FLORA OGNISSANTO Curriculum: Astrofisica - indirizzo di provenienza (corso di laurea) Tecnologie Fisiche - attuale indirizzo (dottorato) tutor: Giuseppe Gorini eventuale relatore esterno: ----Corso seguito: Fisica dei Plasmi (prof. Giuseppe Gorini) Rivelatori di radiazioni (prof. Chiara Brofferio) Partecipazione a workshops e convegni: INTERNATIONAL WORKSHOP ON BURNING PLASMA DIAGNOSTICS Villa Monastero, Varenna (Lc), Italy (24-28 settembre 2007) Titolo provvisorio della tesi e del seminario di fine anno: " Spettroscopia neutronica per diagnostica su plasmi da fusione di JET " Seminario di fine anno tenuto il 26/09/2007 davanti alla commissione formata da: prof. Giuseppe Gorini dott. Marco Tardocchi Attività di ricerca svolta nell'ultimo anno e programmata a breve: Attività svolta presso il gruppo del CNR che si occupa di spettroscopia neutronica su plasmi da fusione presso il Joint European Torus (JET) di Culham - UK, in collaborazione con l'Università di Uppsala (Svezia). L’analisi dello spettro di neutroni gioca un ruolo chiave nello studio dei plasmi da fusione essendo uno dei principali metodi diagnostici in grado di fornire informazioni sui parametri di plasma. Tra gli aspetti da me approfonditi durante il secondo anno di dottorato vi è il legame tra la linea di vista usata per osservare il plasma e il flusso neutronico rivelato. Da questa ricerca è emerso che esistono particolari linee di vista che consentono anche di conoscere il flusso totale di neutroni emesso, in quanto ciò che si osserva risulta ad esso proporzionale. La spettroscopia neutronica è inoltre un valido strumento d’indagine sulle particelle prodotte della fusione tra deuterio e trizio, nuclei d’interesse in quanto coinvolte nel raggiungimento della condizione d’ignizione. Queste particelle possono cedere gran parte della loro energia (dell’ordine di qualche MeV), attraverso collisioni a grande angolo di diffusione, agli ioni termici (keV), generando una popolazione di ioni veloci. Lo spettro di neutroni osservato è dunque costituito da una parte Gaussiana dovuta alla fusione degli ioni termici, più una componente sovratermica prodotta dalla fusione degli ioni veloci con i termici: quest’ultima, di intensità inferiore alla prima ma dominante ad alte energie, porta con sé informazione sui nuclei . Il mio lavoro ha avuto come oggetto spettri simulati attraverso codici che utilizzano il metodo di Monte Carlo nel caso di plasmi prodotti da ITER, progetto di fusione nucleare la cui costruzione è prevista nei prossimi anni. Ho considerato spettri in cui era presente anche una componente neutronica dovuta alla fusione di ioni energetici prodotti da riscaldamento per radio frequenza, lo scopo era studiare le diverse componenti spettrali e la loro distinguibilità. Uno studio analogo mi vedrà impegnata per quanto riguarda plasmi di solo deuterio, per i qualisi verificano processi analoghi a quelli descritti, con gli ioni 3He nel ruolo degli