La Rivoluzione Francese (1789 – 1795) Le origini della Rivoluzione Situazione in Francia Quindi… Reazione di nobiltà e clero POLITICA (Assolutismo di Luigi XVI) ANTICO REGIME SOCIALE (i tre Stati) ECONOMICA (DISASTROSA: conti dello Stato + scarsità di raccolti) …Il ministro delle finanze NECKER propone l’imposizione delle tasse anche a NOBILTA’ e CLERO Convocazione degli Stati Generali – a Versailles – il 5 maggio 1789: voto per stato (come sempre) o voto per testa (proposto dai rappresentanti del Terzo Stato)? Il sovrano… I rappresentanti del Terzo Stato… respinge la richiesta del voto per testa e sospende i lavori degli Stati Generali continuano i lavori e costituiscono un’Assemblea Nazionale che dal luglio del 1789 diventerà Costituente (cioè con l’obiettivo di dare alla Francia una Costituzione) – Giugno 1789: giuramento nella sala della Pallacorda La Francia rivoluzionaria Luigi XVI schiera le truppe nei pressi di Versailles A PARIGI il popolo e i borghesi il 14 luglio 1789 attaccano la Bastiglia, carcere simbolo dell’assolutismo monarchico (di solito prigionieri politici) - il GOVERNO della capitale affidato a un comitato di insorti; - viene istituita la GUARDIA NAZIONALE (La Fayette) per difendere l’Assemblea Costituente e tenere a bada le rivolte a Parigi. Nelle campagne della Francia: la GRANDE PAURA: i contadini attaccano i nobili per abbattere i loro privilegi molti nobili, spaventati, emigrano 4 agosto 1789: l’Assemblea Costituente abolisce tutti i diritti feudali i nobili e il clero non hanno più privilegi, tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge: fine dell’Antico Regime 26 agosto 1789: Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (libertà, uguaglianza, fraternità; sovranità della Nazione) (vedi p. 205) ottobre 1789: Luigi XVI viene obbligato ad approvare la Dichiarazione e i decreti antifeudali e a trasferirsi a Parigi con la moglie Maria Antonietta (figlia di Maria Teresa d’Austria) e i suoi figli per essere meglio controllato 1790: confisca dei beni al clero, che viene stipendiato dallo Stato a cui giura fedeltà (Costituzione civile del clero) 1791: COSTITUZIONE la Francia diventa una MONARCHIA COSTITUZIONALE; Divisione dei poteri: ESECUTIVO al re e ad un governo da lui nominato; LEGISLATIVO a un’Assemblea Legislativa eletta dal popolo (ma a suffragio censitario!) GIUDIZIARIO ai giudici eletti dal popolo MA… …. SITUAZIONE DIFFICILE: - ALLEANZA MILITARE di Austria (Maria Antonietta!) e Prussia contro la Francia (1792): per evitare che le idee rivoluzionarie si propaghino nel resto d’Europa Austria e Prussia vogliono reprimere la rivoluzione e riportare l’assolutismo monarchico in Francia (Luigi XVI è complice? E i nobili?) - crisi economica tensioni sociali in Francia agosto 1792: a Parigi insurrezione delle forze popolari (sanculotti) governo rivoluzionario (Comune di Parigi), sospensione del re, sospettato di accordarsi con le potenze straniere per restaurare la monarchia assoluta, e convocazione di una nuova Assemblea, la Convenzione Nazionale, eletta a suffragio universale; Intanto, dopo numerose sconfitte, vittoria francese a Valmy contro Austria e Prussia. La Convenzione Nazionale abolisce la monarchia, proclama la REPUBBLICA (settembre 1792): Luigi XVI, accusato di tradimento, viene giustiziato (21 gennaio 1793) Le potenze europee, guidate dalla Gran Bretagna, formano una coalizione contro la Francia, che impone l’arruolamento di massa, e in Francia scoppiano rivolte popolari contro la rivoluzione (Vandea): la SITUAZIONE è MOLTO PERICOLOSA Tutto il potere viene assunto da un COMITATO DI SALUTE PUBBLICA (9 membri) DITTATURA RIVOLUZIONARIA guidata da Robespierre. Ha inizio il REGIME del TERRORE (aprile 1793 – luglio 1794): - legge sui sospetti (bastava essere sospettati…); - tribunali rivoluzionari (processi sommari…); - Nuova Costituzione democratica con suffragio universale (giugno 1793), in realtà mai applicata. In seguito, con la vittoria francese di Fleurus (1794) contro la coalizione europea, i Francesi possono occuparsi con più calma della situazione interna: la borghesia e i gruppi politici più moderati ne approfittano per mettere fine al Terrore. Robespierre viene arrestato e giustiziato. Nel 1795 viene approvata una nuova Costituzione, la terza: il potere legislativo ad un Parlamento a due camere (diritto di voto in base al censo, cioè alla ricchezza); il potere esecutivo a un Direttorio composto da cinque membri. Vengono riaffermati i diritti e le libertà personali sospesi durante il Terrore. Il Direttorio deve affrontare le difficoltà derivanti dalla guerra (che continua) con le potenze europee e combattere all’interno contro i monarchici e i controrivoluzionari, che con la fine del Terrore hanno ripreso vigore. L’incarico di riportare ordine viene affidato al nuovo generale Napoleone Bonaparte. L’eredità della rivoluzione: vedi Focus p. 210