Articolo 2 della Costituzione

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Articolo 2 della Costituzione “Sii tu stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” (Gandhi)
Diritti inviolabili dell’uomo e doveri inderogabili di solidarietà
Valore della persona umana
Inscindibilità dei diritti e dei doveri
Fraternità all’interno della famiglia umana
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle
formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
L’articolo 2 della Costituzione italiana è uno dei più importanti, insieme all’artico 3, che proclama
il principio di uguaglianza, formale e sostanziale.
Analizziamone le singole espressioni:
Repubblica: in questo caso la parola non identifica la forma di Stato contrapposta alla Monarchia,
come nell’articolo 1, ma è stata deliberatamente usata dai nostri Padri Costituenti per indicare non
solo lo Stato e gli organi costituzionali, Parlamento, Governo, Magistratura, Capo dello Stato, Corte
Costituzionale, ma anche le Regioni, le Provincie, i Comuni, le scuole, i tribunali, gli ospedali ed
ogni luogo che rappresenti la nostra comunità
Riconosce: i Costituenti non adottano il termine “afferma” o “proclama”, ma riconosce, cioè “trova
già”. Un diritto umano esiste a prescindere dal fatto che un ordinamento lo affermi, esiste perché è
connaturato ad ogni essere umano : il diritto ad essere rispettato, ad esprimere il proprio pensiero,
ad avere un’istruzione adeguata, ad essere curato, ecc. Inoltre la categoria dei diritti umani è in
continua evoluzione, non è fissata una volta per sempre. Ad ogni persona, uomo, donna, bambino,
anziano, giovane, nubile, celibe o coniugato, convivente, separato o divorziato, eterosessuale,
omosessuale o transessuale, ricco o povero, sano o malato, libero o detenuto, cattolico, ebreo,
protestante, musulmano, credente o non credente, spettano questi diritti, in ognuna delle formazioni
sociali (famiglia, scuola, parrocchia, partito, fabbrica, studio professionale, ospedale, prigione,
centro di prima accoglienza, casa di riposo, ecc.) in cui si svolga la sua personalità.
Garantisce: protegge
Diritti inviolabili: diritti che non possono essere eliminati nemmeno con una legge di revisione
costituzionale
Doveri inderogabili: doveri dai quali non ci si può esimere
Se l’articolo 2 si fosse limitato alla sua sola prima parte, però, sarebbe stato una bella dichiarazione
di principio : tutti i diritti umani per tutti e in ogni luogo vuol dire una società avanzata, una
qualità della vita alta, servizi pubblici di qualità ed efficienti.
Tutto questo non è possibile senza la seconda parte dello stesso articolo 2 : se voglio il
riconoscimento di tutti i diritti per tutti devo adempiere i doveri di solidarietà, cioè devo sentirmi
parte della comunità, considerando tutti come fratelli di una stessa famiglia umana, come sostiene il
preambolo della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dell’Onu e come diceva Gandhi.
Solidarietà economica significa dovere inderogabile di contribuire alla spesa pubblica che assicura i
diritti per tutti, cioè dovere di pagare le imposte e le tasse; solidarietà politica significa esercizio del
diritto di voto attraverso il quale designo i miei rappresentanti, partecipazione alla vita politica
intesa come informazione sulle principali vicende della vita politica nazionale ed internazionale,
partecipazione alla politica del Paese in cui vivo, della scuola in cui studio, del luogo in cui lavoro.
Il concetto di solidarietà sociale potrebbe essere sintetizzato in questa bella frase, che suggerisce il
filosofo Salvatore Natoli in uno dei suoi scritti: “Fa’ agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”.
La seconda parte dell’articolo 2 ci invita all’impegno e alla responsabilità, al sentirci parte di una
stessa comunità di destino, a cominciare da noi stessi a metter in pratica il progetto di società nuova
voluto dalla Costituzione.
Diritti e doveri sono, nell’articolo 2, inscindibili, cioè inseparabili, non possono esistere gli uni
separatamente dagli altri.
L’effettiva gradevolezza della convivenza dipende dai conviventi, dalla loro capacità non solo di
eleggere rappresentanti onesti, competenti, seri e appassionati, ma anche di impegnarsi
spontaneamente nella realizzazione di una società più virtuosa, mite e giusta. La mitezza è una
caratteristica della nostra Costituzione.
A ben guardare diritti e doveri non rappresentano, rispettivamente, situazioni piacevoli o spiacevoli
quanto condizioni necessarie per la convivenza.
Questo articolo dunque ci invita a “cominciare da noi”, nel nostro piccolo, nelle situazioni
quotidiane che viviamo, a “sentirci parte”, a prenderci cura gli uni degli altri, in quello spirito di
“fraternité”, che nella nostra Carta Costituzionale è diventato “solidarietà”.
Giocando con le parole l’attore Alessandro Bergonzoni” prova a comunicare in modo simpatico la
relazione che deve sempre sussistere tra diritti e doveri:
“E’ inutile accampare dei diritti se i doveri non amano campeggiare”
Compito per sabato 25 settembre 2010
Diritto – economia politica
L’evasione fiscale è la violazione del dovere di solidarietà economica ed è un reato secondo il
nostro ordinamento giuridico.
Ricercare a quanto ammonta l’evasione fiscale in Italia.
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