FISICA GENERALE I - A Cognome Corso di Studi Voto: Esercizio n. 1 A.A. 2011-2012 19 Settembre 2012 Nome Docente 9 crediti n. matricola 10 crediti 12 crediti Un’automobile di massa M frena, a partire dalla velocità iniziale v0, fino ad arrestarsi. Sapendo che a causa del riscaldamento dei dischi la forza frenante diminuisce con la distanza percorsa (calcolata dal punto in cui inizia la frenata) secondo la legge F(x)= F0exp(-kx), determinare la distanza di arresto. La vettura si arresterebbe per qualsiasi valore di v0 ? Perché ? Eseguire i calcoli per: M= 1000 kg, v0= 20 m/s, F0= 8000 N, k= 0.03 m-1. (Suggerimento: nella soluzione si utilizzi il teorema del lavoro e dell’energia cinetica) Dal teorema del lavoro (della forza di attrito Fa= -F(x)) e dell’energia cinetica: Da cui si ricava facilmente La distanza di arresto diverge per Esercizio n. 2 Una sbarra lunga L è inizialmente tenuta poggiata ad una parete inizialmente in posizione verticale. Quindi essa viene liberata e le sue estremità iniziano a scivolare vincolate e senza attrito su parete e pavimento rispettivamente (vedi figura). Si calcolino modulo direzione e verso della velocità finale vCM,f del centro di massa della sbarra e della velocità angolare f di quest’ultima nel momento in cui arriva a terra in posizione orizzontale ( = 0). Effettuare i calcoli per L = 1 m . rCM L(cos i sen j) ; 2 v CM L ( sen i cos j) 2 Nella posizione finale dalla conservazione dell’energia meccanica: 1 1 2 mgL mL2 L 2 I C f mv CM f ; IC ; v CMf f 2 2 2 12 2 con verso uscente dal foglio e diretta verso il basso. y O x Esercizio n. 3 Una granata di massa M è inizialmente ferma nel punto P0 di coordinate (0,h) , sulla verticale dell’origine O= (0,0) di un sistema di riferimento xy . M esplode in tre frammenti di masse m1 , m2 ed m3. Sapendo che i tre frammenti subito dopo l’esplosione hanno tutti velocità parallela all’asse x e che le masse m1 ed m2 cadono al suolo nei punti P1 e P2 rispettivamente, determinare il punto di caduta P3 della massa m3 e l’energia totale sviluppata nell’esplosione. Trascurare la resistenza dell’atmosfera. Eseguire i calcoli per: M= 20 kg, m1= m2= M/4, P1= (40,0) m, P2= (20,0) m, h= 10 m. Per la conservazione della quantità di moto il centro di massa del sistema rimane sempre sulla verticale di O. Ne consegue : mx i i i 0; M M M 1 x1 x2 x3 0; x3 - ( x1 x2 ) 30m 4 4 2 2 Inoltre, dal tempo di caduta tc=(2h/g)1/2= 1.43 s e dalle distanze orizzontali percorse si possono ricavare le velocità dei tre frammenti subito dopo l’esplosione; dato che nel piano orizzontale non agisce alcuna accelerazione, risulta: v1 x x1 x 28 m / s ; v 2 2 14 m / s ; v 3 3 21 m / s ; tc tc tc e di conseguenza l’energia liberata E 1 m v 2 4665 J 1 i i 2 Esercizio n. 4 Due moli di un gas perfetto biatomico vengono portati dallo stato termodinamico A allo stato B mediante una espansione libera. Il gas viene poi portato in uno stato C tramite una compressione adiabatica irreversibile in cui il gas compie un lavoro WBC . Infine, il gas ritorna allo stato iniziale A tramite una trasformazione isobara reversibile. Determinare la variazione di entropia dell’universo nel ciclo. Effettuare i calcoli con TA = 300 K e WBC = −2×103 J Espansione libera AB: Adiabatica irreversibile WBC U BC ncV (TB TC ) ncV (TA TC ) ; TC TA WBC / ncV 348.1 K Per quanto riguarda la variazione di entropia dell’universo, si ha: Q T J nc p ln A 8.65 T TC K TC TA ΔSU ΔS gas ΔSamb FISICA GENERALE I (B) Cognome Corso di Studi Voto A.A. 2011-2012 Nome 19.09.2012 n. matricola Docente 9 Crediti 10 Crediti Esercizio n. 1 Su un piano orizzontale sono posti due piattelli sovrapposti di uguale massa m= 0,5 kg e connessi tra loro mediante una molla di costante elastica k. Se dalla configurazione di equilibrio stabile la molla viene compressa ulteriormente di un tratto mg/k (con g accelerazione di gravità) e poi lasciata libera, determinare i valori minimo e massimo della reazione vincolare offerta dal piano durante il moto oscillatorio verticale del piattello superiore. 12 Crediti Rispetto alla configurazione indeformata all’equilibrio statico la molla risulta compressa di un tratto mg/k. Intorno a tale posizione il piatto superiore oscillerà con un’ampiezza determinabile dalla posizione e velocità iniziale della massa: A (lO l EQ ) 2 ( / vO ) 2 mg / k Pertanto al massimo la molla sarà compressa di 2mg/k, comunicando al piattello inferiore una spinta verso il basso pari a 2mg. In tali condizioni l’equazione della dinamica del piatto inferiore (sempre fermo) proiettata lungo l’alto sarà: RNMax-mg-Fel=0 ; quindi ma pari a RNMax =3mg = 14,7 N. Quando il piattello è nel punto più alto del suo moto armonico verticale la molla risulta indeformata e quindi il piano fornirà un valore minimo della reazione di contatto pari al solo peso del piattello inferiore RNmin = mg = 4,9 N. Esercizio n. 2 Ad una ruota omogenea di massa m= 1 kg, raggio R= 0,1 m, inizialmente ferma su un piano orizzontale scabro col quale presenta un coefficiente di attrito statico s= 0,2, viene applicato un momento motore assiale crescente linearmente nel tempo M(t)=Bt, con B= 0,2 Nm/s costante. Si determini l’istante tc in cui il moto cessa di essere di puro rotolamento. Le equazioni cardinali per un osservatore inerziale solidale con il piano si scrivono . F ma C ; M Ce I C ω Per il puro rotolamento, detta FA la forza d’attrito diretta nel verso del moto, proiettando le precedenti si ha: x FA mxC ; M (t ) FA R I C I C C . R Ricavando FA dalla seconda e sostituendola nella prima, con I C mR 2 / 2 , si ottiene 2M (t ) mxC 3R Che sostituita nella prima fornisce 2M (t ) 2 B FA t. 3R 3R Il puro rotolamento cessa quando FA FA. max s mg , cioè per 3R s mg t c 1,47 s. 2B Esercizio n. 3 Su un piano orizzontale liscio sono disposti a riposo due blocchi di pesi PA = 100 N e PB = 250 N. Se i due blocchi presentano tra loro un coefficiente di attrito = 0.4 determinare l’accelerazione relativa di A rispetto a B nel caso che ad A sia applicata una forza costante orizzontale F = 250 N come in figura. A F B Poiché F > mAg le due masse presentano un moto relativo. μmA g 1.57 m/s 2 mB F μmA g F μmA g a A 20.6 m/s 2 mA Per B si ha (per un osservatore inerziale): μmA g mB aB aB Per A si ha (per un osservatore inerziale): mAa A L’accelerazione relativa è: a rel a A - a B 19.03 m/s 2 Esercizio n. 4 Una macchina termica operatra due sorgenti alle temperature T1 = 550 K e T2 = 320 K con un rendimento pari alla metà del rendimento massimo ottenibile operando fra le due medesime temperature. Se la quantità di calore assorbita a ciclo è Q1 = 12 kJ determinare quanti cicli al secondo deve compiere la macchina per fornire una potenza pari a P = 50 kW. 1 1 T MAX 1 2 2 2 T1 Q Q2 L 1 Q1 Q1 N L L , dove N è il numero di cicli eseguiti nel intervallo di tempo t t N P P 20 Hz pertanto: t L 1 T2 Q1 1 2 T1 La potenza è: P FISICA GENERALE (V.O.) Cognome Corso di Studi Voto A.A. 2011-2012 Nome 19.09.2012 n. matricola Docente 10 Crediti Esercizio n. 1 Su un piano orizzontale liscio sono disposti a riposo due blocchi di pesi PA = 100 N e PB = 250 N. Se i due blocchi presentano tra loro un coefficiente di attrito = 0.4 determinare l’accelerazione relativa di A rispetto a B nel caso che ad A sia applicata una forza costante orizzontale F = 250 N come in figura. A F B Poiché F > mAg le due masse presentano un moto relativo. μmA g 1.57 m/s 2 mB F μmA g F μmA g a A 20.6 m/s 2 mA Per B si ha (per un osservatore inerziale): μmA g mB aB aB Per A si ha (per un osservatore inerziale): mAa A L’accelerazione relativa è: a rel a A - a B 19.03 m/s 2 Esercizio n. 2 Una macchina termica operatra due sorgenti alle temperature T1 = 550 K e T2 = 320 K con un rendimento pari alla metà del rendimento massimo ottenibile operando fra le due medesime temperature. Se la quantità di calore assorbita a ciclo è Q1 = 12 kJ determinare quanti cicli al secondo deve compiere la macchina per fornire una potenza pari a P = 50 kW. Q Q2 1 1 T L MAX 1 2 1 2 2 T1 Q1 Q1 N L L , dove N è il numero di cicli eseguiti nel intervallo di tempo t t N P P 20 Hz pertanto: t L 1 T2 Q1 1 2 T1 La potenza è: P Esercizio n. 3. Una particella puntiforme di carica q>0 e massa m si muove senza attrito su una guida circolare di raggio r, posta nel piano xy con centro nell’origine O degli assi coordinati. La particella parte da ferma. La guida è immersa in un campo magnetico B uniforme diretto lungo z, con modulo lentamente variabile nel tempo B(t)=Bt/t0 k dove B e t0 sono costanti positive note.Calcolare: a) Il campo elettrico E indotto in ogni punto della guida dal campo magnetico. b) La velocità angolare della particella durante il suo moto al tempo t* Utilizzare per i calcoli numerici: r=10 cm, B = 1 T, t0=10-2 s, q=10-9C, t*=10 s , m=10-6 kg a) Dalla legge di Faraday otteniamo: da cui |E|= rB/(2t0) = 5 V/m b) La forza magnetica e la reazione vincolare forniscono la forza centripeta che mantiene la particella sulla traiettoria circolare. La forza tangenziale è data dalla forza elettrica, quindi: = 0.5 rad/s Esercizio n. 4. Una particella con energia cinetica E0 viene sparata perpendicolarmente ad un piano infinitamente esteso con densità superficiale di carica uniforme Determinare da quale distanza deve essere sparata la particella affinché si fermi sul piano carico. Per i calcoli numerici utilizzare: q=10-9C, 10-2C/m2, E0 =1 J La forza, perpendicolare al piano carico, in modulo è: = 0.56 N L=Ecin= -Fd quindi d= E0/F= 1.79 m FISICA 1 Cognome Corso di Studi Voto Nome 5 Crediti Esercizio n. 1 Su un piano orizzontale liscio sono disposti a riposo due blocchi di pesi PA = 100 N e PB = 250 N. Se i due blocchi presentano tra loro un coefficiente di attrito = 0.4 determinare l’accelerazione relativa di A rispetto a B nel caso che ad A sia applicata una forza costante orizzontale F = 250 N come in figura. A F B Poiché F > mAg le due masse presentano un moto relativo. μmA g 1.57 m/s 2 mB F μmA g F μmA g a A 20.6 m/s 2 mA Per B si ha (per un osservatore inerziale): μmA g mB aB aB Per A si ha (per un osservatore inerziale): mAa A L’accelerazione relativa è: a rel a A - a B 19.03 m/s 2 Esercizio n. 2 Una macchina termica operatra due sorgenti alle temperature T 1 = 550 K e T2 = 320 K con un rendimento pari alla metà del rendimento massimo ottenibile operando fra le due medesime temperature. Se la quantità di calore assorbita a ciclo è Q1 = 12 kJ determinare quanti cicli al secondo deve compiere la macchina per fornire una potenza pari a P = 50 kW. Q Q2 1 1 T L MAX 1 2 1 2 2 T1 Q1 Q1 N L L , dove N è il numero di cicli eseguiti nel intervallo di tempo t t N P P 20 Hz pertanto: t L 1 T2 Q1 1 2 T1 La potenza è: P FISICA 2 (5 CFU) A.A. 2011-2012 19.09.2012 Cognome Nome n. matricola Corso di Studi Docente Voto Esercizio n. 1. Una particella puntiforme di carica q>0 e massa m si muove senza attrito su una guida circolare di raggio r, posta nel piano xy con centro nell’origine O degli assi coordinati. La particella parte da ferma. La guida è immersa in un campo magnetico B uniforme diretto lungo z, con modulo lentamente variabile nel tempo B(t)=Bt/t0 k dove B e t0 sono costanti positive note. Calcolare: c) Il campo elettrico E indotto in ogni punto della guida dal campo magnetico. d) La velocità angolare della particella durante il suo moto al tempo t* Utilizzare per i calcoli numerici: r=10 cm, B = 1 T, t0=10-2 s, q=10-9C, t*=10 s , m=10-6 kg c) Dalla legge di Faraday otteniamo: da cui |E|= rB/(2t0) = 5 V/m d) La forza magnetica e la reazione vincolare forniscono la forza centripeta che mantiene la particella sulla traiettoria circolare. La forza tangenziale è data dalla forza elettrica, quindi: = 0.5 rad/s Esercizio n. 2. Una particella con energia cinetica E0 viene sparata perpendicolarmente ad un piano infinitamente esteso con densità superficiale di carica uniforme Determinare da quale distanza deve essere sparata la particella affinché si fermi sul piano carico. Per i calcoli numerici utilizzare: q=10-9C, 10-2C/m2, E0 =1 J La forza, perpendicolare al piano carico, in modulo è: = 0.56 N L=Ecin= -Fd quindi d= E0/F= 1.79 m