il trattamento endourologico retrogrado della calcolosi cistinica

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IL
TRATTAMENTO
ENDOUROLOGICO
RETROGRADO
DELLA
CALCOLOSI
CISTINICA
Paolo Beltrami, Laura Bettin, Alessandro Iannetti, Massimo Iafrate, Lorenzo Angelini, Patrizia
Bernich, Claudio Valotto, Filiberto Zattoni
Clinica Urologica – Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche –
Università degli Studi di Padova
U.O.C. di Nefrologia e Dialisi d.U. – Azienda Ospedaliera Univesitaria Integrata – Verona
INTRODUZIONE
La calcolosi cistinica è sostenuta dalla cistinuria, malattia genetica rara caratterizzata da un alterato
trasporto degli aminoacidi dibasici a livello dell’orletto a spazzola delle cellule del tubulo contorto
prossimale. Tende a manifestarsi clinicamente in età precoce, nella maggior parte dei casi entro la
seconda decade di vita ed è caratterizzata da un decorso di tipo recidivante. La terapia medica
(alcalinizzazione delle urine e uso di farmaci quali la tiopronina) e comportamentale
(iperidratazione e conseguente iperdiuresi) sono però gravose, tanto che la compliance del paziente
stimata risulta inferiore al 15%. La frequente interruzione della terapia farmacologica fa sì che i
soggetti sviluppino recidive, con formazione di calcoli a rapida crescita spesso di dimensioni
elevate, con conseguente necessità di plurimi interventi di rimozione attiva dei calcoli nell’arco
della vita. Riportiamo la nostra recente esperienza nel trattamento endourologico di tale forma di
litiasi renoureterale.
MATERIALI E METODI
Dal gennaio 2009 al settembre 2012 sono stati reclutati 19 pazienti (12 maschi e 7 femmine) di età
mediana 24 anni (IR 22.75), trattati con metodiche endourologiche per la bonifica di calcolosi
cistinica presso la nostra Clinica. Sono state eseguite 48 procedure, 34 litotrissie per via retrograda
per calcoli ureterali (URS) e renali (RIRS) e 14 litotrissie percutanee per calcolosi renale (PCNL), a
cui si aggiungono 9 litotrissie extracorporee, per un totale di 29 assi trattati (6 pazienti hanno
presentato calcolosi bilaterale ed in 4 casi erano recidivi nello stesso lato). 3 pazienti sono ancora in
corso di trattamento.
RISULTATI
Mentre con PCNL la bonifica è risultata completa nella maggior parte dei casi con una singola
seduta, con la URS/RIRS, come prevedibile, l’esito del trattamento si correla in modo
statisticamente significativo (p=0,0005) con le dimensioni dei calcoli. Considerando gli assi trattati
esclusivamente con URS/RIRS, la bonifica completa è avvenuta nell’83% dei casi con un unico
trattamento per calcoli iniziali di diametro inferiore ai 20 mm, nel 44% per calcoli di dimensioni
superiori ai 20 mm. La durata operatoria e il tempo di degenza sono risultati minori per l’approccio
retrogrado rispetto alla via percutanea (rispettivamente, p=0.034 e p<0.0001). Nell’82% dei casi
non si sono registrate complicanze, nel restante 18% sono comparse complicanze minori: una
lesione ureterale, documentata con lo spandimento di mezzo di contrasto al controllo radiologico al
termine della procedura, in 5 casi si è avuta febbre, risoltosi con adeguata terapia antibiotica.
DISCUSSIONE
L’URS/RIRS è una procedura efficace, sicura, mini-invasiva e ripetibile, motivo per cui risponde
maggiormente ai bisogni dei pazienti affetti da calcolosi cistinica.
CONCLUSIONI
Essendo l’efficacia della RIRS inferiore per calcoli di dimensioni superiori a 20 mm, è
fondamentale uno stretto follow-up per poter diagnosticare e trattare i calcoli con approccio
retrogrado qualora siano ancora di dimensioni contenute.
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