I BES
In ogni classe vi sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per svantaggio
sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento, disturbi evolutivi specifici, non conoscenza
della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.
Quest’area dello svantaggio scolastico indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali - BES
comprende cinque categorie di alunni:
 alunni disabili ( legge 104/92);
 alunni con DSA (L. 170);
 alunni con svantaggio socio-culturale;
 alunni con disturbi evolutivi dello sviluppo;
 alunni stranieri.
Ai sensi della normativa vigente l’istituzione scolastica predispone un PAI1, piano annuale per
l’inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali che contiene l’indicazione e la richiesta
delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le misure e i servizi di integrazione e
inclusione degli studenti con BES e per sostenerne i processi di apprendimento in relazione allo
sviluppo delle potenzialità di ciascuno e alla riduzione degli ostacoli derivanti dalla condizione di
disabilità/svantaggio.
Il consiglio di classe individua gli studenti con Bisogni Educativi Speciali attraverso:
 la documentazione in possesso della scuola o fornita dalla famiglia o dall’istituzione
scolastica e formativa di provenienza o da figure professionali che seguono lo studente e la
famiglia stessa

il parere di un professionista (psicologo o neuropsichiatra) consultato direttamente dalla
scuola, previo accordo con la famiglia dello studente, che può attivare una consulenza ad
hoc o avvalersi dello specialista presente nella scuola stessa.
Il consiglio di classe, per ciascuno studente con BES,
- provvede all’elaborazione e approvazione del PDF, PEI e PDP
- tenendo conto dei PEI e PDP redatti per gli studenti con BES definisce gli interventi e
garantisce la loro integrazione e l’inclusione nel gruppo classe;
- pone l’attenzione non alla copertura oraria, ma a ciascun progetto individuale pensato e
costruito dal consiglio di classe
- si avvale degli insegnanti specializzati presenti nel consiglio di classe per attuare una
didattica inclusiva valorizzando la contitolarità e la co-progettazione delle attività
- concorda il grado di individualizzazione/personalizzazione (adattamenti didattici in aula,
interventi personalizzati in aula e fuori, personalizzazioni del percorso scolastico) e il
raccordo con il percorso didattico comune
- adotta strategie di organizzazione delle attività in aula, modalità di trasmissione elaborazione dei saperi, metodi di lavoro, modalità di verifica e valutazione che consentano
la partecipazione di tutti gli studenti della classe, anche se in misura diversa
- individua le modalità di comunicazione e condivisione dei percorsi attivati per gli studenti
con BES con gli studenti stessi e le loro famiglie
1
PAI - https://sites.google.com/site/ipsgiordani/home/piano-annuale-di-inclusione
1
- promuove la corresponsabilità di tutti gli studenti della classe alla partecipazione,
valorizzazione e integrazione di ciascuno e favorisce la comprensione degli interventi
personalizzati anche nei momenti di verifica e valutazione.
Il consiglio di classe è responsabile dell’attuazione delle misure e degli interventi previsti nei PEI e
nei PDP approvati in particolare:
 per ciascuno studente con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92, la
redazione/aggiornamento del PDF in ingresso e nel corso della frequenza scolastica ogni
qualvolta si verifichino le circostanze avvalendosi della collaborazione della famiglia dello
studente, dell’apporto del docente di sostegno, del contributo di tutti i docenti curricolari,
dello specialista e/o psicologo che ha in cura lo studente, dei referenti dei SS.; inoltre, con
cadenza annuale e in coerenza con il PDF, cura la redazione del PEI avvalendosi del
contributo della famiglia, dell’apporto dei docenti di sostegno, dei referenti AUSL e dei
servizi territoriali coinvolti nel progetto di inclusione,.
 per ciascuno studente con diagnosi di DSA ai sensi della L. 170/10 cura la redazione di un
PDP che contiene le misure dispensative, gli strumenti compensativi e gli adattamenti
didattici necessari a garantire l’apprendimento, concordato con tutti i docenti del consiglio
di classe
 per ciascuno studente con svantaggio (altri BES) per cui il consiglio di classe abbia
deliberato un percorso scolastico personalizzato, cura la redazione di un PDP concordato
fra tutti i docenti ed eventuali altri operatori, con la definizione del periodo di attivazione
inoltre, deve garantire




la promozione e il coordinamento delle misure e dei servizi previsti nell’ambito dei PEI e
dei PDP;
il costante coinvolgimento della famiglia dello studente;
la facilitazione dei rapporti con i referenti che seguono lo studente sotto il profilo sanitario
e socio-assistenziale, promuovendo l’intervento coordinato dei servizi scolastici con quelli
sanitari, socio assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con le altre attività sul territorio,
gestite da enti pubblici e privati coinvolti nel percorso formativo;
la tenuta e l’aggiornamento della documentazione relativa allo studente con BES, secondo
modalità definite dagli accordi di programma.
2
LA DOCUMENTAZIONE
Studenti con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92:
La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE come previsto dalla L. 104/92 e
comprende:
-
la certificazione medica (ai sensi della legge104/92)
il certificato di integrazione scolastica (CIS) rilasciato dalla commissione competente
la diagnosi funzionale (DF)
il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)
il Piano Educativo Individualizzato (PEI)
la relazione di fine anno scolastico
altri documenti ( relazioni, verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione finale…)
Il fascicolo, depositato presso l’ufficio alunni, può essere consultato all’interno del medesimo
ufficio da tutti gli operatori coinvolti nel processo educativo che sono tenuti al rispetto della
privacy.
Studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento certificati ai sensi della L. 170/10
La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende
-
diagnosi e relazione clinica del neuropsichiatra dello psicologo esperto dell’età evolutiva
il Progetto Educativo Personalizzato (PDP)
Il fascicolo, depositato presso l’ufficio alunni, può essere consultato, all’interno del medesimo
ufficio, da tutti gli operatori coinvolti nel processo educativo che sono tenuti al rispetto della
privacy.
Per gli studenti in situazione di svantaggio (altri BES)
La documentazione comprende:
- un documento accertante il parere di uno specialista in psicologia o neuropsichiatria e
della famiglia in merito all’opportunità di istituire un percorso personalizzato.
- il Piano Didattico Personalizzato
Il fascicolo, depositato presso l’ufficio alunni, può essere consultato, all’interno del medesimo
ufficio, da tutti gli operatori coinvolti nel processo educativo che sono tenuti al rispetto della
privacy.
3
DOCUMENTI
Documento
DIAGNOSI
FUNZIONALE
redatto da
Neuropsichiatra
o
dell’Azienda Sanitaria
Validità
psicologo Aggiornata periodicamente in relazione
all’evoluzione dello studente
(L 104/92)
CERTIFICATO
DI
INTEGRAZIONE
SCOLASTICA
(CIS)
L. 104/92
PROFILO
DINAMICO
FUNZIONALE
(L 104/92)
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
(L 104/92)
Commissione provinciale
Consiglio di Classe
Annuale
DIAGNOSI E
RELAZIONE CLINICA
(DSA)
Neuropsichiatra o psicologo esperto
dell’età evolutiva su richiesta della
famiglia dello studente
Consiglio di Classe
Aggiornato periodicamente a cura dello
specialista in relazione all’evoluzione dello
studente
Annuale
Neuropsichiatra o psicologo/altri
Temporanea sulla base dell’evoluzione
della situazione dello studente
Consiglio di Classe
Temporanea sulla base dell’evoluzione del
percorso scolastico
PROGETTO
fissata dalla commissione
Consiglio di Classe, genitori, Aggiornato periodicamente in relazione
operatori dell’Azienda Sanitaria e dei all’evoluzione dello studente
servizi territoriali
DIDATTICO
PERSONALIZZATO
(DSA)
ALTRI BES
CERTIFICAZIONE
SVANTAGGIO SOCIOCULTURALE
PROGETTO
DIDATTICO
PERSONALIZZATO
(ALTRI BES)
4
DOCUMENTAZIONE
OSSERVAZIONE PEDAGOGICA
E’ lo strumento primario di conoscenza dello studente, funzionale alla stesura del PDF.
L’osservazione è di competenza dell’insegnante di sostegno e/o dell’educatore e/o dell’assistente alla
comunicazione con il contributo di tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe.
CHI E CHE COSA SI OSSERVA
LO STUDENTE
IL CONTESTO
nelle diverse aree dello sviluppo previste dal PDF
Per ciascuna area è fondamentale individuare:
- che cosa sa fare da solo (abilità e competenze acquisite)
- che cosa sa fare con aiuto (ausili e/o mediatori che facilitano l’apprendimento)
- abilità emergenti
- anche in relazione ai diversi contesti
Inteso come ambiente
“scuola”: spazi, progetti, risorse, gruppo classe, relazioni…
“territorio” nel quale la scuola è collocata: ambiente naturale, strutture esistenti, centri di
aggregazione…
LA RELAZIONE
EDUCATIVA
l’insegnante/l’educatore è osservatore di se stesso nella relazione con lo studente e
riflette sui propri pensieri e sulle emozioni emerse nella relazione per avere
consapevolezza delle risposte che quotidianamente mette in atto nel contesto educativo
L’AZIONE
EDUCATIVA
Si verificano in itinere l’efficacia (esiti, risultati attesi e imprevisti/incidenti di percorso)
del percorso educativo proposto
L’OSSERVAZIONE può essere:
- libera: diario giornaliero, narrazioni spontanee scritte, ecc.
- sistematica: osservazioni sistematiche nelle diverse aree dello sviluppo anche con l’ausilio di griglie
di osservazione strutturate e/o con la stesura di protocolli di osservazione (descrizione analitica di
situazioni in tempi e spazi definiti precedentemente)
- guidata: uso di test standardizzati che vanno ad esplorare le competenze e abilità specifiche
dell’alunno, ad esempio test di apprendimento, test psicomotori, ...
- attraverso colloqui con la famiglia e/o operatori che si occupano del soggetto. Il consiglio di classe
(nella persona del coordinatore e docente di sostegno) promuove un incontro con le figure coinvolte
nel progetto di inclusione all’avvio dell’anno scolastico e ha cura di mantenere una periodicità di
incontri con i famigliari.
L’osservazione, funzionale alla stesura o all’aggiornamento del PDF, avviene nelle prime settimane di
scuola. Prosegue poi per tutto l’anno al fine di monitorare gli esiti dell’azione educativa.
5
AREE DI OSSERVAZIONE per la compilazione del PDF
AREA COGNITIVA
Organizzazione spaziale, temporale, attenzione, concentrazione, memoria …
Conoscenza ed apprendimento attraverso:
esperienze corporee, sensoriali, motorie;
esperienze concrete pratico-operative;
azioni - abitudini funzionali
operazioni logiche concrete e astratte,
strategie per affrontare, risolvere situazioni-problema reali, simulate, astratte
riflessione su azioni, attività, percorsi realizzati…
AREA LINGUISTICA
comprensione del linguaggio orale, produzione verbale, uso comunicativo del linguaggio verbale, uso di
linguaggi alternativi o integrativi …
AREA DELLA COMUNICAZIONE
modalità di comunicazione, canali e codici privilegiati , contenuti prevalenti…
AREA DEGLI APPRENDIMENTI
Aree disciplinari / competenze previste dai piani studi dei singoli ordini di scuola
AREA SENSORIALE
Funzionalità visiva, uditiva, tattile…
AREA MOTORIA
Deambulazione, motricità globale, motricità fine, coordinazione motoria, movimenti finalizzati,
orientamento
AREA DELL’AUTONOMIA
Autonomia personale: cura di sé, uso e organizzazione di oggetti e materiali propri e comuni, orientamento
nello spazio e nel tempo,
Autonomia sociale: comportamenti nel gruppo, comportamenti adeguati alle situazioni e ai contesti ….
AREA AFFETTIVO – RELAZIONALE
area del sé (vissuti, emozioni, identità, immagine di sé), relazione con i pari e gli adulti, integrazione nel
gruppo, motivazioni nei rapporti e nell'atteggiamento rispetto all'apprendimento scolastico
6
IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (ALLEGATO 1) successivo alla diagnosi funzionale, deriva
dall’osservazione pedagogica e raccoglie tutte le informazioni riguardanti lo sviluppo complessivo dello
studente e mette in evidenza ciò che sa fare, ciò che conosce e come sa essere, come funziona, nel contesto
scolastico.
Alla stesura del PDF partecipano il consiglio di classe, la famiglia e gli operatori socio-sanitari. Il loro
apporto avviene nei momenti previsti per gli incontri di equipe, è opportuno, a tal fine, che l’insegnante
referente predisponga una bozza del documento qualche tempo prima dell’incontro di équipe e ne invii
copia ai membri della stessa. Sarà compito del referente per lo studente verbalizzare in quella sede e
raccogliere le informazioni conclusive per il PDF.
Le informazioni sono ordinate per aree:
-
Cognitiva
-
Linguistico
comunicativa
-
Degli
apprendimenti
-
Sensoriale
-
Motoria
-
Dell’autonomia
-
Relazionale
COSA CONTIENE
Il PDF indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le
difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di disabilità e le possibilità di recupero, sia le
capacità possedute che devono essere mantenute, sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e
sviluppate nel rispetto delle scelte culturali dello studente.
E’ il quadro di sintesi, del prevedibile livello di sviluppo e delle abilità emergenti che lo studente dimostra
di possedere nelle diverse aree e serve quindi rilevare i bisogni prioritari e a collocare correttamente
l’intervento formativo ed educativo scolastico.
QUANDO SI SCRIVE
Il Profilo Dinamico Funzionale viene predisposto all’inizio di ogni nuovo inserimento scolastico, in
occasione dei passaggi da un grado di scuola all’altro e aggiornato periodicamente in relazione
all’evoluzione dello studente, orientativamente ogni due anni e comunque ogni volta si evidenzino
cambiamenti significativi nello sviluppo funzionale dello studente.
7
ALLEGATO 1
I.S.I.S.S.
Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore
PIETRO GIORDANI
Via Lazio,3- 43122 Parma - Tel. 0521272405/272418 Fax 0521272435
e-mail: [email protected] sito web: http://www.ipsgiordani.it
Codice Fiscale
80011950344
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Alunn_ _________________________________
Classe __________
a.s. _____________
8
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
ALUNNO ……………………………………..
A.S. …………..
SCUOLA …………………………………….. Classe……… Sez…….
AREA
1
Cognitiva
2
Linguistico
comunicativa
3
Degli apprendimenti
Livelli attuali
Sviluppi possibili nel tempo
medio
4
Sensoriale
5
Motoria
6
Dell’autonomia
7
Relazionale
FIRME
Il coordinatore dell’equipe pedagogica/Consiglio di Classe ______________________
Il docente di sostegno _______________________
Il rappresentante A.U.S.L. _______________________
La famiglia _______________________
9
IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Il PEI ( ALLEGATO 2) è redatto collegialmente da:
• insegnanti del Consiglio della classe frequentata dall’alunno
• i genitori
• educatore (se presente)
• gli operatori del distretto socio sanitario che hanno in carico l’alunno
La sua elaborazione è successiva alla definizione e condivisione dei bisogni educativi e formativi dello
studente con la famiglia e gli operatori socio-assistenziali, elaborati e sottoscritti nel PDF.
Il PEI descrive il progetto riferito al singolo studente, individua il percorso educativo volto a promuovere il
suo progetto di vita anche attraverso l’ampliamento dell’azione educativa conattività di integrazione tra
scuola e territorio finalizzate all’integrazione sociale e all’attuazione di successivi possibili inserimenti
lavorativi. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi partirà da
quanto condiviso ad inizio anno e riportato nel PEI (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi
e valutazione). Il PEI è anche un patto tra la scuola e la famiglia dello studente e lo studente stesso; la
famiglia, attraverso il PEI, conosce e condivide ciò che si fa a scuola e vi partecipa per la parte che le
compete. La chiarezza linguistica e di intenti devono essere quindi tratti distintivi del documento.
Il PEI è infine il documento base negli incontri di verifica e ri-progettazione tra operatori della scuola e dei
Servizi Sanitari o Sociali.
COSA CONTIENE
Nel PEI vengono raccolte e ordinate le attività previste per l’anno scolastico di riferimento; di esse saranno
esplicitati:
 obiettivi educativi, formativi e disciplinari,
 modalità, metodologie e strategie di lavoro, tempi,
 risultati attesi,
 modalità di verifica, criteri di valutazione, avendo cura di indicare per quali discipline siano stati
adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno sono state svolte e i
risultati ottenuti, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline
Le attività inserite nel PEI dovranno evidenziare:
 il carattere di risposta ai bisogni prioritari rilevati
 la funzione integrante rispetto al curricolo della classe
 la funzione inclusiva rispetto al percorso educativo e formativo nella classe e nella scuola.
QUANDO SI SCRIVE
Si scrive quando si è in grado di definire priorità educative e percorso possibile. Ciò si verifica a seguito di
un periodo di tempo in cui si conduce l’osservazione del caso (punti di forza e di debolezza dello studente
definiti nel PDF) e del contesto complessivo (risorse per il progetto). E’ opportuno che sia delineato nelle
linee principali entro il mese di novembre.
A seguito dei bisogni prioritari emersi nel PDF, ciascun docente contribuisce alla elaborazione del
PEI e partecipa alla definizione delle attività e delle proposte relativamente:
 al proprio ambito disciplinare
 ai laboratori e alle attività professionalizzanti di competenza
 ad eventuali aspetti dell’offerta complessiva della scuola in cui sia coinvolto e individuati come
opportunità per lo studente
Si rileva che, nel caso di studenti con disabilità o svantaggio, la partecipazione alle attività comuni può
perseguire obiettivi diversi rispetto a quelli della classe e in relazione ad essi essere utilizzata, monitorata e
valutata. Ad esempio un’attività professionalizzante potrebbe avere come obiettivo, per lo studente disabile,
10
il potenziamento di competenze relazionali e sociali o come risultato finale o come prerequisito alle
competenze professionali.
Il docente referente formalizza il documento raccordando le proposte in una prospettiva il più possibile
inclusiva.
Al termine dell’anno scolastico il referente stende una relazione che evidenzia i progressi e i risultati
raggiunti e la condivide con i colleghi del Consiglio di Classe (Relazione finale).
11
ALLEGATO 2
I.S.I.S.S.
Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore
PIETRO GIORDANI
Via Lazio,3- 43122 Parma - Tel. 0521272405/272418 Fax 0521272435
e-mail: [email protected] sito web:
http://www.ipsgiordani.it
Codice Fiscale 80011950344
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Alunn_ _________________________________
Classe __________
a.s. _____________
12
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ISISS “P. GIORDANI”
ANNO SCOLASTICO ____________________
CLASSE FREQUENTATA ________________
COGNOME _________________________________________
NOME _____________________________________________
LUOGO DI NASCITA _________________________
PROVINCIA ___________________
DATA NASCITA ___________________________
RESIDENZA __________________________________________________________
Caratteristiche della classe
Sezione ________________
1.
Numero di ore settimanali di lezione __________________________________
Organizzazione
dell’orario
giornaliero
con
indicazione
delle
pause
____________________________________________________________________
Numero di alunni frequentanti __________________
di cui in situazione di handicap _______________
Caratteristiche della classe in relazione all’accoglienza dell’allievo in situazione di handicap:
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
___
Risorse umane a sostegno del processo di integrazione, in aggiunta ai docenti disciplinari assegnati
alla classe:
 Docente specializzato per il sostegno
n. ore settimanali _________
 Personale educativo assistenziale
n. ore settimanali ________
 Altre figure mediatrici (volontario, tutor, …)
n. ore settimanali ________
13
2.
L’alunno/a utilizza (descrivere se utilizza trasporti speciali con o senza accompagnatore;
particolari strumenti e/o ausili sia per gli apprendimenti che per le autonomie,etc.)
La mensa saltuariamente
La mensa tutti i giorni
Il trasporto speciale
Il trasporto speciale con accompagnatore
L’ascensore
Il bagno attrezzato
La carrozzella
Il banco speciale
Il calcolatore
Il calcolatore con ausili particolari
L’ambiente di riposo
Strumenti e ausili particolari
Altro
3.
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
Frequenza settimanale dell’alunno
Orario scolastico completo
Orario scolastico ridotto
Se ridotto spiegare le motivazioni e/o le attività svolte fuori dalla scuola in orario
scolastico ____________________________________________________________
____________________________________________________________________
4.
Modalità organizzative delle attività programmate all’interno della scuola ed orario settimanale
della classe con indicazione delle discipline (aree disciplinari o settori di attività).
Orario
Lunedì
Martedì
Mercoledì
1
2
3
4
5
6
14
Giovedì
Venerdì
Sabato
Indicare nella tabella precedente le modalità di integrazione e le aree disciplinari o settori di attività:
CL = classe intera; G = lavoro di gruppo interno alla classe; L-CL= attività di laboratorio con la classe; L-G=
attività di laboratorio anche con alunni di altre classi; AI = attività individualizzata in rapporto uno a uno con
l’insegnante di sostegno, fuori della classe; A-PG= attività per piccoli gruppi condotte dal docente di sostegno fuori
dalla classe; R= riposo; RIAB= riabilitazione o cura.
Indicare inoltre se le attività programmate prevedono la presenza di
DD= Docenti disciplinari, DS= Docente specializzato per il sostegno; ASS= personale educativo assistenziale;
MED= altro personale mediatore (volontario, tutor, …)
Note:
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_
_______________________________________________________________________________
5.
Particolari attività programmate per la classe che coinvolgono l’alunno in situazione di
handicap
 Attività di recupero, consolidamento e potenziamento
______________________________________________________________________________________
________________________________________
 Attività di laboratorio, di classi aperte, per gruppi
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
__
 Visite didattiche e gite scolastiche
_______________________________________________________________________________
_
_______________________________________________________________________________
_
Altro
_______________________________________________________________________________
_
_______________________________________________________________________________
_
Il progetto:
1.
attività di carattere sportivo
15
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2.
attività di carattere culturale, formativo o socializzante
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3.
attività di orientamento o di eventuale permanenza
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
4.
attività di alternanza scuola/lavoro
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
 Il percorso di orientamento o il progetto di continuità o di eventuale permanenza previsto per
l’alunno
Descrizione sintetica (obiettivi, tempi, periodo di svolgimento, risorse e collaborazioni
necessarie)
_______________________________________________________________
____________________________________________________________________
Gli interventi di riabilitazione e terapia previsti sono
-
in orario scolastico
n° incontri settimanali ____
durata nell’anno scolastico
____________________________________________________________________
tipologia di intervento
__________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
-
in orario extra scolastico
n° incontri settimanali ____
durata nell’anno scolastico
____________________________________________________________________________
tipologia di intervento
_________________________________________________________________________
16
Verifiche del presente Piano Educativo Individualizzato
Il seguente Piano Educativo verrà sottoposto a verifica e conseguente ridefinizione periodica in qualunque
momento il consiglio di classe, su proposta di uno qualunque dei suoi componenti, ne ravvisi la necessità.
La verifica dei risultati raggiunti e della congruenza delle scelte effettuate avviene in via ordinaria in coincidenza
con le verifiche periodiche quadrimestrali.
Di ciascuna delle sedute di verifica si redige un verbale sintetico che viene riportato in allegato alla seguente
copia.
DATE DELLE VERIFICHE
6.
Rapporti con i genitori, funzionali all’integrazione
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
Altre annotazioni
______________________________________________________________________________
7.
______________________________________________________________________________
Data di approvazione del PEI_____________________________
Firma del Dirigente Scolastico
___________________________________
Firme dei componenti dell’ Equipe pedagogica/Consiglio di Classe
____________________________________________________________________
Firme degli operatori A.U.S.L.
____________________________________________________________________
Firme degli educatori scolastici
____________________________________________________________________
Firme dei genitori
____________________________________________________________________
17
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
(parte integrante del PEI)
ANNO SCOLASTICO……………………………….
ALUNNO…………………………………………..………..………classe………….sezione……
…
SCUOLA……………………………………………………………………………………………
Autonomia personale
Abilità iniziali
*esempi
Cura della persona
(svestirsi, vestirsi)
Igiene (lavarsi le mani
Controllo sfinterico
Alimentazione (consumo
dei pasti)
Spostamento
nell’ambiente (aula –
laboratorio)
Autonomia sociale
AUTONOMIA
Area
d’intervento
OPERATORE EDUCATIVO-ASSISTENZIALE…………………………………………………..
*esempi
conoscenza del denaro
Effettuare acquisti
Uso del telefono
Uso dei mezzi di trasporto
pubblico
Utilizzazione i negozi,
bar, ecc
Abilità da acquisire o da
approfondire
18
Metodologia intervento
Autonomia scolastica
Area
d’intervento
ABILITÀ
COMUNICATIVE
CAPACITÀ RELAZIONI
*esempi
Esecuzione di mansioni
utili al gruppo
Esecuzioni di sequenze
operative
Scelta del materiale
appropriato
Cura del materiale
Organizzazione del lavoro
Scrittura
Lettura
Attenzione
Esecuzione di consegne /
compiti
Osservanza di regole
Abilità iniziali
Abilità da acquisire o da
approfondire
Metodologia intervento
*esempi
Verbale
Non Verbale
Gestuale codificato
*esempi
Con i pari
Con il gruppo
Con gli adulti
Relazione con le cose
Con l’ambiente in genere
NOTE SPECIFICHE / APPROFONDIMENTI
_______________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
Firma educatore scolastico ___________________
Firma docente di sostegno ____________________
Firma docente di classe ___________________
Parma, _______________
19
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA
( parte integrante del PEI)
ALUNN_ ………………………
SCUOLA ………………………………. Classe…………. Sez…….
A.S. …………
Tempi settimanali o giornalieri in cui l’alunno opera nella classe intera, nel piccolo gruppo, in
attività di laboratorio, in attività individuali specifiche
Uso degli spazi, sussidi, arredi, utensili che si ritengono necessari all’attività, modalità di impiego e
finalizzazione del loro uso
Abilità e conoscenze da acquisire o da approfondire
Tempi, attività e spazi extrascolastici di cui si intende fruire
Progetti di alternanza scuola lavoro ( per la scuola secondaria di secondo grado)
Percorsi di orientamento
Forme di verifica dell’insegnamento / apprendimento
Criteri di valutazione e di registrazione dei normali documenti scolastici portati a conoscenza dei
genitori e di tutti gli operatori non scolastici
Schema dell’orario-tipo settimanale delle attività
FIRME
Il Coordinatore dell’equipe pedagogica/Consiglio di classe ________________
Il docente di sostegno _____________________
20
GLI ALLEGATI AL PEI
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
21
DATA DI REDAZIONE
IL PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO
DSA - ALTRI BES
COS’E’
Il PDP è un progetto educativo basato sulle caratteristiche evolutive dello studente con bisogni educativi
speciali (DSA - altri BES) e finalizzato ad adeguare, anche in termini temporanei, il curricolo alle esigenze
formative dello studente stesso.
Il PDP descrive il progetto riferito al singolo studente, elaborato e concordato dal Consiglio di classe a
seguito della rilevazione di bisogni educativi e formativi speciali tali da ostacolare la partecipazione e il
positivo svolgimento del regolare percorso di istruzione e formazione. Tali bisogni sono definiti sulla base
di:
1. diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento* rilasciata da un neuropsichiatria o da uno
psicologo esperto dell’età evolutiva sulla base della classificazione per categorie diagnostiche
prevista dall’ICD. Lo specialista o lo psicologo redige, oltre ad una diagnosi, una relazione clinica
in cui sono evidenziati gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare
2. individuazione da parte del Consiglio di classe, supportato dal parere della famiglia e/o di uno
specialista in neuropsichiatria o psicologia, di situazioni di svantaggio, disagio, difficoltà di
apprendimento, determinate da particolari condizioni personali, sociali, ambientali. Il
coinvolgimento della famiglia e di uno specialista ha lo scopo di evitare che possa essere letto come
problema del singolo studente un disagio originato dal contesto classe / scuola.
Il PDP, attivato in accordo con la famiglia e condiviso con eventuali educatori e/o operatori sanitari e socioassistenziali, è redatto dal Consiglio di classe.
Il PDP è il progetto proposto dal Consiglio di Classe: accettandolo i docenti, la famiglia e lo studente
stesso si impegnano, ciascuno per la propria parte, nel percorso proposto. Durante l’anno scolastico ogni
verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi partirà da quanto condiviso ad inizio percorso e
riportato nel PDP (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione).
* disturbi specifici di apprendimento (DSA): sono costituiti da disturbi evolutivi specifici delle abilità
scolastiche che comprendono il disturbo specifico della lettura (dislessia, problematiche nella
comprensione del testo scritto), il disturbo specifico della compitazione (disortografia e disgrafia,
problematiche nella produzione del testo scritto) e il disturbo delle abilità aritmetiche (discalculia) o
disturbi misti delle capacità scolastiche come definiti dall’ICD.
COSA CONTIENE
1. Per ciascuno studente con DSA, il PDP viene redatto nel rispetto delle disposizioni previste dalla
normativa vigente; il PDP specifica le misure dispensative e gli strumenti compensativi definiti nella
relazione clinica del neuropsichiatria o dello psicologo esperto dell’età evolutiva da utilizzare nell’ambito
dei percorsi personalizzati attivati per lo studente con DSA:

le misure dispensative consistono nell’adozione di metodologie e di attività didattiche rapportate
alle capacità individuali e all’entità del DSA e in particolare possono prevedere:
a) l’esonero da specifiche modalità relative a prestazioni didattiche e formative quali la lettura ad alta
voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline, lo
studio delle lingue straniere in forma scritta, il prendere appunti, l’uso del diario, il carico dei compiti e
dello studio a casa ed altre eventuali modalità;
b) tempi più lunghi e modalità differenziate per le verifiche scritte e orali e per lo studio rispetto ai
tempi e alle modalità concessi agli altri studenti della classe;
c) modalità specifiche per la valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle prove d’esame.
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compensativi indicano:
a) organizzazione delle attività didattiche adeguata ai DSA dello studente uso di metodologie,
mediatori, testi e documentazione didattica idonei all’apprendimento
b) organizzazione delle aule con attrezzature e strumenti alternativi, informatici e tecnologici utili a
facilitare l’apprendimento dello studente
 verifiche e valutazione:
misure dispensative e strumenti compensativi sono garantiti anche per le verifiche ai fini della
valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle prove d’esame; il loro utilizzo non penalizza la
valutazione. La prestazione orale va privilegiata e considerata anche come compensativa della
prestazione scritta.
Nei casi di studenti con DSA il PDP sarà caratterizzato dalla elevata compatibilità con il percorso
regolare e verrà aggiornato sulla base dell’evoluzione nelle capacità compensative dello studente e delle
richieste che progressivamente il percorso regolare pone.
2. per ciascuno studente in situazione di svantaggio il PDP viene redatto nel rispetto delle disposizioni
generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi e relativi piani di studio previste dalla legge
provinciale e con riferimento agli obiettivi generali del processo formativo.
Il PDP prevede in particolare:
 gli obiettivi specifici di apprendimento adeguati alle effettive capacità dello studente, al fine di
consentire lo sviluppo delle potenzialità e la piena partecipazione dello studente al percorso
formativo;
 gli interventi volti a favorire il superamento delle situazioni di svantaggio nonché la prevenzione
dell’abbandono scolastico effettuati anche attraverso iniziative formative integrate e in
collaborazione con i servizi sociali o con le realtà educative e formative extrascolastiche presenti
sul territorio;
 le azioni specifiche di orientamento e di alternanza scuola-lavoro.
Nei casi di studenti in situazioni di forte disagio il PDP può presentare caratteristiche di differenziazione
anche consistente dal percorso regolare ed ha carattere di temporaneità. Si configura infatti come
intervento specifico e limitato al periodo strettamente necessario a superare la situazione di svantaggio. Non
sono previste modalità differenziate di valutazione finale. È opportuno prevedere azioni che consentano il
rientro al percorso regolare.
QUANDO SI SCRIVE
Si scrive quando si è in grado di definire priorità educative e percorso possibile, anche in corso d’anno.
approfondimenti su http://www.istruzioneer.it/bes
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DSA E ALTRI BES
INFORMAZIONI RIGUARDANTI LO STUDENTE

diagnosi e relazione clinica riportante misure dispensative e compensative (DSA)

parere clinico (ALTRI BES)
CUI SI AGGIUNGONO

informazioni fornite dalla famiglia

osservazioni del Consiglio di Classe

osservazioni, informazioni fornite da operatori esterni alla scuola

informazioni fornite dallo studente stesso

informazioni provenienti dalla scuola precedentemente frequentata

……
Rilevare i bisogni educativi speciali, i punti di forza relativi all’alunno, al gruppo classe e al team
degli insegnanti e le condizioni che facilitano la partecipazione dell’alunno al processo di
apprendimento/insegnamento.
Bisogni derivanti da
Tipo di bisogno
- carenza nelle funzioni fisiche, sensoriali,
psichiche
- dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia
- Difficoltà
in
una
specifica
area/
disciplina/abilità
- comportamenti inadeguati
- bassa
motivazione
all’apprendimento,
problemi personali-familiari e/o socioambientali
- relazioni con il gruppo dei pari, con gli
insegnanti
- malattia, incidente, patologie della sfera psico
affettiva, dipendenze..
- ….
- assistenza, cura della persona
- supporto nell’acquisizione di competenze sociorelazionali
- adattamenti didattici, approfondimento, recupero
disciplinare, supporto motivazionale, autostima
- supporto nella gestione e organizzazione dello
studio
- ascolto attivo
- ...
24
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PROPOSTA MIUR)
SCUOLA SECONDARIA
ISTITUZIONE SCOLASTICA: ……………………………………………
ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………
ALUNNO: ………………………………………………….
1. Dati generali
Nome e cognome
Data di nascita
Classe
Insegnante coordinatore della
classe
Diagnosi medico-specialistica
Interventi pregressi e/o
contemporanei al percorso
scolastico
Scolarizzazione pregressa
redatta in data…
da…
presso…
aggiornata in data…
da
presso…
effettuati da…
presso…
periodo e frequenza…..
modalità….
Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica
nella scuola primaria e secondaria di primo grado
Rapporti scuola-famiglia
25
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ
DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti
dalla diagnosi
Elementi desunti
dall’osservazione in
classe
Elementi desunti
dalla diagnosi
Elementi desunti
dall’osservazione in
classe
Elementi desunti
dalla diagnosi
Elementi desunti
dall’osservazione in
classe
Lettura
Velocità
Correttezza
Comprensione
Scrittura
Grafia
Tipologia di errori
Produzione
Calcolo
Mentale
Per iscritto
Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:
Ulteriori disturbi associati:
Altro
Bilinguismo o italiano L2:
Livello di autonomia:
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3. DIDATTICA PERSONALIZZATA
Strategie e metodi di insegnamento:
Discipline linguistico-espressive
Discipline logico-matematiche
Discipline storico-geografico-sociali
Altre
Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:
Discipline linguistico-espressive
Discipline logico-matematiche
Discipline storico-geografico-sociali
Altre
Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio:
Discipline linguistico-espressive
Discipline logico-matematiche
Discipline storico-geografico-sociali
Altre
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4. VALUTAZIONE (anche per esami conclusivi dei cicli)
L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di:
Disciplina
Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi
Italiano
Matematica
Lingue straniere
….
….
….
….
….
….
….
28
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio
iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a
voce
Utilizzare schemi e mappe concettuali
Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini)
Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline
Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”
Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare
l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali
Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale
Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e
l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento
Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
Promuovere l’apprendimento collaborativo
MISURE DISPENSATIVE
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei
concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:
la lettura ad alta voce
la scrittura sotto dettatura
prendere appunti
copiare dalla lavagna
il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
la quantità eccessiva dei compiti a casa
l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati
lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni
sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico
STRUMENTI COMPENSATIVI
Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di
compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della
consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti
ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono
essere:
formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento
tabella delle misure e delle formule geometriche
computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner
calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante
registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
software didattici specifici
Computer con sintesi vocale
vocabolario multimediale
STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO
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strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o
diagrammi)
modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico)
odalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di
supporto)
riscrittura di testi con modalità grafica diversa
usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature)
STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO
strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici)
fotocopie adattate
utilizzo del PC per scrivere
registrazioni
testi con immagini
software didattici
altro
VALUTAZIONE (ANCHE PER ESAMI CONCLUSIVI DEI CICLI)2
Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua
straniera)
Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento
piuttosto che alla correttezza formale
Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali,
mappe cognitive)
Introdurre prove informatizzate
Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
Pianificare prove di valutazione formativa
2 Cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli
alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà
specifica di apprendimento (DSA)
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la
verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto
delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di
esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti
metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della
differenziazione delle prove.
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