piano di lavoro as 2012-2013 - isis mariagrazia mamoli bergamo

Ministero della Pubblica Istruzione
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE PER I SERVIZI SOCIALI
“ Ma r i a g r a zi a Ma m o l i ”
Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari - Liceo delle Scienze Umane
- Sede : Via Brembilla 3 – 24129 BERGAMO –
 035 260525 -  035 2650858 - sito: www.isismamolibergamo.it
email uffici: [email protected]
PIANO DI LAVORO A. S. 2012-2013
di SCIENZE NATURALI
CLASSI:
5^ sez. D, 5^sez. E indirizzo Logos
INSEGNANTI: prof.ssa ARENA CATERINA
FINALITÀ
Finalità delle discipline scientifiche è educare all’acquisizione di una mentalità critica e all’operare
inteso come sviluppo della dimensione progettuale della persona attraverso:
- L’acquisizione del metodo scientifico
- La comprensione e l’uso del linguaggio scientifico
- Lo sviluppo delle capacità di osservazione critica e comprensione dei fenomeni scientifici.
OBIETTIVI GENERALI:
Il percorso didattico viene definito sulla base degli obiettivi di apprendimento trasversali. Alla fine
del percorso l’alunno dovrà essere in grado di:




Saper utilizzare il linguaggio specifico in modo chiaro e rigoroso
Conoscere definizioni e concetti relativi ai contenuti proposti
Descrivere ed interpretare fenomeni e processi naturali
Saper distinguere all’interno di ciascun modulo i passaggi più significativi e le informazioni
essenziali
 Acquisire consapevolezza della continua evoluzione delle problematiche e delle conoscenze
scientifiche
 Riconoscere le principali relazioni tra gli argomenti trattati e la propria realtà personale e
territoriale
Di ogni modulo verranno presentati alla classe i contenuti, gli obiettivi, le attività atte a sviluppare
determinate capacità. I tempi di svolgimento saranno adattati ai ritmi di apprendimento degli allievi.
I moduli saranno integrati da argomenti di Educazione Ambientale e di Educazione alla Salute per
collegare i contenuti didattici alla vita quotidiana e stimolare il senso di responsabilità degli alunni.
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PARTIZIONE DEL PROGRAMMA
(scaletta dei contenuti articolata su base quadrimestrale, che si presta a facilitare agli
allievi il raggiungimento degli obiettivi comuni individuati dal consiglio di classe)
UNITÀ 1: L’ORGANIZZAZIONE DEL CORPO UMANO
1.
Settembre - Ottobre
ORGANIZZAZIONE GERARCHICA DEL CORPO UMANO
Conoscenze
 L’organizzazione dei tessuti.
 La funzione degli epiteli.
 I principali tipi di tessuti epiteliali.
 La funzione del tessuto muscolare.
 Il tessuto muscolare liscio e striato.
 Le funzioni del tessuto connettivo.
 I connettivi propriamente detti.
 I connettivi specializzati.
 Il tessuto nervoso.
Abilità
 Descrivere l’organizzazione strutturale dei tessuti.
 Elencare i tipi e le rispettive funzioni dei tessuti presenti nel corpo umano.
 Distinguere gli epiteli di rivestimento da quelli ghiandolari e sensoriali.
 Distinguere le ghiandole esocrine da quelle endocrine.
 Descrivere e distinguere i diversi tipi di tessuto muscolare.
 Classificare i tessuti connettivi in base alla loro funzione e alla composizione della matrice.
 Descrivere il tessuto nervoso distinguendo i neuroni dalle cellule gliali.
ORGANI,SISTEMI, APPARATI.
Conoscenze
 Gli organi e i sistemi che formano il corpo umano.
 I sistemi di coordinamento del corpo umano: nervoso ed endocrino.
 Le membrane interne.
 La cute.
Abilità
 Descrivere l’organizzazione strutturale del corpo umano.
 Elencare i diversi tipi di sistemi che compongono l’organismo umano.
 Indicare le diverse modalità con cui il sistema nervoso e quello endocrino garantiscono
l’equilibrio interno e l’adattamento alle condizioni ambientali.
 Illustrare le funzioni delle membrane interne distinguendo le sierose dalle mucose.
 Descrivere la struttura e le funzioni svolte dalla cute.
LA COMUNICAZIONE TRA LE CELLULE E LA REGOLAZIONE DELL’ATTIVITA’ CELLULARE.
Conoscenze
 Le modalità di comunicazione tra le cellule.
 Recettori e molecole segnale.
 La trasduzione del segnale.
 Le giunzioni serrate.
Abilità
 Illustrare come si svolge la comunicazione tra cellule.
 Spiegare la trasduzione del segnale.
 Descrivere le giunzioni serrate.
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CONTROLLO DELLA RIGENERAZIONE DEI TESSUTI
Conoscenze
 La capacità di rigenerazione dei tessuti.
 Le cellule staminali.
 Le cellule tumorali.
 Le sostanze cancerogene.
Abilità
 Classificare le cellule staminali in base alle loro caratteristiche.
 Distinguere le staminali embrionali da quelle adulte.
 Illustrare le caratteristiche delle cellule tumorali.
 Distinguere i tumori benigni da quelli maligni.
 Spiegare cosa si intende per metastasi.
 Spiegare come agiscono le sostanze cancerogene.
L’OMEOSTASI
Conoscenze
 Le condizioni da mantenere costanti.
 I meccanismi dell’omeostasi.
 La regolazione della temperatura corporea.
Abilità
 Elencare le variabili da mantenere costanti nel nostro organismo.
 Illustrare come lavora il sistema di controllo delle variabili.
 Illustrare l meccanismi di feedback negativo e positivo.
 Descrivere la regolazione a feedback negativo della temperatura corporea.
Competenze relative a tutta l’unità:
 Comprendere che il corpo umano è un’unità integrata formata da sistemi autonomi ma
strettamente correlati.
 Saper mettere in relazione il buon funzionamento del proprio corpo con il mantenimento di
condizioni fisiologiche costanti.
Unità 2. IL SISTEMA ENDOCRINO
Ottobre-Novembre
ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DEL SISTEMA ENDOCRINO
Conoscenze.
 Gli ormoni come messaggeri chimici.
 La natura chimica dei diversi ormoni.
 Ormoni idrosolubili e liposolubili.
 Ghiandole e cellule secretrici.
 Il controllo a feedback della secrezione ormonale.
Abilità.
 Descrivere le caratteristiche di un ormone.
 Distinguere le cellule endocrine dalle cellule bersaglio.
 Distinguere tra ormoni peptidici, ormoni steroidei e ormoni derivati da amminoacidi.
 Spiegare il meccanismo d’azione degli ormoni idrosolubili e liposolubili.
 Descrivere le ghiandole endocrine.
 Elencare le ghiandole endocrine del corpo umano associandole alle rispettive funzioni.
 Spiegare come viene regolata la secrezione ormonale.
 Individuare i legami tra sistema nervoso e sistema endocrino.
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INTEGRAZIONE TRA FUNZIONI NERVOSE ED ENDOCRINE A LIVELLO DELL’IPOFISI E
DELL’IPOTALAMO.
Conoscenze.
 Il rilascio di ADH e di ossitocina da parte della neuroipofisi.
 Gli ormoni prodotti dalla neuroipofisi.
 Gli ormoni ipotalamici.
Abilità.
 Descrivere le azioni dell’ADH e dell’ossitocina.
 Elencare gli ormoni secreti dall’adenoipofisi distinguendo le tropine dagli ormoni ad azione
diretta.
 Spiegare le relazioni tra ipotalamo ed ipofisi.
TIROIDE E PARATIROIDI.
Conoscenze.
 La struttura della tiroide.
 L’ormone tiroideo.
 Calcitonina e paratormone.
 La vitamina D.
Abilità.
 Descrivere la tiroide, gli ormoni da essa secreti e le relazioni tra ipotalamo ed ipofisi.
 Spiegare come l’ormone tiroideo stimola il metabolismo.
 Spiegare come calcitonina e paratormone interagiscono per regolare la concentrazione del
calcio nel sangue.
 Distinguere la vitamina D dalle altre vitamine descrivendone le azioni.
IL PANCREAS ENDOCRINO.
Conoscenze.
 La struttura del pancreas.
 L’insulina e il glucagone.
 La somatostatina.
Abilità.
 Descrivere la struttura del pancreas endocrino.
 Spiegare come avviene, ad opera dell’insuline e del glucagone, la regolazione della
glicemia.
 Spiegare come la somatostatina interviene nella regolazione della glicemia.
LE GHIANDOLE SURRENALI.
Conoscenze.
 Le ghiandole surrenali.
 Adrenalina e noradrenalina.
 Glucocorticoidi, mineralcorticoidi, steroidi sessuali.
Abilità.
 Descrivere le ghiandole surrenali, distinguendo tra regione midollare e regione corticale.
 Spiegare gli effetti differenti dell’adrenalina sulle diverse cellule bersaglio.
 Descrivere le azioni delle tre classi di ormoni steroidei prodotti dalla corticale surrenale.
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LE GONADI.
Conoscenze.
 La determinazione dei caratteri sessuali primari e secondari.
 Ormoni sessuali e sviluppo embrionale.
 Ormoni sessuali e cambiamenti puberali.
 Gli ormoni prodotti dall’epifisi e dal timo.
Abilità.
 Elencare gli ormoni prodotti dalle gonadi maschili e femminili.
 Distinguere i caratteri sessuali primari dai secondari, associandoli agli ormoni che li
determinano.
 Spiegare come gli androgeni inducono il differenziamento embrionale in senso maschile.
 Mettere in relazione l’azione degli ormoni ipofisari con lo sviluppo in età puberale.
 Descrivere l’effetto della melatonina nella regolazione dei ritmi biologici.
 Elencare gli ormoni prodotti dal timo e le loro funzioni.
Competenze relative a tutta l’unità.
 Comprendere l’importanza degli ormoni per controllare, modulare e integrare le funzioni del
corpo umano in risposta alle variazioni dell’ambiente interno ed esterno.
Unità 3. IL SISTEMA NERVOSO
Dicembre- Gennaio
L’ORGANIZZAZIONE E LA FUNZIONE DEL SISTEMA NERVOSO.
Conoscenze.
 Come opera il sistema nervoso.
 Le unità funzionali del sistema nervoso
 Le cellule gliali
 Il controllo a feedback della secrezione ormonale
Abilità.
 Elencare le fasi con cui opera il sistema nervoso.
 Distinguere le funzioni del sistema nervoso centrale da quelle del sistema nervoso
periferico.
 Descrivere il neurone evidenziando le funzioni delle diverse parti.
 Definire le sinapsi.
 Distinguere i neuroni sensoriali da quelli efferenti e dagli interneuroni.
 Spiegare le funzioni delle cellule gliali e della guaina mielinica.
I NEURONI GENERANO E CONDUCONO IMPULSI ELETTRICI
Conoscenze.
 Il potenziale di membrana dei neuroni
 Il potenziale di riposo
 Il potenziale d’azione
 La propagazione del potenziale d’azione
 I fattori che condizionano la velocità della propagazione dell’impulso nervoso
 Intensità dei potenziali d’azione
Abilità.
 Spiegare da che cosa dipende l’eccitabilità dei neuroni.
 Spiegare come viene mantenuto il potenziale di riposo.
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




Descrivere come vengono regolati i canali ionici.
Analizzare gli eventi che determinano il potenziale d’azione.
Spiegare come si propaga l’impulso nervoso.
Evidenziare l’importanza della guaina mielinica per determinare la velocità di propagazione
dell’impulso nervoso.
Spiegare perché i potenziali d’azione sono sempre uguali indipendentemente dallo stimolo
che li ha prodotti.
LE SINAPSI.
Conoscenze.
 La giunzione neuromuscolare
 La trasmissione sinaptica
 Le sinapsi tra neuroni
 I neurotrasmettitori
 Le sinapsi elettriche
Abilità
 Spiegare come funziona una sinapsi chimica.
 Distinguere una sinapsi eccitatoria da una inibitoria.
 Spiegare come il neurone postsinaptico integra le informazioni.
 Elencare i principali neurotrasmettitori correlandoli con le rispettive funzioni.
 Spiegare come funziona una sinapsi elettrica.
IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Conoscenze.
 L’organizzazione funzionale del sistema nervoso centrale
 Il telencefalo, Il diencefalo, Il tronco encefalico, Il cervelletto.
 Le meningi e il liquido cerebrospinale.
Abilità.
 Distinguere l’encefalo dal midollo spinale e la sostanza grigia dalla sostanza bianca.
 Spiegare l’organizzazione del telencefalo.
 Distinguere nel diencefalo il talamo, l’ipotalamo e l’epifisi collegandoli alle rispettive
funzioni.
 Indicare le regioni del tronco encefalico spiegandone le funzioni.
 Spiegare come è organizzato il cervelletto e quali funzioni svolge.
 Identificare nelle meningi e nel liquido cerebrospinale i sistemi di protezione del sistema
nervoso centrale.
IL MODOLLO SPINALE E I NERVI.
Conoscenze.
 I nervi spinali.
 I riflessi spinali.
 I nervi cranici.
Abilità.
 Descrivere la funzione dei nervi spinali.
 Spigare come funziona il riflesso spinale.
 Descrivere le funzioni dei nervi cranici
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IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO
Conoscenze.
 Il sistema nervoso autonomo.
 La divisione ortosimpatica e parasimpatica.
Abilità.
 Mettere in relazione il sistema nervoso autonomo con il sistema nervoso centrale.
 Distinguere il sistema autonomo in ortosimpatico, parasimpatico ed enterico.
IL TELENCEFALO.
Conoscenze
 L’organizzazione della corteccia cerebrale
Abilità
 Descrivere la struttura della corteccia cerebrale.
LE RETI NEURONALI
Conoscenze
 Apprendimento e memoria.
 Le capacità linguistiche.
Abilità
 Distinguere l’apprendimento dalla memoria.
 Mettere in relazione le capacità linguistiche co l’area di Broca e di Wernicke.
Competenze relative a tutta l’unità.
 Comprendere come il sistema nervoso controlla, modula e integra le funzioni del corpo
umano in risposta alle variazioni dell’ambiente interno ed esterno.
 Saper riconoscere nell’encefalo e, in particolare, nella corteccia cerebrale una struttura
sofisticata, sede delle capacità mentali come la memoria e il ragionamento.
 Comprendere che anche piccole alterazioni del funzionamento dell’encefalo possono
provocare notevoli anomalie sia fisiche sia comportamentali.
Unità 4. SISTEMA SCHELETRICO E MUSCOLARE
Febbraio
MUSCOLI STRIATI E LISCI.
Conoscenze.
 Le caratteristiche dei muscoli scheletrici.
 Le miofibrille.
 La contrazione muscolare.
 Le caratteristiche dei muscoli lisci.
Abilità.
 Individuare le caratteristiche comune a tutti i muscoli lisci.
 Identificare nel sarcomero l’unità funzionale del muscolo scheletrico specificandone la
struttura.
7


Spiegare il meccanismo molecolare della contrazione muscolare.
Descrivere la muscolatura liscia.
LO SCHELETRO
Conoscenze.
 L’endoscheletro umano.
 Le articolazioni.
Abilità.
 Descrivere l’organizzazione dello scheletro umano.
 Distinguere l’osso compatto dall’osso spugnoso.
 Elencare i vari tipi di articolazioni presenti nello scheletro umano.
Competenze.
 Comprendere che le informazioni che giungono agli organi effettori dal sistema nervoso
sono il risultato dell’elaborazione dei segnali captati dall’ambiente esterno e interno dai
recettori sensoriali.
Unità 5. L’APPARATO CARDIOVASCOLARE E IL SANGUE
Marzo
. L’ORGANIZZAZIONE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE
Conoscenze.
 Un sistema chiuso con una doppia circolazione.
 L’anatomia dell’apparato cardiovascolare.
 I movimenti del sangue.
Abilità.
 Descrivere la circolazione doppia e completa.
 Descrivere la struttura del cuore.
 Distinguere le arterie dalle vene.
 Spiegare il percorso del sangue nel corpo umano.
IL CUORE
Conoscenze.
 L’anatomia del cuore.
 Il ciclo cardiaco.
 Il battito cardiaco.
Abilità.
 Descrivere i tre strati che formano la parete del cuore.
 Descrivere gli eventi del ciclo cardiaco distinguendo la sistole dalla diastole.
 Indicare la funzione delle valvole cardiache e i problemi derivanti dal loro
malfunzionamento.
 Spiegare come insorge e si propaga il battito cardiaco.
I VASI SANGUIGNI E I MOVIMENTI DEL SANGUE
Conoscenze.
 Struttura e funzione delle arterie.
 I capillari.
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 Struttura e funzione delle vene.
 Il controllo del flusso sanguigno.
 Principali malattie cardiovascolari.
Abilità
 Descrivere la struttura delle arterie e delle vene in relazione alle loro rispettive funzioni.
 Descrivere la rete capillare correlandola con gli scambi effettuati tra il sangue in essa
contenuto e le cellule.
 Evidenziare i meccanismi che consentono al sangue di ritornare al cuore.
 Spiegare come il sistema nervoso e quello endocrino regolano il flusso sanguigno.
LA COMPOSIZIONE E LE FUNZIONI DEL SANGUE
Conoscenze.
 Gli elementi figurati e il plasma.
 Gli eritrociti, i leucociti e le piastrine.
 Emocromo e formula leucocitaria e altri parametri.
Abilità.
 Elencare gli elementi figurati e le loro rispettive funzioni.
 Descrivere la composizione del plasma e le sue funzioni.
 Descrivere gli eritrociti e il trasporto dei gas respiratori.
 Distinguere i diversi tipi di leucociti e le loro funzioni.
Competenze relative a tutta l’unità.
 Comprendere il ruolo fondamentale svolto dal cuore nel sistema cardiovascolare e
l’importanza di una perfetta coordinazione dei meccanismi che lo azionano e lo regolano.
 Mettere in relazione l’efficienza della circolazione con il proprio stato di salute.
 Comprendere le informazioni che le analisi del sangue ci danno sullo stato di salute.
Unità 6. L’APPARATO RESPIRATORIO
Aprile
L’ORGANIZZAZIONE E LA FUNZIONE DELL’APPARATO RESPIRATORIO
Conoscenze.
 I due processi della respirazione polmonare.
 L’anatomia dell’apparato respiratorio umano.
Abilità.
 Distinguere l’inspirazione dall’espirazione.
 Descrivere i diversi tratti dell’apparato respiratorio.
LA MECCANICA DELLA RESPIRAZIONE.
Conoscenze.
 Inspirazione ed espirazione.
 Le secrezioni del tratto respiratorio.
 Il controllo della ventilazione.
 Le malattie dell’apparato respiratorio
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Abilità.
 Descrivere l’inspirazione come un processo attivo e l’espirazione come un processo
passivo.
 Spiegare come varia la pressione nella ventilazione polmonare.
 Descrivere il ruolo svolto dal muco e dal surfactante.
 Spiegare come il sistema nervoso centrale controlla il normale alternarsi di inspirazioni ed
espirazioni.
 Evidenziare la stretta relazione tra sistema nervoso, recettori, apparato cardiovascolare e
respiratorio per garantire un adeguato apporto di ossigeno ai tessuti.
 Descrivere le principali malattie dell’apparato respiratorio.
 Comprendere come il fumo di sigaretta possa danneggiare il funzionamento dell’apparato
respiratorio.
Competenze relative a tutta l’unità.
 Comprendere le relazioni tra le strutture e le funzioni delle diverse parti dell’apparato
respiratorio.
 Saper mettere in relazione le funzioni dell’apparato respiratorio con quelle dell’apparato
cardiovascolare comprendendo la stretta interdipendenza di questi due apparati.
 Comprendere perché stili di vita scorretti possono danneggiare tali apparati e
compromettere lo stato di buona salute del nostro organismo.
Unità 7. L’APPARATO RIPRODUTTORE
Maggio - Giugno
L’ORGANIZZAZIONE E LE FUNZIONI DEGLI APPARATI RIPRODUTTORI MASCHILE E
FEMMINILE
Conoscenze.
 Le caratteristiche della riproduzione umana.
 L’anatomia dell’apparato riproduttore maschile.
 L’anatomia dell’apparato riproduttore femminile.
Abilità.
 Descrivere le caratteristiche della riproduzione umana.
 Descrivere gli organi dell’apparato riproduttore maschile e le ghiandole annesse.
 Descrivere gli organi dell’apparato riproduttore femminile.
LA GAMETOGENESI
Conoscenze.
 La spermatogenesi.
 L’oogenesi.
Abilità.
 Descrivere le tappe che portano alla formazione degli spermatozoi.
 Spiegare la funzione dei tubuli seminiferi, delle cellule del Sertoli e delle cellule interstiziali.
 Confrontare la spermatogenesi con l’oogenesi evidenziando analogie e differenze tra i due
processi.
FUNZIONI DEGLI APPARATI RIPRODUTTORI.
Conoscenze.
 Il controllo ormonale dell’attività sessuale.
 Il controllo ormonale nel maschio.
 Il ciclo ovarico e il ciclo uterino.
 Il controllo ormonale del ciclo femminile.
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Abilità.
 Individuare gli ormoni ipofisari e ipotalamici che controllano la produzione degli ormoni
femminili e maschili.
LA FECONDAZIONE E LOSVILUPPO EMBRIONALE
Conoscenze.
 Fecondazione e sviluppo embrionale.
 Le fasi della fecondazione.
 La segmentazione e l’impianto.
 La gastrulazione.
 Il ruolo della placenta.
Abilità.
 Distinguere lo zigote dall’embrione e dal feto.
 Spiegare la sequenza di eventi che porta alla fusione del nucleo maschile con quello
femminile.
 Distinguere la morula dalla blastula.
 Descrivere il processo di impianto dell’embrione nell’utero.
 Spiegare la struttura e la funzione della placenta.
ORGANOGENESI E ULTIME FASI DELLO SVILUPPO.
Conoscenze.
 Organogenesi.
 Accrescimento del feto.
 Il parto.
Abilità.
 Spiegare le tappe principali dell’organogenesi.
 Descrivere le funzioni degli ormoni prodotti durante il parto.
Competenze relative a tutta l’unità.
 Comprendere le differenze e la complementarietà degli apparati riproduttori maschile e
femminile che permettono la formazione e l’incontro dei gameti per consentire la nascita di
un nuovo individuo.
 Acquisire la consapevolezza che il processo di fecondazione innesca nella donna una
complessa serie di eventi che portano allo sviluppo di un organismo completo e autonomo.
La suddetta programmazione, così ricca di contenuti, rappresenta una traccia non vincolante
riguardo agli argomenti che saranno svolti nel corso dell’anno, poichè , dato l’esiguo numero di ore
a disposizione, i diversi temi verranno trattati con maggiore o minore approfondimento anche per
meglio adattarli alle esigenze formative delle singole classi.
Anche riguardo ai tempi, questi potranno subire delle lievi modifiche in relazione ai tempi di
apprendimento delle diverse classi.
Per tutte le unità gli obiettivi minimi si intendono raggiunti quando lo studente dimostrerà di aver
compreso e acquisito i contenuti essenziali ed una sufficiente capacità di rielaborazione personale,
unitamente ad un adeguato uso del lessico specifico.
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METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI (modalità di conduzione delle lezioni e delle
esercitazioni, strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi
individuati dal Consiglio di classe)

Metodo induttivo attraverso una discussione guidata per rilevare i prerequisiti e le conoscenze
pregresse.

Lezione frontale per definire gli obiettivi, inquadrare l’argomento, fornire dati, concetti, esempi e
terminologia

Lavoro di gruppo per approfondire l’argomento, scambiare informazioni, abituarsi all’esposizione
orale, esercitarsi, costruire schemi ed elaborare mappe concettuali

Visione di audiovisivi
STRUMENTI

Libro di testo

Audiovisivi

Appunti

Mappe concettuali

Materiali di laboratorio

Microscopi
CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITÀ DI VERIFICA
(con riferimento a quanto stabilito a livello di
dipartimenti):
- dei tempi di massima in cui si intendono collocare le prove di verifica
- degli strumenti che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione)
Relativamente alla valutazione periodica i docenti di scienze naturali, preso atto che la disciplina
non prevede da ordinamento l’obbligo di svolgere prove scritte , ma tenuto conto dell’opportunità di
garantire un congruo numero di prove di valutazione per ciascun quadrimestre, ritengono adeguato
prevedere almeno 2 prove per ciascun quadrimestre che, se si ritiene utile, possono anche essere
di natura scritta.
L’oggettività della valutazione verrà garantita dal docente attraverso una corretta interpretazione
della risposte fornite dagli allievi nelle prove orali in ordine al raggiungimento degli obiettivi come
indicati nella programmazione annuale (valutazione sufficiente) alla complessità della risposta
fornita alla ricchezza degli approfondimenti e dei collegamenti effettuati ed all’uso corretto e
puntuale della terminologia scientifica (valutazione superiore alla sufficienza). Il mancato
raggiungimento degli obiettivi minimi comporterà una valutazione non sufficiente.
La valutazione si esprime con voti numerici Da uno a dieci.
Per le prove scritte verrà usata la griglia di valutazione come di seguito descritta:
12
Voti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
%
1-19
20-29
30-39
40-49
50-59
60-69
70-
80-89
90-
97-
96
100
79
Descrittori
Grav.
Grav
Grav
Insuff
Insuff
Insuff
Insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Discreto
Distinto
Ottimo
Per i voti da 1 a 3 si considera una valutazione gravemente insufficiente con obiettivi non raggiunti
Per i voti da 4 a 5 si considera una valutazione insufficiente con obiettivi parzialmente raggiunti
Per i voti da 6 a 7 si considera una valutazione sufficiente con obiettivi raggiunti
Per i voti da 8 a 10 si considera una valutazione soddisfacente con obiettivi pienamente raggiunti
DATA_____________________
FIRMA ________________________________________
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