RELAZIONE WALKING ITALY DEL MESE DI AGOSTO 2012
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$t03Alta Versilia: Cardoso, Pruno e Volegno$p01
$img=6322/100/80/s <b>Cardoso</b> e' un paese dell’Alta Versilia, situato a 278 m. s.l.m., ed e' diventato
famoso per la tragica alluvione che lo ha colpito il 19 giugno 1996, alluvione che causo' danni inestimabili e
la morte di 14 persone. Il borgo, base di partenza per numerose escursioni sulle Apuane e dominato dalla
mole del monte Forato, nasce nel 1407 dalla fusione di 3 villaggi: Cardoso, Malinventre e Farneta. A
Cardoso sono particolarmente legato perché vi e' nato il mio amico Agostino Bartolucci, purtroppo
scomparso il 16 marzo 2006, nipote del Nonno della Pania Angelo Bartolucci. Due sono le chiese presenti in
paese: la Parrocchiale di Santa Maria Assunta e la piccola chiesa di San Leonardo, situata sopra Cardoso,
nella zona delle Prade. $WK380 $p01
$img=6523/100/80/s <b>Pruno </b>e' un paese dell'Alta Versilia, situato a 475 m. s.l.m., in comune di
Stazzema, ed e' dominato dalla mole della Pania della Croce, del monte Procinto e del monte Forato: anzi
questo borgo, e segnatamente la casa di Piastrola, e' uno dei migliori luoghi per osservare il fenomeno del
sole che, all'alba, passa dentro l'arco del Monte Forato. $p01 In quest'itinerario si parla dell'amico Agostino
Bartolucci, nipote del Nonno di Collemezzana Angiolo Bartolucci: purtroppo il 16 marzo 2006 Agostino e'
deceduto ed e' stata una grande perdita non solo per me ma anche per tutti gli amanti delle Alpi Apuane,
perché la sua casa di Collemezzana ha fornito ospitalita' a tante persone.$p01 Il paese mantiene un
impianto prettamente medioevale, come evidenziano le strette viuzze che lo attraversano: s'e' conservato
magnificamente tanto che, prestando un po' d'attenzione, e' ancora possibile rilevare incisa la data di
costruzione d'alcune abitazioni (ho notato un 1739 e un 1782) sopra l'arco posto sopra la porta d'ingresso.
Tra i materiali impiegati per costruire queste antiche case, soprattutto sulle soglie e sui davanzali, si nota il
marmo cipollino (e' di colore verde chiaro) di cui esisteva una cava poco sopra l'abitato. $WK176 $p01
$img=8985/100/80/s Adagiato di fronte al monte Forato e ai piedi della Pania della Croce, in Alta Versilia, a
un’altitudine di 438 m. si trova <b>Volegno</b>. Entrando in paese il primo monumento che notiamo e' il
Monumento ai Caduti: subito dopo incontriamo la chiesa parrocchiale di S. Maria delle Grazie, riedificata
negli anni Trenta del Novecento, con campanile in stile neo – gotico eretto nel 1888. All’interno dell’edificio
sacro si possono osservare i resti dell’Oratorio cinquecentesco della Madonna delle Grazie, la cui festa si
celebra a Volegno l’8 settembre. Dopo la chiesa si trova la Piazza Risorgimento, luogo di ritrovo degli
abitanti e sito dove si svolgono le attivita' ludiche e turistiche. $p01 A Volegno ha vissuto gli ultimi anni
della sua vita il pittore tedesco Manfred Linke: il 16 aprile 2007 il noto pittore e' stato trovato morto nella
sua casa di Volegno, probabilmente stroncato da un infarto alcuni giorni prima. A dare l'allarme sono stati i
vicini di casa che non lo vedevano uscire di casa da due giorni. I lavori di Manfred Linke hanno raccolto
molti consensi soprattutto nelle ultime mostre. $p01 Volegno, insieme a Pruno, e' stato scelto per un
progetto di teleriscaldamento a legno: il cippato fornira' acqua calda e dovra' rendere i due paesi
indipendenti dal punto di vista energetico. $WK432 $p01
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$t03Garfagnana: Filicaia, Poggio, Vitoio, Casatico, Petrognano e San Donnino $p01
$img=11662/100/80/s <b>Filicaia</b> e' un piccolo paese della Garfagnana, Comune di
Camporgiano, posizionato lungo la SR 445 della Garfagnana, fra Castelnuovo di Garfagnana e Il
Poggio. Nei pressi del borgo si trova Villa Turri, ora proprieta' privata, eretta nel XIX secolo in stile
neoclassico come molti edifici della Toscana settentrionale. La chiesa parrocchiale e' dedicata a S.
Rocco. Nel 1902 a Filicaia e' nato il grande scienziato Francesco Vecchiacchi, pioniere nelle
ricerche per la progettazione e realizzazione di ponti radio e telecomunicazioni. Nel campo delle
misure elettriche per primo costruisce dei frequenzimetri (che prendono il suo nome) ed e'
riconosciuto internazionalmente per avere per primo sviluppato la teoria del multivibratore, alla
base dei circuiti elettronici per la generazione e la manipolazione di impulsi. I suoi studi sulla
propagazione delle microonde hanno costituito fino alla fine degli anni ’60 del Novecento la piu'
vasta base di dati disponibile a livello mondiale. $WK969 $p01
$img=11669/100/80/s Situata nella valle della Ferriera, al trivio delle strade che conducono ad
Aulla, a Careggine e al lago di Vagli, <b>Poggio</b> e' la frazione piu' grande del Comune di
Camporgiano: anticamente era nota come San Terenzo. Il toponimo Poggio ha avuto origine dopo
la sua annessione al Comune di Camporgiano. L’edificio piu' importante del borgo e' la chiesa
parrocchiale di Santa Maria Assunta, eretta nel XVI secolo: l'edificio fu raso al suolo durante i
bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, in quanto Poggio si trova lungo la linea ferroviaria
Lucca - Aulla, nei pressi di un grande viadotto ferroviario, ma fu subito ricostruito. Nei pressi del
paese, in localita' La Villa, si trova l'antica chiesa romanica di San Biagio, che si puo' raggiungere
in breve percorrendo una stretta strada: la piccola chiesa e' una delle piu' belle costruzioni
romaniche della Garfagnana. Nei pressi della stazione ferroviaria un sentiero conduce sulle rive del
torrente Edron, dove si trova un antico ponte medioevale in pietra. Il viadotto ferroviario della linea
Lucca - Aulla, che scavalca il fiume Serchio, collegando i paesi di Villetta San Romano e Poggio, e'
il ponte ferroviario in muratura piu' alto d’Europa. $WK970 $p01
$img=11688/100/80/s <b>Vitoio</b> e' un piccolo borgo d'origine medievale situato in Alta
Garfagnana, nel Comune di Camporgiano: vi s'incontrano due chiese, la chiesa di San Rocco e la
chiesa di Santa Maria Assunta. $p01 La chiesa di San Rocco risale al XVIII secolo ed ha struttura
semplice in pietra, la chiesa di S. Maria Assunta, costruita nel 1300, fu rimodernata nel 1784, con la
ristrutturazione interna dell’edificio. Conserva la Madonna del Rosario, dipinto settecentesco
realizzato da Giovan Battista Ponsi, e una preziosa pala attribuita a Pietro da Talada, risalente al
XVI secolo. Nell'abside si trova una Madonna in marmo bianco realizzata nel 1500. $WK971 $p01
$img=11697/100/80/s <b>Casatico</b> e' un piccolo borgo d'origini medioevale che si trova in
Alta Garfagnana, nel Comune di Camporgiano, a breve distanza dal capoluogo comunale. E' anche
assai vicino a Vitoio, paese con il quale ha condiviso tutta la sua storia, visto che la distanza tra i
due centri abitati e' di un chilometro appena. Situato a 718 m. s.l.m., Casatico presenta l'Oratorio
dello Spirito Santo: la chiesa parrocchiale, pero', e' quella di Santa Maria Assunta in Vitoio. Nella
parte alta del paese, raccolta intorno alla chiesa, si trovano ancora tracce delle strutture medioevali
originarie. $WK972 Sp01
$img=11704/100/80/s Il borgo di <b>Petrognano</b> si trova in Garfagnana, nel Comune di Piazza
al Serchio, a circa due chilometri dal capoluogo comunale. Posizionato a strapiombo sul fiume
Serchio, arroccato sulla roccia lavica, e' formato da poche case raggruppate intorno all'antica chiesa
di San Biagio. Questo edificio religioso, d' origine romanica, si trova incastonato nella roccia e il
campanile sembra che nasca dalla roccia stessa. Anticamente sopra la rupe di gabbro rosso alla
quale e' appoggiata la chiesa si trovava una piccola rocca. $WK973 $p01
$img=11715/100/80/s <b>San Donnino</b> e' una frazione del Comune di Piazza al Serchio, in
Garfagnana: si trova sulla riva orografica destra del fiume Serchio, di fronte alla confluenza del
torrente Serchio di Sillano con il torrente Acqua Bianca, a una altitudine di 558 m. s.l.m.. Le prime
notizie storiche di questo piccolo borgo risalgono al 1179: il paese conserva ancora oggi parte del
suo aspetto medioevale. La chiesa parrocchiale, edificata nel 1490 dal vescovo di Lucca Nicola
Sandonnini, nativo del paese, e' intitolata a San Donnino, martire di Fidenza: all'interno del sacro
edificio si conserva l'altare maggiore in legno decorato del '700. Nei pressi della chiesa si trova il
Monumento ai Caduti, realizzato in pietra rossa: il cippo e' sovrastato da una croce marmorea e, sul
fronte del monumento, dentro una nicchia, e' apposta la lapide. $WK974 $p01
$t01Giorno 13$p01
$t03Macchia Antonini e Fabbrica di Arcigliano$p01
$img=11728/100/80/s La <b>Macchia Antonini</b> e' una splendida area boschiva di duecento
ettari, situata sulla Montagna Pistoiese, a una altitudine di circa 950 metri, nel Comune di Piteglio.
E' caratterizzata dalla presenza di grandi piante, alcune centenarie, con all’interno vasti prati, un
piccolo lago ed una fattoria. La Macchia Antonini e' amministrata da un ente benefico, il Legato
Antonini, costituito per gestire la fattoria ed il patrimonio boschivo della ex Macchia Grande,
lasciata in eredita' da un ricco proprietario terriero pistoiese, l'ingegnere Pellegrino Antonini, al
Comune di Pistoia. Al centro di questa vasta zona si trova la Cappella della famiglia Antonini: qui
e' sepolto il benefattore, il quale lascio' scritto nel suo testamento che la domenica piu' prossima al
20 agosto di ogni anno si dovesse tenere una festa popolare in suo onore. La festa e' nata nel 1827 e
da allora si tiene ogni anno con grandissima partecipazione popolare: inizia la mattina con la Santa
Messa, celebrata nella cappella Antonini,e procede poi per tutto il giorno lungo la strada (Via
Provinciale della Val di Forfora) e nei grandi prati della Macchia. E' certamente la festa con piu'
partecipazione di folla che si tenga in tutta la montagna pistoiese. $WK975 $p01
$img=10684/100/80/s <b>Fabbrica di Arcigliano</b> e' un piccolo borgo d'antica origine che si
trova a pochi km. da Pistoia, sui primi contrafforti dell'Appennino tosco - emiliano, a 400 m. s.l.m.:
il toponimo e' citato gia' in un documento del 1051. Il paese e' stato disabitato per lungo tempo: alla
fine del XX secolo e' stato ristrutturato completamente e tutte le case, che erano completamente
rovinate, sono tornate a nuova vita, cosi' come la chiesa, tanto che ora si presenta come un piccolo
gioiello immerso nel verde dei boschi. La chiesa, dedicata a San Frediano, si trova al lato sud del
piccolo borgo e la sua abside ne costituisce l'estremita', tanto da costituire la prima immagine del
paese stesso. Per la chiesa si e' attuato il rifacimento totale della copertura, a struttura lignea con
capriate in vista. $WK871 $p01
$t01Giorno 20$p01
$t03Mugello: Galliano, Pieve di S. Agata, Scarperia, Pieve di S. Maria a Fagna, Ponte di Cimabue, Casa di
Giotto, chiesa di S. Martino a Vespignano,Vicchio, Lago di Montelleri$p01
$img=11747/100/80/s <b>Galliano</b> e' un borgo del Mugello, Comune di Barberino, d'origine
antica, anche se ultimamente e' assunto alle cronache mondane perché qui nel giugno 2012 la
famosa cantante Madonna ha girato un suo video. Il paese e' nato e si e' sviluppato intorno al
castello della nobile famiglia Ubaldini, che si stabili' in questa zona addirittura nel VII secolo.
Galliano acquisi' sempre piu' importanza perché situato sull'antica strada che conduceva al Passo
dell'Osteria Bruciata, unico valico che allora metteva in comunicazione Firenze col nord Italia.
Quando nel 1306 iniziarono ad essere costruite altre strade fra Toscana e Italia settentrionale, il
paese perse d'importanza e decadde. Sembra che il toponimo Galliano derivi da gallo e, infatti,
l'immagine del gallo si trovava sopra una delle principali porte d'accesso al borgo. L'edificio piu'
importante e' la Pieve di San Bartolomeo, che risale al XII secolo, ma che si mostra nelle forme
attuali in seguito alla ristrutturazione effettuata nella meta' del XIX secolo. Al suo interno sono
conservate opere di pregio, come una tavola di Filippo Lippi, mentre di notevole bellezza e' il
chiostro, che era annesso all'antico monastero. $WK976 $p01
$img=11752/100/80/s <b>S. Agata in Mugello</b> e' sempre stata centro di un'importante viabilita'
fin dai tempi preistorici a causa della particolare posizione geografica, ai piedi dell'Appennino, sulla
direttrice naturale che dalla piana di Firenze conduce alla Pianura Padana: da qui transita, infatti,
una lunga dorsale che dalla Sieve risale ai valichi appenninici, i piu' agevoli del tratto tosco emiliano, e in particolare al Passo dell'Osteria Bruciata. Il borgo e' famoso per la sua splendida
Pieve, uno dei piu' importanti edifici romanici della Toscana, che risale al 1175, come documenta la
data scolpita su una formella del fonte battesimale, originariamente appartenente al pulpito che
rovino' con il terremoto del 1542. Le sue notevoli dimensioni, eccessive rispetto alla popolazione
cui doveva servire, testimoniano l'esigenza di accogliere un gran numero di pellegrini che andavano
e tornavano da Roma. S. Agata negli ultimi tempi e' divenuta famosa per un Museo molto
particolare, quello di Sant'Agata Artigiana e Contadina di Leprino, con personaggi in legno,
costruiti da Faliero Lepri (detto Leprino), tutti in movimento per riprodurre scene di vita quotidiana
riferite ad antichi mestieri e abitudini del passato. $WK330 $p01
$img=11772/100/80/s A 292 m. s.l.m., al centro del Mugello, si trova l'antico borgo di
<b>Scarperia</b>, fondato nel 1306 dalla Repubblica fiorentina lungo la Via Bolognese, per
contrastare la potente famiglia degli Ubaldini. In origine si chiamava Castel S. Barnaba ed era stato
costruito in un luogo conosciuto come la Scarperia, perché alla scarpa, vale a dire ai piedi,
dell'Appennino. Lo stemma del Comune di Scarperia e' lo stesso del Comune di Firenze: giglio
rosso in campo bianco. Cresciuto ed ingranditosi proprio per la sua posizione lungo l’importante
strada per Bologna, nel 1752 subisce un grave tracollo economico, quando il governo dei Lorena,
per migliorare la viabilita' transappenninica, costruisce la strada carrozzabile della Futa, che taglia
fuori Scarperia dalle correnti di traffico che avevano fatto la sua fortuna. Si riprende lentamente da
questo tracollo, grazie anche alla produzione di ferri taglienti, per cui e' nota in tutto il mondo:
infatti, questa cittadina si e' caratterizzata per essere uno dei centri di produzione piu' noti d’Italia e
in tempi recenti, si e' assistito ad un rinnovato sviluppo di questa attivita' che ha permesso a
Scarperia di mantenere il suo ruolo di centro nazionale e internazionale dei ferri taglienti. Nel
Palazzo dei Vicari si trova il Museo dei ferri taglienti, che testimonia la storia del coltello dalle
origini fino ai giorni nostri, con esposizione di coltelli prodotti dai locali maestri del ferro. Oggi
Scarperia e' nota anche perché nei suoi pressi si trova l’Autodromo del Mugello, dove si disputano
importanti gare automobilistiche e, soprattutto, motociclistiche come il Campionato Mondiale.
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$img=11777/100/80/s La <b>Pieve di S. Maria a Fagna</b> si trova nei pressi di Scarperia, in
Mugello, lungo la strada che conduce a San Piero a Sieve, sopra un colle che domina il corso del
torrente Levisone. Vanta antiche origini, tanto da essere citata gia' nel 1018: ha avuto diversi nobili
fra coloro che hanno goduto del giuspadronato, tra i quali anche la famiglia Machiavelli. Proprio
Niccolo' Machiavelli la cita il 2 dicembre 1497 in una sua lettera lettera indirizzata ad un prelato
della corte papale affinché la curia cercasse di salvaguardare la pieve dalle bramosie della famiglia
Pazzi, che volevano toglierla ai Machiavelli. La localita' Fagna, dove sorge la chiesa, trae il proprio
toponimo dagli alberi delle farnie, specie di querce assai diffuse in Mugello. D'origine romanica,
l'edificio subi' una radicale restauro barocco nel 1770, che ne altero' completamente la forma:
l'abside, ad esempio, internamente si presenta ricco di stucchi barocchi, mentre dall'esterno e'
visibile nella sua originaria bellezza. Internamente ha pianta basilicale, coperta da volta a botte,
suddivisa in tre navate da due serie di pilastri rettangolari: conserva diverse opere d'arte, tra le quali
la piu' importante e' l'Assunzione della Vergine, olio su tavola eseguito da Santi di Tito nel 1587,
dalle misure notevoli (cm. 350 x 235). $WK977 $p01
$img=11786/100/80/s Percorrendo la Strada Regionale n. 551 del Mugello, nel tratto che va da
Borgo San Lorenzo a Vicchio, non lontano dal colle di Vespignano, dove si trova la casa natale di
Giotto, sulla destra un’indicazione conduce verso il torrente Ensa, dove c’e' il ponte di Ragnaia,
detto <b>Ponte di Cimabue</b>: qui, secondo la tradizione, sarebbe avvenuto il famoso incontro tra
Cimabue e Giotto fanciullo, intento a disegnare una pecora su una pietra. Il ponte che vediamo
attualmente e' stato eretto nel Cinquecento e ha sostituito quello medioevale che sorgeva alla fine
del Duecento.$p01 Molti ritengono che questo incontro non sia mai avvenuto, ma il Vasari nelle sue
famose Vite ne fa espressamente cenno con le seguenti parole$p01 Andando un giorno Cimabue per
sue bisogne da Fiorenza a Vespignano, trovo' Giotto che, mentre le sue pecore pascevano, sopra
una lastra piana e pulita con un sasso un poco appuntato ritraeva una pecora di naturale….
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$img=11796/100/80/s La <b>Casa di Giotto</b> e' situata sul colle di Vespignano, nel Comune di
Vicchio, in Mugello: la tradizione afferma che qui, nel 1267, ebbe i natali il grande pittore. Si tratta
di un edificio medioevale che, nel corso dei secoli, ha subito diverse modifiche: a un intervento
effettuato nel 1840, ne sono seguiti diversi altri che hanno mutato l'aspetto originario. La casa subi'
gravi danni con il terremoto del 1919: crollo' addirittura tutto il primo piano. Restaurata poco dopo,
ha subito l'ultimo intervento nel 2008: oggi si presenta non solo come museo tradizionale, perché,
oltre a mostrare la vita e le opere di Giotto, risulta luogo d'incontro e di produzione artistica.
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$img=11809/100/80/s La <b>chiesa di San Martino a Vespignano</b>, ricordata gia' dal 1218,
sorge nel punto piu' elevato dell'antico castello di Vespignano, Comune di Vicchio, in Mugello,
famoso perché ha dato i natali al grande pittore Giotto, la cui casa nativa dista poche decine di metri
dalla chiesa stessa. Nel 1329 fu priore della chiesa di Vespignano Francesco, figlio di Giotto. Il
campanile della chiesa e' una torre medievale, sulla cui sommita', in tempi recenti, e' stata costruita
una cella campanaria che non ha niente a che vedere con l'antica costruzione: un vero scempio. La
chiesa risale al XIII secolo, ma ha subito radicali trasformazioni nella meta' del XIX secolo e nel
1940, restauri che hanno cancellato quanto restava della costruzione originaria. L’interno, a navata
unica, conserva opere di pregio come un tabernacolo attribuito a Mino da Fiesole e un organo del
'700, con intagli dorati, restaurato recentemente. $WK980 $p01
$img=11820/100/80/s <b>Vicchio</b> e' una cittadina del Mugello assai famosa perché qui sono
nati due tra i piu' grandi pittori che abbia avuto l'umanita': Giotto, che e' nato nella frazione di
Vespignano, e il Beato Angelico, che e' nato nel paese di Rupe Canina. Il suo territorio fu abitato
dagli Etruschi, ma si puo' dire che il borgo sia stato creato alla fine del '300 dalla citta' di Firenze
per fronteggiare le potenti famiglie nobili degli Ubaldini e dei Guidi. Il primo nucleo sorse nel
1295, quando fu costruito il ponte di Montesassi, l'attuale Ponte a Vicchio, per scavalcare il fiume
Sieve. Il paese assunse il nome di Vico, toponimo che si e' poi trasformato in Vicchio. Il nucleo
della cittadina attuale e' Piazza Giotto, al centro della quale campeggia il monumento al grande
pittore: sul lato est di questa piazza si trova la pieve di S. Giovanni Battista, mentre sul lato ovest
s'incontra la Torre dei Cerchiai, uno dei pochi resti di quelle che erano le mura che un tempo
circondavano Vicchio. In paese si trovano anche l'Oratorio di San Filippo Neri, o della
Misericordia, la casa di Benvenuto Cellini (il quale e' nato a Firenze, ma qui possedeva
un'abitazione dove ha riseduto diverse volte), il Museo d'Arte Sacra Beato Angelico, che custodisce
opere d'arte del territorio, qui riunite da chiese e oratori, per sottrarle ai furti alle quali erano
sottoposte. $WK981 $p01
$img=11825/100/80/s Il <b>lago di Montelleri</b>, che si trova sul lato nord dell'abitato di
Vicchio, in Mugello, e' stato realizzato nel 1972 con funzione di riserva idrica e pesca: col passare
del tempo e' diventato parco naturale, con percorsi ideali per passeggiate, tanto da essere luogo di
svago e di ritrovo per tutti gli abitanti della cittadina mugellese, nota nel mondo per avere dato i
natali a due tra i piu' grandi pittori mai esistiti, Giotto e il Beato Angelico. La pesca in questo
specchio d'acqua e' consentita secondo le modalita' della Legge regionale n. 7 del 2005, con alcune
restrizioni, come l'obbligo di rigettare in acqua il pesce pescato, l'obbligo di usare esche naturali e il
divieto di usare pesce vivo o morto come esca. $WK982