Istarion
TEATRO
presenta
CHIPKO “ L’abbraccio della foresta”
“…Era un canto per la verità,
una battaglia per i diritti delle donne,
una lotta per proteggere la vita…”
Lo spettacolo racconta attraverso la narrazione, la danza e il canto l’origine e l’evoluzione del
movimento di protezione delle foreste “Chipko”(ecologista-femminile), sviluppatosi in India
negli anni ‘70 grazie all’azione di donne coraggiose.
“Chipko” significa “ abbracciare”, ed è proprio questo gesto potente ed antico come i boschi,
che le donne del Chipko hanno scelto come strumento di lotta ecologica e nonviolenta contro
ogni logica di sfruttamento della natura.
La gestazione del movimento avviene negli anni
quaranta nel ventre della nonviolenza, viene cullata
dalla sapienza di mani contadine e cresce, trasportato
di paese in paese, dal canto delle donne.
E’ un canto di terra, un canto di preghiera per la
liberazione della madre terra che sgorga dall’intimo
sentirsi unite ad essa.
Ed è cantando con le braccia tese a cingere i tronchi
della vita che queste donne ritrovano la loro Voce,
riemergono dall’emarginazione e riaffermano il loro
potere di generare, nutrire e proteggere la vita.“Chipko”,
un’abbraccio di speranza che è anche un monito verso
chi tenta di spezzare la sacra unità tra umanità e
natura, ricordandoci che l’uomo che distrugge
l’ambiente distrugge se stesso perché siam tutti parte
dello
stesso…albero
della
vita.
Liberamente ispirato alla storia del movimento del Chipko e alla biografia
Vandana Shiva.
Narrazione e teatro danza: Valentina Tosi, Chiara Goldoni
Canto e strumenti: Paola Garavaldi
Durata: 50 minuti
Testo: Valentina Tosi e Chiara Goldoni
e pensiero di
IL “TEATRO ECOLOGICO”
La compagnia Istarion propone performance teatrali in cui vengono proposte intense
storie in grado di coinvolgere il pubblico e stimolare la riflessione sui temi dell’intercultura,
dell’integrazione, dell’ecologia profonda e delle pari opportunità.
Agli spettacoli è possibile abbinare laboratori teatrali sul tema delle narrazioni.
La compagnia nasce nel 2004 come gruppo di ricerca su pratiche teatrali, ecologia
profonda e Pedagogia della Pace e collaborando con il centro di educazione alla Pace
“Ca’pace” con spettacoli e laboratori. Nel Luglio 2006 realizza con successo il primo studio
dello spettacolo “Aracne Pneumatica” a Lecco (Casa sul pozzo) e nel 2007 per i comuni di
Fiorano e Sassuolo realizza due repliche dello spettacolo di narrazione “Le chemin de fer”
sul tema dell’emigrazione italiana negli anni 50. Nel 2008 esce nel mese di maggio con la
nuova elaborazione di “Aracne pneumatica” (Teatro Piccolo Orologio RE) abbinato al
laboratorio di danza-movimento “Iktomi…la tessitura”, allo scopo di recuperare il valore
simbolico, pedagogico e terapeutico del teatro e della danza mediante una pratica creativa
e poetica. Nel 2008 apre a Reggio Emilia la scuola di Teatro Contemporaneo per attori e
attrici “La sartoria del racconto”, cercando di recuperare l’essenza più antica del teatro che
è l’arte di raccontare, con l’attenzione a ricercare l’integrazione tra voce, musica e
movimento. Sempre da ottobre 2008 viene attivato un laboratorio permanente di Teatro
ecologico dal titolo Oikos, dove si utilizzano tecniche di movimento creativo, narrazione e
danze etniche.
A Maggio 2009 presenta uno studio su “Vassilissa e la Baba Jaga” a Castellazzo di Reggio
Emilia.
Sempre maggio 2009 debutta a Reggio Emilia con il primo studio di “Chipko, l’abbraccio
della foresta”, spettacolo di narrazione, danza e canto ispirato al movimento femminile di
protezione e salvaguardia delle foreste nato in India negli anni 70.
Lo spettacolo viene poi selezionato da SLOW FOOD per la giornata internazionale di “Terra
Mater”.
A Ottobre 2009 partecipa con la replica di Chipko, l’abbraccio della foresta al seminario
integrato di danza terapia e arte-terapia dal titolo “Il grande Albero”, promosso dalla Scuola
di pedagogia della Mediazione Corporea ed Espressiva ad indirizzo SimbolicoAntropologico di Perugia.
A Novembre 2009 presenta la performance “ diVINO inCanto” realizzata per la confraternita
dei Vini nel comune di Albinea, in collaborazione con il coro popolare di Montalto diretto da
Paola Garavaldi.
La compagnia studia e sperimenta sentieri di pedagogia teatrale col sogno di risvegliare
un teatro ecologico che possa recuperare la funzione pedagogica e rituale del teatro delle
origini, ovvero quella di accompagnare l’individuo nel suo percorso di crescita e
autenticazione, sostenendolo nei passaggi delle fasi della vita e favorendone l’integrazione
corporea, emotiva e spirituale in armonia con il più vasto mondo naturale e creaturale di cui
è parte.
Un teatro povero, senza effetti speciali ma fatto di storie, corpo e voce che rievoca
l’immagine del cerchio magico del racconto antico sussurrato nella stalla o intorno al falò.
Forte attenzione è riservata alla dimensione archetipico-simbolica legata alla convinzione
che: riscoprire una coscienza ecologica, vivere in modo ecologico e nonviolento, significa
innanzitutto ripartire da noi dal nostro corpo e dal nostro immaginario per partorire un futuro
in cui siano riconciliate le violente separazioni tra persona e cosmo, tra mente e corpo,
emozioni e ragione e tra maschile e femminile.