Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI Relazione Scuola Sel_Pianalafara_CHEE01006P DD_Statale_Atessa_CHEE01000C Via del Sangro Atessa 10 Chieti TL057--18/05/2004 OGGETTO: U.A.S. Indirizzo: Comune: Distretto: Provincia: Squadra: Data: PREMESSA Nell'ambito del progetto pilone denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team TL057 ha effettuato n° 1 sopralluogo presso il complesso scolastico sito nel Comune di Atessa (Ch ), in Via del Sangro n° 0 in data 18/05 2004. La scuola in oggetto condivide il sopracitato complesso scolastico con la scuola materna Pianalafara. IL COMPLESSO SCOLASTICO descrizione: La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da n°3 unità edilizie denominate per convenzione con le lettere maiuscole dell’alfabeto. Il complesso considerato è stato realizzato unendo fisicamente e funzionalmente due costruzioni in muratura già esistenti, mediante una terza costruzione in cemento armato, collegate tra loro in perfetta aderenza senza giunto tecnico a norma. L’intero complesso è inscrivibile in un rettangolo molto lungo. Il complesso presenta uniformità planimetria che in elevazione, in riferimento alle unità geometriche primitive che la compongono sia in le masse risultano simmetriche e ben distribuite rispetto agli assi di simmetria generali in pianta, un pò meno in elevazione, poiché in alzato si rileva la presenza del corpo centrale di altezza doppia, e un certo gioco dei volumi dei corpi laterali che presentano internamente una differente altezza. Non è noto come fossero utilizzate all’ origine le due costruzioni in muratura; ma attualmente una di queste è collegata fisicamente e funzionalmente alla nuova annessione in c.a. è utilizzata come scuola elementare. L’altra costruzione in muratura pur essendo anch’essa collegata fisicamente alla struttura in cemento armato realizzata successivamente, non presenta alcuna relazione funzionale interna con questa. La porzione di edificio in muratura che oggi ospita la scuola elementare è stata di recente ristrutturata complessivamente a seguito di un quadro fessurativo conseguente a un generale problematica geotecnica. L’intervento è stato effettuato, inserendo nella struttura in muratura catene, e sistemando le numerose lesioni presenti nelle aule; inoltre è stato effettuato un intervento sulle fondazioni con l’inserimento di micropali. L’occasione del recupero ha consentito di effettuare la modifica della distribuzione interna dei locali con l’aggiunta di locali bagni, ma senza modificare le strutture portanti interne. A seguito di tali lavori è stata anche effettuata una prova di carico sui solai/copertura dei locali per verificarne la capacità portante. L’altra porzione del complesso sempre in muratura non è stata mai revisionata nelle strutture portanti ed e stata solo effettuata la chiusura di una portafinestra. Dette unità edilizie si configurano all’interno del complesso scolastico come porzioni di edificio unite in aderenza senza giunto tecnico a norma. L’unità edilizia A edificata intorno al 1960, rappresenta una delle due costruzioni originarie del complesso, è stata oggetto di una ristrutturazione complessiva in data recente. Questa presenta n° 1 piani abitabili, senza sottotetto e piano seminterrato, si sviluppa per un altezza media interpiano di 4.0 m, ed una superficie coperta di 233 mq, La struttura verticale è del tipo in muratura portante con mattoni pieni. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in latero-cemento gettato in opera con travetti prefabbricati, con cordoli in c.a. a tutti i livelli. La copertura è piana in calcestruzzo armato gettato in opera con cordoli in c.a. L’unità edilizia B edificata intorno al 1960 , non è stata oggetto di alcuna revisione. Questa presenta n° 1 piani abitabili senza sottotetto e piano seminterrato, si sviluppa per un altezza media interpiano di 4.0 m, ed una superficie coperta di 206 mq. La struttura verticale è del tipo in muratura portante con mattoni pieni . Gli orizzontamenti sono con struttura portante il latero-cemento gettato in opera con travetti prefabbricati, con cordoli in c.a. a tutti i livelli. La copertura è piana in calcestruzzo armato gettato in opera con cordoli in c.a. L’unità edilizia C edificata nell’anno 1996 rappresenta l’ultima porzione realizzata, elemento di connessione tra l’unità edilizia A e B, non è mai stata oggetto di alcun intervento. Questa presenta n° 2 piani di cui abitabile solo il piano terra; utilizzato come atrio corridoio, ed ad aule. (la doppia altezza interessante la parte centrale della costruzione individua comunque un solo ambiente di volume pari a due piani non utilizzabile al piano primo per la mancanza di solaio intermedio). presenta un sottotetto non accessibile nella porzione a piano terra ed è priva di piano seminterrato, si sviluppa per un altezza media interpiano di 3.1 m, ed una superficie coperta di 276 mq. La struttura verticale di questa unità edilizia risulta essere del tipo con telaio in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante il latero-cemento gettato in opera con travetti prefabbricati e cordoli in c.a.. La copertura e ha falde con struttura portante in latero cemento e travetti prefabbricati, con cordoli in c.a. All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola in oggetto e della scuola materna. Il numero di utenti contenuti nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso e di n° 152 tra studenti, personale docente, personale non docente più eventuali altri non quantizzabili, di cui n° 96 riferibili alla scuola elementare, e n° 56 riferibili alla scuola materna. Analisi dettagliata delle utenze: Unità edilizia A Tutto l’edificio è utilizzato come scuola elementare per complessive 96 unità più eventuali altre non quantizzabili. Le aule utilizzate come mensa palestra aula computer sono utilizzate solo saltuariamente e dunque il numero degli utenti potenziali non è determinabile, si presume che questa unità edilizia possa contenere nella condizione più sfavorevole circa 96 utenti più altri eventuali non quantizzabili. Unità edilizia B L’edificio è utilizzato come scuola materna da circa 56 unità più altre eventuali non quantizzabili. Nella presente unita edilizia sono presenti anche personale di servizio alla cucina. Unità edilizia C L’edificio è utilizzato come porzione della scuola elementare contenente prevalentemente le aule e il corridoio atrio. La presente unità edilizia è utilizzata quotidianamente da 96 unità più altre eventuali non quantizzabili. CRITICITA’ Al momento del sopralluogo sulla struttura portante visibile relativa all’unità edilizia A non si è rilevato nessun quadro fessurativo , mentre sulle componenti il quadro fessurativo riscontrato risulta essere esteso per meno del 10%, e un livello massimo del danno valutato di lieve entità per quanto riguarda le componenti e la struttura. Per quanto concerne l’unità edilizia B non si è rilevato alcun quadro fessurativo sulle strutture portanti visibili, mentre sulle componenti il quadro fessurativo riscontrato interessa meno del 2%, e un livello massimo del danno valutato di nessuna entità per quanto riguarda le componenti e la struttura. Nell’ unità edilizia C non si è rilevato alcun quadro fessurativo sulle strutture portanti visibili, mentre sulle componenti il quadro fessurativo riscontrato interessa meno del 10%, e un livello massimo del danno valutato di lieve entità per quanto riguarda le componenti e la struttura. Si consiglia pertanto di tenere sotto attento controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso. Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non si evidenziano criticità immediate riguardanti le unità edilizie afferenti il complesso scolastico, per quanto riguarda gli indicatori diretti dei rischi ma, considerando che l’unità edilizia A è stata oggetto di una ristrutturazione complessiva a causa di un quadro fessurativo serio e ampio determinato da problematiche geotecniche in un recente passato, si presume che limitatamente all’unità edilizia B possa sussistere un rischio potenziale determinato dalla natura dell sottosuolo, comunque non sono intervenute trasformazioni che hanno dato luogo a importanti incrementi di carico e riduzioni di resistenza sulle strutture, non sono intervenuti incrementi significativi dei sovraccarichi di esercizio o variazioni di destinazione d’uso, non sono stati realizzati, ristrutturati locali in sotterraneo né sono state eseguite opere di scavo. Gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc,) non sono stabilmente ancorati alle pareti, ma sono generalmente di altezza minore a mt 1.50 salvo qualche eccezione. Non si rileva, la presenza di elementi architettonici non strutturali incombenti e male ammorsati. Non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori diretti dei rischi così come individuate nel dettaglio nelle schede di rilievo. Quadro fessurativo Lo stabile presenta globalmente un sufficiente stato di fatto all’ analisi del quadro fessurativo presente. Sono state individuate lesioni minime sui solai/soffitti in tutte le unità edilizie costituenti il complesso scolastico di nessun interesse tecnico determinate molto probabilmente dal differente coefficiente di dilatazione termica dei materiali sottostanti o da lievi lesioni per assestamento della struttura. Alcune lesioni risultano essere maggiormente estese, ma solo espressione di un distacco della struttura portante dalle murature, individuate nelle schede lesioni con maggior chiarezza. Le lesioni di maggiore interesse risultano essere tutte quelle presenti nell’unità edilizia A, la cui genesi è sicuramente riconducibile alle azioni tensionali indotte alla struttura portante dall’ ultima ristrutturazione avvenuta, con l’inserimento di catene e micropali. O quelle presenti rispettivamente sul piano di aderenza tra le unità edilizia A e B e B e C unite senza giunto tecnico. L’unità edilizia B non presenta alcun quadro fessurativo. L’unità edilizia C presenta solo lesioni orizzontali sui solai/soffitti delle aule, parallele ed emisimettriche rispetto all’asse longitudinale del corridoio. Descrizione dettagliata delle lesioni per unità edilizia: Unità edilizia A Le lesioni prevalenti riscontrate nell’Unità edilizia A successive alla ristrutturazione di questa porzione di complesso scolastico sono molto probabilmente conseguenti ad una assestamento della struttura alle minime e diffuse azioni tensionali determinate dall’azione meccanica delle catene inserite nelle murature portanti e dalla realizzazione dei micropali. Le lesioni maggiormente evidenti sono sull’architrave della porta della palestra e sull’architrave della porta della mensa. Le presenti lesioni sono giacenti sullo stesso piano e sono ambedue diagonali. Le restanti rilevate sui solai sono prevalentemente lineari ad esclusione di quelle situate nella mensa che presentano un andamento intermittente di cui una con un flesso con due angoli retti. Le restanti lesione sono tutte presenti nel corridoio e nel ripostiglio, prossimi al piano di aderenza tra l’unità edilizia A e l’unità edilizia C a cornice sulle pareti presenti su questo piano. Le restanti lesioni nei locali bagni sono determinate dall’inserimento di nuovi tramezzi. Le restanti lesioni sono quelle riscontrate sul piano di aderenza tra l’unità edilizia A e C, significative come ampiezza e lunghezza ma scarsamente significative da un punto di vista tecnico. Unità edilizia B Le lesioni riscontrate in questa unità edilizia risultano essere minime per lo più determinate dal differente coefficiente di dilatazione termica del materiale sottostante, di alcun interesse tecnico. Le uniche lesioni maggiormente grandi sono quelle situate in prossimità del canale di scarico della cappa nel locale cucina della scuola materna, ma di alcun interesse tecnico. Unità edilizia C Questa unità edilizia individua lesioni minime su quasi tutte le superfici, di alcun interesse tecnico, alcune delle quali sulle linee di aderenza tra murature e struttura portante in c.a. Le uniche lesioni di un qualche interesse sono quelle presenti nelle aule prossime al corridoio longitudinale che in alcune aule risultano essere doppie e parallele. Tali lesioni interessano i solai/soffitti in senso longitudinale nelle porzioni di solaio più prossime al tramezzo perimetrale con il corridoio. Sono emisimetriche rispetto all’asse longitudinale del complesso edilizio, e presentano continuità geometrica ma non fisica. Considerazioni: Alla sola ispezione visiva senza controlli strumentali risulta assai difficile esprimere valutazioni di assoluta certezza sullo stato di fatto della costruzione. Considerando l’età del complesso e le tecniche utilizzate nella realizzazione delle parti costituenti il complesso e gli interventi di ristrutturazione effettuati in un recente passato si ritiene che esso possa svolgere egregiamente alla sua funzione strutturale in condizione statica. Non è noto se la struttura dell’ edificio in c.a. sia stato armato per resistere ad azioni sismiche. In condizione dinamica l’ elevato grado di articolazione planimetrica e di disomogeneità delle masse che compongono il complesso dovrebbe rappresentare comunque un elemento di riduzione della risposta alle sollecitazione esterne dell’ intera struttura soprattutto nelle zone di aderenza delle diverse porzioni costituenti l’intero complesso. La presenza delle lesioni riscontrate nell’ unità edilizia A successive alla ristrutturazione con l’ inserimento di catene e micropali già documentato dovrebbe essere segno solo di un assestamento della struttura alle tensioni determinate dal nuovo intervento tecnico. Non sono note le modalità tecniche su come siano stati realizzati i solai, ma considerando che nella ristrutturazione è anche stata effettuata una prova di carico sui solai, si presume che questo possa svolgere egregiamente la sua funzione strutturale in condizione statica. L’unità edilizia B pur non presentando alcun quadro fessurativo di rilievo e alcuna problematica di natura geotecnica, e pur sempre prossima all’unità edilizia A che ha evidenziato invece problemi di questa natura. A tale riguardo risulta chiaro che un intervento di adeguamento della struttura alle normative antisismiche ridurrebbe notevolmente eventuali rischi possibili, e non evidenti ad una sommaria analisi statica. Nel caso dell’unità edilizia B non sono note le modalità tecniche di esecuzione dei solai/soffitti, si presume che questi siano simili a quelli dell’unità edilizia A, ma non essendo state effettuate prove tecniche di carico su questa porzione di complesso edilizio se ne sottolinea almeno un controllo tecnico. Si segnala un precario stato dei contatori dell’energia elettrica con cavi elettrici esterni a vista non sistemati secondo la norma. Il quadro fessurativo riscontrato nella unità edilizia C è molto probabilmente determinato dall’ assestamento del terreno per un maggiore abbassamento di questo al disotto delle fondazioni per effetto del maggior peso della parte centrale (si rileva infatti una maggiore presenza di pilastri in una minore area, gravati da una maggiore massa per la presenza della porzione di edificio con doppia altezza) di questa unità edilizia rispetto ai corpi laterali e anteroposteriori dello stesso. IL SITO descrizione: L’area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di circa 1910 mq, si trova in località Piazzano nella periferia del capoluogo in una zona di modesta urbanizzazione, l’ accesso principale alla scuola è sulla strada comunale che mette in comunicazione la scuola con la viabilità principale. L'area di pertinenza dell' edificio recintata ha una forma inscrivibile in un rettangolo. Questa presenta sul lato destro e su quello posteriore un sufficiente spazio per la movimentazione di mezzi meccanici, che non risulta possibile nella parte di pertinenza anteriore situata tra recinzione ed edificio. Le parti laterali e posteriori presentano una superficie coperta di manto di cotica erbosa ben compattato con qualche avvallamento. Essa ha, dal punto di vista morfologico, una configurazione di tipo in pianura, l’area di pertinenza non è stata oggetto di lavori di alcun tipo negli ultimi dieci anni. Nella parte antistante la scuola sono presenti pochi alberi che non ostacolano eventuali operazioni di soccorso. Sono presenti due accessi carrabili all’area di pertinenza recintata dell’edificio: L'accesso all'area di pertinenza sul lato destro (rispetto al fronte principale) è consentito da un ingresso sufficientemente ampio per il transito di qualsiasi tipo di veicolo, che mette in comunicazione la parte laterale destra e posteriore permettendo un accesso alla scuola ad eventuali mezzi di soccorso direttamente dalla viabilità principale. criticità: Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non si evidenziano criticità immediate per quanto concerne gli indicatori diretti e indiretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso scolastico ad esclusione delle problematiche geologiche sopraccitate. Nelle vicinanze del complesso scolastico non si sono verificate modificazioni del fondo stradale, ne sono note informazioni di rifacimenti del tappetino superficiale per problemi connessi a questa causa, non sono stati effetuati scavi, né demoliti fabbricati o ultimate nuove costruzioni negli ultimi cinque anni; non esistono infine sorgenti di potenziali inquinanti di origine chimica o biologica. Per quanto riguarda eventuali valutazioni sulla situazione geomorfologica e litologica si rimanda alla allegata relazione geologica . Arch. Giancamillo Laureti Dati di Vulnerabilità Unità Edilizia A B C Indice di Classe Vulnerabilità danno Strutturale (Da) (VS) 8 8 A B0 A0 B0 di Indice di Vulnerabilità di Area (VA) 0 0 0 Indice Rischio Sismico (IRS) .00E+00 .00E+00 .14E-01 di Probabilità Frazione di collasso utenti annuo (Pca) esposti (Ue) .00E+00 .00E+00 .21E-03 0.60 0.59 0.72 di Danno presunto (D95) 0.00 0.00 0.17 Note esplicative L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto (A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni. Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente. Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al 90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%. L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola. Varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media; se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito. L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese. La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici che crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il numero di anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero di vittime attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui semplicemente descritto dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente. In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli stessi.