Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile

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Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola SME “Umberto I°” CHMM068003
SME Umberto I° CHMM068003
Viale Cappuccini
Lanciano
10
Chieti
TL047
25 novembre e 9 dicembre 2003
PREMESSA
Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team TL047 ha effettuato n°2
sopralluoghi presso il complesso scolastico sito nel Comune di Lanciano (CH), Viale Cappuccini in data
25/11/2003 e 09/12/2003.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da n. 3 unità edilizie denominate per convenzione
con le lettere maiuscole dell’alfabeto.
Dette unità si configurano, all’interno del complesso scolastico, come porzioni di edificio separati l’uno dall’altro da
giunti tecnici.
L’unità edilizia A, edificata nella metà degli anni Sessanta, presenta n. 4 piani abitabili di cui l’ultimo di estensione
molto ridotta rispetto ai sottostanti, e si sviluppa per un altezza media interpiano di 3.50 m ed una superficie
coperta di 995.00 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato e tamponature di mattoni
doppio UNI. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in laterocemento con cordoli a tutti i livelli. La
copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante in laterocemento e cordolo in c.a.
Planimetricamente, l’unità edilizia, si compone di due volumi identici, ribaltati ed uniti a costituire la forma di L.
Ogni braccio dell’edificio presenta un blocco servizi ed un corpo scala leggibili, entrambi, esternamente. Essendo
il terreno in pendenza ed incoerente, l’edificio è stato realizzato su fondazioni a travi rovesce a monte e su pali
nella parte a valle dove il piano è riempito con terreno di riporto. I corpi scala risultano collegati tra loro tramite le
fondazioni realizzate su travi rovesce; in uno di essi nell’anno 2000 è stata inserita la cabina ascensore. (Le
informazioni relative alle fondazioni sono state acquisite dai documenti di progetto conservati c/o l’archivio storico
del comune).
L’unità edilizia B, edificata a partire dagli inizi degli anni Settanta, presenta un solo abitabile, e si sviluppa per un
altezza media interpiano di 5.40 m ed una superficie coperta di 441.00 mq. La struttura verticale è del tipo con
telai in calcestruzzo armato. La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante in
laterocemento e cordolo in c.a. L’unità edilizia costituisce, principalmente, la palestra che risulta collegata all’unità
edilizia A tramite una “bretella” che ospita i servizi igienici e gli spogliatoi. Le fondazioni sono del tipo a plinti.
L’unità edilizia C, edificata nel 1982, presenta un piano abitabile ed un piano seminterrato di minore estensione
utilizzato come archivio, e si sviluppa per un altezza media interpiano di 5.90 m ed una superficie coperta di
400.00 mq. La struttura verticale è del tipo con pareti in c.a. per il piano seminterrato e del tipo con telai in
calcestruzzo armato e tamponature deboli per il piano rialzato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in
laterocemento con cordoli a tutti i livelli. La copertura è, dal punto di vista tipologico, a falde con struttura
portante in laterocemento e cordolo in c.a. L’unità edilizia, che ospita l’aula magna, si presenta rialzata rispetto al
piano scuola infatti è collegata ad esso tramite una piccola rampa. Risulta posizionata sul lato anteriore della
scuola, rivolto su viale Cappuccini, contrariamente alla palestra che si sviluppa sul lato posteriore che affaccia su
via Martiri 6 Ottobre.
All’interno del complesso scolastico si svolgono funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola in oggetto,
dell’unità amministrativa scolastica e funzioni attinenti il corsi serali per adulti.
Il numero di utenti mediamente presente nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso e di n. 561
di cui n. 556 tra studenti, docenti e non docenti riferibili alla scuola media, n. 5 riferibili all’amministrazione della
scuola e circa 100 riferibili agli iscritti alla scuola serale per adulti ed i relativi docenti.
criticità:
Al momento del sopralluogo sulla struttura portante di ogni unità edilizia non si è rilevato nessun quadro
fessurativo, mentre sono state rilevate lesioni sulle tamponature dell’unità edilizia A per un’estensione pari al 10%
ed un livello del danno valutato di lieve entità.
Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale, e delle indagini svolte non si evidenziano
criticità riguardanti le unità edilizie afferenti il complesso scolastico, per quello che riguarda gli indicatori diretti dei
rischi e, nel particolare, i fabbricati non hanno subito interventi di emergenza, non sono intervenute
trasformazioni che hanno dato luogo a importanti incrementi di carico e/o riduzioni di resistenza sulle strutture,
non sono intervenuti incrementi significativi dei sovraccarichi di esercizio o variazioni di destinazione d’uso, ma la
realizzazione dell’unità edilizia C ha richiesto opere di cavo per la realizzazione del seminterrato in prossimità
dell’unità edilizia A; gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti
attrezzate, ecc; di altezza superiore a mt 1,50) non sono stabilmente ancorati alle pareti e non esiste uno spazio
adeguato tra le vetrate ed i banchi (almeno ½ dell’altezza della vetrata). Si rileva, inoltre, la presenza di elementi
architettonici non strutturali (comignoli, balaustre, tettoie, persiane, distacchi di intonaco, ecc.) incombenti e male
ammorsati.
Numerose macchie di umidità, dovute ad infiltrazioni, sono state ri scontrate al primo ed al secondo
piano dell’unità edilizia A, dipendenti sia da un cattivo isolamento della copertura a terrazza che al
deperimento degli infissi esterni. Altro aspetto critico è costituito dalla condizione dell'intonaco sulla
cabina ascensore, infatti a poco tempo dall'ultimazione se n’è verificato il distacco in blocco di circa
10 mq. Si rilevano criticità relative alla sicurezza, manca una scala d'emergenza ed oltre alla porta
antipanico che affianca l'ingresso è presente solo un'altra r elativa agli ambienti che ospitano
l'amministrazione scolastica.
IL SITO
descrizione:
L’Area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di circa 1300 mq, si trova nella zona di espansione
della città avvenuta negli anni Settanta. Essa ha, dal punto di vista morfologico, ha una configurazione di tipo
falsopiano, presenta una lieve pendenza nella direzione di viale Cappuccini che ne costituisce la spina portante.
Specificatamente, il terreno del lotto scolastico, presenta una doppia pendenza, verso il centro della città e verso
via Martiri VI Ottobre; è stato in parte riempito nella zona a valle, è recintato su tre lati con muro sormontato da
ringhiera, mentre sul quarto lato, confinante con un terreno libero, è segnato solo da una rete metallica; presenta
n. 2 accessi carrabili di circa 4.10 m che permettono un agevole accesso alla scuola ad eventuali mezzi di
soccorso direttamente dalla strada provinciale.
Dalla relazione redatta per la perimetrazione delle aree a rischio geologico (copia allegat a alla SEL
Olmo di Riccio) si apprende che il territorio comunale su cui si sviluppa la città di Lanciano presenta
una variabilità di quote che oscillano tra m 55 e m 400 slm ed è compreso tra due valli fluviali con
andamento N-E e S-O rappresentate dal Sangro e dal Moro. Il capoluogo è compreso tra il letto di
scorrimento del fiume Moro ed il torrente Feltrino, ed è caratterizzato da un terreno di sedime di
genesi regressiva che presenta una natura diversificata da luogo a luogo. Il centro abitato di Lanci ano
che si sviluppa a monte poggia su un terrazzamento caratterizzato da terreni di natura argillosa privi
di contributi alluvionali. Le rare aree franose censite risultano nelle zone perimetrali dello sviluppo
urbano e sono situate nelle località: Santa Giusta - Sabbioni, Porta san Biagio - via per Frisa,
Sant'Egidio - via Belvedere.
criticità:
Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale, e delle indagini svolte si evidenziano
criticità per quello che riguarda gli indicatori indiretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso scolastico e, nel
particolare parte del fabbricato insiste su un’area di terreno di riporto; non si evidenziano, invece, criticità per
quello che riguarda gli altri indicatori indiretti dei rischi così come individuate nel dettaglio nelle schede di rilievo.
Dati di Vulnerabilità
Unità Edilizia
A
B
C
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
MA
A
MB
Classe di
danno
(Da)
B0
A9
A9
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
8
8
8
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
.21E+00
.00E+00
.00E+00
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
.50E-03
.50E-03
.87E-04
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
0.64
0.00
0.00
Danno presunto
(D95)
0.18
0.23
0.08
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di un
terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità è bassa
(B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura portante in c.a
la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto (A), medio-alto (MA),
medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di caratteristiche intrinseche della
struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per avere informazioni sulla reale possibilità
che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un
sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro D95 quantifica il danno presunto per effetto di un
terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni. Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a
1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di
danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono rispettivamente
a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue la lettera indica
l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima del 20% e così via
fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al 90%. Per esempio, la sigla
C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola. Varia da
0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media; se maggior o
uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è correlabile all’intensità del
terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici che
crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il numero di
anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero di vittime
attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi devono fare per
salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche dell’edificio che evidenzia
il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui semplicemente descritto dal numero di
piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di
vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli
stessi.
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