La locandina a cura della prof.ssa Caterina Belcastro Un lavoro da proporre agli alunni. ******** Supponiamo che la scuola abbia incaricato la classe di realizzare un manifesto o locandina per sensibilizzare la collettività su alcuni importanti temi Ci sono dei vincoli da rispettare: Usare un foglio A4 bianco Inserire il TITOLO in alto al centro: il titolo deve essere una frase di 3 – 4 parole che termina con il punto. Va scritto tutto in stampatello maiuscolo. Al centro deve essere presente una IMMAGINE: un disegno, a colori, realistico e simbolico In basso deve essere presente UNA FRASE CONCLUSIVA: un breve testo di due o tre righe che riprende e conclude il titolo iniziale. Il TEMA da scegliere è uno dei seguenti: Il ricliclo I prodotti e le stagioni Mangiare sano Consumare meglio Buon lavoro! Esempio RICICLIAMO LA PLASTICA Usa i raccoglitori per le bottiglie di plastica. Il petrolio è prezioso Impariamo a leggere le etichette nutrizionali I produttori di alimenti di qualità tendono ad esaltare le caratteristiche nutrizionali dei loro prodotti, attraverso un'etichetta graficamente attraente e dettagliata. Visto che produrre un alimento sano e genuino costa di più che ricorrere ad economiche scorciatoie industriali, sarebbe infatti controproducente non comunicare all'acquirente le sue benefiche proprietà. Nelle etichette nutrizionali compaiono così numerose voci e grafici. Si cerca in questo modo di trasmettere un senso di qualità al consumatore, sottolineando, per esempio, il basso contenuto di nutrienti ritenuti dannosi per la salute. Di seguito è riportato, a titolo esemplificativo, il testo di un'etichetta alimentare particolarmente esauriente: successivamente spiegheremo nei dettagli il significato di ogni singola voce: * Valore energetico kcal 213 kj 900 PROTEINE 5,3 g CARBOIDRATI 58 g di cui zuccheri: 8g di cui amido: 50 g GRASSI 9g di cui: - saturi - monoinsaturi - polinsaturi 4,3 g 3,3 g 1,4 g FIBRA -solubile: -insolubile: SODIO 9g di cui: 4g 5g 4g Vitamine: Indica l'energia espressa in kcal fornita da 100 g di alimento Indica l'energia espressa in chiloJoule fornita da 100 g di alimento Indica i grammi di proteine contenute in 100 g di alimento Indica i grammi di carboidrati contenuti in 100 g di alimento Indica che i carboidrati presenti in 100 g di alimento sono costituiti da: x grammi di zuccheri semplici x grammi di amido Indica i grammi di grassi contenuti in 100 g di alimento Indica che i grassi presenti in 100 g di alimento sono costituiti da: x grammi di grassi saturi x grammi di grassi monoinsaturi x grammi di grassi polinsaturi Indica i grammi totali di fibra contenuti in 100 g di alimento Indica che la fibra presente in 100 g di alimento è costituita da: x grammi di fibra solubile x grammi di fibra insolubile Indica i grammi di sodio contenuti in 100 g di alimento Indica il contenuto vitaminico in 100 grammi di alimento: 0,3 mg B1 21%* 0,5 mg B6 30%* 6,8 mg *RDA: rapporta il contenuto vitaminico con la scala RDA PP 38%* *Accanto ai valori nutrizionali per 100 grammi di alimento, nell'etichetta nutrizionale possono essere specificati i valori per porzione o per pezzo. I GRUPPI ALIMENTARI I diversi alimenti e cibi che assumiamo ogni giorno con la dieta e l’alimentazione presentano una peculiare composizione in termini di nutrienti; ciò consente di caratterizzarli e quindi suddividerli nei così detti "GRUPPI ALIMENTARI’ o categorie. Gli alimenti presenti nei diversi gruppi sono tra loro simili per una caratteristica compositiva e quindi nutrizionale che li differenzia da quelli presenti in un altro gruppo. Non è però escluso che uno stesso alimento possa trovarsi "a cavallo’ tra due categorie, in quanto in esso si ritrovano contemporaneamente più costituenti. All’interno di un gruppo può quindi variare non solo il valore calorico ma soprattutto quello nutrizionale de diversi cibi. Effettuare una classificazione degli alimenti tracciando una vera e propria linea di demarcazione fra le varie categorie non è quindi così semplice e sarebbe riduttivo e semplicistico considerare ciascuno come fonte di un solo nutriente. E' questo il caso, ad esempio, di molti formaggi e latticini che vengono solitamente catalogati come alimenti PROTEICI, ma sono anche fonte di GRASSI ANIMALI; o dei legumi, che si presentano come una miscela più o meno equilibrata, a seconda della tipologia di legume di cui stiamo parlando, di CARBOIDRATI (o glucidi che dir si voglia), PROTEINE VEGETALI e GRASSI. I raggruppamenti non sono quindi così fiscali, e sicuramente l’argomento richiederà ulteriori approfondimenti. Partiamo dalle basi. ALIMENTI PROTEICI Tra i principali alimenti proteici ritroviamo le CARNI ROSSE (come il manzo, il suino, il cavallo e i prodotti ovi-caprini) e le CARNI BIANCHE (pollo, tacchino), ma anche FORMAGGI e LATTICINI derivati e le uova. Riguardo a quest’ultime bisogna distinguere tra l’albume o chiara, fonte unicamente di proteine, e il tuorlo che contiene invece in percentuale elevata anche grassi animali e colesterolo. Anche i pesci e molluschi presentano un elevato contenuto proteico, di valore biologico paragonabile a quello delle carni, se non superiore, in alcuni casi. La loro densità proteica è però minore. Diverso è invece il caso delle proteine vegetali in quanto presentano un valore biologico inferiore rispetto a quelle di origine animale e devono essere tra loro integrate. ALIMENTI GLUCIDICI I glucidi vengono distinti in "semplici’ e "complessi’ a seconda del numero di molecole di cui sono composti. I carboidrati complessi, di origine vegetale, sono gli amidi e le fibre e si ritrovano per esempio nei cereali, tuberi, verdura, legumi e semi. Il glicogeno è invece uno zucchero complesso presente nei tessuti animali. I principali carboidrati semplici (o zuccheri semplici), sono il Glucosio (presente nel sangue) il Fruttosio (presente nella frutta e nella verdura) il saccarosio e il lattosio (zucchero contenuto nel latte e suoi derivati). GLI OLI E I GRASSI ALIMENTARI E' necessario effettuare una duplice distinzione; la prima riguarda la consistenza. Con il termine OLI si indicano solitamente i grassi liquidi come ad esempio l’olio di oliva, mentre con il termine GRASSI quelli solidi, come ad esempio il burro e le margarine. A seconda dell’origine distinguiamo inoltre grassi vegetali e animali. Restano infine, ultimi non per importanza ma solo per il loro contenuto percentuale, nettamente inferiore rispetto a quello dei macronutrienti fin ora trattati, i MICRONUTRIENTI. Questi sono rappresentati da Vitamine e Sali Minerali diversamente distribuiti in ogni alimento presente nei gruppi. A cura della Prof.ssa Caterina Belcastro Fonte di informazione: http://www.my-personaltrainer.it Simboli riciclaggio. Prodotti Riciclati e Riciclabili. Fonte http://www.riciclandria.it/areascuole/ Simboli riciclaggio Indica materiali riciclabili: pneumatici per autovetture, birra tappeti, abbigliamento, carta, cartone, metallo, cuoio, e imballaggio che sono già stati in tutto il circuito del riciclo. Tale simbolo può essere abbinato per indicare che questi prodotti sono realizzati con materiali riciclati. Contributo per riciclaggio Questo simbolo indica che il produttore aderisce ai consorzi, previsti dalla legge, per organizzare il recupero e il riciclaggio degli imballaggi. Molto diffuso nel Nord Europa, in Italia è di scarso significato perché le Autorità competenti non hanno emanato disposizioni precise. Viene comunque esposto da parte dei produttori che esportano in altri paesi europei dove tali consorzi dono già funzionanti. ECOLABEL marchio di qualità ecologica Un fiore a dodici stelle con al centro la “E” di Europa é il marchio che segnala nei negozi della Comunità europea i prodotti con minor impatto negativo sull’ambiente. Creato dalla Commissione dell’Unione Europea nel 1992, è l’unico marchio ufficiale esistente in Europa per la qualità ecologica. Indica che il prodotto è stato ottenuto con un ridotto impatto ambientale in ogni fase del suo ciclo di vita (produzione, imballaggio, distribuzione, utilizzo, smaltimento). A ogni stadio del processo di produzione e di consumo, sono presi in esame aspetti come l’inquinamento di aria e acqua, le materie prime impiegate, il consumo di energia e di altre risorse naturali, i residui di pesticidi e di metalli pesanti gli effetti generali sull’ecosistema. I criteri sono elaborati secondo una complessa procedura che prevede l’intervento di organismi nazionali competenti (in Italia è L’Agenzia Nazionale per L’ambiente ) della Commissione Europea dei rappresentanti dell’industria, commercio , consumatori e ambientalisti. Qualsiasi impresa può chiedere alle proprie autorità nazionali l’attribuzione del marchio di qualità ecologica, che una volta ottenuto sarà valido in tutti i paesi comunitari. In Italia le procedure per l’attribuzione del marchio comunitario di qualità ecologica sono definite dal decreto n.413 del Ministero dell’Ambiente adottato il 2 Agosto 1995. La procedura per ottenere il marchio è ormai completa per dieci settori industriali carta igienica, carta per la casa, carta per fotocopie, lavatrici, frigoriferi, detersivi per lavatrici, lampadine a uno e a due attacchi, T-shirt e lenzuola, vernici e pitture per ambiente. Invito alla raccolta differenziata Questi simboli indicano genericamente che la confezione va gettata nei contenitori della raccolta differenziata. Il simbolo con il cestino che spesso appare raffigurato in varie modalità come ad esempio a sinistra, significa "non disperdere nell'ambiente dopo l'uso"; ci ricorda che i rifiuti non vanno abbandonati nell'ambiente ma riposti negli appositi contenitori. Il simbolo con la confezione schiacciata, anch'esso riportato in due esempi, si ritrova soprattutto nei contenitori brik del latte e dei succhi di frutta; essendo materiali poliaccoppiati, quindi difficilmente riciclabili, l'unica accortezza che possiamo attuare per diminuire il loro impatto ambientale è ridurne il volume appiattendoli, per occupare meno spazio. Anche per le bottiglie di plastica è evidente l'indicazione di provvedere al suo schiacciamento prima di introdurla nell'apposito cassonetto, così facendo essa occuperà meno spazio, circa 1/3 dell'originale. Il Laboratorio “Dimmi come mangi” A volte, specialmente alla tua età, non si hanno comportamenti alimentari corretti. Rifletti sulla tua alimentazione, rispondendo al seguente questionario: • Sei solito fare colazione al mattino? sì no • Cosa mangi abitualmente per la prima colazione? pane fette biscottate dolci da forno latte yogurt succo di frutta tè o altro………………………………… altro………………………………………… • Se ti capita di affrontare la mattinata scolastica senza aver fatto colazione, ti sembra che ciò incida sulla tua attenzione e sul tuo rendimento? sì no • La merenda a scuola: solitamente è costituita da ………………………………………….…………… è un’abitudine la mangi solo saltuariamente la acquisti sul momento è preparata a casa • Il pranzo e la cena: quale di questi cibi è sempre presente (P), quale saltuariamente (S), quale del tutto assente (A)? pane pasta riso minestra di verdure carne pesce uova formaggi salumi legumi verdura cotta verdura cruda patate frutta fresca frutta secca dolci acqua altre bevande (indicare quali): ….……………………………………………. pranzo Cena • Come giudichi il tuo menù? Monotono Vario • Abitualmente: mangi con calma consumi un pasto veloce • Cosa fai subito dopo il pranzo? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………… • Durante il pomeriggio, sei solito mangiare qualcosa prima di cena? abitualmente in modo saltuario • Mangi di più nelle seguenti occasioni: mentre studi quando guardi la televisione quando esci con gli amici dopo aver fatto sport • Cosa mangi nel pomeriggio? unica merenda a base di…………………………………………………………………………………… frequenti incursioni nel frigorifero per mangiare……………………………………………………… non mangio perché ………………………………………………………………………………………… • Cosa bevi nel pomeriggio? acqua bevande dolci (tè, succhi di frutta) bevande gassate non bevo perché ………………………………………………………………………………………………… SVILUPPO SOLIDI PER CREAZIONE DI ETICHETTE A CURA DELLA PROF. SSA BELCASTRO