ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“A. De Pace” - Lecce
PIANO DI LAVORO del DOCENTE
Anno Scolastico 2012 – 2013
DOCENTE:
PEDONE MARCELLO
DISCIPLINA: MATEMATICA
CLASSE 2°
SEZ. B
SETTORE: Moda
Data di presentazione
15 novembre 2012
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
NUMERO ALUNNI
22
UOMINI
1
DONNE
21
Un allievo proveniente da altro Stato, evidenzia qualche difficoltà di apprendimento dei contenuti
disciplinari a causa del modesto livello di comprensione della lingua italiana, ma dimostra interesse,
impegno e partecipazione.
La frequenza è discontinua per alcuni alunni, regolare per il resto della classe.
Il comportamento, talvolta caratterizzato da atteggiamenti di sana vivacità, risulta corretto.
Tre alunne: M.E, T.G., e T.R: seguono il P.E.I.
5/6 alunne risultano assenti dall’inizio dell’anno scolastico.
1. SITUAZIONE IN INGRESSO
A) Dai risultati dei test d’ingresso e dalle osservazioni sistematiche si è potuta evidenziare la seguente
situazione di partenza della classe
AMBITO COGNITIVO
- alunni fortemente carenti per
X conoscenze di base: n°5
X prerequisiti e/o strategie operativo-cognitive specifiche della disciplina: n°5
 abilità di comprensione in ascolto: n°5
 abilità di comprensione in lettura: n° 5
 abilità di produzione orale:
n° 5
-
alunni carenti per
X conoscenze di base n°6
 abilità di comprensione in ascolto n°6
 abilità di comprensione in lettura n° 6
 abilità di produzione orale n° 6
-
alunni sufficienti per
X conoscenze di base: n° 8
X prerequisiti e/o strategie operativo-cognitive specifiche della disciplina: n° 8
 abilità di comprensione in ascolto: n° 8
 abilità di comprensione in lettura: n°8
 abilità di produzione orale:
n° 8
- alunni con buoni livelli di partenza n°2
AMBITO EXTRACOGNITIVO
I livelli di partecipazione, interesse, impegno e responsabilità risultano:
- scarsi per n°7
- discontinui e superficiali per n°10
- costanti e appropriati per n°4
B) ATTIVITA’ DI RECUPERO CHE SI INTENDE ATTIVARE PER COLMARE LE LACUNE
RILEVATE
X
interventi di recupero e riallineamento rivolti ad alunni in difficoltà attraverso Progetti Speciali ( Aree a
rischio e Aree a forte processo immigratorio; IDEI; FSE (PON F2)
X in itinere dopo ogni verifica formativa e sommativa
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METODOLOGIE E STRUMENTI
L’azione formativa e didattica sarà impostata in modo che il lavoro converga sulla problematizzazione,
sulla spiegazione e sull’argomentazione.
Saranno posti in essere comportamenti omogenei in ordine a:
 trasparenza nella programmazione e nell’applicazione dei criteri di valutazione;
 creazioni di effettive condizioni di partecipazione attiva alle lezioni;
 facilitazione del dialogo e del confronto;
 assicurazione di interventi adeguati e funzionali alle diverse condizioni intellettive e culturali
degli studenti.
Brevi lezioni frontali e/o l’impiego del brain storming e del problem solving costituiranno il punto di
partenza per la presentazione o per l’approccio motivato all’argomento. L’organizzazione dell’attività
didattica consentirà di dosare tempi e contenuti alla realtà della classe in generale e alle situazioni
individuali in particolare.
Analisi testuali guidate e successivamente autonome, lavoro di ricerca, lavoro individuale e di gruppo,
anche e soprattutto in classe, sperimentazione pratica di assunti e risultati, conseguiti anche
con processi induttivi e deduttivi, studio di casi e discussioni, sono i metodi privilegiati.
APPROCCI DIDATTICI, TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ E MODALITA’ DI LAVORO DI
CARATTERE GENERALE
Metodi di lavoro in grado di sviluppare l’operatività degli allievi e altri processi di deduzione ed
induzione. Continuo coinvolgimento per mantenere viva l’attenzione e la partecipazione degli allievi
attraverso discussioni, esercitazioni varie, lavori di sintesi e di rielaborazione degli argomenti trattati.
Lavoro di gruppo in occasione di attività di ricerca.
METODOLOGIA PER LE UNITA’ DIDATTICHE DI APPRENDIMENTO
 Lezione frontale, di individuazione dell’argomento principale
 lettura guidata e analisi dei testi
 lezione frontale
 individuazione delle costanti strutturali
 dibattiti guidati
 esercitazioni individuali
Ogni docente oggi conosce la crisi della lezione frontale, che non è in grado di assicurare interazioni
d'ordine cognitivo. Per contro esiste ancora molta diffidenza verso la multimedialità e soprattutto verso
l'uso di Internet. Quest'ultimo strumento acquisterà rilevanza didattica solo se i docenti avranno chiari
quali sono i "guadagni formativi" che potranno ricavare da esso, ossia se troveranno nella rete Internet un
"valore aggiunto" non ottenibile con gli strumenti classici della didattica tradizionale.
Intendersi su questi temi non è facile; ogni docente può veder in questi strumenti "guadagni " diversi e
con diversi ordini di importanza. Sono convinto però che la costruzione della conoscenza comporta una
didattica interattiva e collaborativa con l'obbiettivo primario di un graduale sviluppo della capacità di
elaborazione autonoma da parte degli studenti. La visualizzazione, le animazioni e l'interattività permesse
da Internet possono contribuire in modo significativo alla formazione degli studenti.
Sono convinto che ogni azione didattica deve partire da una riflessione sui contenuti essenziali della
disciplina. Dopo aver scelto le nozioni di base si costruiscono situazioni problematiche che catturino
l'attenzione degli studenti e siano in grado di ancorare queste nozioni alle conoscenze pregresse. Il terzo
passo è quello di far ruotare intorno a queste nozioni fondamentali il maggior numero possibile di fatti
specifici della disciplina.
Per quanto riguarda gli strumenti che possono essere veicolati attraverso la rete Internet va detto che i
classici appunti testuali hanno senso solo se sono in forma di schede sintetiche di particolare utilità pratica
per gli studenti. In modo del tutto analogo, appunti in forma ipertestuale hanno senso se propongono un
percorso lineare che di tanto in tanto si articola in approfondimenti, immagini animate, simulazioni e altre
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parti interattive.
Grande importanza assumono strumenti interattivi come test di autovalutazione, animazioni e
simulazioni, esercizi ripetitivi di base che si presentano in forma di giochi e animazioni, discussioni
aperte.
viceversa, un'azione di sostegno, per studenti che si trovano in difficoltà con il percorso didattico già
avviato dal loro insegnante, deve articolarsi almeno in tre direzioni:
 fornire nuovi stimoli motivazionali, anche sotto forma di giochi, per suscitare interesse verso la
disciplina
 indicare gli elementi essenziali dei vari temi in modo che lo studente possa entrare subito in argomento
 fornire test di autovalutazione che siano in grado di indicare quali lacune devono essere colmate
Il processo più impegnativo che impone un'attività in Internet è , a mio avviso, quello dell'integrazione di
nuovi soggetti interessati al processo di apprendimento-insegnamento.
Nella rete Internet si attuano principalmente due tipologie di processi di apprendimento:
l'autoapprendimento e l'apprendimento collaborativo.
L'aspetto che più caratterizza Internet è la possibilità di interagire e di collaborare, senza che sia
necessario una coincidenza di tempi e di luoghi per incontrarsi.
Al cooperative learning è attualmente attribuito un ruolo di grande importanza nel processo formativo,
poiché si concretizza nella costruzione collaborativa della conoscenza: un gruppo di individui che
condividono obiettivi e risultati permette di superare la dimensione individuale, trasformando i singoli
membri in una comunità di apprendimento.
2. PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
OBIETTIVI FORMATIVI
 Gli obiettivi formativi sono conformi alla programmazione di dipartimento, e sono i seguenti:








mettere in grado gli allievi di trasferire le conoscenze acquisite con lo studio della matematica
nelle discipline dell’area tecnico professionale
utilizzare consapevolmente tecniche, strumenti di calcolo
acquisire chiarezza espositiva e proprietà di linguaggio
matematizzare situazioni problematiche
Stimolare le capacità logico-linguistiche ed espressive
Saper leggere e comprendere il testo di matematica
Acquisire un metodo di studio
Lavorare autonomamente e in gruppo
A) OBIETTIVI DIDATTICI
Valutando la situazione di partenza della classe, lo standard di alunno in uscita e le potenzialità dei
singoli allievi, si programmano i seguenti obiettivi minimi da perseguire (da trascrivere anche se
conformi a quelli individuati nel dipartimento)






Conoscere, comprendere e saper risolvere equazioni e sistemi di 1°e 2° grado
Saper impostare e risolvere semplici problemi di 1°e 2° grado
Conoscere le proprietà delle figure piane
Conoscere e saper applicare il teorema di Pitagora
Sviluppare capacità di lettura e rappresentazione di dati
Usare consapevolmente e correttamente i software applicativi più comuni
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RISULTATI ATTESI
Dallo standard di alunno in ingresso e dal modello di alunno in uscita e in considerazione degli obiettivi
didattici programmati si stabiliscono i seguenti standard di apprendimento, intesi come prestazioni
degli allievi ( sapere e saper fare) oggettivamente osservabili e misurabili:
1. Standard minimi ( da trascrivere anche se conformi a quelli individuati nella programmazione di
dipartimento)
 l’alunno deve conoscere :
 il significato dei simboli usati più frequentemente;
 le nozioni di equazione e sistema di 1° e 2° grado;
 le proprietà delle figure piane;
 il piano cartesiano
L’alunno deve essere in grado di:
 comunicare in modo comprensibile a docenti e compagni gli argomenti delle varie discipline;
 risolvere semplici equazioni e sistemi di 1° e 2° grado;
 risolvere semplici problemi di 2° grado;
 rappresentare graficamente una serie di dati
 leggere e interpretare grafici e tabelle
B) OBIETTIVI TRASVERSALI CONCORDATI NELLA PROGRAMMAZIONE DEL C.d.C E RUOLO
DELLA DISCIPLINA NEL LORO PERSEGUIMENTO
Le attività specifiche della disciplina possono contribuire al conseguimento dei seguenti obiettivi
trasversali concordati dal C.d.C:
 Stimolare le capacità logico – linguistiche ed espressive;
 Acquisire chiarezza e proprietà di linguaggio.
 acquisire abilità strumentali;
 potenziare le abilità di studio;
attraverso i seguenti contenuti disciplinari:







Equazioni, sistemi e problemi di 1° grado;
Disequazioni lineari;
Equazioni, sistemi di 2° grado;
Analisi e risoluzione di problemi di 1° e 2° grado;
Proprietà dei poligoni;
Il teorema di Pitagora;
Elementi di statistica descrittiva .
e le seguenti strategie didattico-operative
 lettura e commento del testo
 correzione puntuale degli esercizi assegnati per casa
 esercitazioni in classe sugli argomenti sviluppati
 lavoro individuale e di gruppo
 lezioni frontali
 attività di recupero
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Lavoro di gruppo
Lavoro individuale e lavoro di gruppo (come alternarli? come organizzarli?)
L'apprendimento collaborativo (Collaborative learning), è una modalità di apprendimento basata sulla
valorizzazione della collaborazione all'interno dei gruppi gli alunni non devono mai avere una visione del
Cooperative Learning come un’opportunità per lavarsi le mani o per fare di meno, le elevate aspettative
personali sono essenziali al raggiungimento del risultato di gruppo.
Da tener presente che, le dinamiche insite nel gruppo sono delle variabili a più parametri che vanno
analizzate e contestualizzate in base al gruppo di lavoro. La variabile chiave "primaria" che media
all'efficacia della cooperazione è il senso di responsabilità personale verso gli altri. Per raggiungere lo
scopo il gruppo deve svolgere una funzione di mediazione: esso predispone, crea e promuove le
condizioni, che consentono all’individuo di acquisire abilità difficili da raggiungere da soli. Il gruppo è un
aiuto all'individuo.
Molto utile si ritiene il lavoro di gruppo che, pur creando qualche disagio, permette a tutti di dare e
ricevere quanto necessario per una preparazione generale più omogenea. La collaborazione in classe,
infatti, è indispensabile ed insegna a vivere socialmente.
Attività di recupero
E' convincimento unanime dei docenti che le attività di recupero debbano essere svolte in itinere.
Infatti, la conoscenza degli argomenti programmati è indispensabile per un regolare proseguimento degli
studi. Si cercherà perciò costantemente di recuperare quegli alunni che di volta in volta non hanno
raggiunto gli obiettivi minimi prefissati, durante le ore curricolari e durante le ore destinate al recupero
della frazione oraria.
Dove necessario, saranno attivati ulteriori corsi di recupero nel limite del monte ore stabilito dal
collegio docenti.
Sono presenti 3 alunne diversamente abili, per queste si fa riferimento al PEI.
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C) SCANSIONE MODULARE :
MODULI da realizzare in orario curricolare nel corso dell’anno(1)
MODULO n° 1
TITOLO: Riequilibrio


CONTENUTI
Operazioni con i polinomi;
Equazioni di 1° grado
TEMPI 18 ORE
MODULO n° 2
TITOLO: Algebra
CONTENUTI




Equazioni, sistemi e problemi di 1° grado
Disequazioni lineari
Radicali
Equazioni, sistemi e problemi di 2° grado
TEMPI 40 ORE
MODULO n° 3
TITOLO:Il problema

CONTENUTI
Analisi e risoluzione di problemi di 1° e 2° grado
TEMPI 15 ORE
MODULO n° 4
TITOLO: Geometria
CONTENUTI





La misura delle grandezze
Il teorema di Pitagora
Proprietà metriche dei poligoni
I quadrilateri
Cerchio
TEMPI 20 ORE
MODULO n° 5 TITOLO: Probabilità e statistica
CONTENUTI



Elementi di statistica descrittiva
Medie statistiche
Primi elementi di calcolo delle probabilità
TEMPI 6 ORE
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Piano di studi della disciplina: MATEMATICA
DESCRIZIONE
Il docente di “Matematica” concorre a far conseguire allo studente, al termine
del percorso quinquennale di istruzione professionale , risultati di
apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare il linguaggio e i metodi
propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente
informazioni qualitative e quantitative; utilizzare le strategie del pensiero
razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni
problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Primo biennio
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in
esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella
propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire
allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di
istruzione, di seguito richiamate:
 utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed
algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica
 confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti
e relazioni
 individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
 analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
L’articolazione dell’insegnamento di “Matematica” in conoscenze e abilità è
di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del
docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione
collegiale del Consiglio di classe.
Nella scelta dei problemi, è opportuno fare riferimento sia ad aspetti interni
alla matematica, sia ad aspetti specifici collegati ad ambiti
scientifici (economico, sociale, tecnologico) o, più in generale, al mondo
reale.
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PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA (MATEMATICA)
PIANO DELLE UDA 2° ANNO
UDA
COMPETENZE della
UDA (vedi mappa
delle competenze in
allegato)
Individua le
strategie
appropriate per la
soluzione dei
problemi
UDA n. 1
Titolo: Dai problemi alle
equazioni , ai sistemi di
equazioni e alle
disequazioni
ore 40
UDA n 2
Utilizzare
consapevolmente
tecniche
e
procedure
di
calcolo
con
i
radicali,
le
equazioni
ed
i
sistemi di secondo
grado
Applica le principali
formule relative
alla retta e alle
figure geometriche
sul piano
cartesiano.
UDA n. 4
Problemi ed
equazioni di
2°grado
Titolo
ore 40
Analizzare dati e
interpretarli
sviluppando
deduzioni e
ragionamenti sugli
stessi anche con
l’ausilio di
rappresentazioni
grafiche.
Matematizzare
situazioni
problematiche
Individuare
algoritmi risolutivi
Comprendere le
nozioni di dato,
problema,
algoritmo
Formalizzazione di
un problema
attraverso
equazioni.
CONOSCENZE UDA
DISCIPLINA DI
RIFERIMENTO
Risolve sistemi di equazioni
di 1° grado e verifica la
correttezza dei risultati
Risolve equazioni e
disequazioni di primo
grado
Conosce e comprendere la
nozione di numero reale
DISCIPLINE
CONCORRENTI
Fisica
Informatica
Scienze
integrate
Risolve equazioni e
disequazioni di 2° grado e
verifica la correttezza dei
procedimenti utilizzati.
Traduce dal
linguaggio naturale
al linguaggio
Comprendere le nozioni di
algebrico e
equazione, disequazione e
viceversa.
sistema di primo grado
Titolo: Dalla
geometria Euclidea alla
geometria analitica
Costruisce
ore 30
algoritmi e risolve
problemi di tipo
geometrico.
UDA n. 3
Titolo: Elementi di
statistica
Ore 22
ABILITA’ UDA
Equazioni, sistemi e problemi
di primo grado
Disequazioni lineari
Radicali
Equazioni, sistemi e problemi
di secondo grado
MATEMATICA
Conoscere e comprendere
le nozioni di equazione e
sistemi di secondo grado
Imposta e risolve semplici
problemi di secondo grado
Conosce le proprietà delle
figure piane e del cerchio
Comprende
l’equiscomponibilità
Conosce comprende il
teorema di Pitagora
Potenziare l’operatività nel
piano cartesiano
La misura delle grandezze
Il teorema di Pitagora
Proprietà metriche dei
poligoni
I quadrilateri
Circonferenza e cerchio
Proporzionalità e similitudine
Leggere e interpretare
tabelle e grafici in termini
di corrispondenze fra
elementi di due insiemi.
Elementi di statistica
descrittiva
Medie statistiche
Elementi di calcolo delle
probabilità
Formalizzazione di un
problema attraverso
equazioni. Definizione di
algoritmo e sue
caratteristiche. Schemi
fondamentali delle possibili
strutture di un algoritmo
MATEMATICA
M1
MATEMATICA
Fisica
Chimica
Scienze
integrate
informatica
Informatica
fisica
Analisi e risoluzione di
problemi di primo e secondo
grado.
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MATEMATICA
Fisica
Chimica
Scienze
integrate
informatica
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Definizione di
algoritmo e sue
caratteristiche.
Schemi
fondamentali delle
possibili strutture
di un algoritmo.
Individuare le strategie
appropriate per la
soluzione dei problemi
Traduce dal linguaggio
naturale al linguaggio
formalizzato e viceversa.
Imposta e formalizza la
soluzione di un problema
attraverso modelli algebrici e
grafici, traducendo le
istruzioni in sequenze
simboliche. Risolve problemi
con sequenze di operazioni
sostituendo alle variabili
letterali i valori numerici.
Comprende il significato
logico-operativo di rapporto e
grandezza derivata
risolvendo su questa base
problemi di proporzionalità e
percentuale.
UDA INTERDISCIPLINARE
(SECONDA ANNUALITA’)
Titolo: Dalla lingua ai
linguaggi
ore …..
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3. STRUMENTI DI LAVORO




Libro di testo
PREVALENTEMENTE
Dispense / fotocopie SE NECESSARIE
informatici
periodicamente
laboratori
periodicamente
X
X
X
________________________________________________________
4. STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Si verificheranno i risultati conseguiti attraverso le seguenti tipologie di verifica:
X test strutturati
X test semistrutturati
X quesiti a risposta aperta
X questionari
 temi
 relazioni
 colloquio con domande-guida
X interrogazioni con domande a risposta aperta
 relazioni
X Compiti tradizionali
………………………………………………………………………………………………………



Le prove di verifica sono conformi a quelle concordate dal dipartimento di disciplina X sì
 no
Le prove di verifica saranno somministrate per classi parallele
 sì
X no
Si adottano come criteri di valutazione quelli concordati in sede di programmazione del dipartimento
di disciplina
X sì
VERIFICHE
Le verifiche scritte ed orali tenderanno ad accertare conoscenze ed acquisizioni di competenze in
itinere e a conclusione di un percorso articolato per U.d.A. Saranno numericamente sufficienti ad
accertare il livello di preparazione raggiunto dagli allievi. Le verifiche scritte (non meno di due per il
trimestre e quattro per il pentamestre) nella loro tipologia, saranno possibilmente concordate a livello
disciplinare.
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Scheda sintetica relativa al contributo della disciplina all’ Unità di Apprendimento
1. TITOLO : Dalla lingua ai linguaggi
2. ASSE CULTURALE DI RIFERIMENTO: Logico-Matematico
3. COMPETENZA/E DA RAGGIUNGERE: Utilizzare le tecniche e le procedure del
calcolo aritmetico ed algebrico; analizzare e interpretare dati
rappresentandoli anche sotto forma grafica
4. INDICATORI DI PERFORMANCE DEGLI ESITI FORMATIVI: Costruisce un
messaggio passando dal linguaggio comune al linguaggio
dell’algebra; utilizza strumenti di calcolo e rappresentazioni
logico-matematiche e gli strumenti informatici per formalizzare
dati numerici e individuare analogie e differenze.
5. SINTESI DELLE TEMATICHE (CONTENUTI): Dal linguaggio corrente al
linguaggio matematico e alla rappresentazione grafica;
operazioni in N,Z, Q.Calcolo letterale, piano cartesiano, il
linguaggio dei grafici nelle indagini statistiche
6. DESTINATARI : 2 B Operatore della Moda
7. STRATEGIE DIDATTICHE: partendo dal concetto stesso di numero, gli argomenti
saranno proposti utilizzando un linguaggio semplice, ma
proprio della disciplina e in forma problematica per stimolare gli
alunni a ricercare le soluzioni, si eseguiranno in classe esercizi
semplificativi e si assegneranno esercitazioni per casa che
puntualmente saranno corrette alla lavagna
8. MODALITA’ DI REALIZZAZIONE (CODOCENZE , LABORATORI, ATTIVITA’
IN PLENARIA)
9.VERIFICA : preliminare, intermedia, conclusiva
10.VALUTAZIONE dei risultati conseguiti
Data
Firma del docente
15 novembre 2012
Marcello Pedone
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