LA FECONDAZIONE
Nell’ovario di un fiore della stessa specie sono contenuti gli ovuli, al cui
interno vi è una cellula diploide (cellula madre delle megaspore) che, per
meiosi, produce 4 megaspore aploidi di cui 3 degenerano (le più vicine al
micropilo) e 1 rimane vitale. Quest’ultima si divide per mitosi dando origine ad
8 nuclei dei quali:
 2 nuclei, detti polari, migrano al centro e, circondandosi di una parete
comune, formano 1 cellula binucleata denominata cellula centrale;
 3 nuclei si spostano verso la zona opposta al micropilo e, circondandosi
ciascuno di una propria parete cellulare, formano 3 cellule antipodail;
 3 nuclei si portano in prossimità del micropilo e, circondandosi ciascuno di
una propria parete cellulare, danno origine a 2 cellule sinergidi, poste
lateralmente, e a 1 oosfera, al centro.
Questa struttura ad 8 nuclei e 7 cellule, denominata sacco embrionale,
corrisponde al gametofito femminile o megagametofito.
I vari agenti impollinatori, quali il vento, l’acqua, gli animali , trasportano il
polline in prossimità dello stimma di un fiore della stessa specie, al quale
aderisce per la presenza su di esso di un liquido vischioso.
Qui il granulo pollinico germina producendo un tubetto pollinico che,
attraverso lo stilo, penetra nell’ovario, permettendo ai 2 spermi di raggiungere
il sacco embrionale
Uno dei 2 nuclei
spermatici feconda
l’oosfera, formando
così lo zigote e da
questo l’embrione;
l’altro
nucleo
spermatico si fonde
coni 2 nuclei della
cellula
centrale
originando
una
cellula triploide dalla
quale
si
forma
l’endosperma,
un
tessuto che serve a nutrire l’embrione in via di accrescimento.
Questa doppia fecondazione è tipica delle angiosperme.
L’embrione con l’endosperma è racchiuso dai tessuti dell’ovulo, i quali si
induriscono e si trasformano nei tegumenti del seme. Si formano così i semi,
attorno ai quali l’ovario si trasforma in frutto.