Progetto Speciale G. Sasso Comunicato Stampa Sintesi La nostra posizione in linea con principi e finalità “M5S” è chiara da tempo: 1) il programma Cialente, inquadrato nella proposta Letta per il rilancio economico del Cratere del sisma, appare anacronistico e diseconomico (quindi … elettoralistico-truffaldino !); 2) derivando da un Progetto Speciale regionale obsoleto e naturalisticamente e climatologicamente impraticabile, contraddice il modello di sviluppo scelto e vigente che, (tra Sistema dei Parchi,PRP e QRR,ZPS e SIC) delinea una Regione a forte caratterizzazione ambientale (APE… Parco Costa Teatina,ecc,) in cui la forte agricoltura della collina litoranea (vino e olio) insieme alla zootecnia dell’appennino (latte,formaggi,carne e prodotti di nicchia), svolgono un ruolo prioritario, mentre l’industria va fortemente qualificata e l’energia deve abbandonare il fossile per puntare su risparmio ed energie alternative. In particolare: -le Fontari con un aumento di portata oraria possono benissimo essere realizzate sul tracciato attuale con qualche aggiustamento limitato di razionalizzazione; -il recupero degli obsoleti impianti di M. Cristo (abbandonati …non a caso ad oltre 20 anni !!) che potrebbero contare su una stagione di 20/25 giorni effettivi utili /anno è improduttiva e diseconomica ; -l’impianto di collegamento tra la Fossa di Paganica e la cima del M. Scindarella presenta alcune pesanti complessità correndo in diagonale su un versante sud molto acclive che si affaccia su costoni valanghivi … con conseguenti grossi problemi di sicurezza; -i 3 impianti di fatto con la necessità di almeno 10/12 dipendenti rischiano di non potenziare gli introiti per la Stazione ma … in concreto declassati a soli impianti di trasferimento /arroccamento concretizzerebbero solo il raddoppio delle spese energetiche con un aggravio insieme agli stipendi di un ulteriore 40 % dell’attuale disavanzo annuo dl CTGS; - pertanto alla luce della logica del pareggio di bilancio, obbligatorio anche per le ex municipalizzate/SPA, non si comprende quale logica ispiri la pervicacia del Sindaco su tali scelte; -a tale riguardo è appena il caso di sottolineare che la tanto invocata “privatizzazione” è andata complessivamente “deserta” nel senso che … è palese che gli IMPIANTI SONO UN DEBITO PERENNE E SE … NON CI SONO CONTROPARTITE IMMOBILIARI TURISTICORISETTIVE … neanche INVITALIA vuole compromettersi; -appare perciò ,in tale quadro,velleitario e impraticabile (e forse anche..”perculativo”) l’avvio di un referendum elettoralistico “paesano” per modificare perimetri dei Parchi ..o peggio SIC e ZPS conseguenti a ricerche scientifiche su parametri europei sulla base delle quali le stesse aree sono assurte a tutela di valenza europea. Per quanto sopradetto riteniamo che tali finanziamenti debbano essere riconvertiti su un turismo tipologicamente e temporalmente più ampio esteso all’intero territorio-parco, puntando su un centro di lavorazione e commercializzazione dei prodotti agro-silvo-pastorali, con una prioritaria attenzione al recupero del patrimonio edilizio dei centri storici pedemontani. MEETUP ComitatusAquilanus-Periferie unite