Comunicazione del Rettorato - UFFICIO STAMPA
Comunicato stampa
Comunicazione, censura, Inquisizione:
la parola e l’immagine come veicoli della circolazione delle idee
Una giornata di studi promossa a Trento dall’Ateneo Italo Tedesco per
indagare nel rapporto tra Chiesa e libertà di stampa attraverso i secoli
Trento, 2 ottobre 2006 – Cosa hanno in comune grandi letterati e pensatori
come Boccaccio, Machiavelli, Galilei, Voltaire, Kant, Goethe, Leopardi, Mazzini e
in epoca contemporanea Gide, Sartre, Moravia o Graham Green? Per le loro idee,
spesso rivoluzionarie, questi e molti altri celebri scrittori e scienziati sono stati
oggetto di censura da parte della Santa Congregazione dell’Indice e della Santa
Congregazione dell’Inquisizione romana. Attraverso l’Indice dei libri proibiti,
istituito da Papa Paolo IV nel 1559 e soppresso nel 1966, la Chiesa Cattolica ha
espresso pubblicamente la sua posizione, influenzando in molti casi la diffusione
della cultura e la circolazione delle idee, nel tentativo di prevenire il pericolo della
contaminazione della fede e la corruzione morale. Nelle maglie della censura
finirono anche trattati di letteratura medica, testi giuridici, approfondimenti non
autorizzati su inquisizione e massoneria e persino le versioni in lingua volgare
della Bibbia e del Nuovo Testamento.
Il controllo della stampa e l’influenza della censura cattolica nel dibattito
culturale sono temi che, soprattutto di recente, stanno attirando l‘attenzione di
storici, umanisti e teologi a livello internazionale. Su questi argomenti affascinanti
e per alcuni aspetti ancora molto attuali, è centrato un interessante progetto di
ricerca dell’Università di Münster, finalizzato alla ricostruzione dettagliata dei
rapporti fra Chiesa e libertà di stampa. Nei sette corposi volumi finora pubblicati
sono contenute molte indicazioni preziose: una vera e propria bussola per
orientare e snellire le ricerche di filosofi, storici, scienziati e letterati. Il progetto,
coordinato dallo storico tedesco Hubert Wolf e finanziato dalla Deutsche
Forschungsgemeinschaft, sarà presentato in anteprima per l’Italia mercoledì
prossimo, 4 ottobre, a Trento nell’Aula grande dell’Istituto Trentino di
Cultura, in occasione della giornata di studi su “Censura libraria e Inquisizione.
Riforma protestante e iconografia” promossa dall’Ateneo Italo-Tedesco.
La giornata vedrà la partecipazione in veste di commentatore critico di
Andrea Del Col, uno tra i massimi esperti di Inquisizione, che proprio all’incidenza
della Congregazione in Italia – Paese da sempre terreno di sperimentazione per la
Per maggiori informazioni: Alessandra Saletti – Responsabile Ufficio Stampa
Università degli Studi di Trento - Via Belenzani, 12 – 38100 Trento, Italy
Tel. +39 0461/881131, Fax +39 0461/881247 - e-mail: [email protected]
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sua posizione e la sua storia – ha dedicato il suo ultimo volume di prossima
pubblicazione per Mondadori.
Obiettivo dell’incontro di Trento sarà anche quello di valutare l’uso che la
Riforma protestante seppe fare delle immagini e dell’arte in generale per la
diffusione delle idee di Lutero. Un messaggio innovatore, che seppe trovare,
dapprima nelle illustrazioni dei fogli volanti (i celebri Flugschriften) e poi nella
produzione pittorica, un veicolo ideale per raggiungere le elite dell’epoca e
prevenire così la minaccia di una fine sul rogo, come accadde per tante altre
eresie. Questo tema sarà illustrato in connessione con il progetto di ricerca diretto
dallo storico Harry Oelke (Università di Monaco di Baviera), che indaga in chiave
interdisciplinare lo stretto rapporto che la Riforma seppe tessere tra arte e
predicazione, contrastando il pregiudizio diffuso che giudica scarsa e poco
significativa la produzione dell’epoca legata al messaggio evangelico. Sul versante
italiano questo tema sarà trattato alla luce dei risultati delle ricerche dello storico
Massimo Firpo (Università di Torino) su alcune opere commissionate a Firenze
nel Cinquecento dai Medici (il ciclo di affreschi di Pontormo nella Chiesa di San
Lorenzo) e su alcune tele di Lorenzo Lotto.
Come già ricordato, il promotore della giornata di studi, coordinata dalla
storica Silvana Seidel Menchi (Università di Pisa), è l’Ateneo Italo-Tedesco (AIT),
istituzione nata nel 2002 come interfaccia tra i due Paesi per favorire la crescita di
una rete bi-nazionale per l’alta formazione e la cooperazione scientifica e
tecnologica. L’AIT, che ha sede in Italia presso l’Università degli Studi di Trento e
in Germania a Bonn presso il Deutscher Akademischer Austauschdienst (DAAD),
si occupa infatti anche di promuovere momenti di studio e confronto su tematiche
rilevanti per lo sviluppo dei due sistemi formativi e scientifico-tecnologici.
Il programma della giornata e maggiori informazioni sono disponibili sul sito:
http://www.ait-dih.org/
Per maggiori informazioni: Alessandra Saletti – Responsabile Ufficio Stampa
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