146a Stagione di concerti 2010 - 2011
Prove aperte
condotte dal musicologo Oreste Bossini.
Riservate agli studenti delle scuole medie e superiori, su prenotazione (ingresso gratuito)
Oltre che di prove aperte, si tratterà anche di momenti di incontro e conversazione con gli
artisti, i quali, oltre ad eseguire alcuni dei brani in programma e ad illustrarne i principi
fondamentali, si renderanno disponibili a rispondere alle domande degli studenti e a dialogare
con coloro che volessero conoscere ed approfondire più da vicino gli aspetti peculiari del
repertorio affrontato di volta in volta.
Sala Verdi del Conservatorio di Milano
Martedì 19 ottobre 2010, ore 11.30
Bach Collegium Stuttgart
Helmuth Rilling direttore
Johann Sebastian Bach
- Ouverture in si minore BWV 1067
- Concerto per clavicembalo n. 1 in re minore BWV 1052
- Concerto per tre violini in re maggiore (ricostruzione dal Concerto BWV 1064)
- Concerto per violino in mi maggiore BWV 1042
- Concerto brandeburghese n. 5 in re minore BWV 1050
La nuova stagione del Quartetto si apre nel nome di Johann Sebastian Bach, un musicista che
ha accompagnato e continua ad accompagnare una parte significativa del percorso della nostra
Società. Questa volta Bach compare nelle vesti di grande autore di musica destinata alla vita
sociale di corte. Il programma è affidato Helmuth Rilling e al suo Bach Collegium di Stoccarda,
l’ensemble fondato nel 1964 che occupa un posto di rilievo nell’ambito non solo della musica
antica.
Martedì 9 novembre, ore 11.30
Salvatore Accardo violino
Laura Gorna violino
Francesco Fiore viola
Rocco Filippini violoncello
Mendelssohn - Capriccio in minore da Quattro pezzi per quartetto d’archi op. 81
Vacchi - Quartetto per archi n. 5 (Prima esecuzione assoluta, Commissione della Società del
Quartetto di Milano)
Schubert - Quartetto n. 14 in re minore “La morte e la fanciulla” D 810
Paradigma del dialogo cameristico, per noi non può essere che il quartetto d’archi: e qui rientra
prepotentemente il discorso della dialettica tra noto ed ignoto nel repertorio. Salvatore
Accardo, malgrado la carriera di virtuoso, non ha mai trascurato la musica da camera, linfa
vitale di ogni attività strumentale. Il grande violinista napoletano ha riunito in questa occasione
un gruppo di musicisti con i quali collabora abitualmente, a cominciare da Rocco Filippini, per
imbastire un programma a cavallo tra classico (Mendelssohn e Schumann) e moderno. Lo
spunto è il nuovo lavoro per quartetto d’archi scritto da Fabio Vacchi su commissione del
Quartetto, nel solco di una tradizione che risale alle origini stesse della nostra Società.
Martedì 14 dicembre, ore 11.30
Trio di Parma
Alberto Miodini pianoforte
Ivan Rabaglia violino
Enrico Bronzi violoncello
Haydn - Trio n. 45 in mi bemolle maggiore Hob.XV.29
Kagel - Trio n. 2
Schumann - Trio n. 1 in re minore op. 63
Graditissimo ritorno quello del Trio di Parma, da qualche anno assente dalla nostra Società
dove aveva debuttato nel 1994, un paio d’anni dopo aver vinto il prestigioso Concorso Gui di
Firenze. Ci piace pensare di aver portato fortuna ai tre musicisti, perché proprio quell’anno la
giuria del Premio Abbiati della critica italiana consacrò il Parma “miglior complesso
cameristico”. Il Trio apre il programma con uno dei capolavori di Haydn che, nel suo
formidabile lavoro di ingegneria musicale, ordinò e portò a una forma perfetta il genere del
Trio con pianoforte. Il programma si chiude con la struggente poesia della memoria di
Schumann e al centro pone il Trio di Mauricio Kagel, annodando il filo di una tradizione di
questo genere di composizione che arriva fino ai giorni nostri.
Martedì 25 gennaio 2011, ore 11.30
Francesca Dego violino
Francesca Leonardi pianoforte
Schumann - Sonata n. 1 in la minore op. 105
Mozart - Sonata in si bemolle maggiore KV 454
Franck - Sonata in la maggiore
Ravel – Tzigane
E’ sorprendente vedere quanti giovani musicisti dotati escano dalle scuole musicali di tutto il
mondo. Ci fa piacere presentare al nostro pubblico due giovani interpreti che escono proprio
dal nostro Conservatorio e che sembrano avere tutte le carte in regola per compiere una
carriera luminosa. La giovane Francesca Dego, ventun anni di Lecco, si è formata al “G. Verdi”
dove ha studiato e continua a perfezionarsi con Daniele Gay. Salvatore Accardo, che la segue
all’Accademia Stauffer di Cremona e alla Chigiana di Siena, le riconosce una tecnica infallibile e
brillante, un suono bello, caldo e affascinante, una musicalità fantasiosa e molto rispettosa del
testo. Con la milanese Francesca Leonardi, di una manciata d’anni più anziana, allieva di Paolo
Bordoni, condivide la passione per la musica da camera. Insieme si esibiscono regolarmente.
Sarà facile incontrarle ancora.
Martedì 8 febbraio, ore 11.30
Quartetto di Cremona
Cristiano Gualco violino - Paolo Andreoli violino
Simone Gramaglia viola - Giovanni Scaglione violoncello
Alessandro Carbonare clarinetto
Wolfgang Amadeus Mozart
- Quartetto n. 23 in fa maggiore KV 590
- Allegro in si bemolle maggiore KV 91 e Rondò in si bemolle maggiore KV 88
dal Quintetto incompiuto per clarinetto di bassetto e archi del 1789
- Quintetto per clarinetto e archi in la maggiore “Stadler” KV 581 (1789)
Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia
e solista affermato a livello internazionale, partecipa al primo progetto del Quartetto di
Cremona – appena nominato ensemble in residence nella nostra Società - volto a presentare
aspetti del repertorio di musica da camera che spesso rimangono ingiustamente un po’ in
ombra. In questo concerto il pubblico avrà la possibilità di ascoltare anche il clarinetto di
bassetto, lo strumento di voce più morbida e scura, prediletto da Anton Stadler destinatario di
capolavori di Mozart come il Quintetto KV 581 e il Concerto KV 622.
Martedì 15 febbraio, ore 11.30
Francesco Piemontesi pianoforte
Haydn - Variazioni in fa minore Hob.XVII.6
Janáček – Sonata 1.X.1905
Beethoven - Sonata n. 28 in la maggiore op. 101
Schumann - Kreisleriana op. 16
- Toccata in do maggiore op. 7
Il pianista svizzero Francesco Piemontesi, classe 1983, sta dando straordinarie prove di sé.
Presentarlo al nostro pubblico in stagione non è un azzardo. La scorsa estate, ospite della
rassegna musicale che la nostra Società organizza per il Fai a Villa Panza a Varese, ci ha molto
impressionato per maturità e tecnica. Nel palmarès del giovane musicista svizzero spiccano
riconoscimenti come il Reine Elisabeth di Bruxelles, il Borletti Buitoni Trust, la recente nomina
a “New Generation Artist” dalla BBC di Londra. Le sale da concerto in cui si esibisce sono
Philharmonie di Berlino, Carnegie Hall di New York, Musikverein di Vienna, Tonhalle di Zurigo,
partecipa a rassegne blasonate come Schleswig-Holstein Musikfestival, Progetto Martha
Argerich, Festival di Ludwigsburg, della Roque d'Anthéron. I suoi consiglieri hanno nomi di
spicco: Alfred Brendel, Cécile Ousset, Mitsuko Uchida e Alexis Weissenberg. I direttori sono del
calibro di Zubin Mehta, per citarne uno tra i numerosi. Propone un programma che sembra
voler sottolineare la molteplice varietà di forme e stili della musica per tastiera.
Martedì 12 aprile, ore 11.30
Mario Brunello violoncello
Bach - Suite n. 3 in do maggiore BWV 1009
Crumb - Sonata per violoncello solo (1955)
Weir - Unlocked (1999)
Bach - Suite da confermare
Weinberg - Sonata per violoncello solo
Anonimo - Canti armeni (trascrizione per violoncello solo di Mario Brunello)
Mario Brunello ha percorso in questi anni un lungo percorso nel rapporto con Bach. Ha sempre
desiderato mostrare la forza espressiva delle Suites a contatto con musiche di altro genere,
come se il mondo di Bach fosse talmente compiuto in sé da sostenere il dialogo con qualunque
altra forma di esperienza artistica. La voce del violoncello intona così in questo programma
altri monologhi del Novecento, includendo autori molto eterogenei. Accanto a Bach troviamo
un compositore sovietico di origini ebraiche, Mieczyslaw Weinberg, che ha perso l’intera
famiglia nella Shoa; uno dei maggiori autori americani interessati ai nuovi linguaggi come
George Crumb; una musicista inglese ancora ignorata in Italia come Judith Weir.
Martedì 19 aprile, ore 17.00
Amsterdam Baroque Orchestra & Choir
Ton Koopman direttore
Marlis Petersen soprano - Maarten Engeltjes alto
Tilman Lichdi tenore - Klaus Mertens basso
Johann Sebastian Bach
“Passione secondo Giovanni” BWV 245
In occasione della Pasqua, la musica di Bach torna ad aprire nuovi scenari alla riflessione sul
mistero della morte e resurrezione di Cristo. I quattro Evangelisti raccontano le vicende della
Passione in maniera diversa, conferendo al pensiero trascendentale una prospettiva
particolare. Bach ha musicato il testo di tutti gli Evangelisti, ma ha lasciato soltanto due
Passioni in forma completa. La prima versione musicata dopo aver assunto l’incarico di
maestro di cappella a Lipsia è stata la Passione secondo Giovanni (1724), la più carica di affetti
patetici. Ton Koopman, uno dei principali artefici della storica integrale delle Cantate a Milano,
guida le formazioni da lui fondate nell’interpretazione di uno dei testi più sottili e sentiti della
produzione di Bach, che esprimeva soprattutto nelle Passioni la coscienza dei problemi religiosi
del suo tempo.
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Le prove aperte sono riservate agli studenti (e docenti accompagnatori)
delle scuole medie e superiori (e alle università).
L’ingresso è gratuito, su prenotazione (per singoli o gruppi).
Per informazioni e prenotazioni:
Società del Quartetto di Milano, via Durini 24, 20122 Milano
tel. 02 76005500 / 02 795393 – [email protected]
www.quartettomilano.it
Si ringrazia