IL 4° paio di nervi cranici è il nervo trocleare ed è un somatomotore

IL 4° paio di nervi cranici è il nervo trocleare ed è un somatomotore puro:
è l unico nervo che emerge dorsalmente al tronco dell' encefalo.
Le fibre del 4 paio innervano il muscolo grande obliquo dell' occhio, ainoltre si chiama nervo
trocleare perchè il muscolo grande obliquo è quello che ruota intorno alla troclea, o puleggia, che
voi trovate sulla volta della cavità orbitaria.
Il 3 paio è l' oculomotore comune.
E un nervo che ha due componenti: somatomotore e visceroeffettore.
Le fibre emergono dalla fossa interpeduncolare, proprio sopra al solco ponto-mesencefalico.
Sia il 4 che 3 paio hanno emergenza reale nel mesencefalo, accanto al grigio periacqueduttale.
Quindi voi considerate l' acquedotto del Silvio, circondato dal grigio, anteriormente rispetto al
grigio periaqueduttale, a destra e sinistra, dal basso verso l' alto trovate i nuclei del 4 e del 3 nervo
cranico.
Si apprezzano sulla destra, accanto al grigio periacqueduttale, i nuclei dei nervi oculomotore e trocleare
Il nucleo somatomotore del 3 paio si trova davanti al grigio periacqueduttale e innerva i muscoli
retto mediale, superiore, inferiore; piccolo obliquo ed elevatore della palpebra superiore; innerva 5
muscoli.
La componente viscero-effettrice è costituita dal nucleo di Edinger-Westphal.
Tale nucleo riceve fibre che provengono sia direttamente dalla retina, sia dai nuclei dell' area pretettale.
Noi abbiamo posteriormente i corpi quadrigemelli, poi avete l' acquedotto di Silvio, il Grigio, la
substanzia nigra.
Se noi facciamo un piano passante anteriormente all' acquedotto di Silvio questa è la lamina tecti,
questa è la callotta e questo è il piede; callotta e piede formano il peduncolo cerebrale.
Quando parlo di nuclei dell' area pretettale mi riferisco a quelli che sono messi davanti alla lamina
tecti, ma ancora all' interno della lamina tecti, perchè il vero tetto del mesencefalo sono i corpi
quadrigemelli, quello che nei pesci è la corteccia visiva.
Quando noi diciamo che il nucleo di Edinger-Westphal riceve fibre dalla retina e dai nuclei dell'
area pretettale, mi pare naturale dire che è connesso ai riflessi viscerali dell' occhio.
Nella retina abbiamo 3 tipi di cellule gangliari:
Gangliari X, hanno una bassa frequenza di conduzione, e sono importanti nella visione epicritica
focale. ( analisi che io faccio dell' oggetto)
Gangliari Y: velocità di conduzione più alta, importanti nella visione periferica, soprattutto quando
un oggetto che non è nel campo visivo, vi entra e stabiliscono un movimento cefalo-oculo-giro
Tale movimento è chiamato balistico perchè è stabilito in base a una coordinata cartesiana; il
movimento è indirizzato verso l' oggetto nel momento in cui entra nel campo visivo; ma se l'
oggetto si sta spostando, non posso correggere il movimento, pertanto nel mentre che sposto l'
occhio, una volta individuata la regione in cui si trova approssimativamente l' oggetto, a questa fase
seguirà quella del movimento oculare lento (di inseguimento) ovvero seguirò l' oggetto con gli
occhi fino a raggiungerlo.
Gangliari W: sono quelle che sono stimolate dalla luce. Maggiore velocità di conduzione.
Distinguo fibre w1, sensibili all' eccessiva quantità di luce, e fibre w2 sensibili alla scarsa quantità
di luce.
Lo svincolo sono i nuclei dell' area pretettale: se ho un eccessiva quantità di luce, scarico su tali
nuclei, e di li ai nuclei di Edinger-Westphal, determinando la irido-costrizione, il cosiddetto riflesso
di miosi (riflesso parasimpatico)
Se invece ho scarsa quantità di luce, il riflesso opposto è ortosimpatico. Ma l' ortosimpatico è nel
midollo toraco-lombare, quindi dai nuclei dell' area pretettale le fibre scendono fino a c6-c8, c8-t2,
dove ci sono i nuclei dei neuroni ortosimpatici, che mi fanno partire il riflesso di irido-dilatazione.
Fondamentalmente il nucleo di Edinger-Westphal innerva il muscolo costrittore dell' iride.
Il fascicolo longitudinale mediale è un centro di associazione tra i nuclei somatomotori dei nervi
cranici, per come spiegato nel libro. Ma le cose sono leggermente diverse.
E chiaro che sono coinvolti tutti i nervi cranici, però il 12°, 10°, 9° paio ricevono poco, e chi riceve
molto sono il 3°, 4°, 6° (nervi oculo-motori) e 11° (cefalo-giro)
E tu questo qui ce l' hai sia governato dal corpo quadrigemello superiore, sia gestito dai nuclei
vestibolari, e dai nuclei cocleari dell' 8 paio.
Riflesso vestibolo-oculomotore: se uno è messo sul treno accanto al finestrino e fissa un oggetto,
insegue lo lentamente mentre viene verso di lui; appena scompare muove rapidamente il capo per
andare a prendere un altro oggetto nella posizione di prima. Si parla di nistagmo vestibolare, ovvero
spostamento degli occhi ed eventualmente della testa al quale si contrappone un movimento di
ritorno rapido.
Questo sistema governa sia i riflessi cefalo oculogiri, che sono somatici, sia i riflessi viscerali,
ovvero l' iridocostrizione.
Il nucleo di Edinger-Westphal è il nucleo della miosi.
Quando avete un soggetto a terra steso, il medico punta la lampada a fessura sugli occhi per vedere
il riflesso di miosi. Se non c'è risposta il soggetto o è decerebrato, o è in coma, il sistema vegetativo
non risente più dell' influenza corticale
La vascolarizzazione del cervello è garantita da 2 fonti. Una anteriore, pari e simmetrica (arterie
carotidi interne) e una posteriore, impari e mediana (arteria basilare)
Di ritorno, quando passiamo dalle vene, noi attraversiamo i seni venosi della dura madre.
Dai seni venosi si formano le vene giugulari interne.
C' è un paio di seni venosi che si chiamano Cavernosi: sono 2 sacche nello spessore della dura, che
chiudono la sella turcica ai lati.
I seni cavernosi sono il grande problema del chirurgo, perchè la parete laterale della sella turcica è
estremamente sottile; se la si affonda esce uno schizzo di sangue che inonda il campo operatorio, il
paziente va in shock ipovolemico e muore.
Perchè quello è un seno venoso che non ha una componente elastica, non si chiude; una volta forato
il sangue fuoriesce nel seno sfenoidale e da li inonda tutto.
(Un grande chirurgo brasiliano riesce a chiuderlo attraverso una pasta ossea con un collante)
All' interno del seno cavernoso passa un'arteria: l' arteria carotide interna.
Satellite di questa arteria è il nervo abducente (6° paio).
Nello spessore parete laterale del seno cavernoso decorrono 3° 4° e l' oftalmico del 5°
Chiaramente il seno cavernoso ha rapporto con l' ipofisi, che è lo sdoppiamento della dura madre,
che è chiusa ai lati dal seno cavernoso.
Quindi un tumore dell' ipofisi ad estrinsecazione laterale, comprimendo il seno cavernoso,
comprime inevitabilmente l' abducente, l oculomotore e il trocleare.
Pertanto, la prova consistente nel far seguire il dito con gli occhi al paziente può indicare, se questo
a sinistra riesce ad andare, ma a destra no, una compromissione del 3, 4, 6, legata ad un fenomeno
espansivo dell' ipofisi.
8 PAIO NERVI CRANICI E VESTIBOLO
Se io comincio dal bulbo, i nuclei propri sono 3: afferenze del cracile, cuneale, e il nucleo olivare.
Al cervelletto io approccio immediatamente con l' 8 paio di nervi cranici.
Componente vestibolare:
Nell' orecchio interno avete il cosiddetto labirinto osseo.
Questo si divide in labirinto posteriore (vestibolare) e anteriore (cocleare), anatomicamente
comunicanti e funzionalmente indipendenti.
Il labirinto posteriore prevede l' emergenza del nervo vestibolare e del recettore di stato, ovvero
quelli di accelerazione lineare e angolare.
Alle accelerazioni lineari provvedono l' utricolo e il sacculo che si trovano nel contesto del
vestibolo.
Il rapporto tra labirinto osseo e membranoso è quello tra parete e carta da parati, quindi è
concentrico.
In questo differisce nel rapporto col labirinto cocleare, che è eccentrico rispetto a quello osseo, è un
canale triangolare.
Qui troviamo un interessante epitelio sensoriale: le cosiddette cellule capellute che sono dotate di
stereociglia e chinociglio nel vestibolo; nella coclea manca il chinociglio.
Andiamoci a vedere il vestibolo: da questa concatenazione originano 3 canali semicircolari,
strutturati in maniera tale che un braccio che emerge dal vestibolo è definito normale ovvero ha un
lume normale. L' altro braccio ha un rigonfiamento presente prima di immettersi nel vestibolo: l'
ampolla.
I canali sono anteriore, orizzontale, posteriore, disposti nelle 3 direzioni dello spazio.
Quindi io ho 2 componenti: vestibolare e canali.
Il vestibolo risponde alle accelerazioni lineari, in senso verticale o orizzontale, i canali a quelle
angolari, ovvero i movimenti rotatori della testa.
Un recettore ampollare prende il nome di cresta ampollare.
Questa ha l' asse trasversale all asse maggiore del canalicolo.
Consideriamo che all' interno del canalicolo ho l' endolinfa, cosa accade ai canali semicircolari
orizzontali, se ruoto la testa a destra? Le ciglia per inerzia si sposteranno a sinistra.
Ma cosi facendo questo sarà il verso che da un lato guarda la cavità vestibolare, dall' alto il verso
opposto: nel canalicolo di destra le ciglia si sono inclinate verso il vestibolo, in quello di sinistra nel
verso opposto. Nel primo caso si assiste a una depolarizzazione che induce l' attivazione del nervo
vestibolare di destra, indicandomi un accelerazione angolare sinistra ---->destra, nel secondo caso
assistiamo a iperpolarizzazione che non trasmette stimoli.
Analizzando l' epitelio sensoriale, ciascuna cellula ha stereociglia e un chinociglio, il quale si trova
nel versante che guarda la cavità vestibolare.
Se la pressione delle ciglia va da queste verso il chinociglio ho depolarizzazione, il movimento
inverso causa iperpolarizzazione.
C'è un motivo meccanico: i Tip link. Ci sono dei legami tra gli apici delle ciglia, per cui quando
queste si flettono verso il chinociglio, questo stiramento dei tip link porta all' apertura dei canali
voltaggio dipendenti. E' un fenomeno micromolecolare meccanico
Lo stiramento in un senso apre il canale e permette il passaggio, inducendo la depolarizzazione.
Chiaramente se giro la testa verso sinistra, la stimolazione sarà differente.
Da qui ne ricaviamo che i canalicoli semicircolari lavorano bilateralmente, in coppia.
L' utricolo e il sacculo rispondono alle accelerazioni lineari (come l' ascensore)
Siamo ai recettori vestibolari:
Allora, dai recettori vestibolari ho 2 tipi di fibre nervose: quelle che vanno ai nuclei vestibolari del
pavimento del 4° ventricolo, e poi vanno anche all' archi cerebello. Quest ultima è la porzione
filogeneticamente più antica del cervelletto.
La corteccia cerebellare è fatta da 3 strati: Strato profondo granulare, Strato superficiale molecolare,
e tra i 2 lo strato delle cellule del Purkinje.
Tali cellule sono quelle effettrici, fanno partire i neuroni in uscita, lo strato molecolare superficiale
è uno strato di associazione.
La differenza con la corteccia cerebrale è che qui non ci sono ispessimenti; gli strati sono
equamente rappresentati lungo tutti i punti della corteccia cerebellare.
Il cervelletto si divide in 3 regioni: l' archi cerebello, o vestibolo, che modula il segnale vestibolare.
Il paleo cerebello detto spino cerebello, perche qui arrivano le vie spino-cerebellari e 5°-cerebellari,
e poi il neo cerebello, chiamato cortico-cerebello.
Ciascun territorio ha un nucleo proprio: l' archi cerebello ha il nucleo del tetto (fastigio), il paleo
cerebello ha il nucleo globoso ed emboliforme, che insieme formano il nucleo interposito; il
neocerebello ha il nucleo dentato
Che rapporto c'è tra corteccia e nucleo proprio?
Nella corteccia cerebrale il piramidale è corticifugo, va fino al midollo spinale. Invece qui il
Purkinje non va oltre il nucleo proprio; è il nucleo che poi va in uscita.
Questo si è scoperto con la realizzazione che il Purkinje è inibitorio, è un neurone con sinapsi
gabaergiche in abbondanza.
Il problema era: com' è che se il cervelletto scarica il nucleo viene inibito?
Il Purkinje sul nucleo proprio è inibutorio, le afferenze vanno alla corteccia, e attraverso i granuli
vanno al Purkinje. Ma le afferenze , è stato scoperto, emettono delle collaterali che vanno al nucleo
proprio, e queste sono facilitatorie.
E allora, la frequenza di scarico del nucleo è pari alla somma algebrica; l' ingresso ha sempre una
maggiore frequenza e il purkinje che integra tende a inibire. Se io ho un segnale in ingresso a 80 mv
relativo a una forte accellerazione, chiaramente dopo l' integrazione il purkinje scaricherà a 40-50
mv, e la frequenza di uscita sarà 30 mv.
Da qui si può affermare che il Purkinje sia un correttore di errori, è un meccanismo di controllo.
C'è una eccezione nell' archi cerebello. Il purkinje dell' archi cerebello non va ai nuclei del fastigio,
ma va direttamente ai nuclei vestibolari. E' l' unico purkinje cerebellifugo.
Ci viene facile dire che le fibre che vengono dal nervo vestibolare e vanno all' archi cerebello
emettono rami collaterali che vanno ai nuclei vestibolari: questo qui (immagine) che viene dai
recettori vestibolari è un acceleratore ha un aumento di frequenza, questo (immagine) tende a
ridurre le frequenza.
Le fibre che vengono dai recettori tendono a essere facilitatorie, le fibre che vengono dal purkinjie
sono inibitorie, il nucleo vestibolare si comporta come nucleo proprio, tant' è che viene chiamato
nucleo pre-cerebellare, e da qui (immagine) emergono i fasci e le vie vestibolo spinali.
Nei nuclei vestibolari c'è un dispositivo somatotopico (come un homunculus) a parte, perchè i
nuclei vestibolari non ricevono dalla corteccia cerebrale, lavorano solo con la corteccia cerebellare.