Doc. 2: Articoli 1, 2, 3, 4 della Costituzione
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle
forme e nei limiti della Costituzione.
L’Italia è una REPUBBLICA PARLAMENTARE , è DEMOCRATICA perché il popolo è
sovrano, in quanto esercita il suo potere scegliendo i suoi rappresentanti attraverso le elezioni, e
riconosce al lavoro il ruolo di essere fondamento della nostra nazione.
L’articolo 1 sancisce il DIRITTO del popolo italiano a governarsi e il DIRITTO-DOVERE di
lavorare.
CAUSA
EFFETTO
BISOGNO
DIRITTO
SCEGLIERE
COME
GOVERNARSI
Rovescio
GOVERNARE
DEMOCRATICAMENTE
SCEGLIENDO
I PROPRI
RAPPRESENTANTI
DOVERE
FISSARE
REGOLE
E LEGGI
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove
si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Ogni uomo ha dei DIRITTI, che lo Stato gli riconosce in quanto persona; questi diritti vengono
garantiti sia ad ogni uomo singolarmente, sia ai gruppi formati da più persone associate.
Lo Stato fissa anche dei DOVERI che tutti sono tenuti ad adempiere e riguardano la partecipazione
alla vita politica, economica e sociale.
DIRITTI INVIOLABILI = che sono sacri, che nessuno può non rispettare, che non possono essere
eliminati
DOVERI INDEROGABILI = obblighi morali ai quali non si può venir meno; nei confronti dei
quali non si può essere inadempienti; ai quali non ci si può sottrarre
- Stilare un elenco esemplificativo di DIRITTI / DOVERI
DIRITTI INVIOLABILI
-
DOVERI INDEROGABILI
alla vita: nessuno può togliere la vita ad
-
votare
altre persone
-
pagare le imposte
-
alla libertà personale
-
aiutare chi è meno fortunato di noi
-
di manifestare il proprio pensiero
-
andare a scuola
-
di religione
-
di uguaglianza, senza distinzioni sociali
tra ricchi e poveri
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti
alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la
eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Sia che protegga, sia che punisca la legge è uguale per tutti.
L’articolo garantisce il DIRITTO DI UGUAGLIANZA senza alcuna distinzione.
La Repubblica si impegna a rimuovere gli ostacoli economici e sociali che possono impedire, a
persone povere o diversamente abili, il godimento di questo diritto; in modo da favorire ciascuno a
sviluppare la propria persona e a partecipare alla vita politica, economica e sociale.
- Quali sono secondo voi gli ostacoli di ordine economico e sociale?
La povertà riteniamo che sia un ostacolo economico grave perché non consente una vita dignitosa
ed è anche un ostacolo sociale perché le persone povere si sentono emarginate e, a volte, per
vergogna, si emarginano da sole.
- Se voi foste i legislatori, quali leggi proporreste per rimuovere tali ostacoli?
Noi faremmo una legge che provveda a dare a tutti un lavoro, secondo le capacità di ognuno, e una
casa dove abitare, così le persone, oltre a vivere meglio, si sentirebbero utili alla società.
Art.4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro
e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che
concorra al progresso materiale e spirituale della società.
Tutti i cittadini hanno DIRITTO AL LAVORO e la Repubblica lo riconosce e fa in modo che
questo diritto sia reso effettivo.
Ogni cittadino ha il DOVERE DI SVOLGERE UN LAVORO secondo le proprie capacità e
seguendo le proprie scelte, per aiutare in modo materiale e spirituale la società.
-Come può la Repubblica promuovere il diritto al lavoro?
-Quali attività ritenete che concorrano al progresso materiale e spirituale della società?
Un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società è
l’istruzione perché già a scuola si insegna l’orientamento del futuro.
La Repubblica agisce già attraverso la scuola, promuovendo l’istruzione dei piccoli cittadini.
Lo Stato inizia a darci degli “indizi” già alla scuola media per aiutarci nella scelta della scuola
superiore per cui siamo portati, quindi favorisce l’orientamento per il nostro futuro lavoro.
Il lavoro non è solo un diritto, ma è anche un dovere sociale perché ognuno con il proprio lavoro
contribuisce a far avanzare la società e garantisce una vita migliore a sé e agli altri, ad esempio un
operaio che asfalta una strada, un vigile urbano o un poliziotto che si occupano della sicurezza, un
infermiere che cura un ammalato…
Ogni cittadino contribuisce allo Stato anche se il lavoro è umile, perché ogni lavoro è importante,
quindi tutte le attività hanno pari dignità.
- Se voi foste i legislatori quali leggi proporreste per promuovere il diritto al lavoro?
Cercheremmo di proporre delle leggi affinchè i lavori non siano tutti precari come adesso, perché
non ci sembra possibile che per lo stesso lavoro assumano e licenzino le persone ogni tre o quattro
mesi, allora vuol dire che quel lavoro può diventare effettivo, cioè a tempo indeterminato.