaborativa, di rinuncia e propositiva (che mette in atto la strategia sufficiente per il cambiamento). Si deve indagare, quindi, su queste tematiche non su altre, altrimenti la terapia potrebbe diventare pericolosa per i pz. Ci sono a questo punto 4 possibilità : 1) Ospedale (forza di cambiamento della natura, ma abbastanza dubbia e pericolosa). L’adulto ha una minore capacità di cambiamento spontaneo, il giovane ha una maggiore capacità di cambiamento, ma per un fattore socio-ambientale non può essere abbandonato, c’è bisogno di sostegno, perché l’ambiente circostante tende a rinforzare il comportamento patologico. Il cervello umano è plasmabile, ma non completamente maturo neurobiologicamente fino ai 22 anni, l’utilizzo di sostanze, quindi, in questo periodo può essere pericoloso perché può portare allo sviluppo di certe memorie che influenzeranno il comportamento per tutta la vita, per cui va cercata e affiancata una cura con una operazione tendente al contenimento, all’elaborazione , alla programmazione. Se il contenimento si riesce a fare con le forze dell’ambiente (buona famiglia) , i tassi di recupero delle tossico dipendenze migliorano con l’aumento del reddito e con un miglioramento dell’ambiente familiare. 2) Gruppi di auto- aiuto ( per es alcoolisti anonimi, ma esistono gruppi simili per i tossicomani, per i maniaci dello shopping, delle scommesse,delle dipendenze affettive- la cui somiglianza sintomatica per le droghe è elevatissima…). Sono gruppi mono- sintomatici ( per dipendenza)e possono anche essere molto specifici (per se. Gruppi per alcoolisti neri omossessuali…). Tale specificità si basa sul principio che più il gruppo è specifico, più è attrattivo, perché uno dei problemi più grandi è che il tossicomane non sa parlare di altro ( legato ad una povertà espressiva). Il tossicomane in un gruppo di sani non riesce a stare alla conversazione con gli altri e quindi viene volontariamente o meno scartato, perché è un elemento troppo eccentrico rispetto al gruppo. Il tossicomane, quindi, soffre una grande solitudine una volta che si disintossica e torna nella società, perché non si ha ancora una politica ambientale necessaria per il cambiamento. I gruppi anonimi monosintomatici sono fatti da persone che, anche se astinenti da molti anni, riconoscono sé stessi dipendenti, bisognosi del gruppo in cui possono parlare di sé stessi senza timore di essere esclusi o scoprire cose interessanti anche se si parla di una banalità della propria vita da tossicomani. I gruppi anonimi sono non professionali. Quando certi bisogni primari vengono soddisfatti dal gruppo, l’ex tossicomane può cominciare a lavorare e ad avere più energie disponibili per la sua vita affettiva. (gli alti 2 nn li dice). I prof. termina la lezione leggendo rapidamente e confusamente delle slides, che fornirò!!!! I cocainomani hanno un’affettività confusa, euforia ad alto livello, ipervigilanza, disturbi del comportamento, agitazione tensione, rabbia ad alti livelli. Fa sempre riferimento alle tabelle: OPPIACEI: depressione respiratoria, stupore e coma, delirium (simile a quello dell’alcool, è una manifestazione delirante sintomatica con manifestazioni allucinatorie, disorientamento, agitazione) BENZODIAPEZINE:instabilità, in coordinazione … la droga porta ad alterazioni dell’apparato cardio-vascolare, in primis la cocaina. Alterazioni sono riscontrabili anche nell’apparato gastro-enterico. La pupilla dilatata è segno di intossicazione da oppioidi. Nistagmo ptosi palpebrale sono tipici del PCP. COCAINA : dolore alle articolazioni, debolezza muscolare Le alterazioni più gravi che arrivano in PS sono quelle legate a fenomeni in acuto causati da eccesso di assunzione di sostanze, quelle da astinenza sono più controllabili. Quella più frequente e che richiede un’ urgenza in PS è l’emergenza alcolica, perché può dar luogo a danni con manifestarsi di crisi epilettiche. L’astinenza non porta a casi gravi, ma vi possono essere dei casi particolari (donna cocainomane incinta) in cui l’astinenza può diventare un’alterazione importante.